Silenzio SI LEGGE
Era un uomo buono solo disarmato. In quattro andarono a sparargli…..
A testa alta Un libro che ci ha fatto… riflettere commuovere sperare comprendere
Un libro che ci ha fatto CONOSCERE «3P»
Padre Pino Puglisi, un eroe solitario che ha portato un raggio di luce a Palermo. In un quartiere, quello di Brancaccio, oppresso dalla miseria, dalla desolazione civile, dalla mafia, dove «i bambini vivono per strada e dalla strada imparano solo le lezioni della delinquenza»
Periferia povera, quel quartiere a sud – est della città, sulla via che da Palermo va verso Villabate, è terra di desolazione e di spavento. Sul quartiere…. Cosa Nostra esercita «un comando geloso». Geloso di ogni altro potere, di ogni interferenza, di ogni autorità esterna, estranea, incontrollabile. ….vite miserabili, fame, malattie tenute segrete, invalidità nascoste…… E fuori un quartiere dove tutto manca, dall’illuminazione pubblica all’asilo, dal pronto soccorso alla scuola media. Tutto.
Brancaccio è terra di reclutamento, vivaio, serra nella quale Cosa Nostra seleziona e alleva le nuove generazioni Sono piccoli selvaggi, i bambini di Brancaccio. Indossano gli stessi abiti per diversi giorni di seguito. Hanno le unghie nere, fra le dita solchi di sporcizia.
Don Puglisi ha lottato per salvare i bambini dalla strada, per sottrarli alla mafia. Ha creduto in noi ragazzi, ha riposto in noi speranza e fiducia
Era convinto che ai bambini, ai ragazzi bisognava mostrare un mondo diverso, offrire un’alternativa: dar loro la possibilità di scegliere, la libertà di scegliere. Perché dai bambini comincia il mondo, la vita. E in ogni bambino il mondo ricomincia.
Per i bambini di Brancaccio, per noi tutti, Padre Puglisi è stato un esempio di vero onore, di passione, di amore incondizionato
Ci ha insegnato che è possibile dire “NO” alla
..con la forza delle parole Padre Puglisi è chiaro come l’acqua, netto come la lama di un coltello. Dice Don Pino nell’omelia del 4 luglio 1993 “Chi usa la violenza non è un uomo, chi si macchia di simili delitti somiglia alle bestie, chi usa questi mezzi per fare paura alla gente non si può definire un uomo, ma un animale”
…con il coraggio dei fatti Senza un gesto, senza la forza di un gesto la parola è muta. È il suo stile: non fa prediche, non giudica, non condanna. Osserva, studia, analizza, agisce. Lavora per cambiare le cose Se ognuno di noi fa qualcosa allora si può fare molto
…camminando a testa alta, senza paura
Da solo è andato incontro alla morte Non ha avuto paura di morire don Pino Puglisi Ai suoi assassini rivolse tre parole: “Me l’aspettavo”. Furono le ultime parole che pronunciò. Sorrise, e fu l’ultimo dei suoi sorrisi.
Leggendo il libro abbiamo provato anche noi la rabbia il dolore la vergogna per una morte che forse poteva essere evitata
Ma siamo anche consapevoli che Padre Puglisi non è morto invano Continuano ad essere vive le sue parole, i suoi insegnamenti, i suoi gesti…
E se abbiamo questa consapevolezza è perché qualcuno ci ha raccontato la sua storia
Grazie per averci fatto conoscere Don Pino Puglisi, Grazie perché oggi anche noi vogliamo…
Camminare a testa alta
«Incontro con l’autore» Scuola secondaria di I grado di Caronia Progetto «Incontro con l’autore» a.s. 2013 2014 Scuola secondaria di I grado di Caronia