Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo Guido Guinizzelli Considerato precursore dello stil novo Nato intorno al 1230 morto nel 1276
Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo che fate quando v’encontro, m’ancide: Amor m’assale e già non ha riguardo s’elli face peccato over merzede, ché per mezzo lo cor me lanciò un dardo ched oltre ’n parte lo taglia e divide; parlar non posso, ché ’n pene io ardo sì come quelli che sua morte vede. Per li occhi passa come fa lo trono, che fer’ per la finestra de la torre e ciò che dentro trova spezza e fende: remagno come statüa d’ottono, ove vita né spirto non ricorre, se non che la figura d’omo rende. Il vostro bel saluto e lo sguardo nobile che mi rivolgete quando vi incontro,mi uccidono: Amore mi assale e non si preoccupa se mi reca danno oppure grazia, perchè attraverso il cuore mi lanciò una freccia che da parte a parte lo taglia e lo divide; non sono in grado di parlarne,perchè io brucio nella sofferenza come colui che vede la sua morte. passa attraverso gli occhi come fa il fulmine che penetra con violenza attraverso la finestra della torre spezzando tutto cio che trova all'interno della stanza: resto come una statua d'ottone all'interno della quale non c'è vita ne anima se non per il fatto che esteriormente rimanda l'immagine di un essere umano.
Metrica Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo che fate quando v’encontro, m’ancide: Amor m’assale e già non ha riguardo s’elli face peccato over merzede, ché per mezzo lo cor me lanciò un dardo ched oltre ’n parte lo taglia e divide; parlar non posso, ché ’n pene io ardo sì come quelli che sua morte vede. Per li occhi passa come fa lo trono, che fer’ per la finestra de la torre e ciò che dentro trova spezza e fende: remagno come statüa d’ottono, ove vita né spirto non ricorre, se non che la figura d’omo rende. A B C D E Sonetto composto da due quartine e due terzine Versi endecasillabi Nelle quartine la rima è alternata(ABAB) Mentre nelle terzine è ripetuta (CDE-CDE) Sono presenti rime siciliane: V. 2,4; 6,8
Stile Lo vostro bel saluto e ’l gentil sguardo che fate quando v’encontro, m’ancide: Amor m’assale e già non ha riguardo s’elli face peccato over merzede, ché per mezzo lo cor me lanciò un dardo ched oltre ’n parte lo taglia e divide; parlar non posso, ché ’n pene io ardo sì come quelli che sua morte vede. Per li occhi passa come fa lo trono, che fer’ per la finestra de la torre e ciò che dentro trova spezza e fende: remagno come statüa d’ottono, ove vita né spirto non ricorre, se non che la figura d’omo rende. Figure retoriche Allitterazione: V. 1;3;4. Similitudine: V. 9;12 Metafora: V. 5 (il poeta paragona lo sguardo dell’ amata a un dardo) V. 9-10 (il poeta paragona il corpo dell’ amante alla torre colpita dalla saetta) Linguaggio dolce e leggiadro tipico dello stil novo
Temi I temi principali affrontati da Guido Guinizzelli sono: Il tema del saluto, che gioca sul doppio significato dell’ espressione latina “salutem dare” che può significare sia “dare saluto” (salutare) sia “donare salute” cioè la salvezza eterna secondo la cultura cristiana Il tema della donna virtuosa capace di elevare lo spirito del poeta Il tema della pena d’amore