I DANNI DELL’ALCOL Dott. Paolo Strignano - Prof. Mauro Salizzoni

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Transcript della presentazione:

I DANNI DELL’ALCOL Dott. Paolo Strignano - Prof. Mauro Salizzoni Centro Trapianto Fegato – Chirurgia Generale Città della Salute e della Scienza di Torino

Introduzione e definizione (1) ALCOLISMO è una sindrome patologica determinata dall'assunzione acuta o cronica di grandi quantità di alcol. Solo a partire dalla fine del XX secolo, l'alcolismo è stato considerato un disturbo correlato alla dipendenza. In medicina il termine è stato sostituito dal concetto di "abuso di alcol" e "dipendenza da alcol“ e, più recentemente da "sindrome da dipendenza da alcool“. Introduzione e definizione (1)

Introduzione e definizione (2) I meccanismi biologici alla base sono incerti. Fattori di rischio: ambiente sociale, stress, salute mentale, predisposizione genetica, età, etnia, sesso. L'abuso a lungo termine produce cambiamenti fisiologici nel cervello, come la tolleranza e la dipendenza fisica. Tali cambiamenti, relativi alla chimica del cervello, portano l'alcolista all'incapacità compulsiva di smettere di bere. I danni dall'abuso di alcol colpiscono quasi ogni organo del corpo, compreso il cervello, causando una serie di disturbi fisici e psichici. Introduzione e definizione (2)

Dimensione del problema Fonti bibliche, egiziane e babilonesi riportano storie di abuso, dipendenza e problemi sociali. 1647 un monaco greco associò l'abuso cronico di alcol a tossicità a livello del sistema nervoso e ad una vasta gamma di altri disturbi medici, come convulsioni, paralisi ed emorragie interne. 1920 gli effetti dell'abuso di alcol portano in USA al proibizionismo (per un breve periodo…). 2005 costo alcolismo in USA: 220 miliardi di dollari all'anno (più di cancro e obesità). Dimensione del problema

Assorbimento: bocca, esofago, stomaco e, soprattutto, intestino tenue Assorbimento: bocca, esofago, stomaco e, soprattutto, intestino tenue. Aumenta se soggetto a digiuno Escrezione: polmoni, urina e sudore (2- 10%). La maggior parte è metabolizzata dal fegato in acetaldeide. Il metabolismo epatico può essere indotto in caso di ripetute esposizioni all’etanolo Etanolo: metabolismo

Effetti comportamentali Concetto “legale” di alcolemia (ad es. codice della strada: 500 mg/dl), ma alterazioni cognitive e comportamentali già a 20-30 mg/dl!!! Meccanismo d’azione: alterazione neurotrasmettitori e fluidità membrane Quando le cellule si sono adattate all’esposizione cronica all’etanolo, le alterazioni strutturali o biochimiche non possono normalizzarsi se non dopo settimane o più: la persona ha bisogno di etanolo per funzionare al meglio, cioè è fisicamente assuefatta (dipendenza psicologica = stato di malessere in assenza della sostanza) Effetti comportamentali

Effetto sedativo sul SNC, (riduce l’attività neuronale e la latenza del sonno) preceduto, a bassi livelli, da transitorio effetto stimolante. Effetto “blackout” da alcol: si dimentica quanto successo durante lo stato di ebbrezza 5-15% neuropatie periferiche (effetto diretto + carenza vitamine) Sindromi di Wernicke e Korsakoff: profonda amnesia, paralisi VI paio nn. cranici, atassia. Solo 25% completa reversibilità. Degenerazione cerebellare: instabilità della stazione eretta e della marcia Effetti sul SNC (1)

Alterazioni della memoria (possono permanere anche dopo sospensione prolungata) Demenza alcolica (cronica) Alcolista = “grande simulatore”: sia durante l’ebbrezza sia durante l’astinenza possono osservarsi pressoché tutte le sindromi psichiatriche! Intossicazione patologica o idiosincrasica: stato di agitazione e confusione successivo a dosi molto basse di alcol e verso cui l’individuo è amnesico (raro, necessari danni cerebrali pre- esistenti, talora invocata indebitamente per fini legali) Effetti sul SNC (2)

Effetti apparato digerente (1) Esofago e stomaco: infiammazione (effetto diretto, reflusso) sintomatici con dolori ed emorragie. Varici esofagee nei pazienti cirrotici Intestinuo tenue: l’etanolo viene assorbito in maggior parte nel primo tratto del tenue, interferendo con l’assorbimento di vitamine del gruppo B ed altre sostanze. Acutamente può indurre diarrea per aumentata motilità intestinale e riduzione dell’assorbimento di H2O Pancreas: pancreatite acuta e cronica Effetti apparato digerente (1)

Effetti apparato digerente (2) Fegato: l’etanolo viene trasportato al fegato dove costituisce un combustibile privilegiato. Si riducono funzioni metaboliche epatiche riducendo la disponibilità di glucosio; si accumula grasso nelle cellule epatiche. Danni reversibili nell’individuo sano ma con esposizione ripetute si verificano gravi alterazioni con epatite e cirrosi Maggior rischio di cancro (testa, collo, esofago, cardias, fegato, pancreas, mammella). Cancro 2a causa di morte per gli alcolisti dopo malattie cardiovascolari. Effetti apparato digerente (2)

Effetti sistema ematopoietico L’alcol acutamente altera la produzione dei globuli rossi (diventano più grandi – MCV-) con una lieve anemia. L’assunzione cronica riduce la produzione dei globuli bianchi (rischio infezioni, danno epatico, rischio di cancro) In cronico si riducono le piastrine per alterazioni funzionali. In caso di cirrosi: ipersplenismo Effetti sistema ematopoietico

Effetti sistema cardiovascolare L’etanolo diminuisce la contrattilità miocardica e provoca vasodilatazione periferica: riduzione pressione arteriosa e, per compenso, aumento della frequenza. Patologie cardiovascolari 1a causa di morte. Vino rosso (1-2 bicchieri/die) riduce il rischio di morte per patologie cardio- vascolari verosimilmente per l’aumento del colesterolo HDL (solo per soggetti adulti cardiopatici!) Effetti sistema cardiovascolare

Effetti sistema genitourinario Acutamente modeste dosi di etanolo (es. alcolemia di 100 mg/dl) possono aumentare l’impulso sessuale negli uomini, ma contemporanea riduzione della capacità di erezione. Alcolisti cronici: uomini possono manifestare atrofia testicolare irreversibile; donne amenorrea, riduzione dimensione ovaie, infertilità e poliabortività spontanea Effetti sistema genitourinario

In gravidanza: rapido passaggio attraverso la placenta. Sindrome fetale da alcol: alterazioni del viso, abbozzo del padiglione auricolare, denti piccoli con poco smalto, malformazioni cardiache, microcefalia con ritardo mentale La precisa quantità di etanolo ed il periodo di maggior vulnerabilità non sono definiti: consigliabile astensione assoluta!!! Effetti sul feto

Diagnosi: esami ematici In acuto: ricerca dell’etanolo nel sangue (non distingue alcolista da non-alcolista) In caso di assunzione cronica: Macrocitosi (globuli rossi di dimensioni elevate) GGT elevata Aumento di AST e ALT (rapporto AST/ALT 2:1) Attenzione: nessuno di questi esami del sangue può essere utilizzato come metodo di screening. Diagnosi: esami ematici

Molteplici fattori favoriscono una persona a continuare a bere, tutti questi devono essere affrontati al fine di prevenire una ricaduta. Le comunità di trattamento generalmente sostengono un approccio di tolleranza zero verso gli alcolici. La disintossicazione dall'alcol è un arresto brusco del suo consumo, realizzato spesso grazie alla sostituzione con dei farmaci che hanno effetti simili e prevengono l'astinenza. Ambulatoriale o ricovero ospedaliero. Non è un trattamento per l'alcolismo, ma il primo passo verso l'inizio di altri programmi indirizzati alla riduzione del rischio di recidive. Terapia

Prognosi Comuni cause di morte: Complicazioni cardiovascolari Cancro Cirrosi Eventi traumatici Suicidi (distorsione fisiologica del cervello + isolamento sociale). 18% degli alcolisti si toglie la vita (>50% dei suicidi associati alla dipendenza da alcol o droga, negli adolescenti >70%) Prognosi

Raccomandazioni conclusive L’alcol provoca tolleranza e dipendenza e danneggia i nostri organi. Per i giovani, specie le donne, aumenta il rischio delle più comuni cause di morte (traumi, cancro della mammella) Effetti benefici? Solo negli uomini adulti con fattori di rischio per patologia cardiovascolare. Per gli uomini <45 aa in buona salute l’assunzione moderata di alcol determina più rischi che benefici sulle cause di morte, anche se un consumo di 1 “drink”/die non sembra influire sulla salute. Raccomandazioni conclusive