Health management of the AD Patient “Taking care of patients with Alzheimer’s Disease” S. Aquila
DISTURBI NEUROPSICHIATRICI
Assistenza Domiciliare Centro UVA Centro Diurno Assistenza Domiciliare Nucleo Alzheimer RETE ASSITENZIALE INTEGRATA DI SERVIZI
MODELLI DI CURE NELLA DEMENZA Modello Tradizionale Cura dei sintomi Dualismo corpo/mente Enfasi sull’efficienza Staff distaccato Sapienza medica Strategie intensive Ambiente istituzionale Modello Protesico (Gentlecare) Comprensione dei problemi Unità corpo/mente/spirito Enfasi sulla comunicazione e i valori Staff coinvolto Staff principale agente terapeutico Strategie non invasive (ambiente) Ambiente non tecnologico, domestico
Appropriato ambiente fisico Paziente Alzheimer Attività specifiche Appropriato ambiente fisico Staff specializzato MODELLO PROTESICO
Metodologia Gentle Care Paziente Alzheimer Metodologia Gentle Care L’organizzazione dell’ambiente deve coadiuvare un PROGRAMMA RIABILITATIVO valutato individualmente in cui i supporti sono coerenti con i deficit individuati SISTEMA DI CURA PROTESICO
protesi eccessiva crea dipendenza protesi insufficiente crea stress CAPACITA’ DELLA PERSONA PROTESI abilità conservate funzioni perse protesi adeguata compensa il deficit abilità ridotte dipendenza protesi protesi eccessiva crea dipendenza abilità ridotte stress protesi protesi insufficiente crea stress
SISTEMA DI CURA PROTESICO OBIETTIVO DI CURA Perdita delle autonomie Disturbi Comportamentali SISTEMA DI CURA PROTESICO
Il miglior livello funzionale percepito soggettivamente OBIETTIVO DI CURA IL BENESSERE Il miglior livello funzionale percepito soggettivamente in assenza di stress.
CONOSCENZA CLINICO FUNZIONALE E VALUTAZIONE BIOGRAFICA Paziente METODOLOGIA GENTLE CARE Paziente Careers Formali General Awareness Careers Informali
STRESS PROFILE BEHAVIOUR MAPPING METODOLOGIA GENTLE CARE VALUTAZIONE DEI DEFICIT STRESS PROFILE BEHAVIOUR MAPPING
METODOLOGIA GENTLE CARE LA PROTESI AMBIENTE STAFF ATTIVITA’
GLI OBIETTIVI METODOLOGIA GENTLE CARE Riduzione dei disturbi comportamentali. Miglioramento delle capacità funzionali. Miglioramento dell’interazione sociale. Coinvolgimento e gratificazione del personale. Riduzione dell’uso di farmaci.
PROTESI : SPAZIO FISICO Accessibilità Mobilità Funzionalità Sicurezza Familiarità Comfort Chiarezza Casa è là dove si trova il cuore.
AMBIENTE TRADIZIONALE Caratteristiche istituzionali Controllo rigido Autonomia ridotta Minor uso della spazio da parte dei Malati Maggior uso dello spazio da parte del personale AMBIENTE TRADIZIONALE
AMBIENTE PROTESICO Caratteristiche abitative Sensazione di controllo di sè Autonomia più conservata Miglior uso dell’ambiente AMBIENTE PROTESICO
DEFICIT SENSORIALI NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: LA VISTA campo visivo limitato e asimmetrico difficoltà nello scanning alterazione del senso di profondità percezione distorta dei rapporti spaziali minor percezione della luce maggiore facilità all’abbagliamento ridotto sensibilità ai contrasti minor capacità di percepire il movimento
DEFICIT SENSORIALI NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: LA VISTA Difficoltà nella discriminazione dei colori : accoppiare con colori di massimo contrasto come rosso, giallo, arancio. • l’uso di piatti rossi sia pranzo che cena ha portato: – ad aumentare del 25 % il cibo assunto a pranzo – del 24 % alla cena; – lo stesso per i liquidi ( + 61 % e + 105 % rispettivamente). • A distanza, usando piatti a contrasto Blu invece che rossi e controlli con piatti pastello chiaro si ottenne : – nei blu lo stesso aumento che per quelli rossi, – nessun aumento nei piatti chiari dimostrando che più che il colore, è il contrasto che agisce positivamente
DEFICIT SENSORIALI NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: L’UDITO La malattia di Alzheimer ha un pattern di perdita dell’udito maggiore per le frequenze acute, con differenze statisticamente significative. Non sono rilevabili altri patten caratteristici. Gimeno-Vilar C, Cervera-Paz FJ[Alzheimer's disease and hearing loss] Rev Neurol. 2010 16-31;50:65-71.
DEFICIT SENSORIALI NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: IL LINGUAGGIO • Menomazione del linguaggio espressivo – Allucinazioni – Depressione – Isolamento sociale • Menomazione del linguaggio recettivo – vagabondaggio • Ambedue – Minor partecipazione alle attività Language impairment in dementia: impact on symptoms and care needs in residential homes. International Journal of Geriatric Psychiatry 2003 Nov.
METODOLOGIA GENTLE CARE LE PROTESI
OBIETTIVI DELLE ATTIVITA’ fornire compiti finalizzati ridare ruoli creare benessere ridare dignita‘ rendere possibile la socializzazione
GRAZIE