«Il cuore in corpo mi sento tremare»

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I bisogni dei bambini ISTITUTO COMPRENSIVO “E. PATTI”
Advertisements

FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
Giacomo Leopardi ( ) Recanati.
DIVENTA POSSIBILE (2013).
Guido Cavalcanti e Dante Alighieri
La poesia comico-realistica
Le quattro candele.
Gustate come è buono il Signore
PAOLO Filippesi cp. 1 Ringraziamento a Dio e Preghiere.
Aa bb aba bcb abba la rima.
xIIIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 5,21-43.
POETI ...POESIA... STRUTTURA.
I LUSSURIOSI In vita furono travolti dalla passione amorosa, ora sono trascinati dalla bufera. (pena per contrasto secondo la legge del contrappasso).
Odore di pioggia Alla fine di questa storia puoi scegliere tra due opzioni. Credo che capirai da solo quale è stata la mia.
Dialogando con il Padre nostro.
PENTECOSTE 19 maggio 2013 Domenica di
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
Il mio Miracolo.
Il gruppo MariaValtorta Dà la possibilità di leggere una seconda supplica, che ci arriva da Maria SS. ed è rivolta ai suoi figli che vede morire nutriti.
G I O R N D N A T L E.
Odore di pioggia Alla fine di questa storia puoi scegliere tra due opzioni. Credo che capirai da solo quale è stata la mia.
durante quelle ore parlai ancora più forte con Dio. In quelle ore gli dicevo: prendimi perché non so più andare da sola". Ed in quelle ore trovavo.
Il sorriso è un raggio di sole dentro e fuori di noi.
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
I. C. “Guglielmo Marconi “Licata Progetto “Didattica multimediale”
C'è sempre una via migliore
POESIANDO BY MACC DANY.
meo core in mano, e ne le braccia avea
Le quattro candele.
Francesco Petrarca Solo e pensoso
10.00 Capitolo 48 e poiché i miei servi sono privati della loro volontà e vestiti della mia, non sentono pena afflittiva, ma sono sazi, sentendo.
L'amore L’amore è come una rosa, in inverno perde i petali
Libertà LAVORO REALIZZATO DA: CRISTINA, CECILIA, SERENA, MARA.
per entrare nell’altro.
Non posso rifiutarle niente, dice Dio….
Umberto Saba Mio padre TESTO Mio padre è stato per me “l’assassino”,
Dico al mio cuore Umberto Saba
Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo
Lo Vostro Bel Saluto E ‘L Gentil Sguardo
Dante Alighieri (Firenze Ravenna 1321) Divina Commedia INFERNO
Presentazione Poesia «Voi che per li occhi mi passaste ‘l core» di
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo
Amor è uno desio che ven da core
<Chi è questa che vien , ch’ogni om la mira>
Presentazione di : Luca Cofano e Gao Shujin
<<Rosa fresca aulentissima >>
Cecco Angiolieri: «S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo»
Becchin ’amor! – Che vuò, falso tradito?
Canzone d’Autunno Paul Verlaine.
Dante Alighieri.
La vita fugge et non s’arresta un’hora
IL DOLCE STIL NOVO E GUIDO GUINIZELLI
Una dama riceve l’omaggio del suo innamorato
<<Amore è uno desio che ven da core>>
Voi che per li occhi mi passaste ‘l core
******* **** ***** Messaggio di Speranza "Le quattro candele.
Le quattro candele.
Buono come il pane.
LA DIVINA COMMEDIA DI D. ALIGHIERI – L’ INFERNO-
Analisi testo poetico / epica
Ma tu resta qui con me Questa preghiera che vi dono è frutto della mia immaginazione. Una sera prima di partire per il Messico quasi per inerzia incomincia.
CECCO ANGIOLIERI.
Rerum vulgari fragmenta.
“NOI” e la famiglia!.
Elaborazione Monastero Santa Margherita Fabriano
COMM. DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI Anno a
ANALISI TESTO Cecco Angiolieri, “S’i’ fosse foco …”
Giuseppe Ungaretti FRATELLI.
IO SONO LA LUCE DEL MONDO GIOVANNI 9:5. 2 Spettro radiazione elettromagnetica.
Transcript della presentazione:

«Il cuore in corpo mi sento tremare» Cecco Angiolieri «Il cuore in corpo mi sento tremare» Presentazione di: Alessio Deidda Federico Melara III A

Temi Metrica Sonetto Parafrasi Autore

Il cuore in corpo mi sento tremare, sì fort'è la temenza e la paura, ch'i' ho vedendo madonna in figura, cotanto temo di lei innoiare. E non poria in quel punto parlare: così mi si dà meno la natura, ched i' mi tengo in una gran ventura quand'i' mi posso pur su' piei fidare. Infino a tanto che non son passato, tutti color che me veggiono andando, sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemorato!». Ed io nulla bestemmia lor ne mando, ch'elli hanno le ragioni dal lor lato, però che n'ora in or vo tramazzando.

Metrica Il cuore in corpo mi sento tremare, A sì fort'è la temenza e la paura, ch'i' ho vedendo madonna in figura, cotanto temo di lei innoiare. E non poria in quel punto parlare: così mi si dà meno la natura, ched i' mi tengo in una gran ventura quand'i' mi posso pur su' piei fidare. Infino a tanto che non son passato, tutti color che me veggiono andando, sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemorato!». Ed io nulla bestemmia lor ne mando, ch'elli hanno le ragioni dal lor lato, però che n'ora in or vo tramazzando. A B C D

Metrica Il cuore in corpo mi sento trem , sì fort‘è la temenza e la pa , ch'i' ho vedendo madonna in fig , cotanto temo di lei innoi . E non poria in quel punto parl : così mi si dà meno la nat , ched i' mi tengo in una gran vent quand'i' mi posso pur su' piei fid . Infino a tanto che non son pass , tutti color che me veggiono and , sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemor !». Ed io nulla bestemmia lor ne m , ch'elli hanno le ragioni dal lor l , però che n'ora in or vo tramazz . are A ura B Rime: Incrociate ABBA Alternate CDC DCD ura B are A Figure metriche: Sinalefe (la vocale finale di una parola e quella iniziale della successiva si pronunciano come unica sillaba): fort’è, ch’i’, quand’i’, ch’elli. Enjambement V.7-8 are A ura B ura B are A ato C ando D ato C Figure retoriche: Iperbole (esagerare un concetto) ando D ato C ando D

Metrica Il cuore in corpo mi sento trem , sì fort‘è la temenza e la pa , ch'i' ho vedendo madonna in fig , cotanto temo di lei innoi . E non poria in quel punto parl : così mi si dà meno la nat , ched i' mi tengo in una gran vent quand'i' mi posso pur su' piei fid . Infino a tanto che non son pass , tutti color che me veggiono and , sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemor !». Ed io nulla bestemmia lor ne m , ch'elli hanno le ragioni dal lor l , però che n'ora in or vo tramazz . are A ura B Rime: Incrociate ABBA Alternate CDC DCD ura B are A Figure metriche: Sinalefe (la vocale finale di una parola e quella iniziale della successiva si pronunciano come unica sillaba): fort’è, ch’i’, quand’i’, ch’elli. Enjambement V.7-8 are A ura B ura B are A ato C ando D ato C Figure retoriche: Iperbole (esagerare un concetto) ando D ato C ando D

Parafrasi Metrica Il cuore in corpo mi sento tremare tanto forte è il timore e la paura, che io provo vedendo madonna in persona, in quanto temo di essere rifiutato. E non potrei a quel punto parlare: così mi vengono meno le forze, al punto che mi sento molto fortunato se mi posso ancora reggere in piedi. Fintanto che non son passato, tutti coloro che mi vedono camminare dicono: -Guarda quello che stordito!- Ed io non li disprezzo poiché loro hanno ragione, però da un momento all’altro stramazzerò al suolo. Il cuore in corpo mi sento tremare, sì fort'è la temenza e la paura, ch'i' ho vedendo madonna in figura, cotanto temo di lei innoiare. E non poria in quel punto parlare: così mi si dà meno la natura, ched i' mi tengo in una gran ventura quand'i' mi posso pur su' piei fidare. Infino a tanto che non son passato, tutti color che me veggiono andando, sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemorato!». Ed io nulla bestemmia lor ne mando, ch'elli hanno le ragioni dal lor lato, però che n'ora in or vo tramazzando.

Temi Il poeta utilizza un tono giocoso scherzando sull’amore e sviluppa attraverso la parodia una tipica situazione stilnovista: la visione della donna che fa tremare e ammutolire è rappresentata in modo comico e realistico. Il verbo «tremare», proprio dello stilnovismo nel quale indica stupore e meraviglia, in questo sonetto si trasforma, divenendo addirittura incapacità di reggersi in piedi (iperbole).

Autore Nato a Siena nel 1260, Cecco Angiolieri è stato l’autore comico toscano più importante del XIII secolo, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente a una famiglie guelfa illustre e facoltosa. Partecipò alla vita del comune e, nel corso delle lotte politiche interne alla città, fu esiliato. Si hanno poche notizie sull’autore dalle quali emerge una vita sregolata e inquieta, spesso ossessionata da problemi di denaro: nutriva infatti un certo odio per il padre, ritenuto avaro. Come lui stesso scrisse, amava «la donna, la taverna e ‘l dado», cioè i piaceri carnali, la tavola e il gioco. Morì a Siena nel 1312 in miseria, dopo avere dissipato l’eredità paterna, lasciando un centinaio di componimenti.

Parafrasi Il cuore in corpo mi sento tremare tanto forte è il timore e la paura, che io provo vedendo madonna in persona, in quanto temo di essere rifiutato. E non potrei a quel punto parlare: così mi vengono meno le forze, al punto che mi sento molto fortunato se mi posso ancora reggere in piedi. Fintanto che non son passato, tutti coloro che mi vedono camminare dicono: -Guarda quello che stordito!- Ed io non li disprezzo poiché loro hanno ragione, però da un momento all’altro stramazzerò al suolo. Il cuore in corpo mi sento tremare, sì fort'è la temenza e la paura, ch'i' ho vedendo madonna in figura, cotanto temo di lei innoiare. E non poria in quel punto parlare: così mi si dà meno la natura, ched i' mi tengo in una gran ventura quand'i' mi posso pur su' piei fidare. Infino a tanto che non son passato, tutti color che me veggiono andando, sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemorato!». Ed io nulla bestemmia lor ne mando, ch'elli hanno le ragioni dal lor lato, però che n'ora in or vo tramazzando.

Metrica Il cuore in corpo mi sento trem , sì fort‘è la temenza e la pa , ch'i' ho vedendo madonna in fig , cotanto temo di lei innoi . E non poria in quel punto parl : così mi si dà meno la nat , ched i' mi tengo in una gran vent quand'i' mi posso pur su' piei fid . Infino a tanto che non son pass , tutti color che me veggiono and , sì dicon: «Ve' colui, ch'è smemor !». Ed io nulla bestemmia lor ne m , ch'elli hanno le ragioni dal lor l , però che n'ora in or vo tramazz . are A ura B Rime: Incrociate ABBA Alternate CDC DCD ura B are A Figure metriche: Sinalefe (la vocale finale di una parola e quella iniziale della successiva si pronunciano come unica sillaba): fort’è, ch’i’, quand’i’, ch’elli. Enjambement V.7-8 are A ura B ura B are A ato C ando D ato C Figure retoriche: Iperbole (esagerare un concetto) ando D ato C ando D