IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

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IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Corso di ragioneria generale ed applicata Prof. Paolo Congiu A. A. 2011 - 2012

(immobilizzazioni materiali) PRINCIPIO CONTABILE N. 16 (immobilizzazioni materiali)   Costi anticipati comuni a più esercizi; Potenzialità di servizi resi durante vita utile; Utilizzo graduale beni quota ammortamento; Realizzo indiretto tramite i ricavi conseguibili durante la vita utile dei beni.

Esposizione in bilancio: chiarezza costo PRINCIPI competenza prudenza   VALUTAZIONE “regola base”: costo di acquisto (beni acquisiti dall’esterno); oppure costo di produzione (realizzazione interna); + oneri accessori rettificato da ammortamento sistematico finché può essere recuperato tramite l’uso.

COSTRUZIONI IN ECONOMIA Si fa riferimento al costo di produzione: costi diretti (materiali, manodopera diretta, prestazioni di terzi, altri costi industriali); quota normale spese generali (N.B. può essere esclusa nelle costruzioni occasionali); interessi passivi fino al momento in cui i beni sono “pronti per l’uso”.   Se esiste un valore di mercato valutazione al minore tra: costo; valore di mercato.

COSTI CAPITALIZZABILI Per ampliamenti, migliorie, ristrutturazioni sono capitalizzabili se apportano significativi aumenti a: vita utile; produttività del cespite; sicurezza; capacità produttiva. Per manutenzioni e riparazioni: ordinarie: c/esercizio; straordinarie di ripristino: c/esercizio; straordinarie migliorative: c/capitale.  Eventuali rivalutazioni del bene (in applicazione di leggi speciali)  contropartita a una riserva di patrimonio.

AMMORTAMENTO: processo di ripartizione del costo durante il periodo di vita utile del bene.   Vita utile:  fisica durata della funzionalità tecnica;  economica tempo di utilizzo economico (varia secondo programmi aziendali, esuberanza, insufficienza, obsolescenza, condizioni ambientali, condizioni di utilizzo, politiche manutenzioni, rinnovi).   Se varia la vita utile occorre modificare il piano di ammortamento, cioè variare le quote di amm/to se la reintegrazione è possibile, altrimenti occorre ipotizzare una svalutazione.

QUOTE DI AMMORTAMENTO: piano sistematico di ripartizione del costo.   Si utilizza spesso il piano a quote costanti: valore da ammortizzare vita utile coefficienti fiscali: riferimento da valutare; inizio ammortamento: cespite disponibile pronto all’uso; cespiti da ammortizzare: quelli la cui utilità si esaurisce con l’uso (no terreni); costanza dei criteri: piano ammortamento.

VALUTAZIONE – art. 2426 codice civile costo di acquisto Immobilizzazioni costo di produzione   Costo di acquisto: Comprende anche gli oneri accessori (trasporto, installazione, ecc.). Costo di produzione: comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto; può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento in cui può essere utilizzato; oneri finanziari: sono capitalizzabili alle stesse condizioni dei costi indiretti.

Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla “residua possibilità di utilizzazione”.   Eventuali modifiche dei criteri di amm.to devono essere motivate in nota integrativa. L’immobilizzazione che alla data di chiusura dell’esercizio risulti di valore durevolmente inferiore al valore netto contabile deve essere svalutata: tale minor valore non può essere mantenuto nei futuri esercizi se sono venuti meno i motivi delle rettifiche.

AMMORTAMENTO SISTEMATICO CIVILE FISCALE Ammortamento Sistematico Piano prestabilito Importi costanti Variazioni del piano in nota integrativa Misura stabilita da tabella ministeriale Importi variabili (1° anno 50%) Tipi di ammortamento: Ridotto Ordinario Accelerato * Anticipato * *Soppressi dal 2008

AMMORTAMENTO ORDINARIO % tabellari (DM Ministeriali): categorie di beni omogenee; normale deperimento e consumo di settore; N.B. nel 1° anno, % tabellare ridotta a metà.  

Quote di ammortamento < % tabellari. AMMORTAMENTO RIDOTTO Quote di ammortamento < % tabellari. La differenza (quota imputata - % tabellare) è recuperabile negli esercizi successivi purché non si superino le % tabellari (= massimo deducibile) .  

Esempio: costo del bene = 100 % tabellare = 20% piano di amm/to fiscale “normale”:   Piano con ammortamenti ridotti: Il 3° anno si imputa una quota amm.to = 15 in luogo di 20 (quota max fiscalmente consentita in deduzione); la differenza (20-15=5) si può imputare al 6° anno. ANNO 1 2 3 4 5 6 TOT QUOTA AMM.TO 10 20 100 QUOTE AMM.TO 10 20 15 100