“Le nostre conoscenze scientifiche relative al fenomeno delle valanghe vanno arricchendosi … ma tutto questo sapere non aiuterà lo sciatore-alpinista … nessuno lo imparerà da un libro, e nessuno sarà in grado di farsi un’opinione sul grado di pericolo di un pendio in base alle proprie conoscenze teoriche. Tutto questo lo si imparerà soltanto all’aperto, sulle bianche montagne. Lo imparerà soltanto colui che ha il dono dell’intuizione per i fenomeni della natura, colui che sente se stesso come parte della natura, colui che l’ama.” Henry Hoek, 1928
METEO & VALANGHE di Gian Carlo Nardi - ANAG
Le buone abitudini Mi informostudio personale e bollettini nivometeo Osservosegnali della montagna Interpretoconoscenze, osservazioni ed esperienza e adotto i COMPORTAMENTI adeguati alla situazione adeguati alla situazione
LE PRECIPITAZIONI
Figure isobariche tipo
Circolazione generale
Anticicloni e depressioni
Rotazione dei venti
Fronte caldo
Fronte freddo
Fronte occluso
Sbarramento
Il vento
Effetto Venturi
Effetto delle montagne
Effetto delle montagne - 2
Accumuli da vento
Temperatura e soleggiamento
Soleggiamento astronomico
Effetto delle montagne
Soleggiamento dei versanti
Le valanghe dello sciatore
Inversioni termiche
Zero termico - giorno
Zero termico - notte
Conclusioni
Per saperne di più 4 Guida pratica alla meteorologia alpina (CAI) 4 Il tempo in montagna (Kappenberger e Kerkmann - Zanichelli) 4 Il rischio di valanghe (Munter - SVI/CAI) 4 La meteorologia marina (Mursia - Glénans) 4 Alpinismo invernale [cap. L’inverno alpino] (Kurz - I Licheni - Vivalda e L’Arciere)
Lo schema comportamentale Mi informo Osservo Interpreto e mi COMPORTO di conseguenza