La Stazione Meridionale
La Ferrovia Meridionale 14 maggio 1850 l’imperatore Francesco Giuseppe pose solennemente la prima pietra dell’approdo meridionale della linea ferroviaria Vienna – Trieste (via Lubiana)
Carlo Ghega (Venezia, 1802 – Vienna, 1860) Grazie alle sue capacità progettuali furono risolti molti problemi costruttivi. Nel 1851 ottenne dall’imperatore il titolo di Cavaliere della Corona. In tale anno viene realizzata questa incisione.
La Ferrovia Meridionale 27 maggio 1857 Dopo anni di lavoro venne inaugurata la linea. La realizzazione della ferrovia fu particolarmente impegnativa a causa della morfologia del territorio su cui dovevano passare i binari.
Il viadotto chiuso sul lazzaretto Per motivi igienici è stata costruita un viadotto chiuso sul tratto di ferrovia che passava sopra la lazzaretto di Santa Teresa. Questa struttura è stata demolita nel 1878 (mentre il lazzaretto lo era stato già nel 1869) per far scendere i convogli sulle rive. La fotografia d’epoca è conservata presso la fototeca dei Civici Musei di Storia e d’Arte di Trieste
La stazione provvisoria Mentre per gli impianti per le merci e quelli per il ricovero e la manutenzione di locomotive e veicoli furono sviluppati in via definitiva. Per i viaggiatori fu realizzato un fabbricato provvisorio di modeste dimensioni.
La stazione provvisoria Si trattava di un edificio costruito in legno secondo lo stile svizzero. Anche questo edificio nel 1878 venne in parte demolito e in parte utilizzato per gli alloggi del personale (casa dei ferrovieri). Nel corso degli anni Settanta del sec. XX quel che resta dell’edificio verrà demolito.
Giovanni Varoni, Stazione di Trieste, Trieste 1857 (da Zu Erinnerung an die … 1857) Da questa litografia si intuisce come sin dal 1857 esisteva un’idea progettuale su come doveva essere la futura nuova stazione. Si noti lo scalo merci verso il porto. La facciata dell’edificio in origine doveva essere come quella della stazione passeggeri.
G. Varoni, Stazione di Trieste, Trieste 1857 Come si può notare la facciata era qualificata da due torrette laterali collegate da un ingresso porticato sovrastato da una fila di finestroni con arco a tutto sesto.
Un confronto 1857 1878
Un ulteriore confronto Giuseppe Sforzi su progetto di Georg Heinrich Friedrich Hitzig, Ferdinandeo, 1856 – 1858.
La fonte d’ispirazione Paolo Veronese, Paesaggio (particolare), 1561 ca., Villa Barbaro, Maser
La nuova stazione Nel 1875 iniziano i lavori di costruzione della nuova stazione. Il progetto dell’edificio è affidato all’architetto tedesco Wilhelm Gustav Heinrich von Flattich.
Wilhelm Gustav Heinrich von Flattich Nacque a Stoccarda nel 1826 e morì a Vienna nel 1900. Studiò al politecnico di Stoccarda. Lavorò in Germania, in Francia e in Svizzera. Nel 1855 giunse in Austria e si specializzò nella realizzazione di stazioni ferroviarie. Dal 1871 al 1880 fu direttore generale della costruzione delle principali stazioni ferroviarie austriache (Graz, Innsbruck e Vienna).
In fase progettuale Flattich dovette tener presente delle seguenti due richieste: Il committente (Imperial Regia Privilegiata Società della Ferrovia Meridionale) non voleva un edificio di grandi dimensioni perché non era previsto un grande traffico di passeggeri. Sempre il committente desiderava che i costi fossero contenuti. L’amministrazione comunale auspicava invece che l’edificio avesse una facciata decorosa dato che avrebbe dato sul nuovo piazzale della Stazione.
Giovanni Varoni, Stazione di Trieste, Trieste 1857 (da Zu Erinnerung an die … 1857) Anticamente questa era detta piazza del Macello (esistente dal 1780) e dove si affacciava l’Istituto dei Poveri (1818). Nel 1856 viene inaugurato il viale di Miramare. Questa è stata ampliata grazie all’interramento di un vasto tratto di mare (anni ‘70 e ’80 del sec.XIX) e alla demolizione del Macello e dell’Isituto dei Poveri. Nel 1878 viene piantato il giardino.
La nuova stazione La nuova stazione venne inaugurata nel 1878. I lavori, in ogni caso, furono completati nel 1888.
La facciata Due torrette laterali aggettanti. Nel complesso il linguaggio architettonico è quello del Rinascimento maturo.
La facciata (particolare) Cinque aperture ad arco a tutto sesto con pensilina di ferro. Al piano superiore delle bifore su finti balconi a balaustra.
La stazione nel 1914 32. 500 uomini triestini (tra i 19 e i 42 anni) furono chiamati alle armi. Dalla stazione meridionale partirono le prime truppe dirette verso la Galizia.