Organizzazione percettiva Organizzazione figura-sfondo. Per comprendere questo principio, pensate alla lettura di un libro, in genere individuate le parole che costituiscono delle figure nere che si stagliano sullo sfondo bianco. La tendenza a far emergere delle figure (in genere scure) su uno sfondo più chiaro è molto forte.
In termini più generali, possiamo dire che tendiamo a percepire come sfondo la forma che tende a circoscriverne un’altra, e come figura la forma che è circoscritta dall’altra. Generalmente gli indizi presenti negli stimoli determinano quale parte dello stimolo costituirà la figura e quale lo sfondo. L’esperienza passata non può modificare le leggi di organizzazione strutturale, ma può imporre dei vincoli che fanno emergere alcune organizzazioni invece che altre.
Qual è lo sfondo? Qual è la figura?
Qual è lo sfondo? Qual è la figura?
Studiando le agnosie, rari disturbi della percezione dovuti a lesioni cerebrali, ci si è accorti che per riconoscere un oggetto è necessario isolarlo dallo sfondo. Questa operazione è possibile se l’oggetto ha un contorno netto e se ha il requisito dell’estraibilità, cioè ha colori e luminosità diversa dallo sfondo o dagli altri oggetti dell’immagine e dunque è possibile separarlo, estrarlo da esso.
In assenza di “indizi forti” presenti nello stimolo che ci permettano di discriminare tra figura e sfondo, possiamo avere delle configurazioni percettive instabili o reversibili
Configurazioni reversibili
Configurazioni di stimoli instabili o reversibili. Si tratta di figure in grado di dar vita a due organizzazioni che producono percezioni stabili. E’ impossibile avere simultaneamente, esperienza di entrambe: per avere l’altra percezione occorre rovesciare l’organizzazione. Normalmente, comunque, non percepiamo stimoli isolati, bensì stimoli immersi in un ambiente, e, in genere, proprio il contesto ambientale ci fornisce delle indicazioni su come risolvere l’ambiguità degli stimoli.
Organizzazione percettiva L’organizzazione figura-sfondo non riguarda solo la percezione visiva, fenomeni simili sono stati individuati anche nella percezione uditiva es. fenomeno del cocktail party, il soggetto che ascolta due messaggi contemporaneamente, può seguirne solo uno che si configura come figura stagliata sullo sfondo dell’altro messaggio.