molti sperimentatori si interessarono alla produzione di suoni derivanti dalle nuove tecnologie, ma questa sperimentazione fino alla fine degli anni 60 rimaneva una pratica per pochi, a causa degli alti costi per procurarsi certe apparecchiature e per la relativa difficoltà nel loro uso sonoro.
Una prima grossa evoluzione della musica si ha tra la fine degli anni 60 e gli anni '70 durante il quale le strumentazioni cominciano ad "evolversi", campionatore, sintetizzatore e subiscono sequencer lo stesso percorso che subiranno i computer, cioè da macchine gigantesche, che occupavano stanze intere, costosissime, diventano sempre più piccoli ed economici. un esempio è il Mini moog ad esempio: un sintetizzatore analogico inventato da Robert
La stesura di un pezzo house inizia quasi sempre con un "introduzione" composta dai soli suoni di batteria, che culmina in una pausa fatta di soli (in italiano detti "tappeti armonici": suoni elettronici di accompagnamento), fino a giungere al tema principale, con le sue variazioni.
La House music è un genere di musica dance nato nelle discoteche di Chicago e New York nella prima metà degli anni ottanta e fortemente influenzata dalla disco music e da elementi del soul e funk dei tardi anni settanta. Il nome house music deriva dal locale di Chicago Ware house club, in cui il residenti dj Frankie knuckles suonò per la prima volta dischi house a metà degli anni ottanta. E' diffusa anche una seconda teoria, priva però di fondamento, secondo la quale il termine "house" è nato per indicare che quel tipo di musica può essere registrata e prodotta "in casa".
Pioniere della musica elettronica, si laureò in ingegneria elettronica alla Columbia University. Fu l'inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. A partire dalla fine degli anni sessanta i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso "Moog" si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. Proprio nel momento in cui il modello Mini moog stava per ottenere successo internazionale, Moog dovette vendere la proprietà dell'azienda omonima per la produzione di strumenti musicali da lui fondata, rimanendone comunque il direttore.