Benchmarking di Spesa Sanitaria Toscana, Lombardia, Veneto, Umbria, Marche, Liguria nicola c. salerno (info at reforming.it) Pisa, 7 Maggio 2014 | SSSUP
1. Metodologia 2. Base Dati 3. Simul e Confronti Interregionali (tre prospettive di lettura) 4. Spunti per la Policy
Metodologia Tecnica delle proiezioni a medio-lungo applicata all’analisi degli andamenti storici
Metodologia Ecofin-Ocse Analisi dello storico utilizzando la stessa la stessa metodologia che Ecofin-Ocse applicano alle proiezioni Ecofin-Ocse: Si parte dal profilo di spesa sanitaria pro-capite per fascia di età Anno per anno, il profilo di spesa pro-capite per fascia età «scivola» in avanti della metà dell’incremento della vita attesa e si trasla verso l’alto di un fattore pari al tasso di crescita del Pil pro-capite addizionato di un mark-up I profili così proiettati sono moltiplicati per la numerosità delle fasce di età ai vari anni di proiezione Per sommatoria tra fasce si ottiene la spesa aggregata, poi rapportata al Pil
Metodologia – Applicazione backward (I) Proiezione all’indietro del profilo di spesa: Si applica Ecofin-Ocse all’indietro. A partire dall’anno base (2010), il profilo «scivola» all’indietro (si sottrae la metà dell’incremento della vita attesa) e si trasla verso il basso (si sottrae la dinamica del Pil pro-capite) Il profilo dell’anno base è espresso senza unità di misura, ponendo pari all’unità la spesa pro-capite della fascia anni Il profilo è «retrocesso» dal 2010 sino al 1990
Metodologia – Applicazione backward
Metodologia – Calibrazione per passare da numeri senza unità di misura a Euro correnti (II) Al 1990, il profilo di spesa è trasformato da valori senza unità di misura a valori in Euro correnti Questa trasformazione avviene ponendo la condizione che la spesa pro-capite di fascia, moltiplicata per i cittadini in ogni fascia, eguagli la spesa aggregata (nazionale o delle Regioni) Il profilo di spesa in Euro è ri-proiettato in avanti con la stessa metodologia Ecofin-Ocse, con «scivolamento» in avanti della metà dell’incremento della vita attesa e traslazione verso l’alto di un fattore pari al tasso di crescita del Pil pro- capite addizionato di un mark-up
Metodologia – Esempio calibrazione per Italia
Metodologia – Ri-proiezione forward del profilo in Euro correnti
Metodologia – I profili di spesa pro-capite (III) Per ogni anno tra 1990 e il 2010, si può disporre del profilo di spesa pro- capite per fascia di età in Euro correnti per tutte le unità di osservazione (Italia o qualsivoglia Regione) I valori assoluti cambiano a seconda del tasso di crescita prescelto, ma i rapporti inter-fascia di età dipendono soltanto dallo «scivolamento» in avanti o indietro Se si parte da un unico profilo di spesa nell’anno base (cfr. prossima sezione «Base Dati»), i rapporti inter-fascia di età sono anche invarianti per tutte le unità di osservazione (Italia e Regioni)
Base Dati Profili di Spesa, Pil, Demografia
Da quale profilo si parte per inizializzare il processo? I profili acuto e Ltc sono stimati «graficamente» da RGS (2013), Le Tendenze di Medio-Lungo Periodo del Sistema Pensionistico e Socio-Sanitario Si stimano separatamente la componente acuta e quella di lungodegenza Poi le due componenti sono sommate Per inizializzare il processo si adotta il profilo medio nazionale Depurato dall’unità di misura, cioè ricondotto da valori in Euro a valori relativi (rapporti tra fasce di età ), questo profilo può essere adottato come «standard» Dati – I profili di spesa pro-capite
Dati – Il profilo di spesa sanitaria corrente acuta (ospedaliera, specialistica, farmaceutica)
Dati – Il profilo di spesa Ltc (componente sanitaria a carico Ssn) Residenziale e Non-residenziale = 2/3 spesa totale Ltc Residenziale = 0,29% Pil ca. Non-Residenziale = 0,26% Pil ca. Nei grafici compare, per ogni voce di spesa e per ogni fascia di età, la spesa pro-capite di fascia in % della spesa pro-capite complessiva relativa a quella voce di spesa
Dati – Il profilo di spesa Ltc (componente sanitaria a carico Ssn) La componente sanitaria della Ltc conta per lo 0,86% del Pil Il totale della spesa Ltc incide sul Pil per 1,84%
Dati – Il profilo stimato 2010 «graficamente»
Demografia Istat con spaccato per fasce di età e per Regioni… … inclusa la dinamica della vita attesa per fasce di età su arco Pil nominale di fonte Istat, con spaccato per Regione Spesa sanitaria corrente Ssn da HfA – Istat, con spaccato per Regione Profili di spesa pro-capite 2010 desunti «graficamente» da RGS (2013) Dati – Le altre Fonti
Primo Confronto Valori del profilo di spesa utilizzati per ponderare la popolazione regionale e calcolare popolazione equivalente per tutte le Regioni
DISTRIBUZIONE % POPOLAZIONE PER FASCE ANAGRAFICHE (diff. vs. Italia)
RAPPORTI DI SPESA PRO-CAPITE TRA FASCE (60-64 = 1)
POPOLAZIONE PONDERATA : POPOLAZIONE CRUDA
POPOLAZIONE PONDERATA : POPOLAZIONE CRUDA (scarto da ITA)
SPESA PRO-CAPITE PONDERATA (Euro correnti)
SPESA PRO-CAPITE PONDERATA (scarto % da ITA)
SPESA PRO-CAPITE PONDERATA (ITA 1990 = 1)
SPESA PRO-CAPITE PONDERATA (diff. % vs. ITA)
SPESA PRO-CAPITE PONDERATA (diff. media vs. ITA)
APPLICANDO SPESA PRO-CAPITE PONDERATA EMIROM ALLE ALTRE REGIONI...
APPLICANDO SPESA PRO-CAPITE PONDERATA “BEST-5” ALLE ALTRE REGIONI...
Secondo Confronto Valori del profilo di spesa utilizzati per ricostruire la spesa regionale, fare analisi di sensitività sulla elasticità al Pil e statica comparata
ITALIA (valori in % Pil)
TOSCANA
LOMBARDIA
VENETO
UMBRIA
MARCHE
LIGURIA
BASILICATA
EMILIA ROMAGNA
LAZIO
Terzo Confronto Valori del profilo di spesa utilizzati per ricostruire la spesa regionale nell’hp. che tutte le Regioni abbiano medesima spesa pro-capite per fascia di età e medesimo tasso di crescita della spesa (due hp.)
ITALIA (valori in % Pil) Spesa pro-capite 1990 pari alla media Italia e, per la curva “==“, anche mark-up medio Italia Spesa pro-capite 1990 pari alla media “Best-5” e, per la curva “==“, anche mark-up medio delle “Best-5”. La curva “…” riproduce la curva “==“ del precedente grafico
TOSCANA
LOMBARDIA
VENETO
UMBRIA
MARCHE
LIGURIA
BASILICATA
EMILIA ROMAGNA
LAZIO
Spunti per la Policy
Spunti per la Discussione Dietro questo tipo di benchmarking, c’è l’idea che gli standard possano essere dati dal profilo di spesa pro-capite per fasce di età delle Regioni migliori I rapporti di spesa pro-capite tra fasce di età potrebbero essere adottati come parametri per standardizzare la popolazione e suddividere il Fsn I parametri sarebbero rivedibili a medio termine (ogni 5-10 anni), assieme alla riprogrammazione del Fsn Come i «coefficienti Dini» del Ssn Una simile standardizzazione contiene già una chiara componente equitativa… …che può essere irrobustita con programmi di perequazione delle dotazioni infrastrutturali e con un percorso di convergenza agli standard graduale ma credibile e irreversibile
Spunti per la Discussione La stessa metodologia può essere utilizzata per proiezioni a medio-lungo termine regionalizzate Proiezioni regionalizzate sono importanti per: (1) Disegnare fase di transizione verso applicazione integrale degli standard (2) Dare trasparenza ai flussi di perequazione tra Regioni (3) Verificare le condizioni di sostenibilità prospettica del PayGo Con alcune cautele, sia il benchmarking sullo storico che le proiezioni regionalizzate possono essere svolte anche su sottocapitoli di spesa (es. la farmaceutica territoriale) [...]
Un «Giovanni Fattori» a Convegno