L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività SVILUPPO E GESTIONE DELLE ATTIVITA’ - TRACCIA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Protocollo Operativo per: EMERGENZE DI PROTEZIONE CIVILE
Advertisements

Renzo Marin – CRC Veneto Progetto CRC-CNIPA
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
1 I SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (TPL) SCOLASTICI RETE CONSOLIDATA MA CON MARGINI DI FLESSIBILITA -PROGRAMMI DESERCIZIO AUTOLINEE (da libretto.
Progetto Sperimentale Home Care
La formazione a supporto della qualità della
Le nuove funzioni della piattaforma Puntoedu lingue.
Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Livorno 26/11/2007 Asse 1 Accessibilità e Reti.
Area Risorse Umane 25 Ottobre 2006 Consolidare i Manager di oggi e preparare quelli di domani.
05/06/2008 Autorizzazioni ai Trasporti Eccezionali: lautomazione del procedimento Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità Direzione Mobilità - Direzione.
ValutaPASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro Coordinamento Nazionale,
Piani regionali di prevenzione il sostegno del Cnesps 17 dicembre 2009.
Progetto Ccm: PASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro.
Obiettivi PASSI Networking Mantenere un elevato grado di scambio di esperienze, aiuto reciproco e comunicazione interna Organizzare gli incontri.
Orientamento e inserimento lavorativo
16/17 Novembre 2007 Hotel de Ville,Avellino Il Governo clinico nel paziente cardiopatico cronico Franco Ingrillì Centro di riferimento Regionale per lo.
18/06/08 InterPro – Interoperabilità di Protocollo Walter Volpi Regione Toscana Livorno - 4 luglio 2008.
Comitato metodologie 20 maggio 2011 Rete dei metodologi La costruzione dei centri di competenza.
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
La sperimentazione degli algoritmi
ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO Uno strumento a supporto dellindagine sulla salute e sicurezza nellambiente di lavoro del.
Progetto ChORUS Competenze, Organizzazione, Risorse Umane a Sistema PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E.
LAquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Definizione degli strumenti necessari per sviluppare il sistema di georeferenziazione.
LAquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Attori e risorse attivabili ATTORI E RISORSE ATTIVABILI - TRACCIA Verranno analizzati.
Modulo 1 Sorveglianza degli incidenti stradali e domestici attraverso i dati PS LAquila, 20 Aprile 2007.
SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI E STRADALI : un percorso per gli operatori GEOREFERENZIAZIONE E STUDIO ULISSE dot.ssa GIOVANNA.
SIMG PE Software della raccolta dati in MG Regione Abruzzo A cura di PIO PAVONE.
Monitoraggio attivo sulle reazioni avverse da farmaci e sulle interazioni, sulla comprensione dei contenuti del Foglio Informativo da parte del paziente.
Il Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa Il progetto Isfol - Miur Valutazione della qualità delle azioni previste dal PON.
1 Ottobre 2003 ConcorsoTarta…Volpe 17 Dicembre 2003 Premiazione ConcorsoTarta…Volpe.
NUOVO SISTEMA DI REMUNERAZIONE IL CASO DEI SERVIZI PER LE DIPENDENZE.
Relatore: Dott. Saverio Romano
Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico 5.1.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
La formazione a supporto della qualità della Rilevazione degli incidenti stradali.
Progetto di ricerca per la prevenzione dell'infortunistica stradale nella Regione Sardegna
Premessa Ottimizzazione del processo di gestione delle missioni e realizzazione di un sistema informativo che copra integralmente tutte le fasi del processo.
LA PREVENZIONE DELLE CADUTE A DOMICILIO Stato di avanzamento
Corso di Ingresso per aspiranti volontari Appunti sul Sistema di PC
Area BASE Modulo Base - Controparti. Area BASE Modulo Base - Controparti Il Modulo BASE contiene le funzioni e i 3 gruppi di archivi utilizzati in comune.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
UNITA’ MOBILE DI DECONTAMINAZIONE SANITARIA
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
1. POPOLAZIONE PATTO PER LA SICUREZZA PER IL COMUNE DI LUCCA E I COMUNI DELLA VERSILIA LUCCA VIAREGGIO CAMAIORE MASSAROSA FORTE DEI MARMI PIETRASANTA.
2 Creazione di un sistema integrato di sicurezza per la gestione in modo unitario e condiviso, nel rispetto delle reciproche competenze, delle problematiche.
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
1 Forum PA – 8 maggio 2006 RFID per la Pubblica Amministrazione I. Macrì RFID per la Pubblica Amministrazione Indra Macrì Area Infrastrutture Nazionali.
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Supplemento al n°109 del 12 maggio 2001 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione.
I° RIUNIONE GRUPPI DI LAVORO I temi di approfondimento, i prodotti attesi, l’organizzazione del lavoro Roma, 24 Maggio 2007.
La Gestione della Maxiemergenza
Controllo di gestione, strumenti di pianificazione
Variabili temporali Analisi statistica
PATTO PER LA SICUREZZA CABINA DI REGIA ESAME DEI FURTI IN ABITAZIONE DEI SEI COMUNI ADERENTI AL PATTO PER LA SICUREZZA ATTRAVERSO GLI HOT SPOT Prefettura.
Applicazione alla programmazione Riparto contributi regionali alle Province liguri per le gestioni associate di cui all’art. 5 L.R. 31/2008 Tenendo delle.
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
II FASE - Linea d’azione 2 “Il riuso delle soluzioni di eGovernment” 10 maggio 2004 Roberto Pizzicannella CNIPA – Area Innovazione Regioni ed Enti Locali.
I numeri della VIOLENZA DI GENERE
Una lettura del territorio per il territorio Incidentalità stradale in Liguria Anna Militello Ufficio territoriale Istat per la Liguria Genova, 29 ottobre.
“ CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile” a cura della funzione FORMAZIONE del CCV-MI ( Comitato di Coordinamento Volontariato di.
1 Progetto RILFEDEUR RILevazione FEnomeni di DEgrado URbano Sintesi del Progetto.
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
Attrazione Investimenti: Protocollo di Intesa Regione Toscana – UPI – ANCI Avviso finalizzato alla rilevazione della aree produttive e/o direzionali.
1 Milano, 8 marzo 2011 Good Practice 2011 Audit. 2 Il Good Practice Audit Il secondo sotto-progetto si pone due obiettivi: 1.Valutare e confrontare le.
Progetto CRMAIS per il miglioramento della sicurezza stradale Centro Regionale Monitoraggio Analisi Incidenti Stradali Progetto CRMAIS per il miglioramento.
L’ECM per potenziare il fattore di sviluppo “capitale umano” nella sanità Filippo Palumbo Direttore Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli.
Transcript della presentazione:

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività SVILUPPO E GESTIONE DELLE ATTIVITA’ - TRACCIA “Verrà valutata la rilevanza e la modalità di sviluppo delle azioni necessarie per lo sviluppo del sistema. Si prenderanno in esame i prerequisiti di partenza e le azioni necessarie per l’avvio del sistema. 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema … 2. Avvio del sistema di sorveglianza …”

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema a) Valutazione degli obiettivi regionali in merito alla fattibilità dello sviluppo di un sistema di monitoraggio e georeferenziazione degli incidenti stradali La valutazione degli obiettivi regionali deve tenere conto delle esigenze ed aspettative dal punto di vista sanitario, ma anche delle necessità/possibili vantaggi per la Pubblica Aministrazione nel settore della gestione infrastrutture. E’ bene tenere conto che: - gli obiettivi da perseguire per i diversi attori sono spesso molto diversi - gli obiettivi non sono per tutti gli attori sempre cogenti, a volte sono solo a livello di indirizzi di massima

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema b) Valutazione del livello di interesse degli attori identificati in relazione al progetto e valutazione della disponibilità delle risorse umane/economiche da mettere in gioco La valutazione del livello di interesse dovrebbe avvenire sulla base di un’analisi preliminare presso tutti gli attori coinvolti. In molti casi è opportuno valutare (congiuntamente con ogni attore) il valore dei benefici ottenibili attraverso il sistema e gli oneri (economici e non) connessi allo sviluppo. Nell’esperienza del sistema Mitris in Trentino, in ordine di livello di interesse: la Pubblica Amministrazione (finanziatore del sistema) si è dimostrata la più interessata alla georeferenziazione degl incidenti (sia Servizio Gestione Strade per la pianificazione che Servizio Statistica per il decentramento) la Sanità Pubblica (nella figura dell’Osservatorio Epidemiologico) ha sempre dimostrato la massima disponibilità per l’accesso al dato e ha utilizzato Mitris per campagne di prevenzione e analisi epidemiologiche le Forze dell’Ordine si sono dimostrate interessate limitatamente alla possibile semplificazione amministrativa (produzione automatica delle comunicazioni di legge alla Motorizzazione Civile e al commissariato del Governo ed esonero dalla comunicazione all’ISTAT)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema c) Definizione degli atti formali necessari per avviare il progetto in riferimento alle strutture ISTAT competenti a livello locale, alla pubblica amministrazione, alle Forze dell’Ordine, al sistema sanitario le Strutture ISTAT, sia nel caso di georeferenziazione dati F.O. che nella soluzione minima, devono essere coinvolte nel Progetto formalmente, in quanto ISTAT prevede la decentralizzazione (almeno della raccolta del cartaceo e del controllo sui dati) e la restituzione del tracciato dati da parte della sede romana ISTAT la Pubblica Amministrazione nel caso della soluzione minima è coinvolta dal lato del competente Servizio Statistica, se esistente (v. Strutture ISTAT), nel caso del sistema con I dati delle F.O. sarà con molta probabilità il capofila del progetto e dovrà/potrà occuparsi personalmente degli atti formali necessari le Forze dell’Ordine potrebbero partecipare separatamente (es. Polizie Municipali medio-piccole se l’area di interesse è limitata), ma è oppurtono coordinare le diverse F.O. istituzionalmente (Prefettura o Commissariato del Governo)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema d) Analisi dei dati disponibili e progettazione delle modalità di integrazione: - utilizzo dei soli dati ISTAT e collegamento di un sottoinsieme dei dati con georeferenziazione approssimativa; la struttura del dato ISTAT è omogenea a livello nazionale e quindi la qualità del dato disponibile è sempre la stessa dal lato del dato sanitario è necessario valutare il livello di informatizzazione di ciascun flusso (118, Pronto Soccorso, SDO) e l’eventuale livello di integrazione fra essi una volta valutati tali aspetti, l’integrazione dovrà avvenire individuando chiavi di collegamento univoche che possano garantire il massimo livello di linkage possibile

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema d) Analisi dei dati disponibili e progettazione delle modalità di integrazione: - utilizzo dei rilievi delle Forze dell’Ordine con collegamento e georeferenziazione precisi. la struttura del dato delle Forze dell’Ordine non è omogenea a livello nazionale ma I verbali di Polizia sono solitamente molto dettagliati e offrono diverse possibilità di collegamento dal lato del dato sanitario è necessario valutare il livello di informatizzazione di ciascun flusso (118, Pronto Soccorso, SDO) e l’eventuale livello di integrazione fra essi una volta valutati tali aspetti, l’integrazione dovrà avvenire individuando chiavi di collegamento univoche che possano garantire il massimo livello di linkage possibile

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema e) Valutazione e definizione delle esigenze formative ed organizzative per automatizzare la raccolta dati nei flussi attuali e definizione di eventuali azioni di reenginering - nel caso della soluzione solo ISTAT è sufficiente formare dei tecnici che si occupino dell’integrazione (linkage) fra dato ISTAT e sanitario; - nel caso di utilizzo dei dati F.O. sarà necessario formare gli agenti (nel caso bisogni fornire un software di rilievo ad hoc)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema f) Definizione dei compiti di ciascun attore coinvolto Esempio dei compiti nel Sistema Integrato di Monitoraggio Mitris in Provincia di Trento Pubblica amministrazione (SGS): coordinamento del Progetto e pianificazione delle ricadute del sistema dal lato della gestione delle infrastrutture (analisi, reportistica, logistica) Pubblica Amministrazione (Servizio Statistica): decentralizzazione della comunicazione ISTAT e monitoraggio del flusso dati F.O. Azienda Provinciale per I Servizi Sanitari: gestione dei flussi dati sanitari e loro messa a disposizione per il sistema, utilizzo per analisi e pianificazione di campagne di prevenzione Forze dell’Ordine: data entry e verifica dello stato di incidentalità sul territorio di competenza Gruppo tecnico: sviluppo e mantenimento della piattaforma tecnologica per la gestione e analisi dei dati e supporto tecnico a tutti gli attori coinvolti Nel caso della soluzione minima?...

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 1. Azioni preparatorie per l’avvio del sistema g) Avviare le fasi formative necessarie sia sul piano organizzativo che sul piano informativo e tecnico - Nel caso della soluzione con il solo dato ISTAT non è probabilmente necessaria formazione particolari (ipotizando conoscenze tecniche dal lato informatico e analizzando il tracciato record) - A partire dall’esperienza del Sistema Integrato di Monitoraggio Mitris in Provincia di Trento, nel caso di utilizzo dei dati delle F.O. è necessario formare sia gli agenti responsabili dell’inserimento dei verbali dei sinistri sia gli utilizzatori finali del sistema (tecnici o referenti provinciali)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza a) Prevedere una fase di sperimentazione in cui i dati di base, sia per il versante del dato di incidentalità (Forze dell’Ordine o ISTAT/ACI) che per il versante sanitario, sono analizzati e valutati in termini di completezza, copertura territoriale e qualità Dato ISTAT: standard minimo nazionale in termini di completezza e qualità, ma con copertura territoriale spesso incompleta (non tutti comunicano)! Dato delle Forze dell’Ordine: verificare l’aderenza dei verbali delle Forze dell’Ordine operanti sul propri territorio con gli standard nazionali se disponibili (solo Arma dei Carabinieri e Polizia Stradale) e verifica della presenza dei campi che si ritengono utili alle analisi da effettuare con il sistema a regime => eventualmente proporre un verbale condiviso a livello locale Es: da un verbale adeguatamente compilato possono essere ricavate in media 120 variabili

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza b) Definire le aree geografiche da coinvolgere, anche in relazione alla qualità organizzativa ed informativa locale: - dal lato sanitario dando la preferenza ad ambiti territoriali in cui siano presenti dei PS e/o 118 informatizzati e la qualità dell’archivio SDO sia soddisfacente; Effettuare un’analisi preliminare a tappeto su tutte le strutture esistenti? Valutare gli aspetti struttura per struttura e decidere dove intervenire o realizzare il sistema

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza b) Definire le aree geografiche da coinvolgere, anche in relazione alla qualità organizzativa ed informativa locale: - dal lato del dato delle Forze dell’Ordine dando la preferenza ad ambiti in cui la collaborazione prevista sia alta, a zone con forte informatizzazione del dato storico, in seconda battuta (nel caso venga scelta la soluzione minima) a zone in cui la comunicazione del dato ISTAT sia completa;

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza b) Definire le aree geografiche da coinvolgere, anche in relazione alla qualità organizzativa ed informativa locale: - dal lato del livello di incidentalità, preferendo le zone dove il rischio percepito dai tecnici di settore sia alta e la numerosità di incidenti sia notevole. Si consiglia di effettuare un’indagine attraverso la somministrazione di questionari specifici alle diverse Forze dell’Ordine e ai decisori in ambito stradale, in modo da costruire una sorta di “database strategico” per la scelta delle eventuali zone pilota

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza c) Sperimentazione delle procedure di linkage Dati sanitari Inc. Str. Mitris San. Collegamento ed integrazione in DB MITRIS MITRIS 1.Data incidente 2.Sesso 3.Data di nascita Creazione di una chiave di collegamento Database 118, PS, SDO Estrazione relazioni potenziali: incidenti avvenuti in strada traumatismi (con ICD10) Attività di verifica di qualità del dato (per MITRIS)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza d) Definizione delle potenzialità di analisi realizzabili con il sistema di monitoraggio, come selezione per aree geografiche, per caratteristiche degli incidenti e della strada, per caratteristiche del paziente, per livello di gravità Per ogni evento di incidente: 1.georeferenziazione (tramite WebGIS o progressiva chilometrica) variabili di rilievo a.55 campi ISTAT, b.ulteriori campi tratti da protocolli di rilievo già in uso presso le Forze dell’Ordine o tratti da studi EU variabili sanitarie a. “118”, 34 campi b. Pronto Soccorso, 44 campi c. S.D.O., 23 campi L’utilizzo dei dati ISTAT mette a disposizione un minor numero di campi per l’analisi (per dettagli vedi.xls…)

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza d) Definizione delle potenzialità di analisi realizzabili con il sistema di monitoraggio, come selezione per aree geografiche, per caratteristiche degli incidenti e della strada, per caratteristiche del paziente, per livello di gravità Selezione per aree geografiche: per strada per comune dell’evento per A.S.L. per Provincia per Regione per zone poligonali liberamente scelte (con digitalizzazione) … Selezione per caratteristiche di incidenti e strada: per tipo di strada (statale, provinciale, urbana, extraurbana,...) per presenza di segnaletica per tipo di intersezione (incrocio a raso, corsie di accelerazione…) … per tipo di incidente (scontro frontale, laterale, tamponamento…) per numero e tipo di veicoli coinvolti per entità del traffico per condizioni meteo … Per caratteristiche sanitarie: per scala del coma di Glasgow per mezzo di soccorso per ospedale di destinazione. per codice Triage per giorni di prognosi per tipo di ricovero per diagnosi …

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza e) Identificazione degli outcome di interesse, identificazione degli indicatori di gravità Outcome per il gestore delle infrastrutture viarie: diminuzione del numero di incidenti nelle zone identificate come a maggior rischio dal sistema, grazie ad interventi mirati scelti in maniera oggettiva Outcome dal lato sanitario: diminuzione di costi sanitari associati agli incidenti, valutazione dell’efficacacia e conseguente pianificazione di nuove campagne di sensibilizzazione mirate … Indicatori di gravità: sono essenzialmente legati alla pericolosità intrinseca delle zone analizzate, in funzione della frequenza/densità di incidenti e della gravità degli stessi Esempio:

L’Aquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Sviluppo e gestione delle attività 2. Avvio del sistema di sorveglianza f) Definizione della reportistica: numero eventi, per area territoriale, per tipo di paziente, per caratteristica della strada, per livello di gravità ecc. La reportistica che il sistema dovrebbe permettere di estrarre in maniera più o meno automatica dipende molto dalle diverse esigenze degli attori (Aziende Sanitarie, Forze dell’Ordine, Pubblica Amministrazione) Esempio: reportistica automatica via web/mail per la Pubblica Amministrazione