Pandemia Influenzale da virus A1 H1

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Monitoraggio dell'influenza
Advertisements

Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
Limiti e criticit à del fattore prezzo Walter Bergamaschi AO Universitaria Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi Milano (Circolo della Stampa), 7 luglio.
INTERVENTI NON FARMACOLOGICI
Preparazione alla pandemia influenzale
Piano di preparazione e risposta ad una Pandemia Influenzale
LA FORMAZIONE: dal piano alloperazione ZONA TERRITORIALE 7 – ANCONA PIANO PANDEMICO LOCALE.
metodi e strumenti efficaci
LA COMUNICAZIONE TRA MEDICO MEDICINA GENERALE E MEDICO DEU
Dr.ssa Sabrina Pastacaldi
forum nazionale sulla lesione midollare
I RIFERIMENTI REGIONALI PER LE EMERGENZE INFETTIVE
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
Stefano Marangon Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Ospedale Pistoia ASL 3 Pistoia
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
DDSI Francesca Nardini
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA SERVIZI
Soluzioni proponibili per evitare il fenomeno dei ricoveri ripetuti Lino Gambarelli Dipartimento Cure Primarie Distretto di Scandiano.
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
Formulazione di un referto Cosa vuole l’utente
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
Informare le famiglie: quali messaggi e quali strumenti
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
Assistenza Domiciliare Integrata Dimissione Protetta
L’ospedalizzazione domiciliare per i pazienti l’esperienza di Torino
Conoscere i LEA.
LESPERIENZA DEL PIT Frascati, 22 novembre 2008 Giulia Mannella.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Il ragazzo malato. Il vissuto di malattia nel ragazzo La malattia, il dolore, lospedalizzazione, interferiscono in modo rilevante con lo sviluppo cognitivo.
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
“Osservare per Conoscere”: un’indagine sullo stato di salute della
L’unità valutativa geriatrica e i piani personalizzati di cura e assistenza Dr. Laura Bert U.V.G. A.S.L. TO3.
MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA
Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Direzione Sanità 8 a settimana 2010 dal 22 al 28 febbraio Le sindromi influenzali in Piemonte.
PROVE DI AGGREGAZIONE FUNZIONALE TERRITORIALE
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Primo Seminario di Studio
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Il Disease and Care Management
> ( Simone de Beauvoir) “ Continuare a perseguire dei fini che diano un senso alla nostra vita; dedizione ad altre persone, ad una collettività, ad una.
“LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE nella programmazione socio-sanitaria regionale” Dr.ssa Alessandra Corò Direttore dei Servizi Sociali della Funzione.
Relatore: ing. Francesco Italia
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
La nuova visione nella collettività Mutamento di concezione Mutamento di concezione Consenso Bisogno di conoscenza Bisogno di salute.
Louie JK et al, 2010, 362: donne in gravidanza, con influenza: 95% al 2° o 3° trimestre, età media 26 anni un terzo di loro aveva complicazioni.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Premesse CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a
Lucia Lispi Ministero della salute
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
CURE SIMULTANEE: L’EVOLUZIONE DELLE ESPERIENZE NEL 2014
Dott.ssa CLARISSA FLORIAN - Hospice di Abbiategrasso-
Progetto Interattività
1 Misure di Sanità Pubblica Primi casi di HPAI H5N1 e primi casi umani a Hong Kong 1999 Primo piano pandemico del WHO 2002 Piano Italiano Multifase.
Prevenzione e controllo nella comunità: la Sorveglianza Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
I Servizi Essenziali Pandemia – strumenti e metodi per una risposta efficace Rosalia Mercanti 15-16/09 30/09-01/ Z.T. 7Ancona.
Corso congiunto ANIN-SNO Como, 23 aprile 2015 Intensità di cura e complessità assistenziale: i due nuovi paradigmi dell’organizzazione, un’occasione per.
Di fronte all’epidemia di Patologie Croniche: un nuovo modello di Cure Primarie Piero Grilli.
Sanità: cure palliative per malati terminali Daniela Gregorio Milano, 13 gennaio
Assistenza Domiciliare Integrata e ADI - Cure Palliative Dott.ssa Adriana Brusa Direttore Distretto n. 4.
Progetto di promozione dell’invio di segnalazioni spontanee di ADR in ambito pediatrico con il coinvolgimento del Servizio Materno Infantile, dei Pediatri.
Finalità Riforma del sistema socio-sanitario e agenda digitale in FVG Servizi più accessibili per i cittadini Udine – 16 giugno 2015 Direzione centrale.
Transcript della presentazione:

Pandemia Influenzale da virus A1 H1 La gestione ambulatoriale, il triage, il supporto regionale alle attività di MMG, PLS e MCA

Note per il relatore Il materiale contenuto in questa presentazione potrebbe essere soggetto a modifiche Il Centro regionale per la formazione dei MMG organizzerà un evento regionale per formare i MMG che, secondo un meccanismo a cascata, andranno a riproporre il materiale concordato e condiviso a livello zonale I Coordinatori dei CPZ prendano atto di tale percorso formativo identificando un MMG da inviare alla fase formativa regionale e coinvolgendo lo stesso MMG nelle attività formative locali

PANDEMIA INFLUENZALE DA VIRUS A H1N1 Decalogo Operativo per la Gestione Integrata della Nuova Influenza Comitati Pandemici Locali, MG, PLS, MCA … “La Bussola” Principio Ruolo del Servizio pubblico (CPL, SISP, Distretto) Ruolo del Medico (MMG, PLS, MCA) Formazione Documenti di riferimento 1. Garantire uno scambio di informazioni rapido e corretto Garantire le informazioni disponibili sull’andamento della pandemia Mettere a disposizione del CPL indirizzo di posta elettronica per garantire la rapidità dell’informazione Aggiornamento sull’evoluzione epidemiologica della pandemia influenzale Circolari Ministeriali WHO, ECDC, ISS, CDC 2. Garantire la sorveglianza epidemiologica Indicare i criteri per l’attività di notifica di sospetta influenza pandemica Garantire un’appropriata attività di notifica Aggiornamento sulle attività regionali e locali di sorveglianza epidemiologica Circolare ministeriale del 27 luglio 2009 3. Garantire l’informazione per la gestione domiciliare dei pazienti Divulgare le indicazioni nazionali e regionali Comunicare ai propri assistiti le indicazioni nazionali e regionali Aggiornamento sulla gestione domiciliare Linea Guida “Indicazioni per prendersi cura di un malato in casa”, disponibile nel sito Marche in Salute 4. Garantire la migliore organizzazione dell’ambulatorio Trasmettere indicazioni nazionali e regionali Attuare le indicazioni nazionali e regionali Aggiornamento sulla gestione ambulatoriale Indicazioni SIMG sulla gestione del lavoro – Presentazione Berdini al Corso di formazione regionale, Jesi 6 ottobre 08 5. Utilizzare in modo adeguato i dispositivi di protezione individuale disponibili Garantire, per quanto possibile, la fornitura dei DPI e indicazioni sul loro uso Utilizzare i DPI disponibili secondo le indicazioni nazionali e regionali Aggiornamento sull’utilizzo dei DPI Linee guida regionali sui DPI “Indicazioni ad interim per l’approvvigionamento e l’utilizzo dei Dispositivi Medici e dei Dispositivi di Protezione Individuale durante la pandemia influenzale da nuovo virus A/H1N1” 6. Utilizzo appropriato dei farmaci antivirali disponibili Garantire, per quanto possibile, la fornitura dei farmaci antivirali e indicazioni sul loro uso Utilizzare i farmaci antivirali disponibili secondo le indicazioni nazionali e regionali Aggiornamento sull’utilizzo dei farmaci antivirali Circolare ministeriale del 22 luglio 2009 7. Ricorrere al ricovero in modo appropriato Fornire indicazioni nazionali e regionali sui criteri per il ricovero ospedaliero Attenersi alle indicazioni per il ricovero ospedaliero dei pazienti con influenza Aggiornamento sui criteri di triage del paziente con influenza Linee guida regionali sui criteri di triage “Indicazioni ad interim sui criteri di triage da adottare nella risposta alla pandemia influenzale da virus A/H1N1 2009” 8. Garantire la circolazione di informazioni corrette alla popolazione Predisporre materiale informativo/comunicativo per la popolazione Comunicare le informazioni ai propri assistiti Aggiornamento sulle attività comunicative Piano di comunicazione per la risposta alla pandemia influenzale della Regione Marche 9. Rimanere costantemente aggiornati Fornire numeri di telefono utili e elenco dei principali siti web Dare spazio a periodiche attività di aggiornamento professionale Sezione “pandemia influenzale” del sito Marche in Salute (informazioni per gli operatori sanitari) 10. Vaccinare la popolazione Organizzare la vaccinazione pandemica Partecipare allo sforzo organizzativo relativo alla vaccinazione di massa Aggiornamento sulla vaccinazione di massa Piano Pandemico Regionale (DGR 1371 del 26 novembre 2007) e Piani Pandemici Zonali.

Influenza A(H1N1)v In data 11-06-2009 l’OMS ha dichiarato, per il virus dell’influenza A(H1N1)v, l’inizio della fase pandemica 6 (aumentata e prolungata trasmissione della malattia nella popolazione generale)

Influenza A(H1N1)v

Influenza A(H1N1)v L’insieme delle misure di sanità pubblica porta ad un minor numero di persone infette, e quindi ad una minore necessità di assistenza sanitaria, ad un minor numero di decessi, ad un ritardo e ad una riduzione del picco epidemico (maggiore possibilità di disporre di un vaccino efficace).

Influenza A(H1N1)v La misura più redditizia per conseguire gli obiettivi della mitigazione della pandemia è, quando le condizioni cliniche lo rendano possibile, l’isolamento ed il trattamento domiciliare dei soggetti colpiti. E’ evidente come questo sia il campo di azione specifico del MMG, del PLS e dei MCA.

Influenza A(H1N1)v Preparare gli ambulatori del MMG e del PLS alla pandemia influenzale. Vaccinare il personale (segretarie, infermiere, medici). Predisporre elenchi dei pazienti a rischio (individuare i soggetti da sottoporre anche a vaccinazione antipneumococcica). Educare il personale di ambulatorio ed i pazienti ai cambiamenti organizzativi e come prepararsi per affrontarli. Pianificare eventuali interscambi tra i componenti di ambulatori limitrofi. Individuare i materiali ed i dispositivi da utilizzare in corso di pandemia. Predisporre il ritiro del materiale infetto dagli ambulatori. Collegarsi con i siti istituzionali per gli aggiornamenti e le strategie da mettere in atto. Prendere confidenza con i farmaci antivirali per il trattamento e la profilassi. Assicurarsi di avere a disposizione i numeri telefonici, le e-mail ed i siti internet delle istituzioni.

Influenza A(H1N1)v- operatività 1- Mettere un cartello, preferibilmente multilingue, fuori dall’ambulatorio per sollecitare i pazienti con sintomatologia febbrile ad avvisare preventivamente il personale o direttamente il medico (telefonare) prima dell’ingresso in sala d’aspetto.

Influenza A(H1N1)v- operatività 2- Mettere un cartello, preferibilmente multilingue, per insegnare e/o ricordare a tutti i pazienti le norme per una corretta igiene respiratoria e personale.

Influenza A(H1N1)v- operatività 2a- Mettere un cartello, preferibilmente multilingue che reciti: “ se hai la febbre, la tosse o il mal di gola, non andare in Pronto Soccorso, ma telefona al tuo medico”

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività 6- Ricevere in orari differenti i pazienti con sintomatologia respiratoria. esempio: al mattino i pazienti con sintomi respiratori, al pomeriggio gli altri; oppure: la prima parte dell’orario dedicata alla pat. respiratoria, la seconda parte agli altri con intervallo di 30 min.

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività

Influenza A(H1N1)v- operatività Triage nella attività del MMG e PLS Telefonico: informarsi se ci sono sintomi influenzali (ILI) isolamento domiciliare, consuete norme igieniche e terapia sintomatica; allontanamento di contatti a rischio (eventuale profilassi antivirale); visita domiciliare in caso di disturbi respiratori importanti e/o persistenza della sintomatologia (trattamento antivirale)

Influenza A(H1N1)v- operatività Triage nella attività del MMG e PLS Ambulatoriale: Far accedere il paziente in orari o con percorsi diversificati Rinviare all’isolamento domiciliare i casi non complicati con le consuete norme igieniche e terapia sintomatica. Trattamento antivirale nei casi previsti e profilassi nei contatti a rischio.

Influenza A(H1N1)v- operatività Nel momento operativo le differenze fra l’attività dei PLS e dei MMG divergono in maniera apprezzabile. Il MMG può gestire meglio il contatto telefonico con il soggetto adulto. Il PLS è quasi obbligato a verificare lo stato di salute dei bambini (in particolare i più piccoli). L’adulto febbrile quasi mai si reca nell’ambulatorio del MMG. E’ più facile che un bambino febbrile venga portato nell’ambulatorio del PLS.

Influenza A(H1N1)v- operatività Nel momento operativo le differenze fra l’attività dei PLS e dei MMG divergono in maniera apprezzabile. Il MMG può ridurre in misura più consistente l’attività ambulatoriale più routinaria. Nell’attività pediatrica i controlli dei più piccoli non sono procastinabili in maniera significativa. E’ più facile che ambulatori pediatrici diversi si possano coordinare per la gestione dei pazienti ambulatoriali, febbrili e non. Il MMG è impegnato anche nella gestione dei pazienti in RP e in ADI.

Influenza A(H1N1)v- operatività Visita domiciliare: Prima di visitare il paziente Lavarsi le mani Indossare una mascherina chirurgica Indossare i guanti monouso Effettuare la visita Togliere i guanti e metterli in un sacchetto richiudibile In un’altra stanza procedere alla eventuale prescrizione Togliere la mascherina e metterla nel sacchetto richiudibile Farsi aprire la/le porte

Influenza A(H1N1)v- operatività Visita in RP o di paziente in ADI: Il paziente se possibile deve indossare la mascherina chirurgica; gli operatori della struttura, i congiunti (o i badanti) debbono indossare la mascherina chirurgica e i guanti. Il paziente rimane in camera per i pasti e vengono sospese attività non essenziali (FKT). In caso di elevata produzione di aerosol e di droplets da parte di soggetto poco collaborante è importante l’uso preliminare del camice monouso da parte del MMG, del personale e del badante. Prima di visitare il paziente Lavarsi le mani Indossare una mascherina chirurgica Indossare il camice monouso Indossare i guanti Effettuare la visita - Togliere il camice e metterlo nel sacchetto richiudibile Togliere la mascherina e metterla nel sacchetto Togliersi i guati e metterli nel sacchetto In un’altra stanza procedere alla eventuale prescrizione Farsi aprire la/le porte

Influenza A(H1N1)v- operatività Visita ambulatoriale I pazienti ed i loro accompagnatori indossino nella fase di attesa una mascherina chirurgica; Si accomodino ad almeno un metro dagli altri pazienti o in aree loro riservate; Coprano naso e bocca in caso di colpi di tosse o di starnuti; Utilizzino un fazzoletto di carta per trattenere le secrezioni respiratorie; Eliminino i fazzoletti appena usati nel più vicino contenitore idoneo (con coperchio a pedale)

Influenza A(H1N1)v- operatività Visita ambulatoriale Il medico lava le mani (con acqua e sapone o con gel alcolico); Indossa la mascherina, i guanti, il camice monouso Procede alla visita del paziente Sostituisce il telo del lettino, toglie il camice, i guanti, e procede ad eventuali prescrizioni Toglie la mascherina ed apre la porta al paziente Nuovo lavaggio delle mani Se possibile areare l’ambiente fra un paziente e l’altro e comunque con frequenza.

Influenza A(H1N1)v- operatività

Indicazioni OMS per il lavaggio delle mani; consigli: stampare e appendere nel bagno dell’ambulatorio distribuire ai pazienti

Contenuti… Come si trasmette l’influenza Comportamenti per ridurre la diffusione dell’influenza in casa Sistemazione del malato in casa Proteggere le altre persone in casa Se sei la persona che accudisce il malato Quando chiamare il proprio medico curante o il 118

Per stabilire l’appropriato livello di presa in carico assistenziale sono stati considerati criteri di triage rispondenti non univocamente alla sfera clinica ma anche a necessità di carattere sociale. I principali parametri adottati sono i seguenti: Condizioni cliniche Necessità assistenziali Età Supporto familiare e sociale Accessibilità a strutture sanitarie I livelli di osservazione considerati sono i seguenti: Degenza in terapia intensiva Degenza in terapia semi-intensiva/assistenza complessa Degenza in regime ordinario Degenza in residenzialità assistita Gestione domiciliare post dimissione o diretta da triage

Conclusioni  I MMG e i PLS hanno dimestichezza nella gestione dell’influenza stagionale  La quasi totalità dei medici non ha vissuto un evento pandemico  Pochissimi conoscono il piano pandemico  Non è stata fatta nessuna attività di simulazione  Ci faremo le ossa con questa pandemia per affrontare quella prossima ventura…  H5N1 ? (brrrrrrr….)

Materiale Utile La “Bussola” Linee guida regionali per il Triage e sue eventuali modifiche Marche in salute (www.marcheinsalute.it sezione “informazioni per gli operatori”)