di Hans Christian Handersen La Regina delle Nevi di Hans Christian Handersen
C'era una volta uno stregone maligno… Che aveva inventato uno specchio dai poteri diabolici.
I paesaggi più belli diventano luoghi spaventosi, le persone più belle diventavano brutte e chi si specchiava diventava cattivo e perfido.
Gerda e Hans, due allegri scolari, erano vicini di casa e grandi amici.
Una domenica, Hans sentì una scheggia entrargli in un occhio. Cercò di liberarsene, ma non vi riuscì e rimase di pessimo umore.
Il ragazzo rispose male all’amica quando lei gli chiese che cosa fosse successo, e Gerda si addolorò nel sentire l’amico parlare così.
Era successa una cosa orribile: Lo specchio diabolico era andato in mille frantumi che il vento aveva portato con sé, e uno di questi era entrato nell’occhio di Hans.
Da allora il ragazzo diventò cattivo, scontroso, maleducato e volgare. Basta vai via, lasciami in pace!
L'inverno giunse presto quell’anno e tutto il paese era ricoperto di neve. Un mattino, mentre si recava a scuola con la sua slitta, Hans vide affiancarsi alla sua, una slitta grande ed elegante tirata da due candidi cavalli. L'inverno giunse presto quell'anno e tutto il paese era ricoperto di neve. Un mattino, mentre si recava a scuola con la sua slitta, Hans vide affiancarsi alla sua, una slitta grande ed elegante tirata da due candidi cavalli.
Hans espresse il desiderio di farsi trascinare fino a scuola da quella grande slitta.. come per magia essa diminuì di dimensione ed Hans potè attaccarvisi . PUFF!..
Lasciatemi, lasciatemi! Ad una tratto la slitta lasciò la città e corse velocissima per le vie della campagna.. Lasciatemi, lasciatemi!
A sera la slitta si arrestò, ne scese una bellissima signora, tutta bianca. Egli la riconobbe: era la Regina delle Nevi.
Hans cadde addormentato a causa del bacio gelido della Regina, che lo trasportò nel suo regno. Gerda, non vedendo tornare l’amico, decise di partire alla sua ricerca.
Giunta ad un fiume vide una barchetta e ci saltò sopra..
avvistata una casetta sulla riva, chiese ospitalità per una notte.
Fu accolta dalla gentile vecchietta che vi abitava. Ma la vecchietta era in realtà malvagia e infatti ogni mattina usava su Gerda un pettine magico per farle perdere la memoria.
Passarono gli anni. Una mattina la vecchia si dimenticò di pettinare i capelli della ragazza, che subito si ricordò del suo amico, e fuggì di nascosto.
Fermatasi a riposare sotto un albero, sentì le voci di due corvi che parlavano di un certo Hans.
Craaa! Cra.. Hans.. Craa!
Speranzosa, Gerda seguì le indicazioni dei corvi per ritrovare l’amico.
Ma quando arrivò a destinazione si rese conto che l’Hans di cui parlavano i volatili non era quello che cercava. Gerda riprese il suo viaggio…
Una notte venne aggredita da una banda di zingari che volevano ucciderla.
La figlia del capo però volle tenere la ragazza per sé e la fece sua schiava. La piccola zingara a poco a poco cominciò a volerle bene e volle sapere la sua storia.
e disse all’animale di accompagnarla nel suo viaggio verso Hans. Dopo aver udito le vicende di Gerda, la piccola zingara donò una renna all’amica e disse all’animale di accompagnarla nel suo viaggio verso Hans.
Gerda giunse al palazzo della Regina delle Nevi..
Ma non appena fu scesa dalla groppa della renna fu assalita da una miriade di fiocchi di neve che volevano impedirle di avanzare.
Fortunatamente riuscì a raggiungere il castello, dove vide Hans seduto su un piccolo trono.
HANS!!
Hans si svegliò, riconobbe Gerda e la abbracciò.
In quel mentre arrivò la regina delle nevi, che voleva rimpossessarsi di Hans. LUI è MIO!
Ma Gerda le disse… Tu sei una creatura del ghiaccio, Hans non ti appartiene, lui è una creatura dei fiori, degli animali, della vita!
La regina delle nevi vide il suo potere svanire La regina delle nevi vide il suo potere svanire... Le sue lacrime scesero nel cuore di pietra dell'amico e sciolsero il frammento dello specchio diabolico.
Così i due amici uscirono dal castello e a fatica raggiunsero la renna, le salirono in groppa e felici ripresero la via del ritorno.
Infine giunsero nella città, dove ritrovarono le loro famiglie, i loro amici, i loro animali e i loro fiori.
Ma ormai non erano più dei bambini: erano grandi. Ora non erano più solo amici: si sposarono poco tempo dopo e vissero felici e contenti. FINE
di: Laura Galasso Francesca Fiacco