Le demenze rare S.Bruno MD UO neurologia Conegliano
Demenze in età > ai 65 anni
Demenze in età < 65 anni
Demenze primarie 1. Demenza di Alzheimer 2. Demenza fronto-temporale • Afasia primaria progressiva • Demenza semantica • Demenza fronto-temporale con amiotrofia • Demenza Fronto-temporale e parkinsonismo associati 3 Degenerazione cortico-basale
DEMENZE ASSOCIATE AD ALTRE PATOLOGIE NEUROLOGICHE - PSP - M.DI PARKINSON - DEMENZA A CORPI DI LEWY - COREA DI HUNTINGTON - VASCULOPATIE CEREBRALI - SCLEROSI MULTIPLA - M.DI CREUTZFELDT-JAKOB - NEOPLASIE CEREBRALI - IDROCEFALO NORMOTESO - TRAUMA CRANICO
SECONDARIE VASCOLARI DEMIELINIZZANTI (sclerosi multipla) TRAUMATICHE (Ematoma subdurale, Demenza pugilistica) NEOPLASTICHE (Meningioma subfrontale,…) IDROCEFALO METABOLICHE (Encefalopatia uremica, epatica, disendocrinopatie, deficit di vit. B12 e folati…) TOSSICHE (Alcool, abuso di droghe, farmaci, metalli) INFETTIVE (Neurolue, AIDS, malattia da prioni…) PSICHIATRICHE: DEPRESSIONE (PSEUDODEMENZA)
DEMENZA VASCOLARE Al secondo posto tra le cause di demenza (17-29%) Insorgenza: > 60 anni Frequenza: M > F Etiopatogenesi: infarti multipli nel SNC Fattori di rischio: ipertensione, diabete, iperlipidemie, malattie cardiache, fumo MANIFESTAZIONI CLINICHE Esordio acuto Decorso “a gradini” Forme: corticali, sottocorticali Malattia di Binswanger (infarti sostanza bianca sottocorticale periventricolare) Deliri e allucinazioni Depressione
DEMENZA VASCOLARE DIAGNOSI: Decorso clinico/ anamnesi Tecniche neuroradiologiche: TAC: aree multiple di ipodensità, dilatazioni ventricolari RMN: più sensibile SPECT: riduzione flusso ematico diffuso con aree circoscritte PET
Classificazione delle demenze vascolari Infarti lacunari: Assenza di storia di stroke- Demenza progressiva con deficit focali o demenza a tipo frontale Infarto singolo strategico: Improvvisa sintomatologia afasica, agnosica, amnestica o frontale Infarti multipli: -Deficit cognitivi e motori progressivi ‘a scalini’ Malattia di Binswanger -Demenza, apatia, agitazione, segni cortico-spinali/bulbari
Demenze con Parkinsonismo Parkinson-demenza Demenza con corpi di Lewy Paralisi sopranucleare progressiva (PSP) Degenerazione cortico basale Malattia di Huntington
Rischio di Demenza nella MP Studio longitudinale caso-controllo: 130 pazienti non dementi con MP 4 anni follow up 43 avevano sviluppato demenza (33%) Rischio di demenza 6 volte > che nella popolazione controllo Fattori di rischio: Età Gravità del disturbo motorio MMSE < 29 a basale Studio longitudinale caso-controllo che dimostra come il rischio di demenza associato a malatti aid Parkinson e’ circa 6 volte piu’ elevato che nella popolazione di controllo Aarsland D Neurology 2001
Demenza e Malattia di Parkinson La demenza rappresenta una delle complicanze piu’ frequenti della MP Prima menzione da parte di Frederich Lewy nel 1923: su 70 pazienti esaminati 54 erano dementi (77%) Nell’epoca post-levodopa l’incidenza varia tra il 10% e il 40% Incidenza delle demenza nella m di Parkinson. Questi dati confermano che la terapia farmacologica con levodopa non e’ in grado di modificare l’incidenza di demenza in questi pazienti
Demenza a corpi di Lewy Caratteristica principale Declino cognitivo progressivo che interferisce con le normali funzioni; disturbo della memoria ‘secondario’; preminenza di disturbi di attenzione, abilità frontali e visuo-spaziali Due delle seguenti caratteristiche Fluttuazione della vigilanza, attenzione e capacità cognitive Allucinazioni visive strutturate Segni di parkinsonismo spontaneo Caratteristiche aggiuntive Cadute/Sincopi/Perdite transitorie di coscienza Sensitività ai neurolettici Deliri sistematizzati/Allucinazioni in altre modalità Caratteristiche di esclusione storia di stroke o segni motori focali o lesioni TAC segni fisici o reperti strumentali indicativi di altre malattie
Malattia di Huntington Causa genetica Costituita da un’abnorme replicazione di triplette (Citosina-adenosina-guanina) in locus definito del cromosoma 4
Malattia di Huntington Sintomi caratteristici Decadimento cognitivo Chorea Familiarità
Esordio è estremamente ampio Vi è una correlazione fra numero di triplette ed età di esordio Generalmente esordisce tardivamente: dopo i 50aa
Malattia di Huntington Disturbi psichiatrici Disturbi di origine biologica: disturbi affettivi e schizofreniformi Disturbi di origine ambientale: comportamento antisociale e disturbi della condotta (disinibizione sessuale ed abuso di alcool) Depressione è presente nel 40% dei pz Incidenza di suicidio: particolarmente alta
Corea di Huntington
Degenerazione cortico-basale funzioni cognitive I disturbi neuropsicologici sono parte integrante della malattia
LA CBD E' UNA MALATTIA DEGENERATIVA CARATTERIZZATA DA: SEGNI CORTICALI (APRASSIA IDEOMOTORIA,SINDROME DELL'ARTO ALIENO,AFASIA,TURBE COMPORTAMENTALI DI TIPO FRONTALE. SEGNI EXTRAPIRAMIDALI (RIGIDITA',ACINESIA,DISTONIE DEGLI ARTI MIOCLONO FOCALE,TURBE DELL'EQUILIBRIO. MOLTO CARATTERISTICA E' L'ASIMMETRICITA' DEI SINTOMI
Funzioni cognitive Funzioni frontali Fase iniziale Deficit di critica e giudizio Scarsa consapevolezza di malattia Fase avanzata possono comparire Comportamento sociale inappropriato Segni di liberazione frontale (grasping, suzione etc)
Funzioni cognitive Aprassia ideo-motoria Può accadere che il pz imiti irrefrenabilmente i gesti dell’esaminatore con la mano meno colpita Aprassia magnetica (les. Frontale): nel tentativo di imitare il gesto dell’esaminatore il pz tende ad estendere l’arto superiore verso quello dell’esaminatore fino a toccarlo o afferrarlo (Grasping)
Degenerazione cortico-basale Formulazione in vita di diagnosi diverse: PSP MSA Morbo di Parkinson Malattia di Alzheimer con parkinsonismo Malattia di Creutzfeldt-Jakob
DEGENERAZIONE CORTICOBASALE
Paralisi Sopranucleare Progressiva - PSP Caratterizzata dalla presenza di deterioramento cognitivo Quadro di demenza sottocorticale e disfunzione frontale
Epidemiologia – quadro clinico Età d’esordio: 55-70 anni Raramente esordio prima dei 45aa
Quadro clinico Eterogeneo: intervallo di tempo mediano tra esordio della malattia e manifestazione dei sintomi visivi, disartria e disfagia che oscilla da 3 a 5 anni Altresì caratterizzato da: Disturbi della deambulazione Sintomi visivi Disfagia
Criteri diagnostici Litvan et al, 1996 Criteri di base Devono essere presenti: - decorso progressivo - esordio oltre i 40 anni - paralisi nello sguardo verso l’alto con anomalia dello sguardo verso il basso Criteri di supporto Possono essere presenti: - acinesia o rigidità simmetrica più prossimale che distale - anomalia posturale del collo (retrocollis) - disfasia o disartria precoce - decadimento cognitivo precoce con almeno due delle seguenti caratteristiche: apatia, disturbo di astrazione, ridotta fluenza verbale, comportamento di imitazione, segni di liberazione frontale. Criteri di esclusione Devono essere assenti: - storia di encefalite - sindrome dell’arto alieno, deficit corticali di sensibilità, atrofia corticale frontale o temporo-parietale - allucinazioni - demenza corticale precoce tipo Alzheimer ( amnesia con afasia o agnosia) - segni cerebellari precoci o marcati - disautonomia non iatrogena - distonia unilaterale
PSP
DEMENZE FRONTOTEMPORALI DEGENERAZIONE FRONTOTEMPORALE LOBARE DEMENZA SEMANTICA AFASIA PROGRESSIVA NON FLUENTE DFT-17 DFT ASSOCIATA ALLA MALATTIA DEL MOTONEURONE
Criteri diagnostici per le demenze frontotemporali Inizio insidioso e progressione lenta di un deficit caratterizzato da: Compromissione cognitiva con prevalente perdita di capacità di giudizio con: Disinibizione e impulsività Alterazione della condotta sociale, perdita della identità sociale Ritiro sociale Una o più delle seguenti condotte: continua esplorazione orale e manuale, iperfagia, ecolalia, attività impetuose, eccessiva giovialità, azioni o linguaggi inappropriati o ad argomento sessuale Deficit del giudizio o alterazione del comportamento sproporzionato al deficit mnesico
DEMENZA FRONTOTEMPORALE
SINDROMI DEMENZIALI INFETTIVE DA “PRIONI” Encefalopatie spongiformi trasmissibili Differentemente dalle malattie infettive non richiede materiale genetico Lunga incubazione Creutzfeldt-Jacob Disease, Kuru, Gerstmann-Straussler-scheinker Syndrome, Insonnia Fatale Familiare, Nuova Variante CJD Creutzfeldt-Jacob Disease (CJD) Esordio > 50 anni rapida progressione (exitus 6-9 mesi) demenza, segni neurologici, cerebellari, mioclonie complessi trifasici EEG Nuova Variante CJD esordio giovanile sintomi psichiatrici iniziali ansia, depressione, deliri, allucinazioni) demenza e sintomi neurologici correlata all’encefalopatia spongiforme bovina ?
Malattia di Gerstmann-Straussler-Scheinker Kuru Kuru era una patologia endemica, nelle isole orientali della Nuova Guinea, fra le popolazioniFore, che praticavano il cannibalismo rituale, alimentandosi con cervello dei familiari defunti. Malattia di Gerstmann-Straussler-Scheinker E’ un malattia familiare rara, caratterizzata da una sindrome cerebellare progressiva, con demenza e segni piramidali. Presenta un decorso variabile fra 5 e 15 anni Insonnia familiare fatale E’ una malattia familiare, autosomica dominante, che si manifesta con insonnia globale,resistente ai farmaci, mioclonie e demenza. Si caratterizza per una grave e selettiva rarefazione dei nuclei medio-dorsali del talamo.
Non sono malattie esclusive dell’uomo ma anche degli animali. → Malattie dell’animale: • Scrapie (pecora e capra) • Encefalopatia trasmissibile del visone • Malattia cachettica del daino e dell’alce • Encefalopatia spongiforme bovina (ESB) • Encefalopatia spongiforme felina
Malattia dei prioni
Mr in malattia dei prioni
IDROCEFALO NORMOTESO
Clinica dell'idrocefalo normoteso 1 disturbi della marcia 2 disturbi minzionali 3 turbe cognitive