Educazione linguistica SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a
Programma del corso Federica Da Milano –Contenuti Riflessione sul documento “Idee per un curricolo di educazione linguistica democratica”, GISCEL La grammatica e il lessico; dal lessico al testo Il parlato: la comunicazione in classe Comprensione, lessico e repertori concettuali La scrittura e l’uso dei connettivi Il testo argomentativo Figure retoriche e linguaggio scientifico
Bibliografia Documento “Idee per un curricolo di educazione linguistica democratica”, GISCEL, reperibile al sito olo.htm olo.htm Corno, Dario (1993), Vademecum di educazione linguistica, Firenze, La Nuova Italia Bertolini, Bruno “Tra metafore e termini scientifici”, reperibile al sito: PDFdaITER/numero05pdf/dos_bertolini.pdf
Letture consigliate Bernardini, Carlo/De Mauro, Tullio (2003), Contare e raccontare. Dialogo sulle due culture, Roma-Bari, Laterza Gouthier, D./Ioli, E.(2006), Le parole di Einstein. Comunicare scienza tra rigore e poesia, Bari, Dedalo Calvino, Italo, Ti con zero
Introduzione Un bambino educato linguisticamente è anche più stabile da un punto di vista cognitivo. Quando non si offre un’educazione linguistica o se ne offre una cattiva, non si creano semplicemente degli incompetenti, ma si danneggia globalmente lo sviluppo del bambino o del ragazzo” (Raffaele Simone, ‘Problemi ed obiettivi della nuova educazione linguistica’, in AA.VV., Educazione linguistica di base e programmazione, Teramo, Lisciani & Giunti, 1987, pp )
Idee per un curricolo di educazione linguistica democratica - GISCEL L’educazione linguistica democratica si persegue dalla scuola dell’infanzia fino all’università. Al raggiungimento dei suoi obiettivi concorrono gli insegnamenti linguistici e ogni altro insegnamento che, offrendo ai discenti esperienze e linguaggi nuovi, specifici, concorra ad ampliare il patrimonio espressivo.
GISCEL 2 In virtù della centralità della facoltà di linguaggio per la specie umana, lo sviluppo delle competenze linguistiche è al centro della crescita intellettuale, affettiva e sociale di ogni essere umano. Per questo qualunque progetto educativo deve collocare l’educazione linguistica al centro di una rete di relazioni e intersezioni molteplici con tutte le altre aree di apprendimento.
GISCEL 3 Nel corso degli studi diviene via via più essenziale un’impostazione “corale” dell’educazione linguistica, nel senso del contributo concordato e consapevole di diversi insegnamenti e insegnanti alla crescita delle competenze orali e scritte nei rispettivi settori. Infatti, la lingua è anche veicolo essenziale dell’acquisizione di conoscenza nei diversi ambiti disciplinari, oltre che prerequisito per il successo degli studi in ciascun settore.
GISCEL 4 Negli anni terminali dell’istruzione secondaria e della formazione professionale, particolare attenzione dovrebbe essere data agli usi speciali della lingua e ai tipi di testo propri di specifici settori professionali o di ricerca, attraverso una collaborazione sistematica tra gli insegnanti di lingua e delle altre discipline.
Corno, D Vademecum di educazione linguistica La grammatica e il lessico Il parlato La comprensione La scrittura
Il lessico Lessico come sistema Strutture paradigmatiche relazione paradigmatica: relazione esistente tra parole che possono essere sostituite una all’altra in una stessa posizione sintagmatica
Il lessico 2 Relazioni gerarchiche: Iperonimia/iponimia Metonimia/olonimia Relazioni di equivalenza: Sinonimia Quasi sinonimia Relazioni di opposizione: Antonimia (facile/difficile) Complementarietà (vero/falso) Conversione (comprare/vendere)
Lessico 3 Strutture sintagmatiche nel lessico: Coseriu (1971): solidarietà lessicali (cane/abbaiare)
Dal lessico al testo Costruzione di aree semantiche: esercizi che mirano all’acquisizione di una determinata terminologia (es. tutte le parole relative all’analisi geologica del territorio) Il lessico costituisce un elemento sia di coerenza sia di coesione nella struttura testuale. L’argomento, lo scopo, la tipologia testuale sono vincoli che regolano la scelta lessicale e quindi la costruzione di aree semantiche mirate
Dal lessico al testo 2 I problemi di coerenza testuale, di equivalenza semantica, di coesione risultano evidenti nell’elaborazione di riassunti e di verbali, in cui la competenza lessicale è sintomo di specifiche capacità cognitive. Essa infatti rivela la più o meno esatta comprensione del testo originale sui piani del significato e dello scopo, che devono rimanere inalterati nella parafrasi.
Il parlato. La comunicazione in classe INSEGNANTEALUNNO Atteggiamenti che facilitano l’interazione Atteggiamenti che frenano l’interazione Opportunità di apprendimento -porre domande stimolanti una elaborazione testuale personalizzata -Attuare interventi finalizzati a far cogliere la centralità di alcune informazioni esposte dall’alunno -Effettuare interventi di riordino delle idee per ricostruire il filo logico del testo -ascoltare l’esposizione dell’alunno senza mai intervenire -Interrompere l’esposizione solo per correggere le strutture ‘formali’ del linguaggio -Manifestare con espressioni mimico- gestuali la valutazione negativa dell’esposiz. dell’alunno senza offrirgli precisazioni -occasione di costruzione di strutture concettuali -Ordinamento di eventi e di conoscenze
Parlare in gruppo Proprio l’interazione tra pari sembra facilitare l’apprendimento di nozioni, oltre che lo sviluppo di capacità linguistiche “L’interazione tra pari produce maggiori conoscenze in ambedue gli interlocutori (anche indipendentemente dal livello di partenza) e costruisce quindi una situazione in cui si apprende, in cui si ragiona, in cui si pensa” (Pontecorvo & Pontecorvo 1986)
Compito di gruppo Il compito assegnato deve essere tale da far compiere operazioni quali la definizione del problema, la formulazione e il confronto di ipotesi, la raccolta e il confronto di dati, l’individuazione di rapporti logici tra informazioni, la generalizzazione.