Antigenic Shift, proprio del tipo A

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Transcript della presentazione:

Caratteristica peculiare dei virus influenzali è l’instabilità genetica Antigenic Shift, proprio del tipo A - Riassortimento genetico tra virus umani e tra virus umani e animali - Trasmissione interspecie - Ricomparsa sullo scenario epidemiologico di un virus circolante in passato Antigenic Drift, riguarda tutti i tipi e sottotipi -Una o più mutazioni puntiformi

Vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica: rapporto costo-efficacia confrontato con altri interventi per anziani (Fedson, 1994) Intervento Rapporto costo- QALY o efficacia in $ YOLS Vaccinazione Influenza Risparmio QALY Pneumococco Risparmio QALY Screening per tumori Pap Test, a.r., ogni 3 anni Risparmio YOLS Mammografia 15.048 YOLS Sangue occulto nelle feci 47.323 YOLS Patologie coronariche ß-bloccanti dopo IMA 3.495 YOLS Bypass coronarico 7.790 QALY Levostatina, a. r., p. nota 12.500 M YOLS Propanololo-ipertensione 15.696 YOLS Streptochinasi, trombolisi 24.624 YOLS Levostatina, a. r., p. nota 26.250 M YOLS Esecuzione di ECG 30.750 M YOLS Patologie renali Trapianto a donatore vivente 45.877 YOLS Emodialisi 64.762 YOLS QALY : anni di vita ponderati per qualità YOLS : anni di vita salvati M : maschi

Casi di trasmissione diretta di virus aviari all’uomo non seguiti da human spread: H5N1 1997, Hong Kong 18 casi (6 morti) H9N2 1999, Cina meridionale 5 casi 1999, Hong Kong 2 casi (nessuna complicanza)

Sorveglianza Virologica - Rete OMS

Nasce da un accordo tra il Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Influenza (CIRI) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in base al quale sono unificati in un unico network nazionale i risultati sulla sorveglianza dell’influenza, raccolti attraverso due emireti.

Il CIRI è un centro di ricerca costituito da : Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova Istituto di Virologia dell’Università di Milano Il Centro si avvale della collaborazione di : Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) Aziende farmaceutiche Glaxo-Welcome e Roche Collaborano con il Centro: Gli Istituti di Igiene delle Università di Trieste, Firenze, Siena, Ancona, Chieti, Catanzaro, Bari, Lecce, Palermo, Perugia Il Centro si rapporta al : Dip. Prev. Ministero della Sanità (Ufficio Malattie Infettive) Assessorati Regionali alla Sanità

Rete Italiana Sorveglianza Influenza Regioni coordinate dal Centro di Ricerca Interuniversitario sull’Influenza Regioni coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità

Principali obiettivi della sorveglianza dell’influenza Individuare il più precocemente possibile le epidemie di influenza e provvedere all’isolamento dell’agente causale Sorvegliare periodicamente lo stato immunitario della popolazione nei confronti delle diverse varianti virali (sieroepidemiologia) Stimare l’impatto dell’influenza attraverso la raccolta ed analisi dei dati di morbosità e mortalità

Approccio al rilevamento della morbosità per influenza Notifica malattie infettive Rilevamento di: ARI index e Flu-like illness index (medici sentinella) Assenteismo scolastico Assenteismo lavorativo

Parametri di Sorveglianza Sorveglianza virologica Sorveglianza clinico-epidemiologica (medici “sentinella”) Mortalità Ricoveri ospedalieri Altri indicatori: assenteismo scolastico e lavorativo; consumo farmaci; etc.

Sorveglianza clinico-epidemiologica attraverso i “medici sentinella”. Viene creata sul territorio una rete di medici di famiglia, che sorveglia un campione di popolazione pari all’ 1-3 % del totale. Ciascuno di essi comunica settimanalmente, al Centro di Sorveglianza, il numero di ammalati di Influenza (ILI) o di Malattia Respiratoria Acuta indifferenziata osservati fra i suoi assistiti.

Confronto fra assenteismo scolastico (globale) e dal lavoro (per influenza) nel periodo 93-97 H3N2 HongKong/23/92 B Qingdao/102/91 Johannesburg/33/94 Wuhan/359/95 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 ottobre Dicembre Febbraio Aprile Giugno Agosto Ottobre Lavoro Scuola 93 1994 1995 1996 1997

Strumenti di controllo dell’Influenza nei periodi interpandemici Prevenzione : Vaccinazione “mirata” delle persone a maggior rischio Chemioprofilassi, nelle persone a rischio non vaccinate Terapia Farmaci antivirali specifici

Francia - Epidemia di Influenza 1989-90 Ammalati 8-10 milioni Ricoveri ospedalieri 7.500 Giornate lavorative perse 17 milioni Giornate di scuola perse 7 milioni Decessi per influenza 4.000 Decessi influenza-correlati 16.000

Conclusioni (I) L’influenza, per l’elevato numero di ammalati che provoca quasi ogni anno, è la malattia infettiva che in assoluto incide maggiormente sulla collettività umana sia sotto l’aspetto sanitario, sia sotto il profilo socio-economico. La peculiare epidemiologia dell’influenza richiede che questa infezione sia sottoposta ad una adeguata sorveglianza virologica e clinico-epidemiologica; la creazione e l’implementazione di network internazionali, nazionali e regionali è necessaria per avere un quadro epidemiologico completo globale e locale

Conclusioni (II) La vaccinazione rappresenta lo strumento fondamentale per ridurre i danni causati dall’influenza e dalle sue complicanze. Per incrementare i benefici prodotti dalla immunizzazione occorre: Aumentare la copertura vaccinale della popolazione di età > di 64 anni. L’obiettivo del 75% di copertura indicato dal Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 deve essere perseguito con convinzione Aumentare la copertura vaccinale dei soggetti “a rischio” di età ≤ 64 anni, che risulta finora insoddisfacente

Conclusioni (III) L’impiego di vaccini che contengono adiuvanti può aumentare la risposta immunitaria individuale Esistono attualmente interessanti possibilità di integrare l’impiego del vaccino inattivato somministrato per via intramuscolare utilizzando farmaci antivirali specifici, quali gli inibitori per le neuroaminidasi, sia per la chemioprofilassi che per la terapia. Il loro uso non è tuttavia in alcun modo alternativo al vaccino

Risparmio ** per persona Riduzione nei vaccinati (%) di Studio costi-benefici della vaccinazione antinfluenzale su 849 soggetti in età attiva (18-64 anni) della zona Minneapolis-St. Paul durante la stagione influenzale 1994-95 (Nichol e coll. 1995, modificato) Risparmio ** per persona Riduzione nei vaccinati (%) di vaccinata sui costi Malattie Assenze Visite Diretti Indiretti Totali respiratorie* dal lavoro mediche 25 43 44 5,99 40,86 46,85 * delle vie aeree superiori ** in dollari americani

Eccesso di mortalità correlato a epidemie di Influenza in USA. (da CDC) Coloro che si occupano di studi di mortalità sanno che è stato elaborato un modello che partendo da cause di morte per influenza, bronchiolite, polmonite, consente di calcolare se la mortalità osservata cade entro il range di quella attesa. Se lo eccede parleremo di eccesso di mortalità Nel periodo 1972/73 / 1994-95 un eccesso di mortalità è stato osservato nel corso di 19 su 23 epidemie. N° dei morti associati all’influenza* : < 20.000 in 8 epidemie N° dei morti associati all’influenza: > 20.000 in 5 epidemie N° dei morti associati all’influenza: > 40.000 in 6 epidemie * nella maggior parte, soggetti di età ≥ 65 anni

Dosaggio e modalità di somministrazione del vaccino influenzale Età Vaccino Modalità di somministrazione da 6 mesi split o 1/2 dose (0,25 ml) ripetuta a distanza di almeno a 35 mesi sub-unità 4 sett. per bambini che vengono vaccinati per la prima volta da 3 anni split o 1 dose (0,50 ml) ripetuta a distanza di almeno a 12 anni sub-unità 4 sett. per bambini che vengono vaccinati per la prima volta Oltre intero, split 1 dose (0,50 ml) 12 anni o sub-unità

Categorie a cui va offerta la vaccinazione influenzale (1) Soggetti ad alto rischio di complicazioni correlate all’influenza Soggetti al di sopra dei 64 anni Soggetti in età infantile ed adulta affetti da : Malattie croniche debilitanti a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma), circolatorio, uropoietico Malattie degli organi emopoietici Diabete ed altre malattie dismetaboliche Sindromi da malassorbimento intestinale Fibrosi cistica Altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi Patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici Bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

la Categorie a cui va offerta vaccinazione influenzale (2) Persone che possono trasmettere l’influenza a soggetti ad alto rischio Personale sanitario di assistenza (Ospedali, Case di Riposo, etc.) Contatti familiari Addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo

Fattori che condizionano la valutazione di efficacia della vaccinazione contro l’influenza Criterio utilizzato per la diagnosi di influenza: Virologico/sierologico clinico Corrispondenza antigenica fra ceppi contenuti nel vaccino e virus influenzali circolanti nella popolazione Capacità di risposta immunologica individuale (età, etc.) Entità della circolazione virale nella popolazione

Numero stimato di ammalati di Influenza nella popolazione Ligure nei periodi epidemici delle stagioni influenzali 97-98 , 98-99 e 99-2000 Inverno Periodo Durata Ammalati % sul totale della Epidemico popolazione 97-98 Febbraio-Marzo 5 sett. 69.000 4,12 98-99 Gennaio-Febbraio 9 sett. 138.000 8,26 99-2000 Dicembre-Gennaio 4 sett. 62.000* 3,71 * Dato provvisorio

Liguria - Sorveglianza Virologica Virus influenzali isolati negli ultimi 5 anni Stagione Tipo Sottotipo Variante % dei ceppi predominante isolati nella stagione 1995/96 A H1N1 Singapore/6/86 20 A H3N2 Johannesburg/33/94 80 1996/97 A H3N2 Wuhan/359/95 98 B Beijing/184/93 2 1997/98 A H3N2 Sidney/5/97 90 B Harbin/7/94 10 1998/99 A H3N2 Sidney/5/97 58 B Beijing/184/93 42 1999/2000 A H3N2 Moscow/10/99 100 * * Dato provvisorio

Definizione di ARI e ILI ARI : Malattia Respiratoria Acuta = raffreddore (rinite), rino-faringite, tonsillite, laringo-tracheite, tracheite, bronchite acuta. ILI : Influenza-like = malattia ad insorgenza improvvisa, con : febbre > 38 °C, almeno un sintomo respiratorio: tosse, mal di gola, sintomi nasali almeno un sintomo fisico: mal di testa, malessere, mialgia, brividi, prostrazione.

Stima dei decessi prevenibili nella popolazione adulta degli USA incrementando l’uso dei vaccini Patologia Stima Stima Copertura Decessi/anno decessi/anno efficacia vaccino vaccinale prevenibili N. % % N. Influenza 20.000 70 30 9800 Inf.Pneumoc. 40.000 60 14 20640 Epatite B 5000 90 10 4050 Tetano-Difterite <25 99 40 < 15 Malattie del <10 – – <10 viaggiatore (tifo, colera, Febbre Gialla, ecc.)

Esempio ipotetico di relazione fra indice di protezione e criterio diagnostico di influenza Efficenza: 35% di riduzione di eventi da tutte le cause Efficacia: 87,5 % di riduzione di eventi correlati specificamente con l’influenza 10 8 6 4 2 Non vaccinati Vaccinati Risultati correlati con l’influenza Risultati non correlati con l’influenza

Attuale politica di Controllo dell’Influenza nei periodi interpandemici Obiettivo: ridurre i danni e i costi causati dall’infezione Sorveglianza Strategia Prevenzione Vaccinazione mirata a gruppi specifici o estesa Chemioprofilassi Terapia Specifica Coadiuvante Delle complicanze batteriche

Proprietà dimostrate dal vaccino influenzale a virus inattivati Ben tollerato e sicuro Immunogeno Efficace

Aggiornamento della composizione dei vaccini influenzali Inverno A H3N2 A H1N1 B 1986/87 Mississipi/85 Cile/83 Ann Arbor/86 Taiwan/86 * 1989/90 Shangai/11/87 Singapore/6/86 Yamagata/16/88 1990/91 Guizhou/54/89 Singapore/6/86 Yamagata/16/88 1991/92 Beijing/353/89 Singapore/6/86 Yamagata/16/88 o Panama/45/90 1992/93 Beijing/353/89 Singapore/6/86 Yamagata/16/88 1993/94 Beijing/32/92 Singapore/6/86 Panama/45/90 1994/95 Shangdong/9/93 Singapore/6/86 Panama/45/90 1995/96 Johannesburg/33/94 Singapore/6/86 Beijing/184/93 1996/97 Wuhan/359/95 Singapore/6/86 Beijing/184/93 1997/98 Wuhan/359/95 Bayern/7/95 Beijing/184/93 1998/99 Sydney/5/97 Beijing/262/95 Beijing/184/93 1999/2000 Sydney/5/97 Beijing/262/95 Beijing/184/93 o Shangdong/7/97 2000/2001 Moscow/10/99 New Caledonia/20/99 Beijing/184/93 o Yamanashi/166/98 * monovalente

Vaccini antinfluenzali A virus interi Split A subunità Vaccini inattivati Vaccini vivi attenuati

Schema di preparazione dei vaccini influenzali inattivati Liquido allantoideo con virus Chiarificazione Inattivazione Ultracentrifugazione zonale Vaccino a virus interi purificati Raccolta virus Distacco con mezzi chimici di emoagglutinina e neuroaminidasi Rottura dei virioni con mezzi chimici (Tween-etere) Vaccino subunità Vaccino split

Classificazione dei virus influenzali Tipo A - serbatoio: uomo ed animali (equini, suini, uccelli, mammiferi marini, etc.) - numerosi sottotipi (H1-14; N1-9) e varianti minori (ceppi) Tipo B - serbatoio: esclusivamente umano - nessun sottotipo, solo varianti minori (ceppi) Tipo C - serbatoio: umano - nessun sottotipo

Serbatoi naturali dei virus dell’Influenza A Sottotipi di neuroaminidasi N1 N2 N3 N4 N5 N6 N7 N8 N9 Uomo + + Suino + + Cavallo + + Foca + + + Tacchino + + + + + + Pollo + + + + + Anatra + + + + + + + + Crostacei +

Serbatoi naturali dei virus dell’Influenza A Sottotipi di emoagglutinina H1 H2 H3 H4 H5 H6 H7 H8 H9 H10 H11 H12 H13 H14 Uomo + + + Suino + + Cavallo + + Foca + + Tacchino + + + + + + + Pollo + + + + + + Anatra + + + + + + + + + + + + + Crostacei +

Sorveglianza clinico-epidemiologioca dell’influenza: situazione alla 10° settimana del 2000 (20 regioni) (1)

Sorveglianza clinico-epidemiologioca dell’influenza: situazione alla 10° settimana del 2000 (10 regioni) (2)

Studi di efficacia della vaccinazione influenzale Autore Anno Popolazione Tipo di Diagnosi di Tasso di studio influenza protezione Davenport 1973 Reclute USA Vaccinati/ Virologico e 70-90% Placebo sierologico Meiklejohn 1983 Reclute Vaccinati/ Virologico e 72-95% Aviazione USA Placebo sierologico Hammond 1978 Studenti Vaccinati/ Virologico e 65-80% Australiani Placebo sierologico Cuneo-Crovari 1982 Anziani - Italia Vaccinati/ Virologico e 79% Non Vacc sierologico Keitel 1988 Adulti 30-60 a. Vaccinati/ Virologico e 55% I USA Placebo sierologico 73% MC Govaert 1994 Anziani - Olanda Vaccinati/ Virologico e 58% Placebo sierologico Edwards 1994 Adulti normali Vaccinati/ Virologico e 74-76% USA Placebo sierologico 69-73% Wilde 1999 Operatori Sanitari Vaccinati/ Sierologico 88% USA Non Vacc

Strategia in caso di pandemia Rapida preparazione di un vaccino monovalente Scelta dei gruppi da vaccinare

Priority groups for immunization (adapted from the UK Health Departments’ Multiphase Contingency Plan for pandemic influenza, 1997) Groups at high risk of severe influenza-related morbidity and death who are currently recommended for annual immunization Health-care providers Key personnel providing assential community services (e.g. In government departments, the policy, fire service, ambulance service, undertakers, prisons, security, telephone, electricity and gas, military personnel) Health-care assistents, care assistents, support stuff, home helps Pregnant women Household contacts of those in high-risk groups Other selected industries Those aged 16-64 years Those aged 0-15 years

Influenza: numero di casi stimati in Italia nella popolazione da 20 a 60 anni (Gasparini et Al., 1998) Anno Casi stimati 1989 3.322.598 1990 3.282.972 1991 3.268.030 1992 2.143.673 1993 3.016.142 1994 2.275.512 1995 3.037.125 1996 3.058.113

Vantaggi dell’immunità mucosale Produzione di IgA a livello della porta di entrata del virus, oltre alla stimolazione dell’immunità sistemica (IgG, IgM) Riduzione della disseminazione virale Il sistema immunitario mucosale non risente del declino età-correlato La somministrazione per via nasale è meglio accettata e non richiede l’uso di siringhe

Indicazioni per l’uso profilattico dei farmaci antivirali contro il virus dell’influenza (MMWR RR-4, 1999) Soggetti a rischio vaccinati da meno di 2 settimane quando iniziano a verificarsi episodi epidemici di influenza (protezione fino a produzione sufficienti livelli anticorpali indotti da vaccino ) Individui non vaccinati che abbiano frequenti contatti con soggetti ad alto rischio in corso di epidemie influenzali (anche individui vaccinati se influenza dovuta a varianti non nel vaccino) Soggetti con immunodeficienza (inadeguata risposta al vaccino) Soggetti non vaccinabili (es. reazioni anafilattiche alle proteine dell’uovo) Individui istituzionalizzati ad elevato rischio in caso di episodio epidemico nell’istituzione A scopo terapeutico, gli antivirali dovrebbero essere somministrati al massimo entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi, sospesi appena possibile (3-5 giorni di trattamento), e comunque entro 48 ore dalla scomparsa dei sintomi (possibile insorgenza resistenze)

Risultati epidemiologici e bilancio economico (costi risparmiati: costi sostenuti) di differenti strategie di prevenzione dell’influenza in soggetti anziani istituzionalizzati (da Patriarca e coll. 1987, modificata)

Influenza: indicatori di danni e costi Sanitari Sociali malattia; sofferenza; complicazioni; morte Assenteismo: scolastico; lavorativo; volontariato; svaghi Sofferenze Indicatori Tangibili, quantificabili Intangibili diretti: diagnosi laboratorio indiretti: aumento richieste visite mediche, extraospedalizzazioni; aumento consumo farmaci; assenteismi; extramortalità. COSTI Diretti Indiretti Indiretti Visite mediche, ricoveri, farmaci Assenteismi (loss productivity), morti in età produttiva. Morti, sofferenza, gestione familiare, tempo libero, disagi pubblici servizi

Dosi di vaccino antinfluenzale distribuite ogni 1 Dosi di vaccino antinfluenzale distribuite ogni 1.000 abitanti in 18 Paesi industrializzati nel 1992 (Fedson)

Efficacia della vaccinazione influenzale in anziani istituzionalizzati controllati virologicamente da Cuneo Crovari et Al. , 1982

Recently Medicare added vaccination against influenza to its list of reimbursable services for the 31 million elderly people in this country (USA). With clear and striking evidence of the effectiveness of the vaccine in reducing hospitalizations and deaths and in producing direct cost savings, providers and patients alike should take steps to ensure that people at high risk receive the influenza vaccine each year. Few, if any, other preventive interventions for adults match these benefits. da Nichol et Al., 1994

Patologie da Pneumococco Caratteristiche dell’agente eziologico Streptococcus pneumoniae Gram positivo Immobile Asporigeno Capsula polisaccaridica 90 sierotipi Differente prevalenza in funzione di eta’ ed area geografica

Patologie da Pneumococco Aspetti fisiopatologici Serbatoio : portatori faringei e pazienti Portatori faringei : 60% nei bambini, 30% tra gli adulti Trasmissione per via aerea Condizioni predisponenti: eta’ immunodepressione asplenia alcoolismo

Patologie da Pneumococco Clinica Forme clniniche invasive: MENINGITE BATTERIEMIA Forme cliniche non invasive: POLMONITE BRONCOPOLMONITE OTITE MEDIA Rischio legato all’età (< 2 anni; > 60 anni)

Meningiti Eziologia nell’anziano Streptococcus pneumoniae 49% Listeria monocytogenes 14% Neisseria meningitidis 4% Haemophilus influenzae 4% Streptococco di Gruppo B 3%

Incidenza annua di patologie da Pneumococco USA (MMWR, 1997) Meningite 3.000 casi Batteriemia 50.000 casi Polmonite 500.000 casi Otite media 7.000.000 casi

Patologie invasive da Pneumococco Incidenza annua negli USA (MMWR, 1997) Meningite 1-2 / 100.000 ab. (ogni età) Batteriemia 15-30 / 100.000 ab. (ogni età) 50-83 / 100.000 ab. (> 65 anni) 160 / 100.000 ab. (≤ 2 anni) Nell’adulto il 60-87% delle batteriemie è associato a polmonite

Patologie non invasive da Pneumococco Incidenza annua negli USA (MMWR, 1997) Polmonite 500.000 casi Il 25-35% delle polmoniti batteriche acquisite in comunità richiedenti ospedalizzazione è di origine pneumococcica La polmonite pneumococcica si associa a batteriemia nel 10-25% dei casi

Mortalità e letalità per infezioni pneumococciche negli USA (MMWR, 1997) Le infezioni pneumococciche provocano ogni anno 40.000 decessi, metà dei quali potrebbero essere prevenuti dal vaccino La letalità nelle forme batteriemiche è di circa il 15-20% nell’adulto e di circa il 30-40% nell’anziano

Andamento della mortalità per polmoniti in Italia nel periodo 1975-1994 (D’Alessandro, 1999) Tassi di mortalità per polmonite (ISTAT): 1975: 30,7 / 100.000 ab. 1994: 12,2 / 100.000 ab. Riduzione maggiore nella fascia pediatrica (-94,7%) Rischio maggiore per l’anziano: > 65 anni (mortalità: 108 / 100.000 ab.) > 85 anni (mortalità: 1.600 / 100.000 ab.) Rischio più elevato in Nord Italia Identificazione dell’agente eziologico nell’1,3% dei casi S.pneumoniae è responsabile del 47% dei casi con isolamento batterico

Meningiti da S.pneumoniae in Italia, 1994-1998 (Pompa, 1999) Sistema di sorveglianza delle meningiti batteriche istituito nel 1994 Agente più comunemente isolato: S.pneumoniae (ogni età): Incidenza 0-4 anni = 1,1 / 100.000 Incidenza > 64 anni = 0,6 / 100.000 Letalità: 17.9% (ogni età) 30% ( > 64 anni)

Antibiotico-resistenza e sierotipi di ceppi invasivi di S Antibiotico-resistenza e sierotipi di ceppi invasivi di S.pneumoniae isolati in Italia (Pantosti, 1999) Isolati da meningiti batteriche analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità (1996-99) Ceppi penicillino-resistenti: 9,5% Ceppi eritromicina-resistenti: 30% 95% dei ceppi isolati corrispondevano ai sierotipi contenuti nel vaccino a 23 valenze I 12 sierotipi isolati con maggior frequenza (85%) erano: 23, 14, 6, 4, 3, 8, 19, 9, 12, 1, 18, 7

Vaccino anti-pneumococcico polisaccaridico a 23 valenze: principali caratteristiche Contiene 0,025 mg di poliosidi purificati di ciascuno dei seguenti 23 sierotipi: 1, 2, 3, 4, 5, 6B, 7F, 8, 9N, 9V, 10A, 11A, 12F, 14, 15B, 17F, 18C, 19A, 19F, 20, 22F, 23F, 33F Somministrato in unica dose per via sottocutanea o intramuscolare a soggetti di età superiore ai 2 anni Eventuale richiamo a non meno di 5 anni dalla primovaccinazione (mancanza di un vero effetto “booster” per incapacità di determinare memoria immunologica). Il titolo anticorpale non correla esattamente con il livello di protezione conferito Diversi studi retrospettivi hanno dimostrato un’efficacia del 50-80% nel prevenire le malattie invasive da pneumococco nell’anziano

Programma di vaccinazione antipneumococcica nell’anziano a Bologna (Roveri, 1999) Ipotesi di base: Ricoveri per polmonite nella popolazione >65 anni: 1% Il 40% delle polmoniti ricoverate è da pneumococco Durata media del ricovero: 8,9 giorni Costo medio per giorno di ricovero: 600.000 lire Efficacia della vaccinazione: 50% Raggiungimento progressivo di una copertura di circa il 60% entro 6 anni Costo del programma in 6 anni: 1.772.000.000 lire Spesa recuperata in 7 anni per risparmio sui ricoveri: 2.129.000.000, successivo risparmio annuo: 472.000.000 Una volta a regime, la vaccinazione avrebbe un rapporto benefici / costi di 4:1

Epidemiologia delle infezioni pneumococciche in Italia (D’Alessandro et al., 1999) 7.000 decessi/anno per polmonite Letalità media per polmonite: 5% 140.000 polmoniti/anno (tutte le cause) Il 30-50% di queste è dovuto a S.pneumoniae Polmoniti da pneumococco: 42.000-70.000 all’anno Meningiti da pneumococco notificate: 200/anno