IL CIRCUITO DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE

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Transcript della presentazione:

IL CIRCUITO DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE Provvista dei mezzi monetari (Finanziamento) Acquisizione dei fattori produttivi (Impiego) Cessione del prodotto (Vendita) Utilizzo dei fattori produttivi (Trasformazione) Prof. Carlo Caramiello

IL FINANZIAMENTO: i due modi di essere Interno (titolare o soci) DOTAZIONE PATRIMONIALE CAPITALE DI RISCHIO (“mezzi propri”) Esterno (banche o altri finanziatori) RICORSO AL CREDITO CAPITALE DI CREDITO (“mezzi di terzi”) CAPITALE DI FINANZIAMENTO Prof. Carlo Caramiello

IL FINANZIAMENTO: la rappresentazione Un’azienda viene istituita con un capitale sociale di € 500 (versato dai soci in un c/c bancario), quindi integra quanto sopra con il ricorso ad un finanziamento bancario di € 300 (anche questi accreditati sul c/c bancario). Per rappresentare l’operazione è necessario indicare: 1) la qualità del capitale (cioè: come è impiegato) 2) la provenienza del capitale (cioè: le fonti) IMPIEGHI FONTI Liquidità € 800 Soci € 500 Banche € 300 -------- -------- € 800 € 800 ===== ===== IMPIEGHI FONTI Liquidità € 800 Capitale di rischio € 500 Capitale di credito € 300 -------- -------- € 800 € 800 ===== ===== Un tale prospetto è denominato situazione dei conti o, anche, TAVOLA DEI VALORI Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: IL CAPITALE DI CREDITO Debiti verso banche - per mutui - per aperture di credito in c/c - per anticipazioni … Obbligazioni Obbligazioni convertibili Debiti verso altri finanziatori Debiti rappresentati da titoli di credito Debiti (per prestiti) verso imprese controllate Debiti (per prestiti) verso imprese collegate Debiti (per prestiti) verso controllanti ….. Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 1: IL FINANZIAMENTO Presentare la tavola dei valori al termine delle operazioni sotto riportate (valori espressi in migliaia di €uro): Viene istituita un’azienda nella forma giuridica della società per azioni. I soci sottoscrivono un capitale sociale di € 3.000, che liberano, contestualmente, per 7/10 (versando € 100 in cassa ed il resto su un c/c bancario). Successivamente l’azienda ottiene un mutuo bancario di € 800. Viene emesso un prestito obbligazionario di € 1.500. Vengono liberati i decimi residui. Prof. Carlo Caramiello

Banca € 5.200 Capitale sociale € 3.000 Cassa € 100 CAPITALE DI CREDITO Soluzione esempio n.1 IMPIEGHI FONTI LIQUIDITA’ CAPITALE DI RISCHIO Banca € 5.200 Capitale sociale € 3.000 Cassa € 100 CAPITALE DI CREDITO Debiti verso banche € 800 Obbligazioni € 1.500 -------- -------- € 5.300 € 5.300 ===== ===== Prof. Carlo Caramiello

L’IMPIEGO SPESE ( o COSTI) Acquisizione dei fattori produttivi necessari per la produzione. Determina (dal punto di vista economico) il formarsi di: SPESE ( o COSTI) Può trattarsi di: SPESE DI INVESTIMENTO sono quelle relative: - ad immobilizzazioni, cioè a fattori produttivi acquisiti prima del loro utilizzo, la cui utilità si protrae per più anni (es. Impianti, macchinari, brevetti, ecc.) - ad eventuali investimenti finanziari (es. Partecipazioni, titoli, ecc.) SPESE CORRENTI sono quelle relative fattori produttivi acquisiti durante la produzione (es. materiali, lavoro, servizi, ecc.) Prof. Carlo Caramiello

L’IMPIEGO: la rappresentazione Fatto riferimento all’esempio precedente, l’azienda sostiene, con pagamento in contanti, spese di investimento per € 350 e spese correnti per € 400 La tavola precedente: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 800 Capitale di rischio € 500 Capitale di credito € 300 -------- -------- € 800 € 800 ===== ===== Si modifica così: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 50 Capitale di rischio € 500 Spese di investimento € 350 Capitale di credito € 300 Spese correnti € 400 -------- -------- € 800 € 800 ===== ===== Prof. Carlo Caramiello

L’IMPIEGO: la rappresentazione Fatto riferimento all’esempio precedente, l’azienda sostiene, con pagamento in contanti per € 600 e per il resto a dilazione, spese di investimento per € 350 e spese correnti per € 400. La tavola precedente: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 800 Capitale di rischio € 500 Capitale di credito € 300 -------- -------- € 800 € 800 ===== ===== Si modifica così: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 200 Capitale di rischio € 500 Spese di investimento € 350 Capitale di credito € 300 Spese correnti € 400 Debiti di dilazione € 150 -------- -------- € 950 € 950 ===== ===== Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: LE SPESE DI INVESTIMENTO I - Per IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi di impianto e di ampliamento Costi di ricerca e sviluppo Costi di pubblicità Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni in corso Acconti per immobilizzazioni immateriali II - Per IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Terreni e fabbricati Impianti e macchinario Attrezzature industriali e commerciali Altre immobilizzazioni materiali Acconti per immobilizzazioni materiali Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SPESE DI INVESTIMENTO Per INVESTIMENTI FINANZIARI: Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in imprese collegate Partecipazioni in imprese controllanti Partecipazioni in altre imprese Crediti verso imprese controllate Crediti verso imprese collegate Crediti verso imprese controllanti Crediti verso altri Altri titoli Azioni proprie Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: LE SPESE CORRENTI Spese di acquisto delle materie (prime sussidiarie e di consumo) Spese di acquisto delle merci Spese per servizi Spese per godimento di beni di terzi Salari e stipendi Oneri sociali Altri costi del personale Altri costi operativi Interessi passivi Minusvalenze su titoli e partecipazioni Altri oneri finanziari Sopravvenienze e insussistenze Minusvalenze Imposte sul reddito dell’esercizio Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: I DEBITI DI DILAZIONE Debiti verso fornitori di impianti Debiti verso fornitori di materie Debiti verso fornitori di servizi … Debiti verso il personale Debiti verso enti previdenziali Debiti tributari Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 2: DAL FINANZIAMENTO ALL’IMPIEGO Presentare la tavola dei valori al termine delle operazioni sotto riportate: 1) costituita una società con un capitale sociale di € 2.000, sottoscritto per € 1.500 in denaro (interamente liberati), e per la differenza con il conferimento di un fabbricato; 2) sostenute spese di costituzione per € 150, regolate in contanti; 3) acquistati impianti e macchinari per € 300, con regolamento a dilazione; 4) ottenuto un mutuo di € 500; 5) acquistate materie per € 150 (a dilazione) e sostenute spese per servizi per € 100 (in contanti); 6) pagato un canone di leasing di € 50 relativo a macchinari; 7) pagati i debiti verso i fornitori di materie (€ 150); 8) rimborsata la prima rata del mutuo, pari a € 20, di cui € 15 per interessi passivi; 9) pagato un acconto di € 100 per l’acquisto di mobili ed arredamenti; 10) ricevuti i mobili e gli arredamenti; il costo complessivo ammonta a € 500 e la differenza (rispetto all’acconto) è regolata a dilazione. Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 2 Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 3: DAL FINANZIAMENTO ALL’IMPIEGO Posizionare le seguenti voci nella relativa tavola dei valori: COSTI PER SERVIZI COMMERCIALI 200 FABBRICATI 2.500 CASSA 100 DEBITI VERSO BANCHE 8.100 DIRITTI DI BREVETTO INDUSTRIALE 400 COSTI PER MATERIE PRIME 1.800 PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE 320 DEPOSITI POSTALI 30 DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI 1.850 COSTI PER SERVIZI INDUSTRIALI 1.300 AUTOMEZZI 360 CAPITALE SOCIALE 10.000 IMPIANTI E MACCHINARIO 8.400 COSTI DI IMPIANTO 120 ONERI SOCIALI 800 TITOLI SI STATO 150 DEBITI VERSO FORNITORI 650 DEPOSITI BANCARI 1.200 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IN CORSO 100 ACCONTI A FORNITORI DI MATERIE 60 COSTI PER SERVIZI AMMINISTRATIVI 700 DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA 320 SALARI E STIPENDI 1.800 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI 300 DEBITI VERSO DIPENDENTI 140 ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI 420 Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 3 Prof. Carlo Caramiello

Determina (dal punto di vista economico) il formarsi di: LA VENDITA Cessione del prodotto o del servizio ottenuto con l’utilizzo dei fattori produttivi Determina (dal punto di vista economico) il formarsi di: RICAVI Prof. Carlo Caramiello

LA VENDITA: la rappresentazione Fatto riferimento all’esempio precedente, l’azienda ottiene, con la vendita del prodotto (beni o servizi), ricavi di € 420 (€ 100 in contanti ed il resto a dilazione). La tavola precedente: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 200 Capitale di rischio € 500 Spese di investimento € 350 Capitale di credito € 300 Spese correnti € 400 Debiti di dilazione € 150 -------- -------- € 950 € 950 ===== ===== Si modifica così: IMPIEGHI FONTI Liquidità € 300 Capitale di rischio € 500 Crediti € 320 Capitale di credito € 300 Spese di investimento € 350 Debiti di dilazione € 150 Spese correnti € 400 Ricavi di vendita € 420 -------- -------- € 1.370 € 1.370 ===== ===== Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: I RICAVI Ricavi per vendita prodotti Ricavi per prestazioni di servizi Altri ricavi complementari Interessi attivi Dividendi Plusvalenze su titoli e partecipazioni Altri proventi finanziari Sopravvenienze e insussistenze Plusvalenze Prof. Carlo Caramiello

Le AREE della tavola dei valori Impieghi Fonti 1. LIQUIDITA’ 6. CAPITALE DI RISCHIO 2. CREDITI 7. CAPITALE DI CREDITO 3. SPESE DI INVESTIMENTO 8. DEBITI DI DILAZIONE 4. ... 9. ... 5. SPESE CORRENTI 10. RICAVI CORRENTI Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 4: dal finanziamento alla vendita Presentare la tavola dei valori al termine delle operazioni sotto riportate: 1) costituita una società con un capitale sociale di € 2.000, immediatamente liberato con un versamento in un conto corrente bancario; 2) successivamente viene fatto ricorso a finanziamenti bancari per € 3.000; 3) i mezzi finanziari vengono investiti in titoli di Stato per € 100 e in impianti ed altri fattori pluriennali per € 4.100; 4) vengono sostenute spese di esercizio per l’acquisto di materie aventi il costo di € 1.200, per retribuzioni ed oneri previdenziali di € 2.500, per servizi operativi di € 1.100; il tutto con regolamento a dilazione; 5) parte della produzione ottenuta è stata venduta con un ricavo di € 4.500, con regolamento a dilazione; 6) conseguiti ricavi complementari per € 100; 7) incassati crediti di dilazione per € 2.800; 8) pagati debiti di dilazione per € 3.300. Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 4 Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 5: operazioni di gestioni ed aree dei valori Indicare quali aree, nella tavola dei valori, sono interessate dalle operazioni seguenti: 1) apporto di immobilizzazioni tecniche da parte di soci 2) incasso di crediti verso clienti 3) pagamento di debiti verso fornitori 4) conversione di obbligazioni in azioni 5) vendita di immobilizzazioni tecniche, con minusvalenza 6) vendita di partecipazioni, con plusvalenza 7) stralcio di crediti in quanto inesigibili 8) incasso di crediti verso clienti, con perdita 9) pagamento di una rata di mutuo, comprensiva di oneri finanziari 10) incasso di un fitto attivo 11) incasso di dividendi da partecipazioni 12) pagamento di un anticipo per un software 13) emissione di obbligazioni sotto la pari 14) aumento di capitale sociale sopra la pari 15) acquisto di partecipazioni sopra la pari Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 5 1) 3 6 2) 1 2 3) 1 8 4) 6 7 5) 1 3 5 6) 1 3 10 1) 3 6 2) 1 2 3) 1 8 4) 6 7 5) 1 3 5 6) 1 3 10 7) 2 5 8) 1 2 5 9) 1 5 7 10) 1 10 11) 1 10 12) 1 3 13) 1 3 7 14) 1 6 15) 1 3 Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 6: leggiamo la seguente tavola dei valori Prof. Carlo Caramiello

IL REDDITO DI ESERCIZIO E’ il valore che risulta dalla differenza tra i ricavi ed i costi attribuibili all’esercizio, sulla base del principio della COMPETENZA ECONOMICA Sono ricavi “di competenza” dell’esercizio: quelli relativi ad operazioni concluse nell’esercizio, cioè quelli relativi a prodotti venduti o prestazioni erogate nell’esercizio. Sono costi “di competenza” dell’esercizio: quelli relativi ai fattori produttivi il cui utilizzo ha concorso alla formazione dei correlativi ricavi. Così come risulta dopo la rilevazione delle operazioni di gestione, la tavola dei valori non è adatta a tale confronto. SONO NECESSARI, QUINDI, GLI OPPORTUNI ASSESTAMENTI Prof. Carlo Caramiello

GLI ASSESTAMENTI ALLE SPESE CORRENTI Affinché l’area 5 esprima le SPESE di competenza dell’esercizio è necessario A) Integrare le spese correnti, per caricare all’esercizio: 1) le quote di ammortamento relative alle immobilizzazioni; 2) i costi, certi, incerti ed in corso di maturazione, di competenza ma a manifestazione differita; 3) le svalutazioni di specifici impieghi. B) Rettificare le spese correnti, per scaricare dall’esercizio: 1) il costo delle materie in rimanenza; 2) il costo dei servizi in rimanenza; 3) il costo dei prodotti in rimanenza; 4) il costo delle produzioni “in economia”. Prof. Carlo Caramiello

A) L’INTEGRAZIONE DELLE SPESE CORRENTI 1) L’ ammortamento … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Immobilizzazioni immateriali Brevetti industriali Avviamento Immobilizzazioni materiali Impianti e macchinario Attrezzature 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni materiali ... Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: L’AMMORTAMENTO, LA QUOTA ED IL FONDO … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Impianti 1.000 - F.A. 250 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Quota di Amm.to 250 ... I esercizio … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Impianti 1.000 - F.A. 500 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Quota di Amm.to 250 ... II esercizio … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Impianti 1.000 - F.A. 750 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Quota di Amm.to 250 ... III esercizio … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Impianti 1.000 - F.A. 1.000 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Quota di Amm.to 250 ... IV esercizio Prof. Carlo Caramiello

A) L’INTEGRAZIONE DELLE SPESE CORRENTI 2) per costi certi e definiti, incerti ed in corso di maturazione ….. 8. DEBITI DI DILAZIONE … Debiti per fatture da ricevere Debiti tributari ... Fondo TFR Fondo imposte in contenzioso Ratei passivi ….. 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO … Spese di acquisto delle materie Imposte sul reddito dell’esercizio Accantonamento per TFR Accantonamento per imposte in contenzioso Spese per servizi (es.) Prof. Carlo Caramiello

A) L’INTEGRAZIONE DELLE SPESE CORRENTI 3) per rischi relativi a specifici impieghi ….. 2. CREDITI … Crediti verso clienti 3. SPESE DI INVESTIMENTO ... INVESTIMENTI FINANZIARI Partecipazioni 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO Svalutazione dei crediti Svalutazione delle partecipazioni Prof. Carlo Caramiello

In particolare: i FONDI Sono poste che derivano da accantonamenti di utili lordi Possono esprimere Poste rettificative di specifici impieghi Es. Fondo ammortamenti Fondo svalutazione crediti Fondo svalutazione partecipazioni ecc. Debiti relativi a costi incerti Per oneri futuri Es. Fondo TFR Fondo spese di manutenzione ecc. Per rischi Fondo per imposte Prof. Carlo Caramiello

B) LE RETTIFICHE ALLE SPESE CORRENTI 1) Le rimanenze di materie e di merci … 4. SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO Materie (in magazzino) 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO - Rimanenze finali di materie 2) Le rimanenze di servizi Risconti attivi Spese per servizi Spese per godimento di beni di terzi Oneri finanziari ... Prof. Carlo Caramiello

B) LE RETTIFICHE ALLE SPESE CORRENTI 3) Le rimanenze di prodotti (finiti, semilavorati e in corso) … 4. SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO Prodotti (in magazzino) 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO - Rimanenze finali di prodotti 4) Le produzioni “in economia” 3. SPESE DI INVESTIMENTO Costi di ricerca e sviluppo Fabbricati - Incrementi alle immobilizzazioni per lavori interni ... Prof. Carlo Caramiello

GLI ASSESTAMENTI AI RICAVI Affinché l’area 10 esprima i RICAVI di competenza dell’esercizio è necessario B) Integrare i ricavi correnti, per caricare all’esercizio: i ricavi certi, definiti o in corso di maturazione, di competenza ma a manifestazione differita. A) Rettificare i ricavi correnti, per scaricare dall’esercizio: i ricavi anticipati, cioè relativi a prestazioni non ancora eseguite. Prof. Carlo Caramiello

A) L’INTEGRAZIONE DEI RICAVI CORRENTI Per ricavi certi, definiti o in corso di maturazione ….. 2. CREDITI … Crediti per fatture da emettere Ratei attivi ….. 10. RICAVI CORRENTI … Ricavi di vendita prodotti Proventi finanziari Prof. Carlo Caramiello

B) LE RETTIFICHE AI RICAVI CORRENTI … 9. RICAVI ANTICIPATI D’ESERCIZIO Risconti passivi 10.RICAVI CORRENTI D’ESERCIZIO Ricavi per servizi Proventi finanziari ... Prof. Carlo Caramiello

LA TAVOLA DEI VALORI DOPO GLI ASSESTAMENTI 1. LIQUIDITA’ 6. CAPITALE DI RISCHIO 2. CREDITI 7. CAPITALE DI CREDITO 3. SPESE DI INVESTIMENTO 8. DEBITI DI DILAZIONE 4. SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO 9. RICAVI ANTICIPATI D’ESERCIZIO 5. SPESE CORRENTI 10. RICAVI CORRENTI Prof. Carlo Caramiello

Costi di ricerca e sviluppo Le rettifiche alle spese correnti per i “prodotti in rimanenza” e per le “produzioni in economia”:i 2 modi possibili 1°: per attuare il confronto tra ricavi e costo della produzione VENDUTA … 3. SPESE DI INVESTIMENTO Costi di ricerca e sviluppo 4. SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO Prodotti (in magazzino) 5. SPESE CORRENTI D’ESERCIZIO - Rimanenze finali di prodotti - Incrementi alle immobilizzazioni per lavori interni Prof. Carlo Caramiello

Costi di ricerca e sviluppo … Le rettifiche alle spese correnti per i “prodotti in rimanenza” e per le “produzioni in economia”:i 2 modi possibili 2°: per attuare il confronto tra valore e costo della produzione OTTENUTA ….. 3. SPESE DI INVESTIMENTO Costi di ricerca e sviluppo … 4. SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO Prodotti (in magazzino) ….. 10. RICAVI CORRENTI ... Rimanenze finali di prodotti Incrementi alle immob.ni per lavori interni Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 7: la determinazione del reddito Fatto riferimento alla tavola di cui all’esempio n. 6, consideriamo le rettifiche seguenti (in € /milioni): 1) quote di ammortamento: spese di costituzione € 60, brevetti industriali € 40, immobili € 66, impianti e macchinari € 1.290, altre immobilizzazioni € 240; 2) svalutazioni su investimenti finanziari: su partecipazioni € 7, su titoli di Stato € 5; 3) le materie in rimanenza sono valutate € 200; 4) rilevati risconti su spese generali industriali per € 100; 5) addebitati oneri finanziari su finanziamenti bancari per € 300 e su altri finanziamenti per € 100; 6) accantonamento TFR € 550 7) accreditati interessi attivi sui c/c bancari per € 20 e su titoli di Stato per € 2; vengono inoltre rilevati interessi su titoli di Stato in corso di maturazione, dei quali € 3 di competenza dell’esercizio; 8) risconti su altri proventi per € 30; 9) prodotti in rimanenza per € 3.000; 10) svalutazione dei crediti verso clienti per € 100; 11) spese commerciali in corso di maturazione € 20; 12) accantonamento per imposte sul reddito € 1.100; 13) accantonamento per spese di manutenzione € 100. Quindi componiamo la relativa tavola dei valori. Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 7 Prof. Carlo Caramiello

DALLA TAVOLA DEI VALORI AL BILANCIO STATO PATRIMONIALE Attività Passività e netto LIQUIDITA’ CAPITALE DI RISCHIO CREDITI CAPITALE DI CREDITO SPESE DI INVESTIMENTO DEBITI DI DILAZIONE SPESE ANTICIPATE D’ESERCIZIO RICAVI ANTICIPATI D’ESERCIZIO Utile dell’esercizio CONTO ECONOMICO Costi Ricavi SPESE CORRENTI RICAVI CORRENTI Utile dell’esercizio Prof. Carlo Caramiello

IN PARTICOLARE: IL CAPITALE DI RISCHIO Capitale sociale Riserva legale Riserve statutarie Riserve straordinarie Utili degli esercizi precedenti (Perdite degli esercizi precedenti) Riserva da sopraprezzo delle azioni Riserve di rivalutazione … Utile (perdita) dell’esercizio Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 8: COMPONIAMO QUESTA TAVOLA DEI VALORI CAPITALE SOCIALE 5.000 RATEI PASSIVI 30 BREVETTI INDUSTRIALI 450 ACCANTONAMENTO IMPOSTE 120 BANCHE C/CAMBIALI FINANZIARIE 1.000 ACCANTONAMENTO T.F.R. 650 RATEI ATTIVI 10 DEPOSITI BANCARI 2.120 QUOTE DI AMMORTAMENTO 1.000 RICAVI PER LAVORAZIONI C/TERZI 600 RIMANENZE FINALI DI MATERIE 180 RIMANENZE FINALI DI PRODOTTI 1.200 CREDITI V/CLIENTI 6.680 IMMOBILI CIVILI E INDUSTRIALI 1.700 OBBLIGAZIONI IN CIRCOLAZIONE 4.000 PROVENTI COMPLEMENTARI 230 SVALUTAZIONE DEI CREDITI 200 ESISTENZE INIZIALI DI PRODOTTI 800 DEBITI TRIBUTARI 120 DEBITI DIVERSI 600 RISCONTI ATTIVI 20 IMPIANTI E MACCHINARI 6.800 SPESE DI RICERCA DA AMMORTIZZARE 550 VENDITA PRODOTTI 16.140 ONERI FINANZIARI 750 PROVENTI FINANZIARI 20 IMPOSTE PAGATE IN ACCONTO 150 MOBILI E ATTREZZATURE 700 AUTOMEZZI 300 RISERVA LEGALE 940 SPESE OPERATIVE 4.200 FONDI DI AMMORTAMENTO 2.800 FONDO RISCHI SU CREDITI 200 FONDO RISCHI DI MAGAZZINO 100 ESISTENZE INIZIALI DI MATERIE 150 PRODOTTI IN MAGAZZINO (a fine esercizio) 1.200 MATERIE IN MAGAZZINO (a fine esercizio) 180 BANCHE C/C PASSIVI 620 RETRIBUZIONI E ONERI PREVIDENZIALI 6.300 SPESE DI ACQUISTO MATERIE 3.900 DEBITI V/FORNITORI 2.400 FONDO T.F.R. 2.200 FONDO SPESE DI MANUTENZIONE 700 PARTECIPAZIONI 200 RISCONTI PASSIVI 50 Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 8 Prof. Carlo Caramiello

Lo schema di STATO PATRIMONIALE secondo il Codice civile (art. 2424) A) Crediti verso soci per vers. ancora dovuti B) Immobilizzazioni I- Immobilizzazioni immateriali 1) costi di impianto e di ampliamento 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) avviamento 6) immobilizzazioni in corso e acconti 7) altre II - Immobilizzazioni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinario 3) attrezzature industriali e commerciali 4) altri beni 5) immobilizzazioni in corso e acconti III - Immobilizzazioni finanziarie 1) partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese 2) crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate c) verso controllanti d) verso altri 3) altri titoli 4) azioni proprie C) Attivo circolante I - Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) lavori in corso su ordinazione 4) prodotti finiti e merci 5) acconti II - Crediti 1) verso clienti 2) verso imprese controllate 3) verso imprese collegate 4) verso controllanti 5) verso altri III - Att. Finanz. che non costituiscono immob.ni 1) partecipazioni in imprese controllate 2) partecipazioni in imprese collegate 3) partecipazioni in imprese controllanti 4) altre partecipazioni 5) azioni proprie 6) altri titoli IV - Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa D) Ratei e risconti A) Patrimonio netto I - Capitale II - Riserva da sopraprezzo delle azioni III - Riserva di rivalutazione IV - Riserva legale V- Riserva per azioni proprie in portafoglio VI - Riserve statutarie VII - Altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell’esercizio B) Fondi per rischi e oneri 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) per imposte 3) altri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 1) obbligazioni 2) obbligazioni convertibili 3) debiti verso banche 4) debiti verso altri finanziatori 5) acconti 6) debiti verso fornitori 7) debiti rappresentati da titoli di credito 8) debiti verso imprese controllate 9) debiti verso imprese collegate 10) debiti verso controllanti 11) debiti tributari 12) debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 13) altri debiti E) Ratei e risconti Prof. Carlo Caramiello

Lo schema di CONTO ECONOMICO secondo il Codice civile (art. 2425) A) Valore della produzione 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione 4) incrementi alle immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi B) Costi della produzione 6) per materie prime, sussidiari, di consumo e merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti 17) interessi ed altri oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) rivalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19) svalutazioni E) Proventi e oneri straordinari 20) proventi 21) oneri Risultato prima delle imposte ( A - B +- C +- D +- E) 22) imposte sul reddito dell’esercizio 23) utile (perdita) dell’esercizio Prof. Carlo Caramiello

Esempio n° 9: COMPONIAMO PRIMA LA TAVOLA DEI VALORI, POI IL BILANCIO SECONDO IL MODELLO VIGENTE (D.Lgs. 9 aprile 1991, n° 127) OBBLIGAZIONI 5.000 RISERVA LEGALE 1.000 CREDITI VERSO L’ERARIO 110 RATEI PASSIVI 50 MATERIE PRIME E SUSSIDIARIE 1.800 AUTOMEZZI 400 IMPIANTI E MACCHINARI 10.800 FONDO IMPOSTE 300 RATEI ATTIVI 40 DEBITI VERSO COLLABORATORI AUTONOMI 140 RISCONTI PASSIVI 40 ACCANTONAMENTO T.F.R. 420 ONERI FINANZIARI 2.500 RIMANENZE FINALI DI PRODOTTI FINITI 3.200 ACCONTI DA CLIENTI 800 DEBITI (commerciali) VERSO IMPRESE CONTROLLATE 300 ONERI SOCIALI 1.100 CAPITALE SOCIALE 10.000 DEBITI TRIBUTARI 600 CREDITI (di finanziamento) VERSO IMPRESE CONTROLLATE 1.100 PRODOTTI FINITI 3.200 RISCONTI ATTIVI 60 FITTI PASSIVI E CANONI DI LEASING 800 SVALUTAZIONE DI TITOLI DI STATO 30 DEBITI VERSO BANCHE (mutui ipotecari) 8.000 FONDO T.F.R. 3.400 CAPANNONI INDUSTRIALI 4.200 COSTI DI AMPLIAMENTO 150 TITOLI DI STATO 170 DEBITI VERSO BANCHE (c/c passivi) 4.800 PROVENTI FINANZIARI 260 IMPOSTE PAGATE IN ACCONTO 1.200 RISERVA STATUTARIA 2.000 DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI 1.900 DEPOSITI BANCARI 1.400 SPESE DI ACQUISTO DELLE MATERIE 10.500 RICAVI DELLE VENDITE 23.090 AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 2.000 MARCHI DI FABBRICA 250 ACCONTI A FORNITORI DI IMPIANTI 200 DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA 350 Prof. Carlo Caramiello

Esempio n. 9 (segue) Prof. Carlo Caramiello FONDO SPESE DI MANUTENZIONE 400 ONERI DIVERSI DI GESTIONE 150 SPESE DI ACQUISTO DEI SERVIZI GENERALI INDUSTRIALI 800 ALTRI VALORI IN CASSA 10 DEBITI VERSO DIPENDENTI 310 SVALUTAZIONE DI PARTECIPAZIONI 100 AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 450 DENARO CONTANTE 90 AVVIAMENTO 750 IMMOBILI CIVILI 1.800 CREDITI VERSO CLIENTI 8.900 SALARI E STIPENDI 5.600 ESISTENZE INIZIALI DI MATERIE 1.900 ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI 1.200 ALTRI RICAVI E PROVENTI 1.050 ESISTENZE INIZIALI DI PRODOTTI FINITI 2.700 SPESE DI ACQUISTO DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI 400 CAPANNONI IN CORSO DI COSTRUZIONE 720 RIMANENZE FINALI DI PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE 5.400 PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE 750 MOBILI DI UFFICIO 350 ESISTENZE INIZIALI DI PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE 5.000 INCREMENTI PER LAVORI INTERNI AI CAPANNONI 3.160 PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE 5.400 ACCANTONAMENTO AL FONDO IMPOSTE 200 RIMANENZE FINALI DI MATERIE 1.800 SVALUTAZIONE DEI CREDITI 50 DEBITI VERSO FORNITORI 3.600 DIRITTI DI BREVETTO INDUSTRIALE 800 ACCANTONAMENTO PER IMPOSTE DELL’ESERCIZIO 400 Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 9 Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 9 (segue) Prof. Carlo Caramiello

Soluzione esempio n. 9 (segue) Prof. Carlo Caramiello