Mobile Learning a La didattica con i Tablet

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Mobile Learning a La didattica con i Tablet
Transcript della presentazione:

Mobile Learning a La didattica con i Tablet Prof. Mattia Davì

Quale sapere? Scuola Società agricola –copiatura e sviluppo calligrafia Società industriale – interdisciplinarietà e apprendimento significativo (in contrapposizione a quello meccanico) Leiv motiv odierno. Dare a quanti più soggetti possibili le competenze per: Sapere leggere Saper scrivere Saper far di conto Fondamenti di storia, geografia e scienze La scuola forma i soggetti secondo il principio dello standard job, mentre ciò che oggi è SIGNIFICATIVO è ESSERE IN GRADO DI TRAFORMARE, INNOVARE, METTERE IN ATTO PROCESSI CREATIVI A TUTTI I LIVELLI.

Una possibile direzione… La P21(Parternship for 21st century skills) Partener provenienti dall’industria tecnologica (Microsoft – Apple –Dell) dell’editoria (Pearson, Houghton, Mifflin, McGraw-Hill) dell’intrattenimento (Disney-LEGO) e dell’educazione (National sociation of School Librarian)

Competenze nell’apprendimento e nell’innovazione Creatività e innovazione Pensiero critico e problem solving Comunicazione e collaborazione Competenze nell’ambito dell’informazione, dei media e delle tecnologie Information literacy Media literacy ICT literacy Compentenze per la vita e la professione Flessibilità e adattamento Iniziativa e autodirezionalità Produttività e responsabilità Leadership e affidabilità

Setting

Mobile Learning in letteratura… Mobile e tecnologia Mobile learning come evoluzione dell’e-learning Mobile learning come complemento dell’educazione formale Mobile learning per mobile learner Mobile learning per una cultura e una società mobili Tecnologie trasparenti Mobile e tecnologia: questo approccio presenta le tecnologie meramente come dei diffusori di informazioni senza curarsi di strutturare le informazioni e gli effetti nella loro presentazione. C’è solo un vantaggio tecnico che è dato dalla mobilità .PUNTO. Mobile learning come evoluzione dell’e-learning : al centro è la componente tecnologica. Il mobile non è una vera e propria innovazione. E’ un e-learning potenziato Mobile learning come complemento dell’educazione formale: c’è una totale corrispondenza tra educazione formale ed informale. Il mobile però può rientrare nella didattica formale e strutturata. Mobile learning per mobile learner – lo studente attraverso le tecnologie mobili è nella condizione di poter imparare. L’apprendimento è dato non solo dall’interazioni con contenuti, ma con altri soggetti (Web 2.0 e social) nonché alla Teoria del Personal Learning Environment in cui è significativo in contenuti, le esperienze e la rete di relazioni che può essere definita dal contesto online. Mobile learning per una cultura e una società mobili – Il focus non è solo più sull’infrastruttura ma sulle esperienze, dalle relazioni e dalle opportunità che i soggetti sono capaci di creare per stabilire una crescita reciproca.

Che cosa cambia con il mobile? La mobilità determina un cambiamento nei modi d’uso delle tecnologie (in uno strumento si racchiudono diverse tipologie di tecnologie – Smartphone) Modi d’uso Tempi e luoghi Comunicazione Consultazione Produzione Gestione di informazioni IN QUALSIASI MOMENTO

«Una rivista è un ipad che non funziona» Perché touch? «Una rivista è un ipad che non funziona» Apprendimento tramite gestualità. L’immaginazione passa attraverso i gesti e non è un’esperienza liofilizzata. L’apprendimento passa primariamente attraverso i gesti (modo empirico) tanto più il contatto è coinvolgente e appagante tanto più il soggetto è stimolato ad approfondire e a continuare la sua esplorazione. NON IMPROVVISARE LE INTERAZIONI

Alcuni elementi di ATTENZIONE Spettacolarità del prodotto Quale strategia didattico-comunicativa? Quale valore educativo/scientifico? Che tipo di approccio: Centralità del soggetto Processi di (le tecnologie, i linguaggi, le competenze) Interazioni (progettare le situazioni) Contenuti (fondamentali per l’apprendimento)

Per concludere.. L’innovazione non ha valore in sé ma assume significato solo se diventa veicolo di innovazione organizzativa e metodologico-didattica L’innovazione può essere attuata sporadicamente ma implica l’interazione «virtuosa» tra tutti gli attori che interagiscono in un contesto omogeneo, la continuità nel tempo e il consolidamento delle buone prassi Le innovazioni più significative sono quelle che riescono a diventare patrimonio condiviso e innescano processi orientati al miglioramento della qualità complessiva dell’organizzazione in cui si inseriscono Qualsiasi innovazione implica una visione sistemica e richiede che si mettano in atto investimenti costanti, inseriti in un progetto a lungo termine di formazione continua e aggiornamento delle competenze La innovazioni metodologiche più significative che le tecnologie possono agevolare e sostenere sono quelle che mettono al centro del processo di apprendimento lo studente e lo spingono ad essere attivamente coinvolto

Trova le differenze… ? Setting ?

Nel concreto progettuale Aspetti organizzativi: Strutturazione dell’aula Analisi delle tecnologie da acquistare Strutturazione della formazione dei docenti e degli studenti sull’utilizzo delle tecnologie Definizione di un Comitato Scientifico di supervisione Assegnazione dei ruoli degli studenti (gestione Storyboard, analisi degli applicativi, ecc.) Definizione delle attività nelle singole discipline Predisposizone griglie di valutazione e questionari di analisi Analisi della strutturazione di una biblioteca virtuale Strutturazione ambiente web di classe virtuale

Criticità e positività di prime esperienze* Connettività perenne Multitasking – aspetto ludico degli Store Positività Interdisciplinarietà e correlazione conoscenze in relazione al passato e ai dibattiti attuali Dignità delle singole discipline (formazione della cultura critica) Interesse e motivazione Sviluppo problem solving e peer education Processi di apprendimento ATTIVI Ambiente di apprendimento personalizzato In riferimento alla sperimentazione 2011/2012 presso una classe IV del Liceo Scientifico «Filippo Lussana» di Bergamo

Grazie dell’attenzione

Una scuola che rincorre i nativi digitali? La scuola non deve rincorre la NOVITA’ TECNICA Il sapere della scuola è un sapere che in parte si costruisce nel tempo (in relazione) «La saggezza digitale si riferisce all’uso delle tecnologie digitali per accedere al potere della conoscenza in una misura superiore a quanto consentito dalle nostre potenzialità innate» M. Prensky La scuola non deve essere di corsa, rincorrere la NOVITA’ TECNICA… Il sapere della scuola è un sapere che in parte si costruisce nel tempo e nel temo si trasmette alle nuove generazioni. Rincorrere le novità significa annullare il valore della storicizzazione e immaginare che il futuro si costruisca a partire dal presente, ma senza passato non v’è futuro, nemmeno nell’innovazione tecnologica. Prensky diceva che la tecnologia digitale renderà più saggi. «La saggezza digitale si riferisce all’uso delle tecnologie digitali per accedere al potere della conoscenza in una misura superiore a quanto consentito dalle nostre potenzialità innate. ---educazione ai media La scuola deve introdurre delle COMPETENZE e delle LIFE SKILL che rendano capaci gli alunni di vivere nel mondo che verrà. Alfabettizzazione oggetto di discussione continua…

La scuola.. Società agricola –copiatura e sviluppo calligrafia Società industriale – interdisciplinarietà e apprendimento significativo (in contrapposizione a quello meccanico) Leiv motiv odierno. Dare a quanti più soggetti possibili le competenze per: Sapere leggere Saper scrivere Saper far di conto Fondamenti di storia, geografia e scienze La scuola forma i soggetti secondo il principio dello standard job, mentre ciò che oggi è SIGNIFICATIVO è ESSERE IN GRADO DI TRAFORMARE, INNOVARE, METTERE IN ATTO PROCESSI CREATIVI A TUTTI I LIVELLI.