Lavoro a cura della 4B IGEA

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Lavoro a cura della 4B IGEA Cenni storici sulla contabilità e sull’evoluzione della figura del contabile Lavoro a cura della 4B IGEA

Introduzione: La contabilità ed il ragioniere La contabilità è il sistema tramite il quale si trascrivono gli eventi di rilevanza economica, cioè il metodo per registrare tutte quelle operazioni che provocano una variazione a livello economico nell’azienda. Il ragioniere è ***

Tra i compiti di un ragioniere figurano: L’amministrazione e la liquidazione di una azienda Le consulenze tecniche Le ispezioni e revisioni amministrative Il controllo della veridicità dei bilanci La funzione di sindaco e di revisore

La storia La contabilità si è affermata e sviluppata principalmente in Italia. È qui che la maggior parte delle innovazioni e scoperte in campo contabile presero piede e come conseguenza il resto del mondo utilizza per descriverla ancora i termini italiani che furono stabiliti una volta.

Nell’Antichità Le tracce più antiche di annotazioni contabili risalgono al tempo dei sumeri, sottoforma di iscrizioni su tavolette d’argilla. La necessità di trascrivere i rapporti commerciali per iscritto portò alla creazione di un metodo basilare: la partita semplice. Secondo questo sistema, in un elenco vengono registrate mano a mano le entrate e le uscite, in modo da poter poi stabilire un saldo finale attivo o passivo.

La nascita Nel 1494 il matematico Luca Pacioli definisce il metodo della partita doppia, su cui si basa la contabilità moderna. Questo sistema prevede che ogni operazione sia registrata in due sezioni (dare/avere) per importi uguali, in modo che il totale dei valori di entrambe le parti siano sempre identici. Tale innovazione porta tre vantaggi: l’eliminazione di errori di trascrizione, una visione più semplice e diretta non solo del risultato finale, ma anche dell’ andamento in un arco di tempo, e la possibilità di esaminare specifiche aree di produzione

I primi passi e l’affermarsi Nel 1581 viene istituito a Venezia il collegio de’rasonati Nel 1620 in Piemonte si istituiscono i ‘liquidatori giurati’ Nel 1742 a Milano nascono ‘i Rasonati’ Nel 1828 tra Lombardia e Veneto vengono riconosciuti i ‘ragionieri revisori’ Nel 1836 nello stato pontificio nasce la professione di ‘pubblico ragioniere’

Le scuole superiori Fino al 1868 gli studi economico-aziendali non erano riconosciuti a livello universitario, ma questa situazione cominciò a cambiare con l’istituzione della Scuola Superiore di Commercio di Venezia. Le scuole superiori ottengono successo e si moltiplicano: Nel 1884 La scuola superiore commerciale di Genova . Nel 1886 La scuola superiore di Commercio di Bari . Nel 1902 l’Università commerciale di Milano . Nel 1906 la scuola superiore di commercio di Torino e l’istituto superiore per gli studi commerciali di Roma.

La battaglia per il diploma Le scuole superiori però erano solo indirizzi di specializzazione per ragionieri e non avevano il permesso di rilasciare diplomi. Fu grazie alle pressioni dell’università commerciale di Milano (La Bocconi) che finalmente il governo attribuì alle scuole superiori di commercio il potere di rilasciare un diploma speciale che certificava la laurea (1903). Nel 1913 con la riforma dell’istruzione superiore commerciale venivano attribuiti dignità e grado universitario agli studi contabili.

Un mondo diviso Fin dalla nascita delle prime scuole superiori comparvero dei contrasti nel mondo della contabilità italiano: Da una parte c’erano i dottori commercialisti diplomati alle scuole superiori, che non possedevano esperienza pratica ma avevano conoscenze più approfondite e chiedevano allo stato italiano di essere riconosciuti come una categoria separata, con compiti diversi da quella già esistente. Dall’altra c’erano i ragionieri, che esistevano da molto tempo, e che si erano diplomati presso istituti tecnici commerciali. Questi temevano la concorrenza dei commercialisti e non riconoscevano la loro diversità dal punto di vista professionale, favorendo un gruppo unico.

Scontri di ideali Nel 1913, in seguito alla richiesta di unificazione in un singolo albo presentata dai ragionieri di Milano, che andò respinta, i laureati in commercio capirono di fare parte di un gruppo distinto e formarono una federazione che li riuniva e legittimava la libera professione. Nel 1924 lo stato italiano riconobbe la divisione di ragionieri e commercialisti in due separati ordini. Nel 1926, in seguito alle proteste dei ragionieri, fu creato un ordine unico che comprendeva commercialisti e ragionieri con almeno due anni di pratica. Nel 1929 vennero però ripristinati i due ordini. Nonostante la vittoria, i commercialisti rimasero delusi che malgrado il titolo di studio superiore, fossero equiparati ai ragionieri.

Gli anni del fascismo Nel 1935 le scuole superiori vennero trasformate in facoltà ed entrarono a far parte del mondo universitario. A sfavore di ciò, l’ingresso nel mondo universitario venne chiuso e solo frequentando un istituto tecnico di commercio si poteva accedere alla relativa università.

Il dopoguerra Nel 1947 si tentò nuovamente di riunire commercialisti con ragionieri in un singolo ordine, ma il tentativo fallì. Nel 1953 venne finalmente introdotta la definizione ufficiale di ‘dottore commercialista’ e fu attribuito al corpo professionale il potere di autoregolarsi. Qui nasce l’albo ufficiale dei commercialisti, con una propria etica, delle proprie regole e requisiti di iscrizione. Nel 1969 con la riforma del sistema universitario italiano voluta dagli studenti, gli accessi alle facoltà tornano liberi. Vengono inoltre introdotti corsi personalizzati per permettere agli studenti di modellare la propria formazione in linea con la propria aspettativa di lavoro.

Gli anni recenti Nel 1992 è stato introdotto l’obbligo per gli aspiranti commercialisti di tre anni di tirocinio presso lo studio di un dottore commercialista iscritto all’albo. Nel 2005 è nato l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), al cui interno sono ammessi solo laureati dopo tirocinio professionale ed esame di stato, e gli iscritti al soppresso collegio dei ragionieri: i due ordini sono ora riuniti.