Promemoria delle cose da fare INSIEME Gruppo CTSS Bassano Asiago – DSA (e BES) a.s
OSSERVAZIONE Sarebbe sempre più necessario trovare un momento per condividere le esperienze concrete, le difficoltà quotidiane, le riflessioni che ciascun referente DSA matura nello svolgere la sua funzione nel proprio Istituto e di cui viene fatto partecipe dai suoi colleghi …
A CHE SCOPO? Per dare vita ad una serie di documenti che possono essere condivisi e fatti propri da ciascuna scuola della rete, per adottare una omogeneità di comportamento - verso gli alunni - verso le famiglie - verso gli specialisti
PDP Poiché è un documento che deve fare i conti anche con le peculiarità della scuola, è giusto che esso possa differire da scuola a scuola, fermo restando che esso deve però avere la medesima strutturazione di fondo; Ma vanno assolutamente condivisi tempi e modalità di redazione del documento e soprattutto di informazione-discussione- condivisione con la famiglia.
UN PRIMO PASSO: Avere un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA COMUNE per alunni DSA e con disturbi evolutivi specifici, lasciando ovviamente uno spazio di «personalizzazione» sulla base delle offerte formative di ogni istituto Avere un VADEMECUM comune firmato da tutti gli Istituti per regolare con maggior dettaglio - i passi necessari alla redazione del PDP soprattutto per gli alunni in entrata alla scuola media - i rapporti con gli psicologi sia del servizio sia soprattutto privati.
QUESTE LE RICHIESTE RACCOLTE - famiglie: incontro individuale ad inizio anno con il referente DSA per presentare il caso del proprio figlio, per chiedere informazioni sui libri digitali, sui servizi offerti alla scuola e soprattutto per essere rassicurati in un passaggio così delicato - specialisti privati: ad inizio anno incontro con i referenti DSA e se possibile con i coordinatori dei Consigli di Classe per presentare i singoli casi che lo specialista sta seguendo e dare indicazioni di partenza per la gestione di quel particolate alunno con DSA.
INCONTRI INIZIALI … Con le famiglie: ci permetterebbe di stabilire un clima di accoglienza e più distensivo con la famiglia e nello stesso tempo ci permetterebbe di conoscerla meglio e di cominciare già a comprendere qualcosa di più sulle esigenze del ragazzo con DSA Con gli specialisti privati: eviterebbe di dover passare attraverso le famiglie per comunicare con gli specialisti, sin dall’inizio si incontrerebbero i nostri principali interlocutori, daremmo un segnale di maggior professionalità all’esterno, sarebbe risparmiato moltissimo tempo.
SUI BES, da condividere Ancora protocollo di accoglienza Scheda di osservazione del BES (adottare gli stessi descrittori) Il PDP Percorsi di formazione comune …