IL RENDICONTO FINANZIARIO SECONDO GLI IAS/IFRS

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IL RENDICONTO FINANZIARIO SECONDO GLI IAS/IFRS AIR – Associazione Investor Relations Seminario sui Principi Contabili Internazionali Milano, 14 giugno 2005

Il Rendiconto Finanziario secondo gli IAS/IFRS Prospetto obbligatorio di bilancio e non più un documento facoltativo redatto con criteri discrezionali Contenuto del rendiconto e forma di rappresentazione devono rispettare precise regole contenute nello IAS 7 Definizione rigorosa di Cash/Cash Equivalents (cassa, depositi a vista e investimenti a breve, altamente liquidi e soggetti a rischi insignificanti di modifiche di valore) Anche le imprese del settore finanziario devono presentarlo perché il loro bilancio sia conforme agli IAS/IFRS

Il Rendiconto Finanziario delle imprese italiane Nel concetto di cassa e mezzi equivalenti è corretto includere gli scoperti bancari rimborsabili a semplice richiesta cui ricorrono spesso le imprese italiane: fanno parte dell’attività di cash management dell’impresa Il rendiconto finanziario deve esporre l’evoluzione della posizione di liquidità dell’impresa, al netto degli scoperti bancari (attiva o passiva), secondo gli schemi previsti dallo IAS 7 Non ci sono specificità che rendano difficile interpretare o applicare lo IAS 7 (la problematica della classificazione dell’IRAP, che in gran parte non è un’imposta sul reddito, non è specifica del rendiconto finanziario)

La classificazione dei flussi di cassa secondo lo IAS 7 Attività operative (autofinanziamento) Attività di investimento Attività di finanziamento

Attività operative (autofinanziamento) La più importante delle categorie di flussi finanziari dell’impresa: indica quanta cassa ha generato l’impresa e, insieme ad altri elementi, fornisce informazioni sulla sua autonoma capacità di far fronte a tutti i fabbisogni (investimenti, rimborso finanziamenti, pagamento dividendi, capacità di indebitamento ulteriore, ecc.) E’ essenziale che sia preparato correttamente e venga depurato degli elementi estranei alla gestione (esempio cessioni di immobilizzazioni) Nel settore finanziario titoli e prestiti costituiscono parte essenziale dell’attività operativa e i relativi flussi vanno classificati nell’attività operativa Possono essere esposte nel rendiconto con il metodo diretto e col metodo indiretto

Le attività operative (autofinanziamento) Metodo diretto (poco diffuso, ma di facile comprensione): Incassi da clienti 30.000 Pagamenti a fornitori 17.000 Pagamenti salari/stip, contributi, TFR, ecc. 9.000 4.000 Pagam. interessi 800 Pagam. imposte sul reddito 1.100 Cassa generata dalle attività operative 2.100

Le attività operative (autofinanziamento) Metodo indiretto (più diffuso, poco compreso, troppo “contabile”): Utile ante imposte 1.500 Ammortamenti 1.050 Plusvalenze da dismissione imp.ti (400) Accantonam. TFR 500 2.650 Aum. magazzino (700) Diminuz. crediti 950 Aum. debiti comm. 1.100 4.000 Pagam. interessi 800 Pagam. imposte sul reddito 1.100 Cassa generata dalle attività operative 2.100

Le attività di investimento Comprendono tutti i flussi di cassa (incassi e pagamenti) per l’acquisizione di attività di investimento dalle quali si attendono futuri flussi di redditi e di cassa Per le imprese non finanziarie sono attività di investimento i prestiti concessi e i relativi rimborsi Gli incassi e i pagamenti relativi a contratti futures, options, forward, e swap, salvo il caso in cui i contratti siano detenuti per negoziazione, sono attività di investimento Se un contratto è a copertura di una posizione identificata, i flussi di cassa del contratto sono trattati come i flussi della posizione coperta

Le attività di finanziamento Comprendono i flussi riguardanti il finanziamento dell’impresa (aumenti di capitale a pagamento, acquisti di azioni proprie, flussi in entrata dall’accensione di prestiti di ogni tipo, rimborsi dei prestiti) L’accensione di un leasing (una tipica non-cash transaction) non origina flussi di cassa; solo i pagamenti delle rate (quota capitale e riscatti) vengono esposte nel rendiconto come flussi in uscita tra le attività di finanziamento

Esposizione “on a Net Basis” Regola generale: i flussi delle attività di investimento e di finanziamento devono essere esposte nel rendiconto senza effettuare compensazioni. Possono essere esposti “on a net basis” : Gli incassi e pagamenti che l’impresa effettua per conto di clienti quando i flussi riflettono l’attività dei clienti anziché quelli dell’impresa (es. l’accettazione e il rimborso di depositi a vista da parte di una banca) Gli incassi e pagamenti relativi a operazioni di elevato turnover, di grosso ammontare (es. pagamenti e incassi di acquisti fatti con carte di credito)

Esposizione “on a Net Basis” Per le istituzioni finanziarie possono essere riportati “on a net basis” i flussi di cassa relativi a: Incassi e pagamenti connessi all’accettazione e al rimborso di depositi con una data di scadenza fissa L’effettuazione di depositi presso altre istituzioni finanziarie e i prelevamenti di tali depositi Anticipazioni e prestiti fatti a clienti e i relativi rimborsi NB- L’esposizione “on a net basis” favorisce la lettura e la comprensione dei rendiconti finanziari degli istituti finanziari

Interessi e dividendi Devono essere esposti separatamente nel rendiconto gli interessi incassati e pagati e i dividendi incassati e pagati Per le istituzioni finanziarie i flussi per interessi attivi e passivi e per dividendi da partecipazioni sono flussi da attività operative. Per le imprese non finanziarie non c’è consenso su classificazione ( c’è chi li considera flussi dell’attività operativa, chi considera gli interessi passivi come flussi dell’attività finanziaria e gli interessi attivi e i dividendi come flussi dell’attività di investimento) I dividendi pagati ai soci sono flussi dell’attività di finanziamento (alternativamente è possibile la classificazione come flusso da attività operative)

Imposte sul reddito pagate Sono flussi delle attività operative, a meno che possa essere individuata una specifica relazione con le attività di investimento o di finanziamento L’IRAP va classificata tra le imposte sul reddito anche per la parte che costituisce costo aggiuntivo del personale, maggiori interessi, ecc. Solo quando ci sarà un pronunciamento da parte degli organismi contabili si potrà effettuare una diversa classificazione (sia nel conto economico che nel rendiconto finanziario)

Acquisti/ cessioni di controllate e aziende Sono attività di investimento e i relativi flussi (cumulativi per tipo di operazione) devono essere esposti separatamente nel rendiconto, evidenziando: Il prezzo totale dell’operazione (da evidenziare in nota) La parte del prezzo pagata con cash o cash equivalent L’importo di cash o cash equivalent presente nella controllata alla data dell’operazione Le altre attività e passività della controllata acquistata o ceduta raggruppate per categorie principali NB - L’esposizione secondo i criteri IAS consente di comprendere bene l’impatto finanziario delle operazioni di acquisto/cessione di partecipazioni e aziende

Non-cash Transactions Le attività di investimento e di finanziamento che non hanno comportato flussi di cassa nel periodo (non-cash transactions) devono essere escluse dal rendiconto e devono essere rappresentate altrove nelle note al bilancio (l’attuale prassi italiana non è particolarmente rigorosa a riguardo). Esempi di non-cash transactions: Acquisizione di immobilizzazioni mediante accollo di passività o con accensione di un leasing finanziario Acquisizione di partecipazioni o altri asset tramite aumento di capitale Conversione di debiti in capitale

Principali “disclosures” Composizione cash e cash equivalents e riconciliazione con stato patrimoniale- Indicazione della parte soggetta a vincoli di disponibilità (obbligatoria) Fidi nelle varie forme non utilizzati (facoltativa) Indicazione separata dei flussi di cassa globali che rappresentano incrementi nella capacità operativa e dei flussi che sono richiesti per il mantenimento della capacità esistente Flussi di cassa per settore di attività (Segment reporting – IAS 14)