LE CERAMICHE Le ceramiche (dal greco kéramos, argilla) sono ottenute dall’impasto di argilla, acqua ed eventuali addittivi, essicati e cotti a temperature.

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LE CERAMICHE Le ceramiche (dal greco kéramos, argilla) sono ottenute dall’impasto di argilla, acqua ed eventuali addittivi, essicati e cotti a temperature elevate, in modo che non possano più tornare allo stato plastico.

I TIPI DI CERAMICHE La ceramica è una lavorazione antica e molto diffusa in aree anche molto distanti tra loro. Esistono tipi diversi di ceramiche: ceramiche a pasta compatta. Hanno una bassissima porosità e buone doti di impermeabilità ai gas e ai liquidi. Non si lasciano scalfire neanche da una punta d'acciaio. ceramiche a pasta porosa. Sono tipicamente le terraglie, le maioliche e le terracotte. Hanno pasta tenera e assorbente, più facilmente scalfibile. I quattro tipi di ceramiche principali sono la terracotta, le terraglie, il gres e la porcellana, che può essere tenera o dura.

LE TERRECOTTE Sono argille comuni. la pasta è di colore rosso giallastro. Ha una resistenza meccanica ed è permeabile ai fluidi a seconda degli impieghi.

IL grès Caratteristiche del prodotto: Compattezza, durezza, impermeabilità resistenza agli agenti atmosferici. Componenti dell’impasto: Argille comuni vetrificabili. colore della pasta: rosso, rosso bruno, rosso violaceo.

LA PORCELLANA Caratteristiche del prodotto: Sono i prodotti più pregiati dell’industria ceramica: ottima compattezza, pasta omogenea, sonora, impermeabile, resistente e lucente. Componenti dell’impasto: impasti di caolino puro con quarzo e feldspato. colore dell’impasto: bianco.

L’ ARGILLA La temperatura di cottura dell'argilla è in funzione del tenore di Allumina in essa contenuta. L'argilla è molto malleabile, in quanto la presenza di acqua nella sua struttura ne migliora le caratteristiche plastiche ed è quindi molto facile da lavorare anche con le mani. Quando è asciutta, ma non ha ancora subìto il processo di cottura, diventa rigida e fragile. Se sottoposta ad un intenso riscaldamento, diventa permanentemente solida.

LAVORAZIONE DELL’ ARGILLA Selezionata e ripulita, si procede a impastare l'argilla. Questa fase tende a eliminare eventuali bolle d'aria e a renderla compatta, per prevenire il formarsi di crepe nel prodotto finito. All'impasto si aggiunge, della "chamotte", ovvero polvere ottenuta dalla macinazione della ceramica precedentemente cotta, con lo scopo di rendere il prodotto resistente agli sbalzi repentini di calore.

MODELLAZIONE Un'arte tanto antica ha accumulato nei secoli varie tecniche di modellazione.

MODELLAZIONE A MANO LIBERA È la più antica: si prende una porzione di argilla e, con il solo uso delle mani, si modella la forma desiderata. È possibile avvalersi dell'ausilio di alcuni strumenti, come le stecche o gli occhielli per le rifiniture dell'oggetto modellato.

MODELLAZIONE A COLOMBINO Questo tipo di modellazione, chiamata anche a lucignolo, prevede l'uso e l'assemblaggio dei colombini di argilla. Si dividono blocchi di argilla delle dimensioni di un sigaro e si stendono con i palmi delle mani, ottenendo dei lunghi cilindri simili a lunghi grissini. Si arrotolano questi colombini gli uni sopra gli altri, si uniscono fra di loro e si lisciano per ottenere una superficie compatta.

MODELLAZIONE A LASTRE Si prende un pane d'argilla e se ne tagliano lastre di spessore omogeneo usando un filo o stendendole con un matterello. Successivamente le lastre vengono tagliate a stampo oppure giuntate tra loro con l'aiuto di incisioni spalmate con barbottina.

MODELLAZIONE AL TORNIO Il tornio è un formato da un supporto girevole. Si pone una massa di argilla al centro del piatto girevole, avendo cura di posizionarla perfettamente in centro. Quindi si modella con uso delle mani o di altri strumenti mentre si regola la rotazione del tornio stesso. La massa di argilla che si è deciso di usare all'inizio deve essere sufficiente a formare tutto l'oggetto.

MODELLAZIONE A STAMPO Si prepara uno stampo in gesso. Quindi vi si cola dentro argilla liquida chiamata colaggio e dopo un po’ di tempo in cui il gesso fornisce all'oggetto sufficiente spessore, il colaggio superfluo viene versato e si attende che l'oggetto asciughi. Viene estratta dallo stampo e rifinita a mano. Dopo un tempo all'asciugatura, il pezzo verrà messo in forno per la 1ª cottura . La pressatura: Viene usata argilla dura e 2 matrici di stampo, e 1 che si incastra sull'altra lasciando all'interno il vuoto che viene occupato dall'argilla. Gli stampi si montano su una pressa, ponendoli uno di fronte all'altro. Le 2 superfici si avvicinano e foggiano l'argilla all'interno dello stampo.

ESSICAZIONE Gli elementi formati devono subire un graduale essicamento, che riduce al minimo la quantità di acqua contenuta; essa può essere effettuato all’aria aperta con protezione dalla pioggia e dai raggi solari, oppure in appositi essicatoi.

COTTURA In questa fase l’argilla perde la sua plasticità e acquista durezza e resistenza. La cottura avviene in forno, a temperature variabili a seconda dei prodotti, da 900 °C a 1150 °C per i laterizi da 950 °C a 1400 °C per tutti gli altri prodotti ceramici

SMALTATURA E DECORAZIONE La superficie dei prodotti ceramici viene resa del colore e dell’aspetto voluti tramite l’applicazione dello smalto o della vetrina. La decorazione viene eseguita con colori resistenti alle alte temperature; può essere applicata sopra o sotto il rivestimento.

PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PIASTRELLE CERAMICHE I processi fondamentali sono due: monocottura - la materia prima viene generalmente approntata con processo a processo ad umido e l'essiccazione è a spruzzo. bicottura - in questo caso la preparazione della materia prima segue quasi sempre un processo a secco. Il ciclo produttivo industriale è composto da varie fasi: preparazione delle materie prime, formatura, essiccamento, smaltatura, cottura e scelta.

SMALTATURA E RICOTTURA Il rivestimento viene fissato mediante un’ulteriore cottura. Il prodotto acquista così le sue definitive caratteristiche di durezza, brillantezza e resistenza.