Camminare verso una maggior uguaglianza fra le persone e i popoli è l’invito alla conversione. E’ l’utopia cristiana della fratellanza universale! Sappiamo essere utopisti? Sí, lo siamo! Sono le utopie le forze che ci permettono di vivere e possono trasformare il deserto in terra fertile. Leonardo Boff Testo: Marco 1, 1-8. Seconda domenica di Avvento –B- // 4-12-11 Commenti e presentazione: M.Asun Gutiérrez. Musica: Bach. Concerto di violino in re.
Prima lettura : Isaia 40,1-5.9-11 «Consolate, consolate il mio popolo” . Con queste parole si apre il Libro della Consolazione, del magnífico poeta che denominiamo “secondo Isaia”. E’ un buon titolo per Dio: ben più che il Dio della paura, Dio della consolazione. E’ un Dio che viene pieno di balsamo, bendizione e tenerezza. E ci insegna, raccomanda e invita ad essere balsamo, bendizione e tenerezza per il mondo intero.
Mc 1, 1-6 Inizio della “Bella Notizia” di Gesù, il Cristo, Figlio di Dio Marco inizia annunciando che la Bella Notizia, la Miglior Notizia, la più grande Gioia per il mondo, è GESU’. Con Gesù tutto inizia. Fa NUOVO tutto. Il suo Vangelo è notizia di salvezza per tutti e per sempre, è il compimento di tutte le promesse, è la garanzia che Dio, in Gesù, ci ama e che, con Lui, tutti siamo salvi.
Il Messaggio ha bisogno di Banditori Il Messaggio ha bisogno di Banditori. Siamo tutti chiamati ad essere precursori di Gesù, ad aprire nuove strade. Una voce grida a tutti noi: Dove ci sono montagne di superbia, di egoismo e di ingiustizia, portate umiltà, solidarietà e giustizia. Dove si ergono colline di vanità, ambizione e invidia, fate crescere la bontà, proponete la compassione e testimoniate l’amore. Allontanate gli ostacoli che impediscono la venuta di Dio nella vostra vita e nella vita del prossimo. Che si intende per “spianare” ,“riempire”, “abbassare”, “raddrizzare”, “livellare”... in se stessi e perché spariscano le scandalose differenze che si soffrono nel mondo? Sono, io, una voce che annuncia la Bella Notizia nel mio ambiente? Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: «Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».!
Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati. E tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni prepara la strada di Gesù nel deserto. Avrebbe potuto scegliere la sinagoga o il Tempio. Egli “non voleva preghiere e offerte”, né cercava di dare lezioni di Scrittura. Giovanni chiedeva una conversione radicale. Perciò il deserto e il fiume sono luoghi adatti. Chi ascolta la parola si sente invitato a proclamarla, a dare Belle Notizie. Non le può conservare per sé. Le parole di Giovanni ci chiamano a conversione, a cambiare percorso, a evitare le vie equivoche, a rinnovare la fede, ad allargare il cuore, a comunicare e condividere la nostra speranza e all’impegno di costruire un mondo più bello per tutti. Annuncia un battesimo di conversione, che non è un rito solamente ma consiste in un cambiamento di vita.
Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di cavallette e di miele selvatico. Giordano Il vestito e lo stile di vita di Giovanni parlano di semplicità e di austerità. Ci insegna che lo stile di vita deve essere coerente con il messaggio che si annuncia e con la parola che si proclama. Attira e convince chi trasmette la Parola con verità, libertà, coerenza, coraggio e testimonianza di vita.
E predicava, dicendo: «Dopo di me viene colui che è più forte di me; al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo». Giovanni è testimone di umiltà. Indica il cammino. Non lo chiude. Il suoi messaggio è per un’altra Persona, che egli annuncia e verso la quale ci porta. Il suo annuncio e la sua testimonianza manifestano il desiderio di accogliere il Signore che viene. Partecipo alla missione di Giovanni come Precursore? In che modo?
Grida, Profeta! Hai ricevuto il dono di una nuova Parola ben più forte: è tuo incarico essere profeta, parola di Dio vivo. Tu andrai portando la luce con una consegna perenne: la tua voce è voce di Dio e la voce di Dio non dorme. VA’ PER IL MONDO, GRIDA ALLA GENTE CHE L’AMORE DI DIO NON VIENE MENO, NE’ LA VOCE DI DIO SI DISPERDE. Segui il tuo cammino, profeta, sulla sabbia rovente, continua a diffondere nel mondo la notizia che il frutto sarà presente. Non temere se la nostra voce davanti alla tua parola si spegne sentiamo infatti dolore e la voce di Dio ci fa soffrire. Continua a cantare, profeta, canti di vita o di morte, continua ad annunciare agli uomini che il Regno di Dio è già qui. Non faranno tacere questa voce e nessuno potrai temere, la tua voce, infatti, viene da Dio e la voce di Dio non muore. Emilio Vicente Matéu