Delegazione Molassana

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dai Piani di Studio Provinciali alle Unità di Lavoro
Advertisements

GIOVANNI ACQUADERNI E MARIO FANI
Il Duomo di Prato e il suo museo
Il Miracolo Eucaristico di Lanciano
VIAGGIO NELLA STORIA INDICE 1 Popoli dell’ Abruzzo preromano
A SPASSO PER MILANO.
LA STORIA DI PITIGLIANO
Vitozza.
San Mauro Pascoli è una cittadina del nord Italia. Ha circa 10
TRIESTE ROMANA Siamo stati a Trieste. Abbiamo visto un anfiteatro romano dove recitavano.
Conoscere la storia Attraverso Un percorso d’arte.
Delegazione Borgoratti
VIAGGIO SAN PIETROBURGO- MOSCA
BOLOGNA Bologna è situata in una posizione geografica strategica, nel cuore dell’Italia, fra Milano e Firenze, ed è il capoluogo della Regione Emilia-Romagna.
ARTE ROMANA.
Mappatura territorio città di Benevento
And/m 5. Eremi Rupestri Già a partire dal IV sec. d.C. in numerose zone del centro Italia, grazie alla ricchezza di grotte, anfratti e canyon ed alla.
COMUNE DI MASSA MARITTIMA PROTOCOLLO D INTESA COMUNE DI MASSA MARITTIMA PARROCCHIA DI SAN PIETRO ALL ORTO: USO DEL CHIOSTRO DI SANT AGOSTINO ASSESSORATO.
Delegazione Molassana
Lombardia La storia 1.
I centri urbani degli anni attorno al 1000
Luoghi Monterchi San Sepolcro San Sepolcro Arezzo Anghiari.
VITERBO Città del Lazio Francesco e Gelindo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX a domenica del Tempo.
Moretta già nellanno mille era una stazione di sosta dellabazia di santa Maria di Cavour ; ma alcune tombe di epoca romana indicano che il territorio era.
TERRITORIO stemma di Venezia Arena di Verona
Civiltà cretese e micenea (e sintesi della storia ebraica)
Girolamo Dai Libri (Verona 1474 – 1555)
FAI! scuola Incontro di formazione per docenti Martedì 9 settembre 2008 DOMENICO FERRARI Capo Delegazione FAI Piacenza Sala consiliare della Provincia.
9 settembre 2008 CLASSE 3B ANNO SCOLATICO
LA CITTA’ La città è un ambiente quasi completamente costruito:quindi è in gran parte artificiale. Una città è differente da un paese o da un villaggio.
LA CHIESA TARDO-ANTICA (scheda riassuntiva)
Melilli Anno scolastico 2007/2008
Delegazione Marassi 1)Gli abitati di Marassi e Quezzi sono sorti lungo il tratto stradale che si snodava parallelamente al corso del Fereggiano, risalendolo.
Delegazione Mele 1)I fatti più importanti della storia di Mele datano dal XVI secolo, epoca in cui si ha notizia della chiesetta locale. Il luogo sacro,
Delegazione San Teodoro 1)Il sestiere di S. Teodoro ha origini assai antiche, poiché esso prese corpo attorno alla chiesetta omonima di cui si hanno.
Delegazione Castelletto 1)Il toponimo Castelletto fa il paio con quello di Castellaccio, ed entrambi stanno ad indicare una parte della nostra città.
Simbolo della città rinascita culturale!
Risalendo la val ceronda… tracce di medioevo
Delegazioni Bolzaneto 1)Le origini di Bolzaneto come centro abitato risalgono al tempo della sua dipendenza dalla parrocchia di San Felice, che si trovava.
Delegazione Campomorone 1)Il moderno territorio di Campomorone, che fa capo all’omonimo capoluogo, ebbe le sue origini più lontane nel centro pievano.
Una Chiesa che ascolta Vangelo di Marco.
Delegazione Borgoratti 1)Borgoratti si trova sulla riva destra del torrente Sturla, al bivio tra le due strade che salgono alle Nasche e San Desiderio.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella II b domenica del Tempo Ordinario.
Basilica di San Crisogono
1. Definire un centro storico Il centro storico di un comune è quella "parte del territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare.
Il Sacro Monte di Ghiffa (o Sacro Monte della Santa Trinità) è inserito nel gruppo dei Sacri Monti prealpini inseriti nel 2003 nell’elenco dei "Patrimoni.
Umbria Etimologia: Confini: Morfologia: Acque interne:
LA LOMBARDIA. La Lombardia venne originariamente occupata dagli etruschi e dagli umbri. Nel 400 a.C. subentrarono i Galli e poi nel III secolo iniziarono.
IL MIO PAESE SI CHIAMA COMISO
Parrocchia Immacolata Concezione Capodrise – Ce - IL VENERDI’ SANTO e LA VIA CRUCIS Per contatti - posta elettronica : -
Delegazione Rivarolo.
Delegazione Manin.
IL FASCINO DELL’ITALIA NASCOSTA I Borghi più belli d’Italia.
VIAGGIO VIRTUALE.
ROMA: LE ORIGINI p Sulla fondazione della città abbiamo tre leggende, la più famosa: Enea, fuggito dalla città di Troia con il padre e il figlio,
SAN JUAN DE LETRAN SAN GIOVANNI IN LATERANO
I RELIGIOSI E IL LORO LAVORO
Priero - Antico insediamento, loc. Poggio
Classe IV Sez. A Scuola Primaria di Balvano Alunna :Flavia Macellaro.
Visita in Vaticano I Patti Lateranensi del 1929 convertirono la Città del Vaticano in uno Stato indipendente, il più piccolo e influente del mondo. Il.
FIRENZE Storia della città
13 incontro. Il segreto di Gesù Basilica di S.Lorenzo maggiore a Milano.
Villa Rosales La biblioteca Le chiese Villa Rosales è l’ultimo edificio storico del nostro paese. Essa è stata la dimora di due illustri personaggi:
Cenni storici La peste Iconografia Le prime tracce di Buscate risalgono alla fine del X secolo:una via detta Bustiga attraversava il territorio di Castano.
Delegazione Quinto 1)I primi accenni alla Comunità di Quinto al Mare risalgono all’anno 1006, come risulta dal registro arcivescovile, ed il suo nome.
Abbiamo organizzato un incontro con il referente della circoscrizione del nostro quartiere di Via Bologna, Andrea Battara. Abbiamo parlato di vari argomenti,
Sorge su un sito medievale che aveva sostituito il capitolum romanum. Il complesso fu costruito nel 1331 per volere del re giovanni di boemia. Venne terminato.
PIAZZA SANTA TERESA Modica Alta. O Piazza Santa Teresa si trova nel cuore del centro storico di Modica Alta, all’incrocio tra Corso Regina Elena e Corso.
La basilica di San Giorgio. Storia La storia della Basilica è legata alla storia di Ferrara fin dalle sue origini. La prima chiesa fu edificata intorno.
Transcript della presentazione:

Delegazione Molassana

La storia di Molassana e delle sue adiacenze presenta parecchi spunti interessanti sia per la varietà dei fatti importanti che si sono svolti in quelle zone, sia per la molteplicità delle componenti sacre e laiche che vi si trovano ubicate. Risalendo il corso del Bisagno lungo la riva destra, troviamo Staglieno con la collina di Casamavari e le chiese di San Pantaleo e Sant’Antonino e quella con la parrocchia di San Bartolomeo, fondate rispettivamente nel XV, XII e XI secolo.

A queste va poi aggiunta quella di San Gottardo, che si trova all’estremo limite della delegazione ed è entrata a fame parte dagli inizi del secolo scorso. E da quell’ epoca, infatti, che Staglieno è diventato comune autonomo e sede cantonale poi mandamentale con un’ampia area d’influenza amministrativa. Nel 1851 entrava in funzione il cimitero comunale genovese, successivamente attrezzato con impostazione architettonica monumentale. Molassana è divisa da Staglieno dal rivo Trensasco, ed ha il suo epicentro storico nella collina soprastante la chiesa parrocchiale, dove sul suo cocuzzolo era situata una della «bastite» difensive attrezzate attorno al Mille, quando gran parte del territorio di cui ci stiamo occupando era di proprietà della Curia vescovile. L’importanza della zona di Molassana era poi stata confermata dalla fondazione della chiesa intitolata a Santa Maria Assunta le cui prime notizie risalgono al lontano XII secolo.

Molassana confermò nel tempo quelle autorevoli premesse, svolgendo per secoli il suo ruolo di capoluogo ecclesiastico sulle rettorie del circondano. Di quasi pari vetustà, anche se con minore importanza amministrativa, l’esistenza della chiesa di San Pietro di Pino situata quasi ai confini con la Valpolcevera . Di essa parlano infatti alcuni documenti datati 1201. Il mutare dei sistemi di vita e dei rapporti fra città e campagna, portavano alla creazione della strada nazionale da Genova a Piacenza, iniziata nel 1809 e ultimata dopo varie peripezie nel 1870.L’entrata in funzione dell’importante arteria di transito promosse un costante avvicinamento degli abitati collinari al piano. Tra le varie località sviluppatesi attorno ai primi nuclei preesistenti per effetto della convenienza commerciale e residenziale, abbiamo quelle di Cà de Riva, San Gottardo che prese le mosse dal paese «alto» di San Martino di Corsio l’abitato «dell’Olmo» strettosi attorno alla stazione di posta e alla cappella di San Rocco, e Prato nell’ambito del comune di Struppa.

Così la Molassana ottocentesca, quella dell’autonomia comunale, si trovò costituita da tre distinti gruppi abitativi che avevano ognuno i loro rappresentanti nel Consiglio municipale: quello originatosi attorno alla chiesa dell’Assunta, quello di Pino e quello della zona piana, all’olmo. In seguito quest ’ultimo divenne il maggiore per almeno tre motivi: il continuo addensarsi delle case d’abitazione lungo la via nazionale, la costituzione del paese di Pino Sottano, ormai più legato alle zone basse che al centro parrocchiale di San Pietro, e lo spostamento a valle della casa comunale. Nel 1960 l’antico oratorio di San Giacomo acquisiva la parrocchialità , confermando ulteriormente l’importanza di quella zona residenziale.

Alla fine del 1926, anno di cui cessava l’autonomia municipale, Molassana entrava a far parte della «Grande Genova» con oltre 3200 abitanti ed un invidiabile progresso residenziale e produttivo. La «Doria» è la parte che Molassana ha in comune con Struppa, l’ultima delegazione genovese che incontriamo prima di sconfinare in territorio provinciale. Nella Doria è ubicata la grandiosa casa di riposo per anziani già presente in Paverano sopra San Fruttuoso. Si trova in una moderna costruzione attorniata da un ampio giardino ed è entrata in funzione nel 1912.

Ma il cuore di Struppa batte da antica data ed è rappresentato dalle vetuste memorie del vescovo genovese che lì ha avuto i natali ed è poi passato alla storia come San Siro. La sua data di nascita oltrepassa di gran lunga la barriera del Mille per arrivare al IV secolo dell’era cristiana. Struppa ha tenuto fede agli insegnamenti del suo importante figlio, dando vita ai molti luoghi sacri sorti in prossimità dei vari centri abitati: la chiesa di San Martino di cui abbiamo notizie del 1143, San Cosimo, del secolo successivo, di San Giovanni Battista di Aggio, del 1226. A questi centri vitali sparsi sui versanti collinari che si elevano lungo la riva destra del Bisagno, si aggiunsero in seguito quelli della «Canova»,

dall’altra parte del torrente e Prato, sorto lungo il tratto della via nazionale prima del tratto appenninico che sale al passo della Scoffera. Tutte queste località hanno poi dato vita al periodo amministrativo autonomo durato dal primo decennio dell’Ottocento al 1926, quando anche Struppa venne assorbita nella comunità genovese. Nel 1892, in occasione delle celebrazioni per il quarto centenario della scoperta dell’America, venne lanciato un appello a chiese e organismi di conservazione per il reperimento di testimonianze artistiche locali da esporre in un apposito padiglione. Molassana rispose con l’invio di l’imperatore Vitelio ed un bassorilievo con le immagini della dea Venere e di un fauno, o presunto tale poiché successive valutazioni diedero spiegazioni differenti, parlando di altre divinità.

Nessuno sapeva da dove quegli oggetti fossero giunti in quella chiesa; l’ipotesi più valida sembra quella che li vuole portati lì al tempo della prima costruzione dell ‘acquedotto due interessanti reperti d’epoca romana: una testa marmorea con le sembianze del genovese per un utilizzo ornamentale e successivamente, per motivi ignoti, finiti in quel luogo. Il viaggio del bassorilievo si concludeva nelle sale del Palazzo Bianco, dove era stato esposto al termine della Mostra colombiana, mentre quella della testa imperiale finiva al museo navale di Pegli.