I CANTIERI DELLA TORINO – LIONE IL NUMERO DI OCCUPATI E LA TIPOLOGIA DI IMPRESE Ing. Roberto VELA membro Commisione Tecnica CMVSS.

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I CANTIERI DELLA TORINO – LIONE IL NUMERO DI OCCUPATI E LA TIPOLOGIA DI IMPRESE Ing. Roberto VELA membro Commisione Tecnica CMVSS

PROGETTO LOW COST – NUMERO OCCUPATI NEI CANTIERI Con riferimento al documento PP2 C30 TS AP NOT “Nuova Linea Torino - Lione parte comune italo francese – tratta in territorio italiano – Progetto preliminare in variante – Relazione Generale descrittiva” a pagina 235/261 si ricava la seguente tabella :

OCCUPATI DIRETTI NEI CANTIERI E LORO PRESENZA NEL TEMPO CALCOLO ANALITICO Nel primo documento governativo (9 marzo 2012) al punto 9 viene indicato “… saranno oltre 2000 le persone direttamente impegnate in Italia nella costruzione della nuova linea …” Nel secondo documento governativo (aprile 2012) al punto 9 pag. 41 si legge “Con riferimento ai lavori per la sezione transfrontaliera si prevede l’impiego di 730 addetti diretti”

OCCUPATI A LAVORI ULTIMATI Nel documento governativo del 9 marzo 2012 si legge “… 5 anni dopo l’entrata in esercizio creerà oltre 500 posti di lavoro in Italia” Il concetto è ribadito a pag. 42 delle risposte alle Osservazioni della Comunità Montana Valle di Susa e Val Sangone (aprile 2012) sempre con riferimento alla Stazione Internazionale di Susa e all’Area di Sicurezza di Susa. A pagina 133/261 del già citato documento PP2 C30 TS AP NOT si legge relativamente alla Stazione Internazionale di Susa : al piano terreno (livello NLTL) : Locali di transito ed attesa per i viaggiatori internazionali, locali a servizio degli autisti bus, locali tecnici al primo piano (livello linea ferroviaria storica ): percorso circolazione controllata e non controllata, biglietteria ferroviaria e per bus, locali Polizia, servizi igienici, bar, edicola, ufficio turismo, caffetteria, locali commerciali, locali tecnici al secondo piano : percorsi circolazione non controllata, locali commerciali, caffetteria, ristorazione, servizi igienici, terrazzi coperti, balconate esterne A pagina 137/261 del medesimo documento, per l’area di sicurezza di Susa si legge: … (omissis) uffici tecnici Aree funzionali quali : centro raccolta mezzi, posto di comando avanzato, punto di raccolta feriti, posto medico avanzato, centro di raccolta viaggiatori coinvolti nell’incidente

OCCUPATI A LAVORI ULTIMATI Le funzioni indicate nella slide precedente e lo stesso documento governativo non giustificano i 500 addetti stabili dopo 5 anni dall’entrata in esercizio della linea.

RICADUTE OCCUPAZIONALI LOCALI E TIPOLOGIA DI LAVORAZIONI La Démarche Grand Chantier francese e la L.R. n. 4/11 piemontese non forniscono alcuna Garanzia di aggiudicare i lavori a maestranze e/o imprese locali, non potendo in alcun modo violare la legislazione europea e italiana in materia di appalti (Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e D.Lgs. 163/06) che prevede gare internazionali ad evidenza pubblica, senza vincolo alcuno in termini di nazionalità delle imprese e dei lavoratori. Le considerazioni sopraccitate valgono in particolare per: - le principali attività di realizzazione del tunnel di base, ad elevato contenuto tecnologico e quindi patrimonio di poche e specializzate imprese costruttrici che utilizzano in prevalenza macchinari di fabbricazione estera e personale proprio altamente qualificato (scavo delle gallerie sia con metodi tradizionali sia con TBM, realizzazione di ponti stradali e ferroviari in acciaio e in c.a.p., opere tecnologiche quali armamento, segnalamento, elettrificazione, telefonia, ecc.); -le forniture dei materiali da costruzione (cemento e acciaio), sempre più frequentemente procurate da forti competitor internazionali provenienti anche dai paesi emergenti, in grado di offrire prezzi altamente concorrenziali. Si può concludere riportando questo autorevole commento : “La legge 4, approvata nell’aprile scorso non prevede e non può prevedere vincoli per l’assegnazione degli appalti. Violerebbe norme europee e nazionali. Interviene invece per predisporre condizioni, con tavoli di concertazione e altri strumenti, che, nel rispetto delle normative, lavorino sulle dimensioni degli appalti e su altre variabili per renderli più accessibili alle aziende del territorio pur senza inficiare, ovviamente, l’autonomia con cui debbono e possono agire le stazioni appaltanti (intervista pubblicata sul quotidiano La Repubblica in data 20 aprile 2012 all’Assessore Regionale ai trasporti Barbara Bonino)

Aree di cantiere analizzate nelle integrazioni ITALFERR cantiere logistico ORBASSANO cantiere industriale C.SO MARCHE cantiere industriale RIVOLI aree deposito RIVALTA NOx_ann_4d7 NOx_ann_5d7NOx_ann_3d7 cantiere industriale LOSE S.FELICE realizzazione galleria artificiale tratti all’aperto e in trincea GRUGLIASCO realizzazione duna e galleria artificiale ECODOTTO realizzazione galleria artificiale RIVALTA pista di cantiere RIVALTA pista di cantiere ORBASSANO-GRUGLIASCO pista di cantiere RIVALTA Impatti di cantiere non analizzati nelle integrazioni ITALFERR Legenda