Alberto Alesina Maggio 2011 La poiltica fiscale dopo la Grande Rrecessione.

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Alberto Alesina Maggio 2011 La poiltica fiscale dopo la Grande Rrecessione

Il Problema Importante espansione della spesa durante la recessione negli USA e in molti paesi europei. Diversi paesi sono stati colpiti dalla recessione con i bilanci in disordine, peggiorando così le cose. Ora è giunto il momento di mettere sotto controllo i deficit sia negli USA, sia in Europa. Abbiamo aspettato troppo?

Saggezza popolare L’aumento della spesa porta sempre a gravi recessioni. La riduzione della spesa porta alla sconfitta elettorale e viene per questo procrastinata. L’aggiustamento fiscale sul lato della spesa è socialmente molto costoso.

La saggezza popolare è in realtà sbagliata? L’aggiustamento dei conti pubblici agendo sulla spesa è meno costosi in termini di recessione nel breve periodo, piuttosto che gli aggiustamenti basati sugli incrementi fiscali. Il costo di breve periodo di queste operazioni è spesso sopravvalutato. Molti governi che hanno introdotto grossi aggiustamenti dei conti sono stati rieletti. Non c’è una relazione fra politiche di riduzione del deficit e risultati elettorali. C’è spazio per ridurre la spesa senza colpire il welfare dei più deboli.

Una questione metodologica Come economisti dobbiamo essere consapevoli di quanto poco sappiamo. Le reazioni di sfuducia nei confronti della nostra professione sono dovute al nostro atteggiamento talvolta presuntuoso.

Episodi significativi Lungo elenco di studi a partire dal 1990 su “episodi” di aggiustamenti dei conti (e espansioni). Primo studio, Giavazzi e Pagano (1990) Il più recente Alesina e Ardagna (2010) Questi studi analizzano gli episodi di grossi cambiamenti di politica fiscale nei paesi OCSE a partire dal 1970.

Risultati Gli aggiustamenti di bilancio basati sui tagli alla spesa tendono a essere meno restrittivi (o ad essere addirittura espansivi) rispetto a quelli basati sull’aumento delle tasse. Gli aggiustamenti di bilancio basati sui tagli alla spesa permettono un adeguamento del deficit e a una riduzione del debito più duraturi.

Non vi è alcuna evidenza che l’aumento dei deficit di bilancio accresca la probabilità di essere rieletti. Brender e Drazen (AER 2008) hanno scoperto il contrario: maggiori deficit sono (debolmente) associati a un minor successo alle elezioni. Conseguenze elettorali

E i grossi interventi sui conti? Molti importanti interventi sui conti pubblici sono stati seguiti dalla rielezione del governo che li aveva introdotti. Specialmente quando l’aggiustamento si era verificato all’inizio della legislatura (Alesina Ardagna and Trebbi IMF Staff papers 2006)

Rapporto di causalità inverso I governi vengono rieletti nonostante l’introduzione di interventi sui conti pubblici? Solo un “governo forte” può realizzarli? Difficile da dimostrare: non ci sono evidenze chiare.

Quindi? I vincoli politici non sono solo quelli legati alla rielezione. Gruppi di pressione, lobby. I benefici concentrati permettono di spalmare i costi (Buchanan and Tullock)

I costi sociali degli interventi sui conti pubblici Non abbiamo molti dati. Molto dipende dall’efficienza dello stato sociale.

Sistemi di welfare costosi, ma inefficaci percentuale di famiglie a rischio di povertà prima e dopo i trasferimenti sociali (2003) primadopo Svezia2911 Finlandia2811 Olanda2212 Danimarca3212 primadopo Germania2416 Francia2612 Belgio2916 Italia2219 Spagna2219 Grecia2421 U.K.2618 Source: Eurostat

Trasferimenti alle famiglie (% di reddito disponibile) Percentuale tra i quintili più bassi Germania26,920,2 Francia30,119,6 Svezia32,225,8 USA7,425,5 UK16,633,7 Spagna21,016,0 Italia28,011,7 Grecia21,712,6 Turchia1,98,5 Fonte: Peter Whiteford, 2006

Esempi Stipendi pubblici: in molti paesi sono cresciuti di più degli stipendi del settore privato. Pensioni: l’età di pensionamento deve aumentare ovunque. Infrastrutture fisiche: il loro valore è sovrastimato. Tasse: aumentare la base, non aumentare le aliquote

Conclusioni Non bisogna sempre credere alla saggezza popolare.