La Macchine del Cantiere secondo la Nuova Direttiva Macchine

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
presentazione a cura del Servizio Progetti di Ateneo
Advertisements

Training On Line - CONP. 2 Richiesta Da Menu: Conferimenti ad inizio anno termico > Agosto > Pluriennali > Nuova Richiesta Si accede alla pagina di Richiesta.
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Organizzazione pubblica e attività amministrativa del turismo
La Sicurezza di prodotto secondo la Direttiva Macchine e la Direttiva Bassa Tensione Ing. Lorenzo Spinelli.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
LA SPERIMENTAZIONE CLINICA CON DISPOSITIVI MEDICI IN ITALIA: NODI PROBLEMATICI PER I COMITATI ETICI Prof. Claudio Buccelli Federazione Nazionale dei Comitati.
Le Novità nel settore della Vigilanza
STRUTTURA DELLA LEZIONE
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
SETTORE DISPOSITIVI MEDICI Via. G. Giardino, 4 - MILANO –
VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA SECONDO LA DIRETTIVA 2007/47/CEE
Diritto di accesso e privacy
Fondazione Emanuele Casale Le operazioni sulle proprie azioni
La “nuova” direttiva macchine 2006/42/CE
UNSIDER Milano,23 settembre 2010.
Ing. vincenzo clarà Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Documento informatico Ingegneria Informatica 31 marzo 2006 Prof. Pieremilio Sammarco.
LE NUOVE SFIDE PER LE IMPRESE ELETTROTECNICHE ED ELETTRONICHE Ing. R. Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Le opinioni del relatore non impegnano necessariamente gli orientamenti del Ministero del Lavoro TESTO UNICO SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI CONSIDERAZIONI.
Riconoscimento delle qualifiche professionali PROFESSIONE DOCENTE
Fascicolo tecnico e dichiarazione di conformità
IMQ :PROVE E CONTROLLI PER LA QUALITA' E LA SICUREZZA 1 PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA : DIRETTIVA DI BASSA TENSIONE NOTA : presentazione realizzata.
Relatore Gabriele Lualdi Camera di Commercio di Ancona 7 aprile 2011.
T.d.P. Monica MINNITI & T.d.P. Carmine DI PASCA
PROCEDURA PER L’ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE
MARCATURA “CE” DEI PRODOTTI
MACCHINARI SICURI WORKSHOP FASCICOLO TECNICO E ANALISI DEI RISCHI
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
La nuova Direttiva Macchine (2006/42/CE)
LA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE DOTT. ING. DANIELE CIONCHI
FATTORI CHE CARATTERIZZANO IL RISCHIO
SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
IMPIANTI DI AUTOMAZIONE DI PORTE - CANCELLI - BARRIERE
Dr. Daniele Dondarini CNA Regionale Emilia Romagna
ASCOMAC Federazione Nazionale Commercio Macchine Aderente alla CONFCOMMERCIO www Presentazione Imprese Associate Imprese Associate NormativaNormativa e.
Dati delle Pubbliche Amministrazioni e Servizi in Rete Prefettura di Reggio Calabria novembre 2010.
Protocollo informatico: interoperabilità e PEC
DOMANDE FINALI 1) Cosè un campo elettromagnetico? 2) Che cosa si intende per frequenza di un campo elettromagnetico? 3) Che differenza esiste tra alte.
La direttiva macchine 2006/42/CE
Ing. Domenico Mannelli Il corso modulo C.
RISCHIO IMPIANTI La Legge 22 Gennaio 2008 n.37 L’installazione La trasformazione L’ampliamento La manutenzione DEGLI IMPIANTI AL FINE DI GARANTIRNE LA.
Ing. Alessandro Selbmann
DEFINIZIONI APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI
1 Principi Generali sui Prodotti Secondo le norme vigenti negli Stati membri, le opere di costruzione sono concepite e realizzate in modo da non mettere.
Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T marzo 2006.
Emilio Clemente Responsabile Settore Metrologia Legale della Camera di Commercio di Genova Verona, 29 maggio 2014.
ATTREZZATURE, MACCHINE E RISCHIO MECCANICO
DECRETO LEGISLATIVO 19 Novembre 2007, n. 234 Attuazione della direttiva 2002/15/CE concernente l'organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che.
1 Procedure, registrazioni e comunicazioni Massimiliano Distaso
Relatore: ing. Francesco Italia
SICUREZZA DELLE MACCHINE
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
CAPO III – IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Macchine ed Attrezzature Studio Legale Piccaglia
NELLA SCUOLA E NEL LAVORO
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Certifico S.r.l. Str. del Piano Ponte S. Giovanni PERUGIA Tel Fax
Marco Belloli – IMQ – 15 marzo La norma EN in fase di verifica periodica Marco Belloli – IMQ S.p.A.
FORMAZIONE La responsabilità del fabbricante e la sicurezza del prodotto Incontro con il top management delle Aziende Associate ANASTA Corso di Formazione.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
DECRETO RAEE OBBLIGHI E SCADENZE Ing. Riccardo Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
La sicurezza come sistema. La legislazione e la normativa sulla sicurezza: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro obiettivi che trovano origine in: Codice.
Transcript della presentazione:

La Macchine del Cantiere secondo la Nuova Direttiva Macchine ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info La Macchine del Cantiere secondo la Nuova Direttiva Macchine (D. L.vo 27 gennaio 2010 n. 17)

La direttiva Le direttive sono norme della Comunità Europea e come tali vengono pubblicate sulla GUCE, la gazzetta ufficila europea. Per diventare sicuramente cogenti in Italia devono essere pubblicate sulla Gazzetta Italiana mediante un atto legislativo. Il mancato recepimento entro i termini stabiliti dalla Direttiva stessa comporta comunque l’ automatica applicazione in Italia. 2009

direttive sociali direttive di PRODOTTO Le direttive sono di due tipi: 2009

SONO DETTE DIRETTIVE ORIZZONTALI direttive sociali SONO EMANATE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI DISCENDONO DALL'ART. 118A DEL TRATTATO DI ROMA INDICANO LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA SONO DETTE DIRETTIVE ORIZZONTALI PERCHÉ INTERESSANO LA SOCIETÀ NEL SUO COMPLESSO 2009

stabiliscono i Requisiti Essenziali di Sicurezza dei prodotti direttive di prodotto discendono dall’art. 100A del trattato di Roma nascono da esigenze di mercato Scopo:eliminazione di ostacoli agli scambi commerciali stabiliscono i Requisiti Essenziali di Sicurezza dei prodotti sono anche dette direttive verticali perché interessano solo un determinato settore della società 2009

I PRODOTTI CHE SODDISFANO LE DIRETTIVE DI PRODOTTO HANNO IL MARCHIO LA MARCATURA CE E’ MESSA DAL FABBRICANTE CHE SI AUTOCERTIFICA IL MARCHIO CE NON E' UN MARCHIO DI QUALITA'! 2009

Direttiva sociale e direttiva di prodotto interagenti 2006/42/CE 2006/42/CE sociale 2010

MACCHINA MARCATA CE ESIMENTE? Non sarebbe sufficiente, per mandare esente da responsabilità il datore di lavoro, che non abbia assolto appieno l’obbligo cautelare di ispirare la sua condotta alle acquisizioni della migliore scienza ed esperienza per fare in modo che il lavoratore sia posto nelle condizioni di operare con assoluta sicurezza , neppure che una macchina sia munita degli accorgimenti previsti dalla legge in un certo momento storico, se il processo tecnologico sia cresciuto in modo tale da suggerire ulteriori e più sofisticati presidi per rendere la stessa sempre più sicura (Cass. Sez. 4^, 11.12.2007, n. 6280; Sez. 4^, 10.11.2005, n. 2382, Minesso; Sez. 4^, 26.04.2000, Maniero ed altri). 2010

NUOVA DIRETTIVA MACCHINE DIRETTIVA 2006/42/CE 2010

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17 . Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori. 19-2-2010 Supplemento ordinario n. 36/L alla GAZZETTA UFFICIALE testo in vigore dal: 6-3-2010 2010

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17 . ART. 1 (CAMPO D'APPLICAZIONE) ART. 2 (DEFINIZIONI) ART. 3 (IMMISSIONE SUL MERCATO E MESSA IN SERVIZIO) ART. 4 (PRESUNZIONE DI CONFORMITA' E NORME ARMONIZZATE) ART. 5 (PROCEDURA DI CONTESTAZIONE DI UNA NORMA ARMONIZZATA) ART. 6 (SORVEGLIANZA DEL MERCATO) ART. 7 (CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA) ART. 8 (MISURE SPECIFICHE RIGUARDANTI CATEGORIE DI MACCHINE POTENZIALMENTE PERICOLOSE) ART. 9 (VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' DELLE MACCHINE) ART. 10 (PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' DELLE QUASI MACCHINE) ART. 11 (ORGANISMI NOTIFICATI) ART. 12 (MARCATURA «CE») ART. 13 (NON CONFORMITA' DELLA MARCATURA) ART. 14 (OBBLIGO DI RISERVATEZZA) ART. 15 (SANZIONI) 2010

SONO ESCLUSI DAL CAMPO DI APPLICAZIONE le attrezzature specifiche per parchi giochi e/o di divertimento; trattori agricoli e forestali …..ad esclusione delle macchine installate su tali veicoli; veicoli a motore e loro …….ad esclusione delle macchine installate su tali veicoli; 2010

SONO ESCLUSI DAL CAMPO DI APPLICAZIONE i prodotti elettrici ed elettronici che rientrano nelle categorie seguenti, oggetto della direttiva 2006/95/CE in materia di bassa tensione: 1) elettrodomestici destinati a uso domestico; 2) apparecchiature audio e video; 3) apparecchiature nel settore delle tecnologie dell'informazione; 4) macchine ordinarie da ufficio; 5) apparecchiature di collegamento e di controllo a bassa tensione; 6) motori elettrici; 2010

Macchine, comprendenti: CAMPO DI APPLICAZIONE Macchine, comprendenti: macchine attrezzature intercambiabili accessori di sollevamento catene, funi e cinghie dispositivi amovibili di trasmissione meccanica componenti di sicurezza ascensori da cantiere (attualmente esclusi dalle Direttive Macchine e Ascensori) e ascensori con velocità non superiore a 0,15 m/s (modifica del campo di applicazione della Direttiva ascensori) apparecchi portatili a carica esplosiva ed altri apparecchi ad impatto (per es. pistole sparachiodi, pistole per macellazione o per marchiare attualmente escluse in quanto considerate come armi da fuoco) Quasi macchine 2010

«MACCHINA » PROPRIAMENTE DETTA 1) insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un'applicazione ben determinata; 2) insieme di cui al numero 1), al quale mancano solamente elementi di collegamento al sito di impiego o di allacciamento alle fonti di energia e di movimento; 3) insieme di cui ai numeri 1) e 2), pronto per essere installato e che può funzionare solo dopo essere stato montato su un mezzo di trasporto o installato in un edificio o in una costruzione; 4) insiemi di macchine, di cui ai numeri 1), 2) e 3), o di quasi-macchine, di cui alla lettera g), che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale; 5) insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidalmente e destinati al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è la forza umana diretta; 2010

MACCHINA:elementi caratteristici - Forza di azionamento - Mobilità di almeno 1 componente - Mancanza del solo collegamento al sito di impiego/fonte di energia 2010

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E ASCENSORI secondo la norma UNI ISO 4306-1 un apparecchio di sollevamento è definito come un apparecchio a funzionamento discontinuo destinato a sollevare e manovrare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa. Il campo degli apparecchi di sollevamento è distinto da quello degli impianti di sollevamento quali ascensori e montacarichi . 2010

ASCENSORI DA CANTIERE PRIMA DEL 29/12/2009 4.5.13 Ascensori da cantiere a pignone e cremagliera Ferma restando la previsione di cui al comma 3 dell’art. II (4.5 ?), si considerano conformi alle disposizioni della presente sezione gli ascensori da cantiere a pignone e cremagliera realizzati secondo le prescrizioni di cui alle pertinenti norme tecniche (EN 12159) ovvero della linea guida Ispesl “Trasporto di persone e materiali fra piani definiti in cantieri temporanei” 2010

ATTREZZATURA INTERCAMBIABILE Dispositivo che, dopo la messa in servizio di una macchina o di un trattore, è assemblato alla macchina o al trattore dall'operatore stesso al fine di modificarne la funzione o apportare una nuova funzione, nella misura in cui tale attrezzatura non è un utensile; 2010

ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO componenti o attrezzature non collegate alle macchine per il sollevamento, che consentono la presa del carico, disposti tra la macchina e il carico oppure sul carico stesso, oppure destinati a divenire parte integrante del carico e ad essere immessi sul mercato separatamente; anche le imbracature e le loro componenti sono considerate accessori di sollevamento; 2010

NON SONO ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO 2010

SONO ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO 2010

CATENE, FUNI E CINGHIE catene, funi e cinghie progettate e costruite a fini di sollevamento come parte integrante di macchine per il sollevamento o di accessori di sollevamento; 2010

DISPOSITIVI AMOVIBILI DI TRASMISSIONE MECCANICA componenti amovibili destinati alla trasmissione di potenza tra una macchina semovente o un trattore e una macchina azionata, mediante collegamento al primo supporto fisso di quest'ultima; tali dispositivi, ove immessi sul mercato muniti di ripari, sono considerati come un singolo prodotto; 2010

COMPONENTE DI SICUREZZA 1) destinato ad espletare una funzione di sicurezza; 2) immesso sul mercato separatamente; 3) il cui guasto ovvero malfunzionamento, mette a repentaglio la sicurezza delle persone; 4) che non è indispensabile per lo scopo per cui è stata progettata la macchina o che per tale funzione può essere sostituito con altri componenti. 2010

ALLEGATO V ELENCO INDICATIVO DEI COMPONENTI DI SICUREZZA 1. Ripari dei dispositivi amovibili di trasmissione meccanica. 2. Dispositivi di protezione per rilevare la presenza di persone. 9. Sistemi di ritenzione per mantenere le persone sul sedile. 10. Dispositivi di arresto di emergenza. 13. Sistemi e dispositivi destinati a ridurre l'emissione di rumore e di vibrazioni. 14. Strutture di protezione in caso di ribaltamento (ROPS). 15. Strutture di protezione contro la caduta di oggetti (FOPS). 2010

QUASI-MACCHINE insiemi che costituiscono quasi una macchina, ma che, da soli, non sono in grado di garantire un'applicazione ben determinata; un sistema di azionamento è una quasimacchina; le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o assemblate ad altre macchine o ad altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una macchina disciplinata dalla presente decreto; 2010

PARTLY COMPLETED MACHINERY 2010

2010

2010

IMMISSIONE SUL MERCATO Prima messa a disposizione, all'interno della Comunità, a titolo oneroso o gratuito, di una macchina o di una quasi-macchina a fini di distribuzione o di utilizzazione; 2010

FABBRICANTE Persona fisica o giuridica che progetta e/o realizza una macchina o una quasimacchina oggetto del presente decreto, ed è responsabile della conformità della macchina o della quasi-macchina con il presente decreto ai fini dell'immissione sul mercato con il proprio nome o con il proprio marchio ovvero per uso personale; in mancanza di un fabbricante quale definito sopra, è considerato fabbricante la persona fisica o giuridica che immette sul mercato o mette in servizio una macchina o una quasi-macchina oggetto del presente decreto legislativo. 2010

2010

NORME TECNICHE 2010

UN ESEMPIO DI NORMA ARMONIZZATA La EN 14439:2007 “Apparecchi di sollevamento – Sicurezza – Gru a torre” al punto 5.4.2.10 prescrive su tutte le gru a torre a montaggio graduale e sulle gru automontanti con altezza sotto gancio superiore a 30 m la presenza dell’anemometro; tale richiesta, però, può essere avanzata, in occasione di verifica periodica, solo per le attrezzature costruite da maggio 2007 in poi, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della citata norma 2010

PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’: novità della nuova direttiva ELIMINA il semplice deposito del Fascicolo Tecnico a un organismo notificato senza che questo preveda alcuna verifica; ELIMINA il ricorso all’ esame del Fascicolo Tecnico da parte di un organismo notificato, conservando, però, la possibilità per il fabbricante di un processo di fabbricazione documentato e controllato internamente; INTRODUCE, quale alternativa per il fabbricante, la garanzia di qualità completa, tramite la quale il medesimo istituisce nella propria azienda un sistema di qualità approvato per la progettazione, la fabbricazione, l’ispezione finale e le prove. Detto sistema di qualità viene sottoposto a sorveglianza da parte di un organismo notificato. 2010

ESCLUSIONI- ESEMPI I componenti di sicurezza, destinati ad essere utilizzati come pezzi di ricambio in sostituzione di componenti identici e forniti dal fabbricante della macchina originaria Il termine “identico” è inerente alla funzione e alle prestazioni di sicurezza dei componenti di sicurezza Le macchine appositamente progettate e costruite a fini di ricerca per essere temporaneamente utilizzate nei laboratori 2010

APPARECCHI PORTATILI A CARICA ESPLOSIVA Entrano a far parte dell’Allegato IV gli “apparecchi portatili a carica esplosiva”, tipo le cosiddette pistole spara chiodi, mentre risultano eliminate dall’elenco le macchine per la fabbricazione di articoli pirotecnici ed i blocchi logici per comando di avviamento a due mani. Art. 17 1. Fino al 29 giugno 2011 è consentita l'immissione sul mercato e la messa in servizio di apparecchi portatili a carica esplosiva per il fissaggio e altre macchine ad impatto a carica esplosiva che sono conformi alle disposizioni vigenti al 17 maggio 2006. 2010

ART. 10 (PROCEDURE DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' DELLE QUASI MACCHINE) Le istruzioni per l'assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi-macchina fino all'incorporazione e fanno parte del fascicolo tecnico della macchina finale.   2010

PRODOTTO DIFETTOSO (art. 5) Un prodotto è difettoso quando non offre la sicurezza che ci si può legittimamente attendere tenuto conto di tutte le circostanze, tra cui: a) il modo in cui il prodotto è stato messo in circolazione, la sua presentazione, le sue caratteristiche palesi, le istruzioni e le avvertenze fornite; b) l'uso al quale il prodotto può essere ragionevolmente destinato e i comportamenti che, in relazione ad esso, si possono ragionevolmente prevedere; 2010

CHE COSA SI PUÒ «RAGIONEVOLMENTE» PREVEDERE? Dal punto di vista giuridico, per persona «ragionevole» s’intende una persona dotata di buon senso e di una capacità di comprensione normale (media) L’esperienza del servizio di assistenza clienti e dei tecnici commerciali può essere preziosa per stabilire il profilo dell’utilizzatore medio Il concetto di «ragionevolmente» prevedibile deve impedire l’irrazionalità in materia tecnica e qualsiasi ipotesi estrema. 2010

MACCHINE POTENZIALMENTE PERICOLOSE (Art.8) Sono considerate macchine potenzialmente pericolose le macchine con caratteristiche tecniche che presentano rischi dovuti a lacune di norme armonizzate che la commissione europea ha ritenuto non soddisfare pienamente i requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute dell'allegato I . Sono, altresì, considerate macchine potenzialmente pericolose le macchine che, a causa delle loro caratteristiche tecniche, presentano lo stesso rischio di macchine per le quali uno stato membro ha adottato misure di limitazione della libera circolazione ritenute giustificate dalla commissione europea. 2010

2010

2010

CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÀ DI UNA MACCHINA 1. ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante e, se del caso, del suo mandatario; 2. nome e indirizzo della persona autorizzata a costituire il fascicolo tecnico, che deve essere stabilita nella Comunità; 3. descrizione e identificazione della macchina, con denominazione generica, funzione, modello, tipo, numero di serie, denominazione commerciale; 4. un'indicazione con la quale si dichiara esplicitamente che la macchina e' conforme a tutte le disposizioni pertinenti della direttiva 2006/42/CE e, se del caso, un'indicazione analoga con la quale si dichiara la conformità alle altre direttive comunitarie e/o disposizioni pertinenti alle quali la macchina ottempera. Questi riferimenti devono essere quelli dei testi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea; 5. all'occorrenza, nome, indirizzo e numero di identificazione dell'organismo notificato che ha effettuato l'esame CE del tipo di cui all'allegato IX e il numero dell'attestato dell'esame CE del tipo; 6. all'occorrenza, nome, indirizzo e numero di identificazione dell'organismo notificato che ha approvato il sistema di garanzia qualità totale di cui all'allegato X; 7. all'occorrenza, riferimento alle norme armonizzate che sono state applicate; 8. all'occorrenza, riferimento ad altre norme e specifiche tecniche applicate; 9. luogo e data della dichiarazione; 10. identificazione e firma della persona autorizzata a redigere la dichiarazione a nome del fabbricante o del suo mandatario 2010

CONTENUTO DICHIARAZIONE DI INCORPORAZIONE DI QUASI-MACCHINE ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante della quasi-macchina e, se del caso, del suo mandatario; 2. nome e indirizzo della persona autorizzata a costituire la documentazione tecnica pertinente, che deve essere stabilita nella Comunità; descrizione e identificazione della quasi-macchina, con denominazione generica, funzione, modello, tipo, numero di serie, denominazione commerciale; un'indicazione con la quale si dichiara esplicitamente quali requisiti essenziali della direttiva 2006/42/CE sono applicati e rispettati e che la documentazione tecnica pertinente e' stata compilata in conformita' dell'allegato VII B e, se del caso, un'indicazione con la quale si dichiara che la quasi-macchina e' conforme ad altre direttive comunitarie pertinenti. un impegno a trasmettere, in risposta a una richiesta adeguatamente motivata delle autorità nazionali, informazioni pertinenti sulle quasi-macchine. 6. una dichiarazione secondo cui la quasi-macchina non deve essere messa in servizio finché la macchina finale in cui deve essere incorporata non e' stata dichiarata conforme, se del caso, alle disposizioni della direttiva 2006/42/CE; 7. luogo e data della dichiarazione; 8. identificazione e firma della persona autorizzata a redigere la dichiarazione a nome del fabbricante o del suo mandatario. 2010

ART. 6 (SORVEGLIANZA DEL MERCATO 3. Qualora gli organi di vigilanza sui luoghi di lavoro e loro pertinenze, nell’espletamento delle loro funzioni ispettive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, rilevino che una macchina marcata CE o una quasi-macchina, sia in tutto o in parte non rispondente a uno o più requisiti essenziali di sicurezza, ne informano immediatamente il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 2010

ART. 6 (SORVEGLIANZA DEL MERCATO) 4. Qualora sia constatato che una macchina provvista della marcatura ‘CE’, accompagnata dalla dichiarazione CE di conformità e utilizzata conformemente alla sua destinazione o in condizioni ragionevolmente prevedibili rischia di compromettere la salute e la sicurezza delle persone e, all'occorrenza, degli animali domestici o dei beni, il Ministero dello sviluppo economico, …………….ordina il ritiro della macchina dal mercato, ne vieta l'immissione sul mercato ovvero la messa in servizio o ne limita la libera circolazione, …... 2010

GLI ALLEGATI ALLEGATO I PRINCIPI GENERALI ALLEGATO II DICHIARAZIONI ALLEGATO III MARCATURA "CE“ ALLEGATO IV Categorie di macchine per le quali va applicata una delle procedure di cui all'articolo 9, commi 3 e 4 ALLEGATO V Elenco indicativo dei componenti di sicurezza di cui all'articolo 2, comma 2, lettera c) ALLEGATO VI Istruzioni per l'assemblaggio delle quasi‐macchine ALLEGATO VII A. Fascicolo tecnico per le macchine B. Documentazione tecnica pertinente per le quasi‐macchine ALLEGATO VIII Valutazione della conformità con controllo interno sulla fabbricazione delle macchine ALLEGATO IX Esame CE del tipo ALLEGATO X Garanzia qualita' totale ALLEGATO XI Criteri minimi che devono essere osservati dagli Stati membri per la notifica degli organismi 2010

ALLEGATO I RES 1. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE 1.2. SISTEMI DI COMANDO 1.3. MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I PERICOLI MECCANICI 1.4. CARATTERISTICHE RICHIESTE PER I RIPARI ED I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1.5. RISCHI DOVUTI AD ALTRI PERICOLI 1.6. MANUTENZIONE 1.7. INFORMAZIONI 2. REQUISITI ESSENZIALI SUPPLEMENTARI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE 3. REQUISITI ESSENZIALI SUPPLEMENTARI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE PER OVVIARE AI PERICOLI DOVUTI ALLA MOBILITA' DELLE MACCHINE 4. REQUISITI ESSENZIALI SUPPLEMENTARI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE PER PREVENIRE I PERICOLI DOVUTI AD OPERAZIONI DI SOLLEVAMENTO 5. REQUISITI ESSENZIALI SUPPLEMENTARI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE PER LE MACCHINE DESTINATE AD ESSERE UTILIZZATE NEI LAVORI SOTTERRANEI 6. REQUISITI ESSENZIALI SUPPLEMENTARI DI SICUREZZA E DI TUTELA DELLA SALUTE PER LE MACCHINE CHE PRESENTANO PARTICOLARI PERICOLI DOVUTI AL SOLLEVAMENTO DI PERSONE 2010

ALLEGATO IV Macchine soggette ad ON Seghe Presse Ponti elevatori per veicoli Apparecchi per il sollevamento di persone o di persone e cose, con pericolo di caduta verticale superiore a 3 metri. Strutture di protezione in caso di ribaltamento (ROPS). Strutture di protezione contro la caduta di oggetti (FOPS). 2010

SANZIONI (art.15 del D.Lgs 27/1/2010 n.17) “Salvo che il fatto non costituisca reato”, quali la frode in commercio, la truffa, ecc. il D.Lgs. 17/2010 prevede le seguenti sanzioni: - fino a 24.000 euro al “fabbricante o suo mandatario che immette sul mercato ovvero mette in servizio macchine non conformi” ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e di tutela della Salute (allegato I) ed a “chiunque apporta modifiche ad apparecchiature dotate della prescritta marcatura CE che comportano la non conformità ai medesimi requisiti”; - fino a 18.000 euro per il fabbricante di quasi-macchine che non si accerta che sia preparata la documentazione tecnica pertinente, le istruzioni per l’assemblaggio, la dichiarazione di incorporazione; - fino a 12.000 euro per l’omessa esibizione della documentazione tecnica che il fabbricante è tenuto ad esibire; - fino a 12.000 euro per il fabbricante che “immette sul mercato ovvero mette in servizio macchine che, seppur conformi ai RES sono sprovviste della dichiarazione di conformità”; - fino a 6.000 euro per “chi appone marcature […] che possono indurre in errore” e per chi promuove pubblicità per macchine che non rispettano le prescrizioni del decreto”. Il comma 7 dell’articolo 15 introduce una variabilità della sanzione direttamente proporzionale al fatturato connesso alle macchine o quasi macchine per le quali la violazione è accertata (fino ad un max di 150.000 euro). 2010

ART. 18 (Abrogazioni) 1. È abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459, fatta salva la residua applicabilità delle disposizioni transitorie di cui all’articolo 11, commi 1 e 3, del medesimo decreto. 2010

DPR 459/96 Art. 11. - Norme finali e transitorie 1. Fatto salvo l'art. 1, comma 3, in caso di modifiche costruttive, chiunque venda, noleggi o conceda in uso o in locazione finanziaria macchine o componenti di sicurezza già immessi sul mercato o già in servizio alla data di entrata in vigore del presente regolamento e privi di marcatura CE, deve attestare, sotto la propria responsabilità, che gli stessi sono conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, alla legislazione previgente alla data di entrata in vigore del presente regolamento. 2010

DPR 459/96 Art. 11. - Norme finali e transitorie 2. Le macchine o i componenti di sicurezza già immessi sul mercato o messi in servizio, per i quali, nel periodo compreso fra il 1° gennaio 1993 e la data di entrata in vigore del presente regolamento, è stata presentata all'ISPESL domanda di omologazione non ancora respinta, si intendono legittimamente immessi sul mercato o messi in servizio se: a) l'ISPESL conclude positivamente il procedimento di omologazione; b) l'interessato trasmette la dichiarazione di conformità ed il fascicolo tecnico di cui al presente regolamento, nel termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del regolamento stesso, all'ISPESL che procede alla archiviazione della istanza di omologazione, previa verifica della completezza della documentazione e, nel caso di macchine o di componenti indicati nell'allegato IV, previa verifica della sussistenza dei requisiti di cui all'allegato I o della relativa certificazione rilasciata da uno degli organismi di cui all'art. 9. La trasmissione all'ISPESL della documentazione produce gli effetti di cui al comma 3. 2010

DPR 459/96 Art. 11. - Norme finali e transitorie 3. Chiunque utilizzi macchine già soggette alla disciplina di cui al decreto ministeriale 12 settembre 1959, messe in servizio successivamente all'entrata in vigore del presente regolamento, ha l'obbligo di denuncia al dipartimento periferico competente per territorio dell'ISPESL dell'avvenuta installazione della macchina. 2010

2010