La pratica umana – La pratica educativa Elementi della lezione: La pratica educativa come una pratica umana sociale Modelli di pratica educativa Pratiche umane malvagie Il ruolo della Filosofia in Pedagogia
La pratica educativa come pratica umana sociale Lo specifico di questa pratica? Ricordiamo: la pratica umana «una coerente e complessa forma di (1) attività umana, cooperativa socialmente stabilita, attraverso cui si realizzano (2) i beni immanenti di questa forma di attività durante il processo messo in atto per raggiungere quegli standard delle eccellenze che sono propri dell’attività stessa e la definiscono allo stesso tempo. Il risultato di questa attività è un (3) estensione sistematica delle (4) facoltà umane di raggiungere l’eccellenza e delle concezioni umane dei fini e dei beni coinvolti». (MacIntyre, Dopo la virtù, 1988, p. 225)
Educazione Definizione: « Uno o più esseri umani, portatori di ideali guida sul bene dell’uomo e la società, svolgono volontariamente, in modo esplicito o implicito, un insieme di azioni e di influenze su un altro o più altri esseri umani (generalmente più giovani) al fine di promuovere in essi lo sviluppo di disposizioni interne, di competenze e di comportamenti esterni che favoriscono il loro benessere.» (Educare, 48)
La pratica educativa come pratica umana sociale Lo specifico di questa pratica? La pratica educativa: Forma coerente e complessa di (1) attività umana cooperativa (3) socialmente e storicamente stabilita che si attua in un contesto sociale caratterizzato dall’impegno educativo svolto da (4) educatori competenti al fine di promuovere (2) lo sviluppo degli educandi.
Concetti di pratiche Pratica educativa: Pratica umana generalmente: forma coerente e complessa di attività umana cooperativa socialmente e storicamente stabilita (modelli) che si attua in un contesto sociale caratterizzato dall’impegno educativo svolto da educatori competenti al fine di promuovere lo sviluppo degli educandi. Pratica umana generalmente: una coerente e complessa forma di attività umana, cooperativa socialmente stabilita, attraverso cui si realizzano i beni immanenti di questa forma di attività durante il processo messo in atto per raggiungere quegli standard delle eccellenze che sono propri dell’attività stessa e la definiscono allo stesso tempo. Il risultato di questa attività è un estensione sistematica delle facoltà umane di raggiungere l’eccellenza e delle concezioni umane dei fini e dei beni coinvolti
La pratica educativa come pratica umana sociale Lo specifico di questa pratica? Si caratterizza specificamente per un particolare rapporto che viene instaurato tra l’educatore, o gli educatori, e l’educando, o gli educandi (differenze in confronto con altre pratiche umane?). Aspetto cruciale di ogni pratica educativa è la riflessione dell’educatore sulle ragioni della sua azione e della sua relazione (beni interni a questa pratica) La responsabilità dell’educatore (la qualità del rapporto, competenze, personalità)
modelli di pratica educativa sono caratterizzati: storicamente culturalmente geograficamente teoricamente Un modello educativo è caratterizzato dalla tensione verso un ideale dell’uomo e della società. “…è uno scema concettuale secondo cui possono essere connessi i vari aspetti dell’educazione in rapporto ad un principio teleologico, che assicuri la coerenza e organicità” (Bertin, 1968, 68)
pratiche umane malvagie pratica di omicidio la tortura la schiavitù Come può una disposizione essere una virtù, se è un genere di disposizione che sostiene le pratiche che hanno come conseguenza il male? MacIntyre conferma che ci possono essere pratiche che sono malvagie o sotto certe condizioni possono essere una fonte di male. Non tutte le competenze che si sviluppano all’interno delle pratiche sono buone (il coraggio può sostenere talvolta l’ingiustizia) Bisogna ricordare che l’interpretazione delle virtù in termini di pratiche è soltanto una prima e parziale interpretazione di esse. Che cosa fa da criterio? – “la vita buona intesa come unità” e il suo telos – il bene supremo; si spera che all’interno di ogni cultura ci sia qualcosa che superi i beni parziali e temporali, un bene supremo, un ideale verso cui dirigersi; questo ideale da unità alla pratica della vita buona.
La pratica educativa: forma coerente e complessa di (1) attività umana cooperativa (3) socialmente e storicamente stabilita che si attua in un contesto sociale caratterizzato dall’impegno educativo svolto da (4) educatori competenti al fine di promuovere (2) lo sviluppo degli educandi. La Pedagogia: in quanto scienza autonoma, si configura come una Metodologia Pedagogica il cui ruolo è mediare tra varie Scienze dell’Educazione per strutturare e organizzare (orientare) l’intervento educativo a vari livelli (teorico e pratico). Questo ruolo viene svolto attraverso l’approccio pratico – progettuale. Quale è la relazione tra il concetto della Pedagogia e il concetto della Pratica educativa? La Pedagogia si configura come scienza della pratica educativa. Che cosa valorizza la Pedagogia dagli apporti delle scienze filosofiche (mediazione) per realizzare le proprie finalità (orientare l’intervento)? il concetto del telos il concetto della verità e del bene il concetto dell’agire tipicamente umano l’altro? Quindi, quale ruolo svolge la Filosofia in Pedagogia?
Lavoro in gruppi Come posso chiamare la pratica della mia professione futura? Come posso definire la pratica della mia professione futura? (trasformare la definizione di pratica con quattro caratteristiche in definizione di quello che sarà la pratica della mia professione futura) Quali possono essere i beni interni e i beni esterni a questa pratica? Quali competenze professionali richiede questa pratica per poter raggiungere i beni interni ad essa?