AMBIENTE E AGRICOLTURA Prof. Antonella ruggiero

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AMBIENTE E AGRICOLTURA Prof. Antonella ruggiero TECNOLOGIA AMBIENTE E AGRICOLTURA Prof. Antonella ruggiero

INDICE: STORIA I FATTORI CLIMATICI IL TERRENO AGRARIO

Le prime piante STORIA Durante il Medioevo giunsero in Europa nuove piante portate dagli arabi: riso, cotone, carrubo, pistacchio, spinacio, agrumi. Dopo la scoperta dell'America giunsero il mais, la patata, la zucca, il fagiolo, l'arachide, il pomodoro, il peperone, la papaya CONTINUA

vegetale ed umana e che consentono di formulare ipotesi circa il clima “Il passato del pianeta è come una galleria buia, all’interno della quale si trovano sparse qua e là alcune fioche lampadine che illuminano frammenti più o meno remoti”. Questa frase è di Un geologo, ed è un ottimo viatico per un tempo definito “rivoluzione” neolitica, la quale vede l’invenzione dell’agricoltura nella mezzaluna fertile (area compresa fra gli odierni Iraq, Turchia, Israele). Tale evento, di portata unica per la storia dell’umanità, viene descritto alla luce di una serie di indicazioni che emergono da ricerche nei settori della paleoclimatologia, della genetica vegetale ed umana e che consentono di formulare ipotesi circa il clima caratteristico del periodo coincidente con la fine dell’ultima glaciazione e circa il ruolo che un tale clima ha potuto giocare nell’innesco della rivoluzione neolitica. HOME

I FATTORI CLIMATICI CONTINUA I fattori di interesse dell’agrometeorologo sono: l’atmosfera, almeno nella porzione (troposfera) che ospita i fenomeni meteorologici; il suolo, almeno fino alla profondità dove si trovano falde che riforniscono le radici di acqua per capillarità, e naturalmente le colture stesse, intese sia dal punto di vista strettamente vegetale, che in relazione alla capacità di dare prodotti, grazie al lavoro degli agricoltori. CONTINUA

I principali fattori sono : -le radiazioni solari Per fare un esempio concreto la produzione del frumento dipende dalla disponibilità di un terreno adeguatamente lavorato e in buone condizioni idriche e termiche, sufficienti alla germinazione del seme in tempi non eccessivamente lunghi. La data effettiva della germinazione e delle successive fasi di sviluppo della pianta (es. spigatura, maturazione) dipende dalla situazione termica dell’anno specifico e può variare per lo stesso sito anche di diverse settimane, a parità di altre condizioni. I principali fattori sono : -le radiazioni solari -la temperatura ottimale -l’acqua HOME

LE RADIAZIONI SOLARI L’energia solare è alla base di ogni forma di vita vegetale: il sole riscalda l’atmosfera terrestre, l’acqua e il terreno , determinandone la temperatura. Per meglio utilizzare la radiazione luminosa, nel nostro emisfero, si preferisce seminare in autunno così in primavera la pianta sarà più sviluppata. Inoltre, si adottano tecniche colturali tali da consentire alle foglie la piena intercettazione di luce: si distribuiscono le piante sul terreno in modo uniforme e regolare orientando i filari in direzione Nord –Sud intervenendo con adeguati sistemi di potatura. INDIETRO

LA TEMPERATURA OTTIMALE La temperatura è un fattore climatico molto importante per la vita delle piante ed è ottimale , cioè varia a seconda dell’area. INDIETRO

L’ACQUA L’acqua che serve alle piante proviene dal terreno: il terreno a sua volta la cede per evaporazione dovuta alla radiazione solare, l’atmosfera sotto forma di vapore che è molto utile per la vita delle piante. INDIETRO

IL TERRENO AGRARIO Il terreno agrario si differenzia da quello naturale in seguito all’intervento dell’uomo, che coltiva le piante e ne sorveglia lo sviluppo per coglierne i frutti. In uno strato profondo solo pochi decimetri chiamato humus si concentrano continui processi biologici e complesse reazioni chimiche, che consentono la nascita e lo sviluppo dei vegetali. Il terreno agrario è un sistema assai complesso, risultato della presenza di svariante componenti: Sostanze minerali ,organiche, organismi viventi, acqua e aria.

Il suolo agrario La tessitura La Sostanza organica I Diversi tipi di suolo

La struttura del suolo agrario Le diverse particelle inorganiche del terreno possono unirsi tra loro grazie all'azione aggregante della componente argillosa e della componente organica. Di conseguenza il suolo agrario si presenta generalmente sotto forma di grumi di particelle legate tra loro. Il suolo agrario, a seconda del tipo di struttura, assumere denominazioni diverse: compatta, glomerulare, vacuolare, ecc. Il tipo di struttura influenza le caratteristiche fisiche, chimiche, ed agronomiche del suolo. INDIETRO

I DIVERSI TIPI DI SUOLO HUMUS PARTICELLE MINERALI ARGILLA RADICI ROCCIA MADRE indietro

La tessitura I terreni possono essere classificati in base alla tessitura, cioè al contenuto percentuale di particelle di calibro diverso. La composizione del suolo viene determinata facendo attraversare un campione di terra seccata attraverso una serie di setacci. Composizioni diverse in scheletro, sabbia, limo e ed argilla conferiscono al suolo proprietà fisiche, meccaniche ed agronomiche diverse . In base alla composizione percentuale di sabbia, limo ed argilla ogni terreno assume una particolare denominazione, generalmente ottenuta utilizzando dei grafici detti triangoli della tessitura.

In base alla prevalenza di un tipo di particelle sulle altre, si hanno terreni argillosi, limosi, sabbiosi, e le diverse situazioni intermedie (argilloso-sabbioso, argilloso-limoso, sabbioso-argilloso, ecc.); in particolare viene indicato come franco un terreno dalla composizione intermedia, dove nessuna frazione prevale con le sue caratteristiche sulle altre, ideale per la coltivazione. Si possono incontrare altre espressioni (terreno forte, di medio impasto, ecc.) che però hanno solo valore pratico. INDIETRO

Il sostanza organico La sostanza organica è in gran parte costituita dai resti di animali e vegetali, più o meno evoluti e trasformati, presenti nel terreno. Le sostanze di origine organica vengono demolite nel terreno dalla azione della microflora/fauna presente; questo processo porta da un lato alla mineralizzazione (liberazione di elementi semplici assimilabili dalle radici delle piante), dall'altra all'umificazione (formazione di sostanze chimiche complesse denominate humus).

L'humus funge da serbatoio di fertilità del suolo, in quanto può, a seconda delle caratteristiche del terreno, rilasciare nel tempo elementi semplici assimilabili dalle piante. La sostanza organica complessiva presente nel terreno viene espressa in percentuale, e viene stimata a partire dalla quantità di carbonio presente nel terreno, elemento caratteristico delle sostanze di origine organica. INDIETRO

FORMATO DAL GRUPPO : SPECIAL-A