Veneti che cambiano Consiglio regionale del Veneto Conferenza regionale sulle dinamiche economiche e del lavoro Venezia, Palazzo Ferro Fini, 19 settembre 2008 La popolazione sotto la lente di quattro censimenti e di alcune ricerche recenti Gianpiero Dalla Zuanna Dipartimento di Scienze Statistiche Università di Padova Maria Letizia Tanturri DipSteA “L.Lenti”, Università di Pavia con il contributo del Sistema Statistico Regionale
2 Le risorse demografiche del boom economico veneto (anni 70-80) Organizzazione familiare ricca e coesa Sub-cultura “bianca” Territorio ancora “vergine” Popolazione attiva numerosa
3 Anni 90: la popolazione diventa un freno allo sviluppo? Declino delle nascite Aumento degli anziani Indebolimento della coppia Crisi della mobilità territoriale Indebolimento delle comunità locali Perdita di identità delle campagne
4 Il numero medio di figli per donna Fonte: Caltabiano 2006 VENETO Italia
5 ANNO N % 10,8% 18,3% Una popolazione che invecchia Popolazione individui dal negli ultimi 10 anni! Cresce anche l’età media degli anziani (75 anni)
6 Indebolimento dei rapporti di coppia Stima della proporzione di matrimoni celebrati nel 1998 che si concluderanno con una separazione legale prima del 20° anniversario, per regione
7 Urbanizzazione delle campagne Tasso di incremento annuo per mille residenti Riduzione!!
8 In realtà, la rivoluzione demografica può essere una risorsa per lo sviluppo Migrazioni “volàno per lo sviluppo” … se gestite con realismo, umanità e rigore La qualità della vita può aumentare assieme alla quantità … se prevenzione e cura saranno sempre più diffuse nel territorio Le nascite possono aumentare … se il lavoro di entrambi i coniugi sarà riconciliato con la vita familiare, e le nostre città e paesi diventeranno a misura di famiglia e di bambini
9 Migrazioni e sviluppo economico VENETO Regioni italiane
10 Migrazioni e sviluppo economico I veneti riducono il numero di figli per garantire loro mobilità sociale ascendente I pochi figli rifiutano lavori più faticosi e meno pagati Gli stranieri sostituiscono i figli non nati dalla generazione veneta precedente La carenza di lavoratori poco qualificati si ripete: attrazione nuovi immigrati A loro volta gli immigrati riducono la fecondità
11 Quota di stranieri in età lavorativa (20-39 anni)
12 Quanti lavoratori per ogni nuovo pensionato, senza migrazioni, nel Veneto? Linea di equilibrio Dati reali Proiezioni
13 Quanti nuovi ingressi nel Veneto per evitare carenza di offerta di lavoro? ( ) Totale nuovi ingressi l’anno Lavoratori “manuali” Lavoratori “intellettuali”
14 La popolazione veneta potrà aumentare? Secondo l’Istat sì. sopravvivenza degli anziani 1. La sopravvivenza degli anziani continuerà a migliorare: vita media 85 anni nel 2028 fecondità 2. La fecondità crescerà leggermente: 1,6 figli per donna nel 2028 migrazioni saranno le stesse degli ultimi dieci anni 3. Le migrazioni saranno le stesse degli ultimi dieci anni OGGI 4 milioni 800 mila TRA 20 ANNI 5 milioni 500 mila SE
15 Tutto bene quindi? Non proprio. Perché … … la rivoluzione non è un pranzo di gala … la rivoluzione non è un pranzo di gala! Opportunità disuguali!!
16 Il numero di alunni stranieri nelle scuole statali del Veneto ( )
17 % di studenti con voto elevato all’esame di terza media per istruzione dei genitori ItalianiStranieri
18 I veneti meno istruiti vivono meno a lungo Livello di istruzione UominiDonne Alto 22,526,1 Basso 19,523,6 Numero di anni vissuti tra 55 e 85 anni (massimo possibile: 30 anni )
19 Più figli dove più donne lavorano! % di donne occupate Numero di figli per donna
20 Aumentano i posti al nido nel Veneto… ma sono sempre pochi triplicato: Dal 2000 al 2007 nel Veneto il numero di posti disponibili in servizi alla prima infanzia (3 mesi - 3 anni) è quasi triplicato: 2001 posti-bimbo posti-bimbo 2007 posti-bimbo Servizi oggi funzionanti 639 Livello di copertura 19,1% copertura 33% Ma…obiettivo di Lisbona copertura 33%
21 Le “nuove” “vecchie” basi per il Veneto del futuro LAVORO FAMIGLIA TESSUTO CIVICO
22 Grazie! Gianpiero Dalla Zuanna Dipartimento di Scienze Statistiche Università di Padova Maria Letizia Tanturri Dip. SteA “L.Lenti”, Università di Pavia con il contributo del Sistema Statistico Regionale