LA PERIODIZZAZIONE IL CONCETTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dal principato di Augusto a Commodo
Advertisements

11 Settembre 2008 ore 9.00 Sala Consiliare Municipio di San Donato Milanese Via Cesare Battisti, 2 Carte dei servizi sociali nel nuovo welfare: una giornata.
II. La genesi dell'impero mediterraneo ( a.C.)
Giambattista Vico Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 – Napoli, 23 gennaio 1744) è stato un filosofo, storico e giurista italiano. Molte delle notizie.
Mappa Concettuale 11/12/2002.
Per un curricolo di storia mondiale
Dal seminario nazionale sulle Indicazioni per il curricolo: Storia e cittadinanza Lodi 18 aprile 2008 Maria Grazia Decarolis.
Storia del diritto medievale e moderno
Cos’è l’archeologia? Una definizione: lo studio e la ricostruzione del mondo antico attraverso le testimonianze materiali La ‘cultura materiale’ Archeologia.
Una presen-tazione di Alexia Mulé L‘origine dell‘uomo.
STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE
Dalla scrittura al documento Lezione del corso di Storia della Tecnologia 03/03/2006 Filippo Nieddu.
Dalla scrittura al documento Lezione del corso di Storia della Tecnologia 22/02/2008 Filippo Nieddu.
Presentazione del corso di Storia Romana a. a
Inquadramento Storico - Territoriale
Ripresa di concetti Negli anni 90 la necessità di risanamento della finanza pubblica impone il distaccamento della gestione del servizio dalla pubblica.
Le fonti storiche.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Paolo Ferrario Università degli.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
La storia è fatta di fonti e intepretazioni
Corso di Antichità Romane a.a
Cittadinanza e politica nel mondo antico
L’organizzazione del programma:
I PRIMI ANNI DELLA REPUBBLICA
LA LETTERATURA Metodo di studio.
Il curricolo di storia e la didattica dei processi di trasformazione
Conoscere la storia Attraverso Un percorso d’arte.
La bibliografia costituita da tutte le fonti (cartacee, multimediali, elettroniche) che si sono usate direttamente e indirettamente consente al lettore.
L’età di Augusto L’età d’oro di Roma.
La società romana arcaica
I poteri del princeps La titolatura imperiale, quale ci è attestata dalle monete e dalle iscrizioni, rivela, anche nel suo evolversi, quali siano i poteri.
Musei archeologici Roma Napoli Venezia Graziana Lucarelli
IL PRINCIPATO DI AUGUSTO
La nascita di Roma 753 a.c..
Le province Provincia = sfera di competenza del magistrato, avesse o meno base territoriale, per i magistrati rivestiti di imperium, ovvero consoli e pretori.
Articolazione delle conoscenze
Nuclei fondanti della disciplina storia
STORIA DELLA DEMOCRAZIA
LE ISTITUZIONI DELLA ROMA REPUBBLICANA
La religione nell’impero romano
Repubblica Romana Repubblica = dal latino res publica, ovvero "cosa pubblica" = una forma di governo in cui la sovranità appartiene.
Laboratorio sulle fonti iconografiche a cura di Eva Balducci e Lidia Gualtiero Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della.
Lo Stato La Costituzione e. Cosè lo stato? Lo Stato è un territorio definito da confini precisi entro i quali lesistenza di organi e poteri ne garantiscono.
Esistenza storica di Gesù di Nazareth
LA CHIESA TARDO-ANTICA (scheda riassuntiva)
CARATTERI FONDAMENATALI DEL FENOMENO GIURIDICO E FORME DELLO STATO
Capitolo 1. La crisi dell’Impero romano
MANUALE Alberto Mario Banti, L’età contemporanea. Dalla Grande guerra a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2011.
LE MAGISTRATURE REPUBBLICANE ORDO CERTUS GERENDORUM HONORUM
le istituzioni repubblicane
+ Università di Skopje Dipartimento di Lingue e Letteratura italiana settembre 2014 Elena Riva.
Alessia Longo , Raffaela Rognoni e Eleonora Nervi
Sistema bibliotecario italiano Premessa storica L’assetto attuale delle biblioteche italiane è stato fortemente condizionato dalle modalità con cui lo.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GAMBETTOLA
ROMA: IL PERIODO MONARCHICO
La prima magistratura repubblicana
Espansione romana - Nel Lazio, V-IV secolo a.C.
MUSEO VIRTUALE Roma Imperiale
il mestiere dello storico
L’età di Cesare 18/04/2017.
il mestiere dello storico
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
PROGRAMMAZIONE MODULARE Dalla crisi dell’Impero Romano alla crisi del Trecento e affermazione delle monarchie nazionali.
Roma potenza mediterranea
Il curricolo di storia e la didattica dei processi di trasformazione M. Teresa Rabitti Università di Bolzano Clio ’92. Associazione di insegnanti e ricercatori.
Il colonialismo Il colonialismo è definito come l'espansione di una nazione su territori e popoli all'esterno dei suoi confini, spesso per facilitare.
Sommario PERIODIZZAZIONE DELLA STORIA
Le età della cultura letteraria tedesca Periodizzazioni come racconto mitologico di sé.
Fonte Testimonianza del passato giunta fino a noi. -isolata dal contesto sociale, culturale, politico ed economico in cui si è formata; -lontana da altre.
Transcript della presentazione:

LA PERIODIZZAZIONE IL CONCETTO “Non vi è storia senza cronologia” (Mosé di Corene, Storia degli Armeni 2, 82); cfr. la sentenza di Enrico Besta a Gianpiero Bognetti; «pensare la storia è certamente periodizzarla» (B. Croce, Teoria e storia della storiografia). Periodizzazione come procedimento di individuazione di eventi, strutture, fenomeni e loro collocazione in fasi cronologicamente distinte. Il singolo segmento temporale è dunque caratterizzato da elementi peculiari e originali. Finalità principali della ripartizione: rappresentare il cambiamento storico a fini didattici (ignoranza prodotta dall’insegnamento a-cronologico della storia, necessità del ricorso alla cornice dello spazio e del tempo, per far sì… semplicemente che lo studente/lettore si orienti!) o interpretativi, individuando continuità e rotture, che possono avvenire ai più vari livelli compreso quello religioso, storic-artistico ecc. ALTRE MODALITA’ DI PERIODIZZAZIONE: IL CASO DELL’ARCHEOLOGIA (difformità rispetto a altre tipologie, centralità del fattore tecnologico, connessioni con lo stadio di sviluppo del territorio: stratigrafia e cronologie relative; datazioni mediante tecnologie avanzate come C- 14, cronologie certe, più che esatte o assolute, loro uso per la datazione della ceramica quando contiene residui vegetali; cronologia tipologica, classificazione delle anfore e dinamiche commerciali) A.Carandini, Storie della Terra, Einaudi, Torino 1991; A. Carandini, Archeologia e cultura materiale, De Donato, Bari 1979; A. Guidi, I metodi dell’archeologia, Laterza, Roma-Bari 1994; C. Renfrew - P. Bahn, Archeologia. Teorie, metodi,pratica, Zanichelli Editore, Bologna 1995

Bibliografia essenziale sul problema della periodizzazione storica B. Croce, Teoria e storia della storiografia, Adelphi, Milano 1989 (orig. 1915) D. Ribeiro, Il processo civilizzatore. Tappe dell’evoluzione socio-culturale, trad.it., Milano 1973 P. Ricoeur, Tempo e racconto, Jaca Book, Milano 1986-1987 K. Pomian, L'ordine del tempo, Einaudi, Torino 1992 M. Geyer-C. Bright, World History in a Global Age, “The Amer. Histor.Review, 195, 1034- 1060 Schiavone, La Storia spezzata. Roma antica e Occidente moderno, ed. Laterza, Roma- Bari 1996 S. Guarracino, Le età della Storia. I concetti di Antic, Medievale, Moderno e Contemporaneo, Mondadori, Milano 2001 E. Breisach, Historiography: ancient, medieval, & modern terza edizione, Chicago-Londra: The University of Chicago Press, 2006

Ancora sul senso del periodizzare Nonostante la sua unicità e universalità, la “scomposizione” è prezioso esercizio esegetico perché serve a dare ordine agli eventi (in senso lato), riconoscendone elementi caratterizzanti comuni, e a procedere a generalizzazioni che permettano di cogliere le specificità di singoli periodi (l’esercizio più difficile, cfr. slide seguente), istituzioni e dinamiche politiche, forme mentali, strutture economiche, sviluppi culturali e così via.

La periodizzazione (aspetti generali) Periodizzazioni: 1)i ritmi sono diversi a seconda della prospettiva assunta (strutture sociali, economia, amministrazione, mentalità);2)ogni storico ne può elaborare una sulla base della sua sensibilità Il problema maggiore nasce dalla ricerca di una grande epoca storica, laddove si tratta di considerare una morfologia complessa, un aggregato di fattori e di elementi caratterizzanti a vari livelli o si privilegia una novità epocale (la tradizionale periodizzazione della storia umana è quella basata sui quattro èvi: antico, medievale, moderno e contemporaneo, si veda p.es. S. Guarracino, Le età della storia. I concetti di Antico, Medievale, Moderno e Contemporaneo, Milano 2001 e già K. Pomian, L’ ordine del tempo, trad. it., Torino 1992) Le sotto-periodizzazioni (divisione in momenti storici all'interno di un'epoca più ampia) La periodizzazione meno contestabile e “oggettiva” risiede nella individuazione di scansioni e cesure istituzionali, costituite in sostanza dalla forma di governo

Longue durée La periodizzazione non può limitarsi alla semplice suddivisione di grandi epoche. L’elemento convenzionale di questo dato è rappresentato dalla scelta di episodi storici di particolare rilevanza, in genere eventi politico-militari, che però non corrispondono quasi mai al trascorrere lento, ai tempi lunghi (longue durée) delle cosiddette strutture. Il concetto di struttura, elaborato dalla scuola della rivista Annales ESC (oggi Annales Histoire, Sciences sociales), si fonda sull’osservazione dei cicli dell’economia, dei lenti mutamenti delle mentalità e delle psicologie collettive, e trascura invece come meno significativo l’aspetto evenemenziale della storia, e tutto sommato la stessa pratica storiografica del periodizzare. Così il 476, o il 1492, possono essere usati in quanto griglie puramente indicative ma il loro effettivo significato ha suscitato ampie discussioni. Per la cosiddetta longue durée: lettura di J. Le Goff, La nuova storia, trad. it. Milano 1980, p. 32.

Carattere unitario e universale della storia: tre citazioni Storia come flusso continuo delle vicende umane — Storia universale di cui ogni segmento cronologico, ogni realtà e ogni situazione geopolitica, sociale, culturale, religiosa è indispensabile alla comprensione del tutto e tutto è in un modo o nell’altro rapportabile a quanto precede e costituisce il presupposto di quanto segue. D’altra parte i livelli di pertinenza e i modi operativi secondo i quali tale interrelazione si configura cambiano Con Eduard Meyer (in Kleine Schriften, 1902 = 19243) si può partire dall’assunto che: «la storia dell’antichità non è altro e non può essere altro che parte dell’unica storia universale, e di ciò non dovrebbero mai dimenticarsi né gli storici dell’antichità né gli storici del mondo moderno». Marc Bloch (Apologia della storia): il tempo reale degli storici «è, per natura, un continuum; Ma è anche continuo cambiamento. Dall'antitesi di questi due attributi sorgono i grandi problemi della ricerca storica» Ph. Ariès, (Histoire des populations françaises , Paris 1971, p. 14 : «Le relazioni esistenti tra due epoche consecutive non esauriscono tutte le aderenze di ciascuna di queste epoche con l’insieme della storia....Possiamo capire il francese di oggi senza rifarci alle tracce lasciate dalla civiltà greco-romana, senza risalire ancora più lontano, alle antichissime tradizioni agrarie del nostro territorio ?...Il nazismo tedesco non può essere compreso nella sua originalità con un semplice richiamo all’evoluzione del XIX secolo: bisogna risalire molto più indietro. Siamo completamente immersi nel passato, ripercorriamo tutte le fasi di quel passato, senza che la sua lontananza esaurisca la freschezza delle nostre solidarietà».

Proposte periodizzanti degli autori antichi: alcuni esempi - Polibio sull'imperialismo romano (“Quasi tutto il mondo è stato assoggettato e è caduto in nemmeno cinquantatre anni interi sotto il dominio unico dei romani): 219-167 a.C. - Sallustio sulla genesi della crisi repubblicana (146 a.C.) - Diodoro sulla trasformazione dell'impero mediterraneo retto col terrore (146-133 a.C.) - Appiano di Alessandria sull'ingresso della violenza nell'agone politico romano (133 a.C.) - Tacito su “principato e libertà” sotto Traiano (98 d.C.) - Aurelio Vittore sulla provincializzazione dell'Italia (Diocleziano e Massimiano, epoca tetrarchica) - Melitone di Sardi (in Eus.HE IV 26, 7-8), sulla coincidenza tra regno di Augusto e nascita di Gesù come provvidenziale intersezione tra impero e chiesa - Cronografia cristiana (centrata sull'evento fondamentale e storico della vita di Gesù, da cui acquista senso e si modifica il tempo storico in un “prima” e in un “dopo”)

Criterio politico-istituzionale (tradizionale). Principali periodi: La periodizzazione della storia romana (G. Salmeri, La periodizzazione della storia romana imperiale e l’emergere del sé, in “Storica” 1999; A. Giardina, Esplosione di tardoantico, in “Studi Storici” 1999; A. Marcone, La periodizzazione storiografica e i suoi problemi, in “Le età del cinema” (XIV Convegno Internazionale di studi sul cinema), Udine 2008, pp. 23-29) Criterio politico-istituzionale (tradizionale). Principali periodi: a)Roma monarchica b)Età repubblicana c)L’età imperiale: l’alto impero d)L’età imperiale: tardo impero (in Occidente) EXCURSUS: La nozione di tarda antichità (tardoantico)

Età monarchica (753-509 a.C. in cronologia tradizionale) Problemi di attingere alla conoscenza di Roma arcaica legati alle fonti (consapevolezza già antica), ruolo dell’archeologia, importanza della fase etrusca della monarchia, relazioni della storia romana nel quadro dei contesti italico, etrusco e magno-greco. Istituzioni della monarchia

Il Niger Lapis

Età repubblicana (509-31 a.C.) Res publica caratterizzata, in una prospettiva “costituzionale”, dalla triade Senato, magistrature, assemblee popolari (comizi); Sviluppo della città in impero: problema dell’adeguamento delle strutture politiche

Senato, magistrature e popolo in età repubblicana Senato (300 membri, accesso tramite esercizio di una carica senatoria; 600 membri dalla tarda repubblica; auctoritas, indirizzo dei magistrati e responsabilità generali di direzione dello stato mediante senatus consulta) Magistrature senatorie (questura, edilità, pretura, consolato; potestas e imperium; dittatura e censura; tribunato della plebe; cursus collegialità, annualità, cursus honorum) Assemblee popolari (comizi curiati, comizi centuriati, comizi tributi: evoluzione nel tempo di ruoli e peso politico)

Progressive modificazioni strutture politiche: il caso della pretura Praetores Originariamente uno (creato nel 366 per Livio), nel 242 creazione di un secondo praetor (peregrinus), mentre il primo viene denominato allora urbanus 4, a seguito della conquista e provincializzazione di Sicilia e Sardegna 6, a seguito della conquista e provincializzazione della Hispania con la creazione di due nuove province 8 con Silla (80a.C.) e successivi aumenti con Cesare, fino a 16 Secondo Cicerone (De legibus III 8) era questo il nome dei primi magistrati repubblicani: Regio imperio duo sunto, iique <a> praeeundo iudicando consulendo praetores iudices consules appellamino. Militiae summum ius habento . Erano dotati di imperium, ma avevano anche significative competenze giudiziarie e processuali. Competenze originariamente “vice consolari” Con l’assetto posto a sei, quattro andavano fuori, due agivano a Roma L’aumento sillano si deve all’entrata in uso dell’affidamento a promagistrati delle province

Iscrizione di Lucio Mummio dopo la presa di Corinto (146 a.C.)

Alto e “medio” impero (31 a.C.-284 d.C.) Transizione “lunga” dalla Roma repubblicana alla Roma del Principato, dall’assetto posteriore alla guerra sociale e a Pompeo sino all’età Flavia (Vespasiano, Tito e Domiziano); centralità della formazione dei poteri civili, militari e religiosi augustei; lex de imperio Vespasiani; Senato e cavalieri; sviluppi costituzionali e politici a partire dagli Antonini; “crisi” del III secolo e ripresa: verso il tardo impero

Plutarco, Vita di Pompeo 25 (...) Questa legge [67 a.C.] gli riconosceva autorità sul mare sino alle colonne d'Ercole e dovunque sulla terraferma, entro un raggio di quattrocento stadi dal mare.... Aveva inoltre diritto di scegliersi personalmente quindici legati all'interno del senato cui rimettere parte del comando; di prendere tutto quel denaro che gli pareva dal tesoro pubblico e dall'appalto delle imposte (...)

Poteri 'costituzionalmente' definiti: Tribunicia potestas Imperium proconsulare (maius) Pontificato massimo

Attribuzioni a valenza 'carismatica' Auctoritas Augustus Pater patriae

Res Gestae Divi Augusti, cap. 34 In consulatu sexto et septimo, postqua[m b]el[la civil]ia extinxeram, per consensum universorum [po]tens re[ru]m om[n]ium rem publicam ex mea potestate in senat[us populi]que R[om]ani [a]rbitrium transtuli. Quo pro merito meo senat[us consulto Au]gust[us appe]llatus sum et laureis postes aedium mearum v[estiti] publ[ice coronaq]ue civica super ianuam meam fixa est, [et clu]peus [aureu]s in [c]uria Iulia positus, quem mihi senatum po[pulumq]ue Rom[anu]m dare virtutis clement[iaequ]e iustitiae et pieta[tis cau]sa testatu[m] est per [e]ius clupei [inscription]em. Post id tem[pus a]uctoritate [omnibus praestiti, potest]atis au[tem n]ihilo ampliu[s habu]i quam cet[eri, qui m]ihi quoque in ma[gis]tra[t]u conlegae f[uerunt]

Ara Pacis

Lex de imperio Vespasiani Bibl Lex de imperio Vespasiani Bibl.: La Lex de imperio Vespasiani e la Roma dei Flavi, Atti del Convegno Roma, 20-22 novembre 2008

Bibliografia essenziale sulla transiziione repubblica—principato W Bibliografia essenziale sulla transiziione repubblica—principato W. Eck, Augusto e il suo tempo, trad.it. Bologna 2000 K. Galinski, Augustan Culture, Princeton 1996 K. Galinski (ed.), Age of Augustus, Cambridge 2005 A. Gara-D. Foraboschi (a cura di), Ιl triumvirato costituente alla fine della repubblica romana, Como 1993 E. Lepore, Il princeps ciceroniano e gli ideali politici della tarda repubblica, Napoli 1954 Chr. Meier, Res publica amissa. Eine Studie zu Verfassung und. Geschichte der spaeten roemischen Republik, Wiesbaden 1966. M. Pani (a cura di) Continuità e trasformazioni fra repubblica e principato: Istituzioni, politica, società, Atti dell'Incontro di studi (Bari,gennaio 1989), Bari 1991 K. Raaflaub-M. Toher (eds.), Between Republic and Empire, Berkeley-Los Angeles 1990 R. Syme, La rivoluzione romana, trad.it. Torino 1962

Tardo impero (285-476 d.C. oppure 285-568 d.C.) Fondamentale in ambito amministrativo e militare il riassetto dioclezianeo-costantiniano; rivoluzione religiosa e suoi riflessi istituzionali; Chiesa e Stato; i barbari; l’Oriente bizantino.

I tetrarchi (PiazzaS. Marco, Venezia)

Lessico e periodizzazione storiografica: il caso della tarda antichità Basso impero, Tardo impero, Tarda antichità (Late Antiquity, Spätantike, Antiquité Tardive). Tardo impero come epoca autonoma rispetto al prima (rapporto col III secolo) e al dopo (Medioevo), distinzioni regionali, ruolo “liberatorio” dell’archelogia, elefantiasi del tardo antico

Amministrazione tardoantica (iconografia)

Amministrazione tardoantica (iconografia)

Dignitario tardoantico (dittico eburneo)

Bibliografia sulla nozione di 'Tardoantico' e sul problema della transizione tardoantico/altomedioevo P. Athanassiadi, Antiquité tardive: construction et déconstruction d'un modèle historiographique, «Antiquité Tardive» 14 (2006), 311-324 R. Bianchi Bandinelli, Roma e la fine dell’arte antica. L’arte dell’impero romano da Settimio Severo a Teodosio I, Milano 19884 G.W. Bowersock, P. Brown, O. Grabar, eds., Late Antiquity: a Guide to the Post-Classical World, Princeton 1999 P. Brown, Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto, trad. it. Torino 1974 S. Gasparri, Tardoantico e alto Medioevo: metodologie di ricerca e modelli interpretativi, in S. Carocci (a cura di), Il Medioevo (secoli V-XV). VIII. Popoli, poteri, dinamiche, Roma 2006, 27-61, scaricabile anche in Reti Medievali, http://www.retimedievali.it/ A. Giardina, Esplosione di tardoantico, in «Studi Storici» 40 (1999), 157-180 J.H.W.G. Liebeschuetz, The Decline and Fall of the Roman City, Oxford 2001 A. Marcone, A Long Late Antiquity? Considerations on a Controversial Periodization, «Journal of Late Antiquity» 1 (2008), 4-19 AA.VV., Gli “spazi” del tardoantico, in «Studi Storici» 45 (2004), 5-46 (discussione a più voci) D. Vera, La società del basso impero. Guida storica e critica, Roma-Bari 1983 B. Ward-Perkins, La caduta di Roma e la fine della civiltà, trad. it. Roma-Bari 2008