RINASCIMENTO E UMANESIMO

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Transcript della presentazione:

RINASCIMENTO E UMANESIMO I SECOLI XV E XVI IN ITALIA

La cultura medievale Dio e la fede al centro, l’uomo suddito e fedele La Bibbia come libro della storia umana e come testo letterario, conosciuto anche dagli analfabeti. Soggetti soprattutto sacri nell’arte.

La trasmissione dei libri antichi nel Medioevo Nei monasteri medievali si erano per secoli copiati testi dell’antichità, soprattutto latini. Erano stati «scelti», copiati e così salvati solo i testi ritenuti in linea col cristianesimo, non troppo «pagani».

Il recupero dei classici Tra il XIV e il XV secolo si «riscoprono» gli antichi testi greci e romani, si cercano i libri perduti o nascosti nei monasteri e rimasti sconosciuti, si cerca di rileggerli secondo il loro vero e originario significato. Nasce la filologia.

Raffaello Sanzio «La scuola di Atene» (1509): i pensatori della Grecia antica riuniti insieme

Anche la città ideale prende a modello gli edifici dell’antichità greca e romana: - edifici circolari (a pianta centrale) - porticati e colonnati - strade e piazze ampie e spaziose

Il movimento culturale che si sviluppa in Italia e in Europa tra la fine del ‘300 e il ‘400 viene chiamato UMANESIMO, perché centra l’attenzione sull’uomo, non più sulla divinità dei personaggi biblici: le opere degli antichi sono dette «lettere umane» e UMANISTI gli studiosi che le riscoprono e interpretano. UMANESIMO

La stampa I libri e gli studi degli umanisti possono diffondersi grazie all’invenzione della stampa a caratteri mobili (1455). I libri non devono essere più copiati a mano: ne circolano di più e costano meno!

Nell’800 gli storici chiamano questo periodo RINASCIMENTO: questo termine nasce dall’idea sbagliata che nel Medioevo, l’età di mezzo tra gli antichi e l’Umanesimo, la cultura fosse stata rozza e arretrata e che nel Rinascimento invece ci sia stata una «rinascita» della cultura e dell’arte. RINASCIMENTO

Il mecenatismo dei principi italiani In effetti principi e papi nel Rinascimento, col culmine tra 1480 e 1520, pagano artisti e studiosi per abbellire le loro città e i loro palazzi e per celebrare la loro grandezza. Diventano così mecenati, cioè finanziatori e committenti di artisti.

A Urbino il palazzo del principe modella la città

Nel Rinascimento gli artisti celebrano la natura, la primavera, la bellezza e la giovinezza: la vita diventa gioiosa e serena, non più funestata dall’idea della morte e della punizione divina.

Nel Rinascimento gli artisti dipingono NATURA E PAESAGGI in modo realistico, gli sfondi non sono più cieli dorati o città stilizzate.

La figura umana prima… Nel Medioevo la figura umana rappresentava quasi sempre soggetti religiosi (Gesù, la Madonna, santi) o di potere (papi e re). Non contava la somiglianza al vero, ma che apparissero nella loro maestà e potenza: erano esempi.

La figura umana nel Rinascimento Nel Rinascimento si continuano a rappresentare storie sacre o personaggi biblici, accanto a principi e persone ricche e potenti. Ora però conta raffigurare il carattere della persona reale e… l’imperatore Carlo V può apparire anziano e stanco (Tiziano).

Ghirlandaio, Vecchio con nipote Si diffonde l’uso del ritratto: farsi dipingere per essere ricordati, in un’epoca in cui ancora non esiste la fotografia. Si chiede al pittore un ritratto realistico, cioè simile al vero. Anche i difetti fisici vengono ritratti. Si cominciano inoltre a dipingere uomini comuni, borghesi e popolani.

Van Eyck, I coniugi Arnolfini

Michelangelo, Giudizio universale

Giotto Flagellazione di Cristo Nel Medioevo la figura di Cristo è al centro, segnalata dall’aureola d’oro. Gli altri personaggi fanno da comparse intorno a lui.

Piero della Francesca Flagellazione di Cristo Nel Rinascimento la figura di Cristo può essere messa sullo sfondo. Altri personaggi, forse i committenti, vengono in primo piano.

La prospettiva Nel Rinascimento i pittori riescono a rendere, nel disegno, la profondità dello spazio attraverso la prospettiva.

L’interesse per il corpo umano Nel Rinascimento si comincia a studiare la natura attraverso l’osservazione diretta: molti artisti vanno negli obitori a osservare i cadaveri per studiare e riprodurre con realismo il corpo umano.

Mantegna, Cristo morto

Molti uomini del Rinascimento sono tecnici, naturalisti, scienziati. Leonardo è l’esempio di un artista che fu nello stesso tempo un tecnico. Qui a lato vediamo i disegni di opere idrauliche: tra le altre realizzò alcune chiuse per i Navigli.

Molti uomini del Rinascimento sono tecnici, naturalisti, scienziati. Leonardo fu anche un naturalista e anatomista. Qui a lato vediamo i suoi studi sul corpo umano e animale.

Possiamo quindi considerare il Rinascimento la porta che si apre sull’età moderna con le sue innovazioni e scoperte geografiche, tecnologiche e scientifiche.