di Escursionismo Avanzato Progressione su Via Ferrata

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Transcript della presentazione:

di Escursionismo Avanzato Progressione su Via Ferrata Club Alpino Italiano Sezione di Parma 11° Corso di Escursionismo Avanzato Progressione su Via Ferrata

Indice della lezione Cos’è una ferrata L’attrezzatura delle vie ferrate Breve storia delle ‘vie ferrate’ Abbigliamento e attrezzatura Il casco e l’imbraco Fattore di caduta Come si usa il set da via ferrata Cenni sulla progressione Gradi di difficoltà Nodi Pericoli Consigli e suggerimenti

Cos’è un Sentiero attrezzato Tratto attrezzato che serve ad agevolare e rendere sicuri passaggi pericolosi ed esposti, in un percorso escursionistico, che si snoda prevalentemente in orizzontale

Cos’è una Ferrata Via di roccia attrezzata che si snoda in verticale

L’attrezzatura delle vie ferrate Il cavo La catena Il chiodo I gradini Le scale Il ponte

L’attrezzatura delle vie ferrate Il cavo d’acciaio la catena

L’attrezzatura delle vie ferrate chiodo troncoconico a pressione Il chiodo “golfare” resinato

L’attrezzatura delle vie ferrate staffa d’appoggio a doppia barra resinata Il piolo a barra singola resinato 

L’attrezzatura delle vie ferrate La scala a pioli continua e poi esistono i ponti

L’attrezzatura delle vie ferrate il ponte a campata fissa il ponte a campata mobile

L’attrezzatura delle vie ferrate il ponte a tre cavi (tibetan bridge).  il ponte a due cavi.

Breve storia delle ‘vie ferrate’ La prima ferrata in Italia è apparsa agli inizi del 1900 sulla Cresta occidentale della Marmolada col nome di “Hans Seyffert Weg” - Punta Penia m. 3343

…un grande sviluppo lo si ebbe durante la prima guerra mondiale… (Alpini e Kaiserjager) Gruppo del Cristallo - Sentiero Attrezzato Ivano Dibona

Gruppo della Marmolada Padon - Ferrata delle Trincee

Ferrata Cesco Tomaselli Tofana di Roces Ferrata Lipella Gruppo di Fanes Ferrata Cesco Tomaselli

Ferrata Ettore Castiglioni Sentiero delle Bocchette Centrali …in seguito si svilupparono per scopi turistici. Dolomiti di Brenta Ferrata Ettore Castiglioni Sentiero delle Bocchette Centrali

Domande?

ABBIGLIAMENTO

Attrezzatura:imbrachi e caschi…

Attrezzatura: set da ferrata e connettori…

Attrezzatura: set da ferrata e connettori…

Attrezzatura: zaino e oggetti da avere con sé.

Attrezzatura Il casco L’imbracatura

Attrezzatura Set da ferrata costruito e certificato dall’azienda produttrice Completo di due connettori “tipo K” (Klettersteig).

Attrezzatura Una fettuccia ad anello 60 cm oppure cordino lungo 1,7 m da 8 mm. 1 cordino lungo 1,5 m da 7 mm 1 cordino lungo 1,2 m da 6 mm

Attrezzatura Due connettori a base larga con ghiera a vite Guanti da ferrata a dita aperte (consigliati)

Attrezzatura Alcune informazioni sul casco: Il casco da scalata è costruito in materiale plastico ed ha una durata “teorica” (consigliata) di 5 anni. Deve avere praticità nei sistemi di chiusura e regolazione Peso e vestibilità generale. Accessori: possibilità per pila frontale

Attrezzatura A cosa serve il casco? Ripararsi dalla caduta sassi. consente allo scalatore di evitare gli urti contro le sporgenze, camini, gallerie quando arrampica protegge durante una caduta Protegge da una grandinata

I caschi di ultima generazione sono essenzialmente di tre tipi I caschi di ultima generazione sono essenzialmente di tre tipi. Il casco più economico (che vediamo nell’immagine) è quello a guscio rigido in policarbonato stampato.

Il secondo tipo di casco è quello a guscio morbido in policarbonato, incollato con una intercapedine di poliuretano espanso ad alta resistenza ed assorbimento.

Il terzo tipo di casco è quello chiamato a scafo “coostampato” ovvero l’intercapedine di poliuretano espanso ad alta resistenza ed assorbimento è assemblata a caldo con una superficie plastica esterna di protezione che lega “rigidamente” l’intero “guscio”.

Un lacciolo regolato erroneamente (come visibile nell’immagine), oltre al disagio di avere il lobo dell’orecchio pressato, provoca anche una diminuzione della stabilità del casco.

Il casco deve essere regolato e fissato secondo gli standard richiesti. video

Attrezzatura: l’imbraco Le sue parti: “A” cintura ventrale “B” due anelli cosciali “C” un cavallotto di congiunzione “D” un anello di collegamento frontale

Attrezzatura: l’imbraco Grande attenzione dovrà essere posta al fissaggio dell’imbracatura regolabile che avverrà attraverso lo scorrimento della fettuccia nella fibbia metallica.

Attrezzatura: l’imbraco La cima della fettuccia (solitamente tagliata obliquamente) dovrà essere inserita nella prima feritoia. 

Attrezzatura: l’imbraco Una volta inserita dovrà essere tesa verso il senso di chiusura affinché la sovrapposizione delle fasce ventrali (solitamente dotate di “velcro”) si fissino alla misura desiderata. Si passerà quindi nella seconda feritoia sino al recupero completo della fettuccia.

Attrezzatura: l’imbraco Sulle fibbie metalliche di ultima generazione è siglata la parola in inglese “DANGER” verticalmente sul bordo esterno della seconda feritoia a significare che, fintanto si leggerà tale avvertimento, il fissaggio non sarà ultimato. Si ripasserà nuovamente (a ritroso) la cima della fettuccia nella prima feritoia. 

Attrezzatura: l’imbraco A fissaggio ultimato, la sigla “DANGER”, sarà nascosta ed offrirà la massima garanzia di chiusura video

Attrezzatura: l’imbraco Regolazione cosciali: si consiglia una misura sufficientemente lasca misurandola con lo spessore del palmo della mano. 

Attrezzatura: l’imbraco Errori nell’indossare l’imbraco

Domande?

Fattore di caduta Diversamente dalla salita di una Via-Ferrata: Durante una scalata il capocordata salirà per oltre 15 metri senza interporre alcun rinvio di sicurezza… 

Fattore di caduta quindi, dopo il quindicesimo metro collegherà la sua corda ad un chiodo, attraverso un connettore e proseguirà la scalata. 

Fattore di caduta Dopo l’aggancio il capocordata salirà ancora per altri 5 metri per un totale di 20 metri di corda filata. Il capocordata, a causa del cedimento di un appiglio cade: verrà fermato solo dal rinvio che ha appena collegato. Vediamo cosa succede! 

Fattore di caduta In questo caso, con 20 metri di corda a disposizione, potremo dissipare “L’ENERGIA DI CADUTA”, causata dal peso del nostro corpo, attraverso l’allungamento elastico della corda disponibile tra i due punti. (effetto chiamato anche “DEFORMAZIONE ELASTICA”). 

Fattore di caduta La DEFORMAZIONE (o allungamento elastico) di 20 metri di corda è in assoluto uno strumento di assorbimento naturale, significa che, più la corda sarà lunga, più avremo a disposizione un fantastico strumento di dissipazione (molto simile ad una molla).

Fattore di caduta Si ricorda che il peso del nostro corpo, durante una caduta libera, moltiplica il suo peso in modo straordinario (nel disegno è riportata solo un ipotesi grafica).

Fattore di caduta Si è detto che la corda a disposizione di uno scalatore “ferratista” è corta (mediamente da 90 a 100 cm).

Fattore di caduta Dovessimo cadere nel vuoto da 5 metri di altezza (misura consigliata del frazionamento degli infissi in ferrata), senza dissipatore, cosa potrebbe accadere?

Fattore di caduta Accadrebbe che, un metro (circa) di corda, SE NON ASSOCIATA AD UN DISSIPATORE, provocherebbe un forte criticità strutturale della linea di sicurezza, del frazionamento, della corda, dell’imbraco e soprattutto alla spina dorsale dello scalatore. 

Fattore di caduta Una caduta nel vuoto (senza attriti causati da agganci o urti contro la roccia) raggiunge un fattore di caduta altissimo (nel disegno è evidente l’insopportabilità dello strappo).

Fattore di caduta Calcolo del fattore di caduta h = altezza di caduta l = lunghezza corda h/l = fattore di caduta <2

Fattore di caduta Basta un dissipatore come questo per limitare la “FORZA D’ARRESTO” ed attenuare lo strappo.

Fattore di caduta Questo grafico è esplicito Area rossa: picco dovuto a caduta senza dissipatore; Area gialla: curva dovuta alla caduta con dissipatore.

Domande?

Come si usa il set da via ferrata FISSAGGIO SET DA FERRATA all’imbraco BASSO: Controllare che il set da ferrata sia completo.

Come si usa il set da via ferrata Inserire l’anello di collegamento nella cintura ventrale, facendolo scorrere anche nel cavallotto dei cosciali.

Come si usa il set da via ferrata Inserire all’interno dell’anello di collegamento i tre rami del set da ferrata.

Come si usa il set da via ferrata Far scorrere i tre rami del set da ferrata sino a strozzare l’anello  Fare “saltare” bene il dissipatore, al di la dell’anello e chiudere con nodo a strozzo “bocca di lupo”.

Come si usa il set da via ferrata Controllare che il set da ferrata sia perfettamente fissato assestando l’anello “a strozzo” nell’imbracatura.  Agganciare la corda finale di riserva, nell’anello porta materiali dell’imbraco.

Come si usa il set da via ferrata video2 video1 Agganciate i connettori di testa all’anello porta materiali

Come si usa il set da via ferrata FISSAGGIO DEL SET DA FERRATA ALL’IMBRACO INTERO: Controllare che il set da ferrata sia completo.  Inserire l’anello di collegamento nelle asole laterali dell’imbraco intero. 

Come si usa il set da via ferrata Inserire all’interno dell’anello di collegamento i tre rami del set da ferrata. Far scorrere i tre rami del set da ferrata sino alla chiusura dell’anello di collegamento

Come si usa il set da via ferrata Chiudere con nodo a strozzo, “bocca di lupo”, l’anello di collegamento. Agganciare la corda finale di riserva, nell’anello porta materiali dell’imbraco.

Come superare il frazionamento Lo scalatore deve sempre muoversi sulla linea di sicurezza agganciato con i due connettori di testa del set da ferrata.

Come superare il frazionamento In prossimità del frazionamento (chiodo), sgancerà il primo connettore, lasciando l’altro in linea.

Come superare il frazionamento Quindi aggancerà il primo connettore alla linea di sicurezza a monte del chiodo. Sgancerà il secondo connettore a valle del chiodo e lo aggancerà sopra.

Come superare il frazionamento A questo punto si potrà nuovamente salire fino al frazionamento successivo dove si ripeterà la stessa manovra di passaggio video

Come superare il frazionamento

Come superare il frazionamento Come evitare di stancarsi se ci fossero problemi sulla ferrata. Come fermarci in sicurezza per… fare foto… video

Domande?

Cenni sulla progressione Posizione base Posizione in movimento

Cenni sulla progressione Posizione base Muovo il piede Muovo l’altro piede

Cenni sulla progressione Rimuovo il piede Posizione equilibrio Posizione base

ATTENZIONE!!! OGNI GUIDA UTILIZZA UNA SUA SCALA DI RIFERIMENTO GRADI DI DIFFICOLTA’ F = Facile PD = Poco Difficile D = Difficile MD = Molto Difficile E = Estremo - ATTENZIONE!!! OGNI GUIDA UTILIZZA UNA SUA SCALA DI RIFERIMENTO

video “F” = FACILE: Tracciato molto protetto (ben attrezzato), ben segnalato, poco esposto e dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo (o catena).

video “PD” = POCO DIFFICILE: ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa .

“D” = DIFFICILE: Tracciato continuamente verticale, attrezzato con cavo d’acciaio o catena e pioli singoli. Di rado con scale a pioli continui. video1 video2

video “MD” = MOLTO DIFFICILE: Tracciato continuamente verticale ed a tratti strapiombante. Molto articolato, ma con pochi punti d’appoggio. 

video “E” = ESTREMO: Tracciato estremamente difficile, continuamente strapiombante ed attrezzato con solo cavo e pochi pioli d’appoggio.  

Nodi Nodo Prusik” autobloccante in entrambe le direzioni ” Cordino chiuso con doppio inglese

Nodi E' anche un nodo simmetrico

Nodi Nodo doppio inglese formazione di anelli di corda si scioglie con discretà facilità corde o spezzoni di diametro differente

Domande?

MAI trovarsi in due sullo stesso tratto di cavo. PERICOLI MAI trovarsi in due sullo stesso tratto di cavo. Se chi precede cade travolge chi segue.

pericolo di caduta sassi… PERICOLI quando cade un sasso o lo facciamo cadere urlare subito SASSO!!! se cade da sopra cercare di intuire la traiettoria e ripararsi di conseguenza pericolo di caduta sassi…

…temporali, fulmini e grandine… Pericoli… cambiamento del tempo… …temporali, fulmini e grandine…

PERICOLI …neve…

Pericoli… affollamento…

…avventurarsi senza l’adeguata attrezzatura…

Consigli e suggerimenti Decidiamo di andare a fare una Via Ferrata. COSA DOBBIAMO FARE? Raccogliere informazioni tramite: guide, cartine, amici che hanno già percorso la via ferrata. Telefonando ai rifugi della zona, agli uffici delle Aziende di Promozione Turistica, agli uffici delle guide alpine. Consultando internet. IMPORTANTE: E’ bene confrontare le diverse informazioni ricevute. Prova

Consigli e suggerimenti Dobbiamo sapere: la ferrata esiste ancora oppure è chiusa o in ristrutturazione? tempi di percorrenza (avvicinamento, ferrata, discesa)? grado di difficoltà della ferrata? ci sono state lesioni al cavo o alla parete causate da frane e fulmini? se ci sono vie di uscita lungo la ferrata? se c’è via di ritorno su sentiero o bisogna ripercorrere la ferrata a ritroso; sono previste celebrazioni che potrebbero comportare un notevole affollamento della ferrata? condizioni innevamento condizioni meteo previste in zona?

Consigli e suggerimenti Tenere gli occhi aperti e la mente collegata È meno faticoso progredire in arrampicata Prestare attenzione a chi vi precede e vi a chi segue Ricordatevi di staccare il moschettone Portare avanti il connettore dopo fittone Indossare il casco prima dell’attacco ferrata Lasciare detto dove si andrà e cosa si farà

Solo gli spiriti dell'aria sanno che cosa incontrerò dietro le montagne..... (proverbio eschimese-Kurt Diemberger)