IMPOSTA SULLE SOCIETA’

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Transcript della presentazione:

IMPOSTA SULLE SOCIETA’ LUISS GUIDO CARLI – FACOLTA’ DI ECONOMIA CORSO DI ECONOMIA DEI TRIBUTI LEZIONE DEL 22 SETTEMBRE 2010 DOCENTE: ANGELO CREMONESE

IMPOSTA SULLE SOCIETA’ PROBLEMA DELLA DOPPIA TASSAZIONE DEGLI UTILI PRODOTTI 1. In capo alle società 2. In capo ai soci per gli utili distribuiti SOLUZIONI: - Credito d’imposta - Esenzione - Deducibilità dei dividendi in capo alla società e tassazione in capo al socio

IMPOSTA SULLE SOCIETA’ FONDAMENTO DELLA DOPPIA TASSAZIONE SOCIETA’ DI CAPITALI NON MERO “VELO” GIURIDICO SOCIETA’ SOGGETTI IMPOSTA AUTONOMI –AUTONOMA CAPACITA’ CONTRIBUTIVA – TASSAZIONE SEPARATA DEL SOCIO EQUITA’ / EFFICIENZA PIENA INTEGRAZIONE TRA IMPOSTA SOCIETA’ E QUELLA DEL SOCIO NEUTRALITA’ FORMA GIURIDICA IMPRESA MODALITA’ DI FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA (CAP.SOCIALE, UTILI ACCANTONATI, DEBITI, ETC)

RIFORMA 2004: L’IRES OBIETTIVI: INTEGRAZIONE EUROPEA SISTEMA + OMOGENEO CON I SISTEMI PIU EFFICIENTI U.E. CARATTERISTICHE PRINCIPALI: a) ABOLIZIONE CREDITO IMPOSTA DIVIDENDI b) INTRODUZIONE SISTEMA DI PARTICIPATION EXEMPTION (PEX) SU DIVIDENDI E PLUSVALENZE INFRASOCIETARI E PARZIALE ESENZIONE PER LE PERSONE FISICHE c) RICONOSCIMENTO DEL GRUPPO AI FINI FISCALI d) INTRODUZIONE NORME CONTRO LA THIN CAPITALIZATION e) PASSAGGIO DAL SISTEMA DI IMPOSIZIONE DUALE (BASATO SULLA DIT) AD UN SISTEMA AD ALIQUOTA UNICA SU TUTTI I PROFITTI

PERCHE’ L’ABBANDONO DEL CREDITO D’IMPOSTA SUI DIVIDENDI ? CRISI DEI SISTEMI IMPOSITIVI BASATI SUL CONCETTO DI REDDITO ENTRATA (COMPREHENSIVE INCOME TAXATION) CENTRALITA’ IMPOSTA PERSONALE PROGRESSIVA CREDITO D’IMPOSTA PIENO COERENZA- EQUITA’ – NEUTRALITA’

PERCHE’ L’ABBANDONO DEL CREDITO D’IMPOSTA SUI DIVIDENDI ? PROBLEMI IN ECONOMIA APERTA CRISI LIBERALIZZAZIONE/INTEGRAZIONE MERCATO CAPITALI CREDITO D’IMPOSTA NON ESTESO DIVIDENDI DI FONTE ESTERA NON CONCESSO AI SOCI NON RESIDENTI DISCRIMINAZIONE A FAVORE SOCIETA’ RESIDENTI EROGAZIONE DIV. A SOCI RESID. DISTORSIONI NELL’ALLOCAZIONE DI CAPITALI (POSSESSO DI AZIONI) AI SOCI ESTERI TRATTAMENTO + ONEROSO. STRUTTURA PROPRIETARIA (SOCI NON RESIDENTI DISCRIMINATI) INEFFICIENZE E OSTACOLI INTEGRAZIONE MERCATI FINANZIARI E DEI CAPITALI PRATICHE ELUSIVE DIVIDEND STRIPPING

INTEGRAZIONE IMPOSTA PERSONALE CON QUELLA SOCIETARIA IN ECONOMIA APERTA CRITERI DI NEUTRALITA’ NEUTRALITA’ EFFICIENTE ALLOCAZIONE DEI CAPITALI A LIVELLO INTERNAZIONALE CAPITAL IMPORT NEUTRALITY (CIN) PREVALENZA DELLA FONTE TAX RENDIMENTO CAPITALE INVESTITO = PAESE INDIPENDENTEMENTE RESIDENZA IMPRENDITORE CAPITAL EXPORT NEUTRALITY (CEN) PREVALENZA DELLA TAX SECONDO LA RESIDENZA TAX RENDIMENTO CAP. INVESTITO INDIP. DALLO STATO DOVE E’ INVESTIMENTO RESIDENTI IN UN PAESE

IMPOSTA SULLE SOCIETA’ PRELIEVO PRINCIPIO FONTE TASSAZIONE TUTTE LE IMPRESE LOCALIZZATE IN UN DET. PAESE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DEGLI INVESTITORI U.E. PRINCIPIO DELLA NON DISCRIMINAZIONE LIBERTA’ DI STABILIMENTO RENDIMENTI ATTIVITA’ PRODUTTIVE TAX = INVESTITORI NAZIONALI E DI ALTRI STATI MEMBRI PROBL.+ COMPLESSO TASSAZIONE GLOBALE SOCIETA’ + SOCIO SOCIO CREDITO D’IMPOSTA PIENO TUTTI GLI UTILI PRODOTTI (ANCHE NON DISTRIBUITI) ESENZIONE RENDIMENTI PAESE RESIDENZA CEN SCELTE D’INVESTIMENTO NON ALTERATE IMPOSIZIONE GARANTISCE L’EFFICIENZA PRODUTTIVA – STOCK CAPITALI

TASSAZIONE DIVIDENDI TRANSFRONTALIERI MERCATO INTERNO NEUTRALITA’ STRETTA ARMONIZZAZIONE UGUAGLIANZA PRELIEVO SULL’INVESTIMENTO CONTRASTO PRINCIPIO DELLA SUSSIDIARIETA’ AUTONOMIA DI FISSAZIONE DEI PRELIEVI FISCALI SISTEMI DI IMPOSIZIONE U.E. NON GARANTISCONO NE’ CEN NE’ CIN OBIETTIVO ORGANI U.E. (COMMISISONE E CORTE DI GIUSTIZIA) BUON FUNZIONAMENTO MERCATO INTERNO EFFICIENZA ALLOCATIVA PROPOSTA DI DIRETTIVA 1975 RAPPORTO RUDING 1992 COMUNICAZIONE COM (2003) 810 UNANIMITA’ AGGIRATA DA RACCOMANDAZIONI SUL RISPETTO DEL TRATTATO E DELLE SENTENZE CON “MINACCIA” AZIONI LEGALI

TASSAZIONE DIVIDENDI TRANSFRONTALIERI MERCATO INTERNO NORME DISCRIMINATORIE DIFFERENTI TRATTAMENTI DIVIDENDI INTERNI DIVIDENDI PROVENIENTI ALTRI STATI PRINCIPI BASE Credito d’imposta deve essere esteso ai dividendi esteri e deve essere riconosciuto un credito anche sulle ritenute alla fonte subite in uscita nel Paese di residenza delle Società. Se dividendi tassati con cedolare l’aliquota = dividendi provenienza interna ed estera (con credito delle eventuali ritenute in uscita subite all’estero ) = Residenti e non residenti Nel caso di esenzione (parziale o totale) dei dividendi, l’esenzione deve essere accordata alle medesime condizioni ai dividendi di fonti interne ed esterna e ai non residenti. Costosa sul piano del gettito + difficile sintonia con il principio della fonte per gli utili soggetti + difficile adozione su base multilaterale. b) e c) Preferite perché più facili da gestire e comportano una rinuncia minore in termini di gettito.

EFFETTI ECONOMICI ABOLIZIONE CREDITO D’IMPOSTA Integrazione fra imposte personali e societarie ELEMENTO CENTRALE - EQUITA’ VERTICALE E ORIZZONTALE (SOGGETTI CON = CAP.CONTRIBUTIVA = TAX) - SCELTE FINANZIARIE IMPRESE - SCELTE SOCIO CHE PRESTA LAVORO - SCELTA FORMA ORGANIZZATIVA (SOC. CAPITALI, DI PERSONE, (IMPR.INDIVIDUALE) GARANZIA CREDITO IMPOSTA NEUTRALITA’ SCELTE INTERESSI DIVIDENDI COMPREHENSIVE INCOME TAX ARMONIA FISCALE: ALIQ= REDDITI DA LAVORO SOC. PERSONE – IMPR. INDIVID. REMUNERAZIONE TRA SOC. CAPITALI DIV – COMPENSI DA LAVORO DIVIDENDI COMPENSI

EFFETTI ECONOMICI ABOLIZIONE CREDITO D’IMPOSTA ABBANDONO CREDITO IMPOSTA PONE PROLEMI DI EQUITA’ E DI SISTEMI COMPREHENSIVE EFFICIENZA INCOME TAX TRATTAMENTO DEBITO/CAP PROPRIO SOC. TRATTAMENTO SOC. PERSONE O DI CAP. TRASPARENTI / SOC. CAPITALI TRATTAMENTO COMPENSI DIVIDENDI = = =

SISTEMA DELLA DOPPIA TASSAZIONE PARZIALE ADOTTATO IN ITALIA IRES COERENTE TRATTATO U.E. UGUALE TRATTAMENTO DIVIDENDI ORIGINE INTERNA ORIGINE ESTERNA DIVIDENDI QUALIFICATI REGIME INCLUSIONE IRPEF (CON ESENZIONE PARZIALE) DETRAZIONE IN SEDE DI DICH.NE IMPOSTE IN USCITA STATO FONTE DIVIDENDI NON QUALIFICATI NON POSSIBILE DETRAZ. IMPOSTE ESTERE 12,5% (su div. prov. estera al netto rit. estera) RIT ESTERA DEDUCIBILE IMPONIBILE NON DETRAIBILE IMPOSTA DISTORSIONE DIVIDENDI INTERNI EROG. A PERSONE FISICHE RESIDENTI ALTRI STATI 27% (SALVO CONVENZIONI) + ELEVATA DIV.INTERNA VIOLAZIONE TRATTATO (SALVO I BILATERALI.)

LA PARTECIPATION EXEMPTION PER LE SOCIETA’ DI CAPITALI ESENZIONI DIVIDENDI PERCEPITI DALLE SOCIETA’ EVITARE DOPPIA TASSAZIONE UTILI INFRASOCIETARI ALTERNATIVO AL CREDITO IMPOSTA ABBANDONATO DA MOLTI PAESI U.E. DIRETTIVA MADRE-FIGLIA INIZIO ANNI ’90 COLLEGATE (ABOLIZIONE RITENUTE + ESENZIONE) ESENZIONE MISURA EQUITA’ EFFICIENZA (RIORG. PROPRIETA’) PLUSVALENZE (UTILI ACCANTONATI / PROSPETTICI) MINUSVALENZE NON DEDUCIBILI DIRETTIVA CONSENTE % ESENZIONE = 95%

LA PARTECIPATION EXEMPTION PER LE SOCIETA’ DI CAPITALI EFFETTI ECONOMICI PEX CONCORRENZA FISCALE INT.LE X LE HOLDING DI GRUPPI INT.LI POSSIBILITA’ RIORGANIZZAZIONE SOGGETTIVA (GERMANIA MODELLO RENANO – PARTECIPAZIONI INCROCIATE) NEUTRALITA’ FISCALE SULLE STRUTTURE REINTRODUZIONE DELL’ESENZIONE FISCALE SUI GRUPPI (95%) SCORAGGIARE LUNGHE CATENE DI CONTROLLO PIRAMIDALI

TASSAZIONE DI GRUPPO COMPENSAZIONE TRA UTILI E PERDITE SOCIETA’ DI UN GRUPPO RIDUZIONE ONERE COMPLESSIVO IMPOSTE DOVUTE DAL GRUPPO ANTE CONSOLIDATO SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI IN PERDITA DISTRIBUZIONE DI UTILI (CON CREDITO IMPOSTA) CON COMPENSAZIONE DI EVENTUALI PERDITE CAPOGRUPPO FORMA DI CONSOLIDAMENTO INDIRETTO PIU’ ARTICOLATO E COMPLESSO PIU’ FLESSIBILE NOZIONE DI GRUPPO % PARTECIPAZIONE PART. ESTERE

TASSAZIONE DI GRUPPO SVANTAGGIO PRESUPPOSTO OPERAZIONE CIVILISTICA LIMITE VALORE PARTECIPAZIONE PER SVALUTAZIONE LIMITE CONSOLIDAMENTO VERTICALE DIFFICOLTA’ ORIZZONTALE SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI COMPORTAMENTI NATURA ELUSIVA

ORIENTAMENTI COMUNITARI IN TEMA DI IMPOSTA SOCIETARIA SUSSIDIARIETA’ AUTONOMIA COERENZA BUON FUNZIONAMENTO MERCATO INTERNO RAPPORTO RUDING ’91 AVVICINAMENTO BASI IMPONIBILI / ALIQUOTE NON DOC. UFFICIALE COMMISSIONE Eliminazione costi di compliance applicazione regimi fiscali diversi HOME STATE TAXATION NO BASE COMUNE MA RICONOSCIMENTO SU BASE RECIPROCA REGOLE VALIDE PER LE BRANCH

ORIENTAMENTI COMUNITARI IN TEMA DI IMPOSTA SOCIETARIA COMMISSIONE U.E. NON ESAMINA: CASH FLOW TAX (CFT) ALLOWANCE FOR CORPORATE EQUITY (ACE) COMPREHENSIVE BUSINESS INCOME TAX (CBIT) DUAL INCOME TAX (DIT) (CNOSSEN 1999) CARATTERISTICHE DI NEUTRALITA’ POLICY NESSUN INTERVENTO DI ARMONIZZAZIONE U.E. AUTONOMIA STATI MEMBRI ALIQUOTE DISTORSIONI

ORIENTAMENTI COMUNITARI IN TEMA DI IMPOSTA SOCIETARIA RIFORMA ITALIANA BUON FUNZIONAMENTO MERCATO INTERNO IRES ALCUNE CRITICHE DIVERSO TRATTAMENTO SUBSIDIARY INTERNA/ESTERNA PEX SISTEMA FONTE SI ACCENTUA E CONCORRENZA PEX SOLO PARTECIPAZIONI DISTORSIONE X ALTRI ASSET LIMITE DEDUCIBILITA’ INTERESSI NO THIN CAPITALIZATION

TABELLE

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