Danza tragica A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La struttura del teatro greco A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La struttura del teatro greco CAVEA ORCHESTRA CORRIDOI SCENA A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La struttura del teatro greco A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La struttura del teatro greco A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
LA STRUTTURA DEL TEATRO GRECO I SEDILI (IKRIA) A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
LA STRUTTURA DELLA TRAGEDIA A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
LA PRIMA PARTE: IL PROLOGO È la parte che precede l’ingresso del coro (come ci dice Aristotele); È l’avvio vero e proprio della vicenda (come in Eschilo e Sofocle); In alcune tragedie manca completamente. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La seconda parte: la parodo I componenti del coro entrano dai due corridoi laterali del teatro cantando e danzando a ritmo di marcia per sistemarsi nell’orchestra. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La terza parte: gli episodi Indica le parti recitate che possono essere da 3 a 7: Discorso; Gara; Discorso verso per verso; Ripresa; Monodia; Canto a risposta; Duetto coro-attore. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La quarta parte: gli stasimi Sono i canti lirici del coro; Consentiva agli attori di cambiarsi vestiti; Inizialmente erano parti in cui il coro commentava la vicenda ma poi… …col tempo gli stasimi assunsero il valore di intermezzi musicali A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
La quinta parte: l’esodo Il coro esce dall’orchestra; Momento in cui si scioglie la vicenda; A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
IL PUBBLICO A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
IL PUBBLICO «Il più scatenato e cattivo dei nostri loggioni si potrebbe definire pacifico in confronto alle platee ateniesi del V e del IV secolo. […] La gente esprimeva la sua antipatia anche contro chi entrava in teatro e non era gradito. In segno di disapprovazione si masticavano rumorosamente […] i cibi, si tiravano proiettili d’ogni genere, fichi, olive, verdure, sassi. […] Ci si alzava in piedi a protestare, a chiedere spiegazioni.» *Passo tratto da Umberto Albini, Nel Nome di Dioniso A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
Il pubblico Non siamo certi della presenza delle donne a teatro così come per quella dei bambini; Il teatro veniva occupato per giornate intere: ci si portavano dadi, cuscini, bevande e cibi di ogni sorta; A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
IL CORO e GLI ATTORI A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
IL CORO Il coro è composto da un numero variabile di coreuti (da 12 a 15), cittadini qualsiasi, pagati dallo stato; Essi ballano e prendono parte direttamente alla vicenda; Interagiscono spesso con i personaggi; Commentano la vicenda e, in alcuni casi, ne decidono lo sviluppo. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
Gli attori Gli attori di tragedia erano cittadini liberi e che godevano di un certo prestigio; Inizialmente sulla scena c’era un solo attore, poi, con Eschilo, fu introdotto il secondo attore, ed infine, con Sofocle, anche il terzo; Uno stesso attore poteva interpretare più ruoli. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
Gli attori Gli attori erano esclusivamente uomini; Gli attori indossavano maschere e la gestualità era importante; Gli abiti e i costumi degli attori erano molto colorati e le scarpe erano molto alte proprio per conferire maestosità all’attore. A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
IL RAPPORTO CON L’EPICA Eschilo avrebbe definito i suoi drammi come «briciole dei grandi banchetti di Omero» A cura di: Carlo Alberto Correale - III A
L’EPICA E LA TRAGEDIA EPICA TRAGEDIA Mito come materiale Epiteti e similitudini Narrata da aedo Spettacolo Comprende un arco temporale molto ampio, anche di secoli Comprende un periodo molto delimitato di tempo, nel rispetto delle unità aristoteliche A cura di: Carlo Alberto Correale - III A