Becchin ’amor! – Che vuò, falso tradito?

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Transcript della presentazione:

Becchin ’amor! – Che vuò, falso tradito? Cecco Angiolieri

Biografia dell’autore Cecco Angiolieri , nato nel 1257 e morto verso il 1312.Cecco visse una vita sregolata: ebbe vari problemi con la giustizia, sperperò l’eredità del padre e morì in miseria. La sua opera consta di oltre cento sonetti fondati sulla parodia. Nei suoi versi esalta la taverna, il gioco d’azzardo e i piaceri carnali. Una delle sue poesie più celebri è Becchin ’Amor! – Che vuò falso tradito? Che parla del litigio con la sua amante Becchina ,una donna del popolo, volubile e litigiosa.

Testo Poesia – Becchin’amor! – Che vuo’, falso tradito? – Che mi perdoni. – Tu non ne se ’ degno. – Merzé, per Deo! – Tu vien’ molto gecchito. – E verrò sempre. – Che sarammi pegno? – La buona fé. – Tu ne se’ mal fornito. – No inver’ di te. – Non calmar, ch’i’ ne vegno. – In che fallai? – Tu sa’ ch’i’ l’ abbo udito. – Dimmel ’, amor. – Va’, che ti vegn ’un segno! – Vuo’ pur ch’i’ muoia? – Anzi mi par mill ’anni. – Tu non di’ ben. – Tu m’insegnerai. – Ed i’ morrò. – Omè che tu m’inganni! – Die tel perdoni. – E che, non te ne vai? – Or potess ’io! – Tègnoti per li panni? – Tu tieni ’l cuore. – E terrò co’ tuoi’ guai. A B C D D C

Parafrasi - Becchina,Amore! - Che vuoi,bugiardo (falso) traditore? - [voglio] che mi perdoni. - Tu non ne sei degno. - Pietà (merzè),in nome di Dio ! – Tu vieni [da me] molto umile (gecchito). – E verrò [da te] sempre [con tale atteggiamento]. – Che [cosa] mi darà (sarammi) garanzia (pegno) ? La buona fede (fè). – Tu ne sei poco (mal) fornito. – Non nei tuoi confronti (inver’di te) . – Non [cercare di] calmar[mi] ,così che io ritorni a te (ne vegno) . – In che [cosa] ho sbagliato (fallai) ? – Lo sai che io l’ho (l’abbo) sentito dire (udito) . – Dimmelo,amore . Và [via] , che ti venga un colpo (un segno) ! Vuoi veramente (pur) che io muoia? – Anzi mi sembrano mille anni [:non vedo l’ora] . – Tu non dici bene [:parli in modo offensivo]. - Mi insegnerai tu [a dire bene] . – E [allora] io morirò. – Ahimè (omè) , [ecco] che tu mi inganni [:purtroppo non è vero] ! – Dio ti perdoni . – Ma perché (e che) non te ne vai? – Magari (or ) io potessi ! – Ti trattengo (tègnoti) [forse] per i vestiti (i panni)? – Tu possiedi (tieni) il [mio] cuore. – E [lo] terrò per la tua rovina ( cò tuò guai) .

Analisi poesia Tipo testo: Sonetto (due quartine e due terzine) composto da 14 endecasillabi Schema rime: Due alternate e due incatenate (ABAB-ABAB-CDC-DCD) Figure retoriche: Iperbole:Anzi mi par mill ’anni Anafora: - Tu non di’ ben. – Tu m’insegnerai. Metafora:Tu tieni ‘l cuore.