Le prime orme dell’uomo
Miliardi di anni prima della comparsa dell’uomo, il pianeta Terra è una massa incandescente di gas liquido,
che progressivamente va raffreddandosi, fino a formare una spessa crosta rocciosa.
- 210 milioni di anni - 190 milioni di anni - 65 milioni di anni Sconvolgimenti e assestamenti geologici modificano l’aspetto delle terre emerse, che lentamente formano i continenti attuali:
Deriva dei continenti - 210 milioni di anni - 190 milioni di anni è il fenomeno della deriva dei continenti.
La storia della trasformazione terreste è divisa in cinque ere geologiche:
1) archeozoica archeozoica
1) archeozoica 2) paleozoica paleozoica
1) archeozoica 2) paleozoica 3) mesozoica mesozoica
1) archeozoica 2) paleozoica 3) mesozoica 4) cenozoica cenozoica
1) archeozoica 2) paleozoica 3) mesozoica 4) cenozoica 5) neozoica
1) archeozoica 2) paleozoica 3) mesozoica 4) cenozoica 5) neozoica Quest’ultima, tuttora in atto, vede la comparsa della specie umana sulla Terra, circa 5 milioni di anni fa.
Evoluzione umana Australopiteco I nostri primi antenati sono gli Australopiteci, una specie di ominidi che camminano prevalentemente sugli arti posteriori
i cui resti sono stati rinvenuti in una zona dell’Africa centrale, tra l’Etiopia, il Kenia e la Tanzania.
Evoluzione umana Homo habilis Australopiteco Intorno a 3 milioni di anni fa l’Austalopiteco si estingue, lasciando il posto a una nuova specie: l’Homo habilis
così detto in quanto capace di fabbricare e usare utensili grazie al suo “pollice specializzato”
Evoluzione umana Homo habilis Australopiteco Homo erectus L’Homo erectus, definitivamente in grado di camminare senza l’aiuto degli arti anteriori, sostituisce l’habilis tra il milione e i 200.000 anni fa
- utensili più evoluti - fuoco - prime forme di comunicazione È dotato di un’intelligenza superiore rispetto ai suoi antenati e fabbrica utensili più evoluti, accende fuochi e comunica, sia pure in modo rudimentale, con i suoi simili.
Evoluzione umana Homo habilis Homo sapiens neanderthalensis Austrolopiteco Homo erectus L’ultima e decisiva tappa dell’evoluzione umana è rappresentata da due specie diverse di Homo sapiens: l’homo sapiens neanderthalensis
Evoluzione umana e l’Homo sapiens sapiens, ossia l’uomo moderno. Homo habilis Homo sapiens neanderthalensis Homo sapiens sapiens Australopiteco Homo erectus e l’Homo sapiens sapiens, ossia l’uomo moderno.
Tra i 200.000 e i 40.000 anni fa l’uomo di Neanderthal abita ormai non solo l’Africa ma anche quasi tutta l’Europa, in quel tempo avvolta dai ghiacci.
L’Homo sapiens sapiens, dotato di un cervello con struttura complessa, raggiunge uno sviluppo tecnologico e una capacità di pensiero e azione decisamente superiori, fattori che decretano il suo successo evolutivo.
Diffusione dell’Homo sapiens sapiens sul pianeta Con la scomparsa dell’uomo di Neanderthal, il sapiens sapiens rimane l’unica specie umana sulla Terra.
PREISTORIA La cultura materiale della preistoria è divisa in
PREISTORIA - Paleolitico 3 milioni - 10.000 a.C. Paleolitico, (3 milioni di anni fa-10.000 a.C.)
PREISTORIA - Paleolitico 3 milioni - 10.000 a.C. - Mesolitico 10.000 - 8.000 a.C. Mesolitico, (10.000-8.000 a. C.)
PREISTORIA - Paleolitico 3 milioni - 10.000 a.C. - Mesolitico 10.000 - 8.000 a.C. - Neolitico 8.000 - 3.000 a.C. e Neolitico (8.000-3.000 a.C.)
Gli uomini del Paleolitico vivono allo stato selvaggio e nomade, cacciando con strumenti di pietra scheggiata e raccogliendo ciò che gli viene offerto dalla natura.
Grazie al fuoco possono difendersi dal freddo e dagli animali feroci e cuocere il cibo.
Le comunità paleolitiche sono organizzate in piccoli gruppi
MATRIARCATO dove sembra vigere il matriarcato.
Le attività comuni, come ad esempio la caccia, portano alle prime rudimentali forme di comunicazione verbale e visiva. Molte pareti di caverne iniziano a essere dipinte con figure di animali, scene di caccia o di vita sociale.
A quest’epoca risalgono anche le prime manifestazioni del culto dei morti: i defunti sono sepolti insieme a ornamenti e utensili che gli serviranno nell’altra vita.
PALEOLITICO MESOLITICO Durante il Mesolitico radicali mutamenti climatici determinano un cambiamento decisivo del modo di vita delle comunità preistoriche.
MESOLITICO (10.000 – 8.000 a.C.) - prime forme di allevamento - mietitura del grano selvatico Alla caccia e alla raccolta iniziano ad affiancarsi nuove attività: si addomesticano gli animali e si miete il grano selvatico. Sono le premesse della successiva rivoluzione neolitica.