Mod. 1 – GLI SCAMBI INTERNAZIONALI

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Mod. 1 – GLI SCAMBI INTERNAZIONALI IL SOGGETTO ‘RESTO DEL MONDO’ E L’ECONOMIA APERTA IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI LIBERISMO E PROTEZIONISMO BILANCIA DEI PAGAMENTI CAMBIO Mod. 2 – L’IMPRENDITORE L’IMPRENDITORE NEL CODICE CIVILE (ART. 2082) TIPI DI IMPRESA L’IMPRESA COMMERCIALE AZIENDA I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE Mod. 3 – LE SOCIETA’ LE SOCIETA’ NEL CODICE CIVILE (ART. 2247) TIPI DI SOCIETA’ LA SNC E LE ALTRE SOCIETA’ DI PERSONE LA SPA E LE ALTRE SOCIETA’ DI CAPITALI LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE

Mod. 1 – GLI SCAMBI INTERNAZIONALI parte dell’economia che tratta del sistema economico in rapporto con gli altri sistemi (ECONOMIA APERTA) GLI SCAMBI CONSISTONO IN: uscite entrate Importazioni (ENTRANO beni esportazioni (ESCONO beni Beni e servizi moneta ed ENTRA moneta) ed ESCE moneta)

CAUSE (quali condizioni fanno sorgere le esportazioni e le importazioni?) Il nostro sistema possiede una certa risorsa che l’altro sistema non ha Il nostro sistema non possiede una certa risorsa e la domanda a un altro sistema Il nostro sistema produce una risorsa con costi minori e riesce a venderla a prezzi minori di altri sistemi Il nostro sistema produce una risorsa con costi maggiori e i cittadini preferiscono comprarla all’estero a prezzi minori

EFFETTI (quali eventi economici sono provocati dalle esportazioni e le importazioni?) Sul piano reale (dei beni) Sul piano reale (dei beni) c’è maggiore domanda alle nostre imprese , dunque : PRODUZIONE/OCCUPAZIONE Comprare beni di altri sistemi non incoraggia la produzione degli stessi beni nel nostro sistema ( e può creare una sorta di dipendenza dagli altri sistemi) Sul piano monetario Sul piano monetario Per pagare i beni importati le imprese domandano valuta estera con possibili rischi di deprimere il valore della moneta nazionale Aumenta la quantità di moneta in circolazione rispetto ai beni (con possibili rischi di INFLAZIONE) NB.: L’ideale sarebbe raggiungere un certo equilibrio fra importazioni ed esportazioni, in quanto sul piano monetario le esportazioni fornirebbero la valuta estera necessaria a pagare le importazioni

IL PENSIERO ECONOMICO: LIBERISMO VS PROTEZIONISMO il principio liberista è valido solo per sistemi gia’ sviluppati principio: FAR SCAMBIARE IN PIENA LIBERTA’ I SISTEMI RECA VANTAGGI A TUTTI I SISTEMI se, invece, lo scambio avviene fra sistema sviluppato e sistema in via di sviluppo, lo scambio si risolverebbe in uno svantaggio per il sistema in via di sviluppo poiché in esso: giustificazione teorica LA TEORIA DEI COSTI COMPARATI le importazioni impedirebbero di far sviluppare i settori merceologici coinvolti nello scambio

BILANCIA DEI PAGAMENTI CONTABILITA’ DELLO STATO E BILANCIO DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI i movimenti i merci e di moneta, in entrata e in uscita, sono riassunti in un documento contabile che si chiama BILANCIA DEI PAGAMENTI le entrate e uscite di beni sono contabilizzate in un parte della bilancia dei pagamenti chiamata BILANCIA COMMERCIALE La bilancia dei pagamenti è divisa in: PARTITE CORRENTI: scambi i cui effetti economici riguardano l’anno corrente (qui è compresa la bilancia commerciale) CONTO CAPITALE: scambi di valore in CAPITALE (imprese e valori finanziari) il cui valore è distribuito nel tempo AVANZO Le esportazioni sono maggiori delle importazioni = + moneta estera Possibili esiti della bilancia: DISAVANZO Le importazioni sono maggiori delle esportazioni = - moneta estera pareggio

Gli scambi di MONETA (valùta) il CAMBIO Il cambio di una valuta di un certo sistema è il suo prezzo espresso in moneta di un altro sistema. Essendo un ‘prezzo’, il cambio segue la legge della domanda e dell’offerta, per cui cresce all’aumentare della domanda e diminuisce all’aumentare dell’offerta (e viceversa) SISTEMI DI CAMBIO FLESSIBILE RIGIDO IL VALORE DELLE VALUTE È LIBERO, OVVERO DATO SEMPLICEMENTE DALLA DOMANDA E DALL’OFFERTA (è il sistema oggi comunemente praticato) IL VALORE DELLE VALUTE È FISSATO DAI SISTEMI ECONOMICI (che intervengono domandando e offrendo moneta per adeguare la parità fissata al cambio di mercato) Svantaggio: le operazioni economiche sono meno prevedibili nel risultato e potrebbero scoraggiare gli investimenti Svantaggio: le operazioni economiche sono meno prevedibili nel risultato e potrebbero scoraggiare gli investimenti Svantaggio: le autorità monetarie sono sempre sotto pressione dovendo intervenire per ristabilire la parità (ed evitare il mercato nero della valuta)

Mod. 2 – L’IMPRENDITORE Il diritto commerciale e le sue fonti DIRITTO OGGETTIVO DIRITTO PUBBLICO: (diritto costituzionale, legislazione sociale, diritto amministrativo etc.) DIRITTO PRIVATO: DIRITTO CIVILE (la persona, la capacità giuridica, il diritto di famiglia, i contratti etc) DIRITTO COMMERCIALE (la persona, la capacità giuridica, il diritto di famiglia, i contratti etc) Fonte giuridica principale: la COSTITUZIONE Fonte giuridica: il CODICE CIVILE Fonte giuridica: il LIBRO V del CODICE CIVILE (“Del Lavoro”)

LA DEFINIZIONE DI IMPRENDITORE (ART. 2082 CC) È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. Per attività professionale si intende l’attività stabile, sistematica, continuativa, non occasionale professionalità Per attività economica si intende l’attività stabile, sistematica, continuativa, non occasionale economicità Per attività organizzata si intende l’attività condotta con l’ausilio di fattori produttivi (capitale, lavoro etc) organizzazione Tale attività deve essere rivolta non al fine dell’autoconsumo, ma al fine della produzione e scambio per il mercato finalità

Coltivazione dei campi TIPOLOGIA DELLE IMPRESE Lucrative [Individuali o collettive (società)] Mutua listiche (cooperative, mutue assicurazioni) Non commerciali Commerciali Criterio di prevalenza = Prevalenza del a) lavoro proprio sul lavoro dei dipendenti b) Del fattore lavoro sul fattore capitale Piccola impresa, artigianato (art. 2083 CC) OBBLIGHI DELLO STATUTO Iscrizione al Registro imprese Tenuta scritture contabili assoggettamento al fallimento Coltivazione dei campi Silvicultura Allevamento attività connesse Impresa agricola (art. 2135 CC) Ulteriori tipi: impresa famigliare (art. 230 del CC) i famigliari dell’imprenditore hanno diritti speciali di mantenimento, di partecipazione agli utili, di decisioni in certe scelte imprenditoriali etc.

L’IMPRENDITORE COMMERCIALE E LO STATUTO Perché l’imprenditore commerciale è regolato da uno specifico statuto? La ragione per cui solo gli imprenditori commerciali sono soggetti allo statuto va individuata nel fatto che essi entrano in contatto con un elevato numero di creditori (fornitori, lavoratori, banche etc.) che il Dritto si impegna a proteggere a garanzia dell’istituto del credito su cui si basa l’intera economia. Il registro imprese è un registro informatico tenuto dalle Camere di Commercio dove sono annotati i dati identificativi dell’impresa e della sua attività. Il suo scopo è rendere note a terzi le notizie principali riguardanti l’impresa Obbligo di iscrizione al Registro imprese Nel LIBRO GIORNALE devono essere annotati ufficialmente i movimenti di REDDITO (uscite e entrate). Nel LIBRO INVENTARI deve essere certificato lo STATO PATRIMONIALE (attività e passività) Obbligo di tenuta delle scritture contabili Obbligo di assoggettamento al fallimento e alle altre procedure concorsuali In caso di insolvenza l’imprenditore è sottoposto a una procedura speciale (concorsuale), per la quale tutti i debitori si uniscono per recuperare il loro credito sotto il controllo del Tribunale e tramite gli atti di un CURATORE

IL FALLIMENTO soggettivo Presupposti oggettivo Uno o più creditori essere imprenditore commerciale Presupposti soggettivo oggettivo essere in stato di insolvenza* * incapacità di far fronte regolarmente i propri debiti Uno o più creditori Il Tribunale L’imprenditore stesso Chi lo può chiedere Il Tribunale (delega il: Giudice Delegato nomina e controlla il: Curatore gestisce la procedura nell’interesse dei: Creditori riuniti in un COMITATO) Soggetti del fallimento Il Curatore effettua una ricognizione del debito tramite le INSINUAZIONI (formazione della massa passiva) Procede agli atti di gestione per formare la massa attiva Ripartisce il ricavato prima fra i creditori privilegiati e poi fra i creditori chirografari Procedura PATRIMONIALI: perde il POSSESSO (ma non la PROPRIETA’) dell’azienda PERSONALI: perde (fino a riabilitazione) alcuni diritti civili (fra cui il diritto di voto) Effetti sul fallito Altre procedure LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA: riguarda le imprese pubbliche e le coop CONCORDATO PREVENTIVO e AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA: sono dirette a salvare l’impresa (all’imprenditore si affianca un COMMISSARIO governativo)

DITTA INSEGNA MARCHIO L’AZIENDA E’ il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 CC). Tali beni possono essere materiali (materie prime, macchinari, immobili etc.) o immateriali (marchi, brevetti etc.) Fanno parte dell'azienda anche i crediti, i debiti e l'avviamento, consistente nella capacità di un'azienda di produrre dei profitti. NB: l’azienda è un complesso di beni, (significato statico) mentre l’impresa è un insieme di atti (significato dinamico) Segni distintivi (servono a distinguere l’azienda da altre, oi suoi prodotti etc.) INSEGNA Serve a distingue i locali dove si conduce l’impresa MARCHIO Contraddistingue i prodotti dell’azienda DITTA è il nome dell’azienda (DENOMINAZIONE SOCIALE se si tratta di soc. di persone; RAGIONE SOCIALE se si tratta di soc. di capitali)

I PRINCIPALI CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE CONTRATTI BANCARI (per ottenere o gestire il fattore produttivo CAPITALE) In genere sono reperibili nel libro IV del Codice Civile contratto di apertura di credito: è’il contratto con il quale una banca si impegna a tenere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro. contratto di anticipazione bancaria: è una figura particolare di apertura di credito concessa da una banca su garanzia del pegno di titoli o di merci. contratto di sconto: è il contratto con il quale una banca anticipa a un cliente il valore attuale di un credito a scadenza futura risultante da un titolo di credito. Contratto di conto corrente bancario : è il contratto con il quale la banca e un cliente si impegnano a regolare in conto corrente una operazione bancaria (deposito bancario, apertura di credito, anticipazione bancaria ecc.) Contratto di deposito bancario : E’una forma di deposito irregolare*, nel quale la banca acquista la disponibilità del denaro depositato dal cliente e si impegna a restituire una somma equivalente più gli eventuali interessi. * A differenza del deposito ordinario i beni depositati sono fungibili e la banca ne acquisisce la proprietà CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO (per ottenere o gestire il fattore produttivo LAVORO) Le sue fonti sono costituzionali (I parte, tit. III, primarie-ordinarie , specialmente lo STATUTO DEI LAVORATORI (L.300/70), e contrattuali Contratto fra lavoratore e datore di lavoro per il quale il lavoratore compie una prestazione lavorativa (mansioni) in cambio di retribuzione (fissata non secondo criteri economici , ma politico sociali, secondo l’art’ 36 COST. e i contratti collettivi stipulati triennalmente dai sindacati) DISCIPLINA DEL LICENZIAMENTO Il datore può licenziare solo per giusta causa (reato), giustificato motivo soggettivo (inadempienza), giustificato motivo oggettivo (crisi produttiva)

Mod. 3 – LE SOCIETA’ La società costituisce una forma di esercizio collettivo di un'impresa e si definisce mediante CONTRATTO NOTE PARTICOLARI: Sono ammesse anche società unipersonali Nella spartizione degli utili è vietato il ‘patto leonino’ L’attività economica (a differenza dell’impresa singola) può anche non essere professionale Elementi del contratto Pluralità di persone Conferimento di valori (beni o servizi) Esercizio di un’attività economica in comune Scopo della divisione degli utili

Coesistono due tipi di soci: TIPI DI SOCIETÀ LUCRATIVE MUTUALISTICHE COOPERATIVE SOCIETA’ DI PERSONE SOCIETA’ DI CAPITALI SS - è l’unica non commerciale SPA a mutualità prevalente (godono di esenzioni fiscali) a mutualità non prevalente SNC SRL NB.: LE ONLUS E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO NON SONO SOCIETA’ Coesistono due tipi di soci: Accomandatari: hanno la responsabilità illimitati e i poteri di amministratori Accomandanti: hanno responsabilità limitata e non hanno poteri di gestione. SAS SAPA

Assenza di personalità giuridica Sono persone giuridiche LE SOCIETÀ LUCRATIVE DI PERSONE DI CAPITALI Responsabilità illimitata dei soci Autonomia sociale imperfetta Assenza di personalità giuridica L’amministrazione spetta a tutti i soci La qualità di socio è trasferibile solo con il consenso di altri soci se le società SNC e SAS non si iscrivono al Registro imprese diventano imperfetta (i soci perdono il beneficio dell’escussione preventiva) Responsabilità dei soci limitata alla quota conferita Autonomia sociale perfetta Sono persone giuridiche L’amministrazione spetta a manager stipendiati La qualità di socio è trasferibile (di norma) senza il consenso di altri soci Le società di capitali esistono come società solo se iscritte (non sono possibili società di capitali ‘irregolari’

Le società per azioni ASSEMBLEA COLLEGIO SINDACALE (art. 2325 CC) La SPA è quella società nella quale per le obbligazioni sociali risponde solo la società con il suo patrimonio e le quote di partecipazione sono costituite da azioni” Organi (sistema tradizionale*) ASSEMBLEA è costituita da tutti i soci nomina gli amministratori e i sindaci delibera la spartizione degli utili approva il bilancio COLLEGIO SINDACALE -controlla gli amministratori a tutela dei soci - È formato da esperti in materia giuridico-contabile AMMINISTRATORI gestiscono la società (sono i veri imprenditori) Sono responsabili verso i soci e verso la società e verso i creditori * Una riforma del 2003 introduce altri due modelli: il modello monistico e il monello dualistico

IL CAPITALE SOCIALE E LE AZIONI il capitale sociale è costituito dall’insieme delle azioni (è un’entita fissa a garanzia dei creditori) il patrimonio sociale è costituito dagli effetti della gestione (è un’entità che varia secondo gli effetti della gestione) Se il patrimonio è esuberante rispetto al capitale, l’assemblea può deliberare un aumento del capitale Se il patrimonio, per effetto delle perdite, scende al di sotto di un terzo del capitale, la società deve ridurre il capitale sociale AZIONI (ordinarie) Sono titoli di credito che conferisco la qualità di socio, e due tipi di vantaggio : economico = diritto a spartire gli utili politico= diritto a votare in assemblea OBBLIGAZIONI Sono titoli che rappresentano CREDITI AZIONI PRIVILEGIATE sono azioni che attribuiscono maggior economico (MAGGIOR QUOTA DI UTILI SPARTITI) ma non danno diritti politici

LE SOCIETÀ MUTUALISTICHE (LE COOPERATIVE) Lo scopo mutualistico si differenzia da quello lucrativo in quanto mette in secondo piano la spartizione degli utili (derivanti dalla vendita al mercato del prodotto sociale) e consiste nell’offrire ai soci beni o servizi a condizioni migliori del mercato o nel godere direttamente del prodotto dell’attività sociale CARATTERI PRINCIPALI PRINCIPIO DELLA ‘PORTA APERTA’: il capitale non è fisso, ma varia con l’entrata o l’uscita di nuovi soci Ogni socio cooperatore ha diritto a un solo voto (a prescindere dal numero delle quote o azioni possedute) Esiste un limite massimo alla quota di ciascun socio e agli utili che la coop può spartire Esiste un numero minimo di soci (nove) Le cooperative possono instaurare rapporti solo con i soci (coop a mutualità prevalente), o anche con terzi (coop a mutualità non prevalente)