IL RISARCIMENTO DEL DANNO ANTITRUST: NOVITA' E PROFILI DI SPECIALITA‘ La quantificazione del danno antitrust Andrea Pezzoli* Direttore Generale Concorrenza.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Introduzione al marketing
Advertisements

[Nome della società] Piano commerciale.
1 Denunzia ai Procuratori Regionali della Corte dei Conti Soggetti obbligati alla denuncia..Presupposti, contenuto e tempi. Ulteriori adempimenti amministrativi.
Corso “lettura critica” degli studi clinici.
Marketing I prezzi e la politica dei prezzi.
Programmazione, gestione e controllo delle PA
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
Organizzazione e dimensione della forza di vendita
A.S. 2011/2012 CLASSI PRIME PROF. FAZIO
LA MICROSEGMENTAZIONE DEL MERCATO
I concorrenti L’ambiente competitivo di un’impresa è costituito dalle altre imprese che convergono nel servire gli stessi mercati-obiettivo nonché da.
La definizione delle responsabilità economiche dei manager
Lezione 4 IL MERCATO DEI BENI
Capitolo 6 Il mercato del lavoro
Diritto Commerciale SITO WEB: DC_10-11/home.htm.
1 Business Plan per il passaporto informativo Marzo 2012.
By Leonardo Falduto Torino – 5 dicembre 2008 Leonardo Falduto Lo stato di applicazione dellart. 3, commi 27, 28 e 29, della L. 244/2007: analisi casistica.
1 Ricerca di una posizione competitiva favorevole in un settore industriale STRATEGIA COMPETITIVA.
EPA 01/02 VIII /1 Analisi delle relazioni tra produzione, trasformazione e distribuzione in un sistema connesso verticalmente.
La valutazione di impatto netto: alcune riflessioni a margine Gruppo Nazionale Placement Roma, 27 Febbraio 2013.
Economia internazionale Giuseppe De Arcangelis
FORME DI MERCATO CONCORRENZA PERFETTA MONOPOLIO OLIGOPOLIO
Dipartimento di Economia Aziendale “E. Giannessi”
La P.A. delineata dal D.lgs n. 150/2009
17-Imprese e settori Davide VannoniIstituzioni di economia , corso C 1 17 – Concorrenza monopolistica.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEI DANNI AMBIENTALI
Luigi Bidoia Scenari strategici per le imprese italiane produttrici di piastrelle in ceramica Sassuolo, 17 dicembre 2007.
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
Beni pubblici e risorse comuni
DEFINIZIONE MERCATO RILEVANTE
La struttura organizzativa e informativa del controllo
Il progetto di business nella nuova economiaLezione 8: L'analisi di settore1 LANALISI DI SETTORE.
ELEMENTI DI UN BUSINESS PLAN
Avv. Luciano Di Via Bonelli Erede Pappalardo
Le priorità per la politica dei trasporti
Lezione n. 09 «Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo». Confucio, V secolo A. C. Anno Accademico
Processi di Marketing Le varie fasi.
Restrizioni all’entrata
LARTICOLO 102 E INCOMPATIbILE CON IL MERCATO INTERNO E VIETATO, NELLA MISURA IN CUI POSSA ESSERE PREGIUDIZIEVOLE PER IL COMMERCIO TRA STATI MEMBRI, LO.
Diritto dell’UE Progredito
Beni pubblici Capitolo 1. I beni pubblici Hanno le seguenti caratteristiche: non sono stabiliti diritti di proprietà spesso non esiste un mercato attivo.
Pippo.
Krugman-Wells.
A cura della Prof. Giuseppina Carfagno 1 Prof. Armando Buccellato Programmazione e Controllo aa Caso “La mia Impresa” Linee guida per la preparazione.
Milano, xxx 2013 NOME DEL PROGETTO/ BUSINESS NOME DEI PROMOTORI LOGO DELLA SOCIETA’ 1 FRASE CHE SINTETIZZA L’IDEA DI BUSINESS.
Il quadro congiunturale dei trasporti in Italia: movimenti, fatturato e prezzi Trasporto marittimo e trasporto su strada: un‘analisi integrata per lo studio.
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
Michele Polo (Università Bocconi) Roma – 10 novembre 2011.
1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 13.bis Anno Accademico
MEF Gli Strumenti di Analisi e Previsione del MEF – Forum P.A. 08 Maggio 2006 I Modelli di previsione economica territoriale del Dipartimento per le Politiche.
Capitolo III. Il mercato dei beni.
Conseguenze economiche della fissazione del prezzo.
Domanda residuale e surplus dei consumatori
Corso di Economia Industriale Obiettivo del Corso è lo studio di alcune delle strategie tipiche delle imprese, e delle loro conseguenze in termini di profitti.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
TUTELA DELLA CONCORRENZA
ABUSO DELLA POSIZIONE DOMINANTE particolare RESPONSABILITA’ dell’impresa in posizione dom. „qualsiasi comportamento atto a ridurre la concorrenza o ad.
Analisi dell’ambiente esterno
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE
Il mercato.
Diritto antitrust Il problema del potere di mercato Creato artificiosamente o per effetto di dinamiche concorrenziali.
IL COMMERCIO ELETTRONICO (E-COMMERCE). Il COMMERCIO ELETTRONICO in Inglese e-commerce (electronic commerce) è l’insieme delle transazioni commerciali.
Gioacchino la rocca - diritto privato del mercato finanziario1 I “beni” negoziati nel mercato finanziario: gli “strumenti finanziari”. 1. Il problema della.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a (8) La legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Aspetti istituzionali: normativa e autorità competenti Paolo Buccirossi.
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione.
Transcript della presentazione:

IL RISARCIMENTO DEL DANNO ANTITRUST: NOVITA' E PROFILI DI SPECIALITA‘ La quantificazione del danno antitrust Andrea Pezzoli* Direttore Generale Concorrenza Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Corte di Cassazione 18 marzo 2014 Roma * Le opinioni espresse non coinvolgono necessariamente l’istituzione di appartenenza

Schema della presentazione Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nelle pratiche anticoncorrenziali Dall’accertamento di una condotta restrittiva alla quantificazione del danno antitrust: le fasi logiche per quantificare i danni Quello che può fare un'Autorità Antitrust Il framework dell’analisi: lo scenario controfattuale Le principali tecniche per la quantificazione degli effetti delle condotte antitrust Cosa rimane da fare: dagli effetti antitrust alla quantificazione del danno. Il compito del giudice civile Limiti e potenzialità delle stime Conclusioni

Effetti delle condotte restrittive e danno antitrust Innanzitutto un chiarimento: effetti e danno antitrust non sono la stessa cosa Prospettive diverse: l’effetto riguarda il processo competitivo e, indirettamente, il benessere dei consumatori il danno riguarda i singoli soggetti danneggiati (imprese escluse, consumatori intermedi, consumatori finali)

Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nei cartelli di prezzo e negli abusi di sfruttamento Effetti della condotta Aumento di prezzo rispetto all’equilibrio pre-cartello Perdita di volume Tipologia di danno Acquisti a prezzi maggiorati (overcharge) Acquisti mancati (riduzione della quantità offerta) Soggetti danneggiati Acquirenti Mancati acquirenti

Effetti della condotta, danno e soggetti danneggiati nelle pratiche escludenti Esclusione dei concorrenti Aumento di prezzo rispetto all’equilibrio pre-esclusione (medio periodo) Perdita di volume per la collettività (medio periodo) Tipologia di danno Perdita di profitti per l’impresa esclusa Acquisti a prezzi maggiorati (overcharge) Acquisti mancati (riduzione della quantità offerta) Soggetti danneggiati Impresa esclusa Acquirenti Mancati acquirenti

Le fasi logiche per la quantificazione del danno Quantificazione del danno (per i soggetti danneggiati) Accertamento della condotta restrittiva Accertamento attuazione della condotta Accertamento sussistenza di effetti della condotta Quantificazione degli effetti della condotta

Il contributo dell’autorità antitrust alla quantificazione del danno Caso Roche/Novartis (decisione dell’Autorità del 27/02/2014) […] non è compito di questa Autorità quantificare gli effetti e i correlati danni derivanti da una intesa anticoncorrenziale, potendo ciò avvenire in eventuali giudizi civili; di conseguenza, le stime [dei danno prodotti dall’intesa, effettuate dall’autorità] sono state utilizzate al solo fine di dimostrare che l’intesa ha prodotto dei rilevanti effetti, senza dover giungere ad una esatta quantificazione, la cui entità esula, quindi, dall’oggetto del presente procedimento.

Le fasi logiche per la quantificazione del danno Quantificazione del danno (per i soggetti danneggiati) Accertamento della condotta restrittiva Accertamento attuazione della condotta Accertamento sussistenza di effetti della condotta Quantificazione degli effetti della condotta AGCM Giudice Civile

Il framework concettuale per quantificare gli effetti Il problema Gli effetti di una qualsiasi condotta lesiva della concorrenza non sono (direttamente) osservabili La soluzione Costruzione di uno scenario “controfattuale”, con il quale confrontare la realtà, che, per definizione, incorpora gli effetti della condotta

I metodi (1) Diversi metodi per stimare gli effetti di una condotta In generale, nessun metodo è strettamente preferibile ad un altro, ma ci sono casi in cui determinati metodi funzionano meglio di altri Tre grandi famiglie di metodi metodi che si basano su comparatori (o “yardstick”) metodi di natura finanziaria (eg. stime dei costi industriali e mark up «concorrenziale»…) e metodi basati su modelli economici che descrivono il comportamento delle imprese (simulazioni…)

I metodi (2) I metodi che si basano su comparatori (o “yardstick”) Metodi applicabili quando sono disponibili dati di altri mercati comparabili Metodi applicabili quando sono disponibili dati nello stesso mercato in cui avviene la condotta sia con la condotta che senza (ma in un istante temporale diverso) Metodi applicabili quando sono disponibili dati di cui ai punti a) e b), e.g. difference-in-difference

Un ‘tipico’ esempio di scenario controfattuale

Dalla quantificazione degli effetti… Il punto di partenza è la quantificazione degli effetti di una determinata condotta Cartelli di prezzo e abusi di sfruttamento Aumento di prezzo dovuto alla condotta (quantum) Pratiche escludenti Vendite non effettuate per via della condotta (quantum) Essenziale nesso causale tra condotta ed effetti (centralità dello scenario controfattuale)

… alla quantificazione del danno La stima del danno (per i soggetti danneggiati) richiede i seguenti ulteriori elementi Cartelli e abusi di sfruttamento Pass on (trasferimento «a valle» degli extr-costi) Riduzione delle vendite determinate dall’aumento dei prezzi «a valle» Pratiche escludenti Margine di profitto realizzato in presenza di condizioni di mercato comparabili a quello dove avviene l’esclusione

Limiti e potenzialità delle stime Molto difficile pervenire ad un’esatta quantificazione degli effetti (e del danno) per diverse ragioni e.g. disponibilità di dati spesso limitata In breve, si lavora nel mondo del ‘possibile’ …ma nessuna scusante per l’utilizzo di metodologie concettualmente errate (coerenza interna), non ragionevoli (slegate dai fatti) e poco ‘robuste’ (risultati non variano radicalmente al variare delle ipotesi)

Qualche esempio Nel farmaceutico il consumatore è «uno e trino» (paziente, dottore, SSN): gli effetti sul SSN… L’abuso escludente e il caso Pfizer: se i genericisti non fossere stati ostacolati e fossero entrati tempestivamente Il caso Roche Novartis: se l’utilizzo per finalità oftalmiche del farmaco meno caro (Avastin) non fosse stato «scoraggiato»… Il caso Pasta: i) la difficoltà di separare l’overcharge del cartello dall’aumento «fisiologico» del prezzo determinato dall’aumento del costo degli input e ii) la difficoltà di stimare l’impatto sul consumatore finale…

Conclusioni La quantificazione degli effetti e del danno antitrust: prospettive diverse L’analisi economica è fondamentale per l’identificazione dello scenario “controfattuale” Nessuna metodologia è di per sé preferibile (dipende dalla disponibilità delle informazioni e dalla peculiarietà della fattispecie): Metodi e dati devono essere accessibili, trasparenti e teoricamente robusti Sussistenza e quantificazione degli effetti (nelle decisioni dell’Autorità) come “spintarella” (nudge) o esternalità per il private enforcement…