Ottobre 2006, Spi Bergamo1 I centri anziani in provincia di Bergamo Unindagine sul campo, dati e proposte per la loro integrazione nella rete territoriale.

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ottobre 2006, Spi Bergamo1 I centri anziani in provincia di Bergamo Unindagine sul campo, dati e proposte per la loro integrazione nella rete territoriale

ottobre 2006, Spi Bergamo2 Comuni e Centri anziani 244 sono i comuni della provincia; tutti hanno risposto 127 comuni hanno almeno un centro diurno (52,04%) 155 sono i centri esistenti 96 su 155 sono i questionari restituiti (61,93%)

ottobre 2006, Spi Bergamo3 I nodi ci sono, ma la rete va fatta funzionare 244 comuni 127 comuni con centri per anziani 198 comuni con sad 59 r.s.a 16 centri diurni integrati 155 centri per anziani La popolazione dai 60 anni in su è di unità

ottobre 2006, Spi Bergamo4 La popolazione anziana (totali >= 65 anni per distretto)

ottobre 2006, Spi Bergamo5 Indice di vecchiaia

ottobre 2006, Spi Bergamo6 La serie storica dellindice di vecchiaia a Bergamo 1971 – 33, – 47, – 78, – 111,67

ottobre 2006, Spi Bergamo7 I centri anziani nei distretti

ottobre 2006, Spi Bergamo8 Distribuzione popolazione anziana nei comuni con centri anziani

ottobre 2006, Spi Bergamo9 Caratteristiche generali dei centri 21 con ambulatorio 66 con bar 11 con biblioteca 31 con bocce 23 con cucina 14 con palestra 28 con parco 38 con spazio allaperto 59 con sale polivalenti 71 in centro 21 in periferia

ottobre 2006, Spi Bergamo10 La frequenza femminile nei centri In 26 centri prevale la presenza di donne (27%), 1 centro pareggia, gli altri 69 sono frequentati in prevalenza da maschi Dei 26 centri al femminile 21 si collocano nella fascia fino a 35 frequentanti al giorno, e 5 i tra 50 e 150

ottobre 2006, Spi Bergamo11 I tempi di apertura dei centri La domenica, inoltre, 2 centri aprono la mattina, 45 il pomeriggio, 13 mattina e pomeriggio, 1 pomeriggio e sera, 2 mattina, pomeriggio e sera

ottobre 2006, Spi Bergamo12 Caratteristiche qualitative dei centri 76 buona accessibilità 79 con acqua calda 74 buona areazione 85 buona luminosità 80 buona manutenzione 84 buon servizio di pulizia 86 con riscaldamento 80 con servizi igienici 50 con raffrescamento 78 buoni arredi 49 buone attrezzature Cè, comunque, qualche criticità 18 con rumorosità 10 con umidità

ottobre 2006, Spi Bergamo13 Attività ricreative, culturali e motorie dei centri 57 bar 16 corsi vari 28 cultura 14 turismo 5 mensa 37 ginnastica 56 giochi 22 sport 29 prestazioni sanitarie 31 segretariato sociale 3 bagno assistito

ottobre 2006, Spi Bergamo14 Rapporti con lesterno e coordinamento In 53 sono ammesse le affissioni di comunicati sindacali In 49 gran parte delle attività è rivolta anche ai non iscritti 57 hanno collaborazioni con comune,parrocchia, volontariato 30 organizzano iniziative per la comunità (trasporto, feste, concerti soggiorni climatici) Chi, del comune, mantiene i rapporti con il centro In 29 casi lassistente sociale; in 64 casi lassessore; in 11 casi il sindaco od altre figure Coordinamento In 53 casi coordina il presidente; in altri 12 un operatore qualificato, in 5 un incaricato del comune, in 17 unaltra figura

ottobre 2006, Spi Bergamo15 Funzionamento dei centri Gestione 68 autogestito 12 comunale 71 con statuto Proprietà 75 comune 7 parrocchia 3 privati 1 associazione Fonti di finanziamento 44 autonome 42 comunali 38 quote iscritti 7 privati (contributi) 4 altre fonti Utilizzo dei locali 69 gratuito 10 convenzioni, comodato 8 affitto

ottobre 2006, Spi Bergamo16 I centri oggi, come sono e cosa offrono Presenza territoriale diffusa Accessibili Per lo più assenti i collegamenti con la rete dei servizi Frequenza prevalentemente maschile Buone le proposte di ricreatività Pochi servizi per le persone Bassa intensità dei rapporti con lesterno Locali e condizioni ambientali soddisfacenti Poco strutturate le relazioni con il comune

ottobre 2006, Spi Bergamo17 I centri di domani Maggiore presenza nella rete e nei piani di zona Maggiori scambi con lesterno Più servizi per le persone Diversificazione della gamma delle attività Coordinamento con altri centri Più operatori qualificati Più sperimentazioni Maggiore attenzione da parte dei comuni