"P ROMUOVIAMO L ’ ABC: P ROMUOVIAMO L ’ANZIANO SVILUPPANDO IL SUO BENESSERE ATTRAVERSO LA COMUNITA’” SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE 3.2.

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"P ROMUOVIAMO L ’ ABC: P ROMUOVIAMO L ’ANZIANO SVILUPPANDO IL SUO BENESSERE ATTRAVERSO LA COMUNITA’” SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE 3.2 «C ARNIA » Una montagna di risorse, percorsi a favore di una domiciliarità diffusa e solidale 14 febbraio 2014

“P ROMUOVIAMO L ’ ABC» L’obiettivo generale del progetto è il miglioramento del benessere della popolazione anziana nel contesto carnico attraverso 3 ambiti di intervento strettamente interconnessi tra di loro: la comunità la domiciliarità la residenzialità Il progetto montagna si colloca come prosecuzione delle attività di animazione per anziani sul territorio che da anni il SSC della Carnia sta conducendo

C ONCETTI CHIAVE Abolizione dei concetti “dentro” e “fuori” per promuovere la domiciliarità nella comunità Mettersi in gioco e avere fiducia negli altri Avere coraggio di sperimentarsi anche nell’innovazione e nel confronto con gli altri Mettere assieme esperienze, risorse e capacità Per offrire maggiori opportunità e riconoscimenti alle persone anziane

A NIMAZIONE IN RETE : UN METODO DI LAVORO Negli ultimi 3 anni circa sono stati coinvolti diversi soggetti pubblici e privati che si occupano di animazione in Carnia con lo scopo di condividere i pensieri e le diverse ottiche nel campo dell’animazione cercando dei punti in comune

A NIMAZIONE IN RETE : UN METODO DI LAVORO Le azioni principali: L’équipe degli animatori Le attività congiunte La formazione congiunta

L’ EQUIPE DI ANIMATORI Si è creata un’ equipe composta dagli animatori di tutte le strutture che ha come obiettivi: conoscere le varie realtà condividere idee e progetti condividere un metodo di lavoro che passa attraverso la programmazione realizzare di fatto un’auto-formazione ampliare l’offerta per i nostri anziani.

L’ EQUIPE DI ANIMATORI Questo metodo di lavoro evita la: “ solitudine professionale ” Crediamo, infatti, che uno dei problemi principali degli animatori sia quello della condivisione delle proprie idee all’interno dei servizi, in quanto molto spesso si trova a lavorare da solo (quale unico animatore presente) e con poco tempo per pensare e per confrontarsi. Se poi a questo uniamo un quadro legislativo praticamente inesistente e dei corsi di aggiornamento sporadici e poco concreti, l’animatore si trova solo o quasi con i propri successi, frustrazioni, delusioni ma soprattutto con l’impossibilità di ampliare le proprie conoscenze, legate spesso al “fai da te”, chiudendosi in se stesso e nella propria struttura, avendo quasi una “gelosia” sulle idee innovative che trova.

L’ EQUIPE DI ANIMATORI L’ équipe degli animatori si incontra ogni due mesi per: la condivisione, il confronto e lo scambio in merito alle singole esperienze di animazione nelle varie strutture; l’analisi e la programmazione delle attività congiunte; la verifica e la valutazione delle attività realizzate; l’organizzazione della formazione congiunta.

L E ATTIVITÀ CONGIUNTE L’ aiuola (Progetto tra la Casa di riposo di Ampezzo, il Centro Diurno di Forni di Sotto e il Residence Stati Uniti d’America di Villa Santina ) La pizza canterina (Progetto tra l’ASP di Tolmezzo e il Centro Diurno di Tolmezzo) C’era una volta il Natale (Progetto tra l’ASP di Tolmezzo e il Centro Diurno di Tolmezzo) L’ animazione itinerante (Progetto l’ASP Brunetti di Paluzza e il Centro di aggregazione di Cercivento) Canto insieme in allegria (Progetto tra Residence Stati Uniti d’America di Villa Santina e il Centro di aggregazione di Lauco) L’emigrante (Progetto tra Residence Stati Uniti d’America di Villa Santina e il Centro di aggregazione di Lauco)

L A FORMAZIONE CONGIUNTA Per una carta dell’Animazione: documento in progress «5 MINUTI PER IMPOSTARE UNA NUOVA VITA; chi ha il coraggio di negarsi?» 5 minuti per l'accoglienza nei servizi. Un metodo basato sull'Approccio capacitante Percorso sulle demenze