CURA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DI PAZIENTI IN MISURA DI SICUREZZA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
UNA CORNICE PER LA CRESCITA
Advertisements

Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
Paolo Pipere Servizio Territorio, Ambiente e Cultura CCIAA di Milano
Lofferta sussidiaria negli IP Seminario USP Venezia Jesolo, 11 marzo 2011 Appunti a cura di Arduino Salatin.
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
Organizzazione dei servizi psichiatrici
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
FOLLOW – UP DEI PAZIENTI CELIACI: SERVE UN REGISTRO NAZIONALE ?
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
organizzazione AMBIENTE SOCIALE: Variabili politiche
Dott.ssa Maria Vittoria Tonelli
ENDOSCOPIA IN DAY SURGERY COMPLICANZE
CASI PARTICOLARI SOC. DI PERSONE
“OPG: è la volta buona?” Reggio Emilia, 24 settembre 2012
L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia dopo 4 anni
Il percorso di superamento dell’OPG in Emilia-Romagna
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Linfermiere della Salute Mentale della Toscana Non cè salute senza salute mentale Galileo Guidi Arezzo 23/05/2007.
LS.P.D.C. nel nuovo Piano Sanitario Regionale Galileo Guidi Responsabile Commissione Regionale Governo Clinico in Salute Mentale Arezzo 16 ottobre 2008.
LA SALUTE MENTALE DEI DETENUTI E DEGLI INTERNATI IN TOSCANA PRESENTE E FUTURO L'OPG di Montelupo: il modello di gestione per la Sanità e l'Amministrazione.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Camera di Commercio di Asti Progetto SVIM Sicurezza e Vigilanza del Mercato Asti, 24 maggio 2012.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
Az. USL 2 LUCCA U.F. P.I.S.L.L. ZONA VALLE DEL SERCHIO SERT ZONA VALLE DEL SERCHIO CENTRO ALCOLOGICO REGIONALE SEMINARIO DI SENSIBILIZZAZIONE ALCOL LAVORO.
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
Il progetto educativo La biografia: La storia della persona
Contesto normativo italiano
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
le leggi che governano la salute mentale e i diritti delle persone
LE LEGGI CHE GOVERNANO LA SALUTE MENTALE, I DIRITTI DELLE PERSONE.
“TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH
Osservatorio legislativo interregionale Giurisprudenza costituzionale
SCUOLA IN OSPEDALE e ISTRUZIONE DOMICILIARE
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
1 UIL Pensionati, Roma LAURA PELLEGRINI Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali Livelli Essenziali di Assistenza DIRITTO ALLA SALUTE. NOI CI CREDIAMO.
Art. 1. (Finalità). 1. La presente legge promuove l'agricoltura sociale, nel rispetto dei princìpi previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m),
COMUNITA’ CASA A COLORI Assemini - CAGLIARI
11 Tutela della Salute Mentale: Il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla luce della nuova legge n. 57/ LUGLIO 2013 Filippo Basso.
Il progetto Tessera Sanitaria
“Osservare per Conoscere”: un’indagine sullo stato di salute della
La valutazione dei fattori di stress
San Felice Circeo ottobre 2007 Incontri di aggiornamento tra pediatri di famiglia Le criticità del Distretto e proposte di intervento dott. Belardino.
Esercizio associato di funzioni per comuni di piccole dimensione demografica : < abitanti < abitanti se appartenenti o appartenuti a comunità
La normativa di settore. D.L. n. 377 del , Convertito, con modificazioni, in legge , nr. 377 Disposizioni urgenti per contrastare.
Condizioni di lavoro e professionalità negli IRCCS Roma 17 febbraio 2012 SDS Snabi marzia cozzi.
Genova 17 Novembre 2007 Il Day Hospital tra Ospedale e territorio.
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
le leggi che governano la salute mentale e i diritti delle persone
ADVOCACY E IMMIGRAZIONE LE NORME DPR 309 9/10/1990 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
Regolamento dei percorsi OSS
CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA
“LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE nella programmazione socio-sanitaria regionale” Dr.ssa Alessandra Corò Direttore dei Servizi Sociali della Funzione.
Relatore: ing. Francesco Italia
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Milano, 19 marzo 2015 CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO HR &SAFETY AT WORK Un.
ISTITUTO COMPRENSIVO “E. Monaci” Soriano nel Cimino Anno scolastico
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
CORSO PER OPERATORI SOCIO-SANITARI
Le competenze degli UFFICI di ESECUZIONE PENALE ESTERNA
Università degli studi di Verona Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali   TESI DI LAUREA Il superamento degli Ospedali Psichiatrici.
NPI e Patologie prevalenti peculiari
Conferenza Regionale Salute Mentale Bologna ottobre 2007 Pietro Pellegrini.
L’ineludibile riforma delle misure di sicurezza psichiatriche TORINO, 8 MARZO 2016 di UGO FORNARI Neuro psichiatra e medico legale già Professore ordinario.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

CURA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DI PAZIENTI IN MISURA DI SICUREZZA FOSSOMBRONE 22 MAGGIO 2014 CURA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DI PAZIENTI IN MISURA DI SICUREZZA LA PARTECIPAZIONE DEL CONTESTO SOCIALE I percorsi di cura per la dimissione pazienti in misura di sicurezza Franco Scarpa – Psichiatra -Direttore U.O.C. “Salute in Carcere” USL 11 Regione Toscana Coordinatore Tavolo di Bacino per la chiusura dell’OPG di Montelupo Fiorentino

ANNO NORMA COMPETENZE MODIFICATE E TRANSITATE 2008 DPCM 1-4-08 Passaggio competenze in materia di assistenza sanitaria negli II.PP. al Sistema Sanitario Nazionale Il personale sanitario dal Ministero Giustizia alle USL Attribuzione Direttore non Medico 2009 Accordo di Conferenza Unificata Stato Regioni per applicazione DPCM 1-4-08 Regionalizzazione assegnazioni (Toscana, Liguria, Sardegna, Umbria per Montelupo) Competenza per gli internati “senza fissa dimora” 2011 Accordo di Conferenza Unificata di Stato Regioni del 17 Ottobre tra per applicazione DPCM 1-4-08 Sezioni penitenziarie per detenuti con problemi psichici e figure improprie presenti in OPG 2012 La Legge 09/2012 art. 3 ter Chiusura OPG fissata al 31-03-2013 Residenze Sanitarie psichiatriche per ricoverati in OPG e assegnazioni a Casa di Cura e Custodia Finanziamenti dedicati Termini tassativi

ANNO NORME COMPETENZE TRANSITATE O MODIFICATE 2012 Ottobre Decreto del Ministero della Salute 01-10-2012 Stabilisce i requisiti delle Residenza per le Misure di Sicurezza aggiuntivi al DPR de 1997 che è già vigente per le strutture sanitarie 2013 Maggio Decreto Legge 24/2013, convertito in Legge il 22-05-2013, Proroga la chiusura al 1-4-2014 Individua come prioritario un azione per dimettere i pazienti non pericolosi e potenziare i Servizi per evitare l’invio sia in OPG che nelle future strutture Dicembre Decreto del Ministero della Salute per attribuire alle Regioni i finanziamenti per l’applicazione della Legge 09/2012, art. 3 ter (180 mln per strutture e 93 mln parte corrente per personale e percorsi di dimissione

Footer Text 10/16/13

fattori di rischio dinamici, o modificabili comportamento ostile K. Witt, R. Van Dom, S. Fazel Metanalisi su “Risk factors for Violence in Psychosis: sistematic review and Meta-regression Analysis of 110 studies” February 2013, fattori di rischio dinamici, o modificabili comportamento ostile recente abuso di sostanze e/o di alcol non aderenza a terapie psicoterapie e alle terapie farmacologiche elevati punteggi negli indici di uno scarso controllo degli impulsi, fattori di rischio statici storia di comportamenti antisociali presenza in anamnesi di episodi di acting out violenti nei periodi di restrizione

THE MacARTHUR VIOLENCE RISK ASSESSMENT STUDY September 2005 31% soggetti con abuso di sostanze e disturbo psichiatrico 18% soggetti con solo un disturbo psichiatrico Avevano commesso almeno un atto di violenza in un anno Confrontati i tassi di violenza in una zona di Pittsburgh nessuna differenza significativa tra le persone con malattie mentali e altre persone dello stesso quartiere Conclusioni: I tassi di violenza possono riflettere fattori comuni in un quartiere particolare piuttosto che i sintomi di un disturbo psichiatrico.

The intricate link between violence and mental disorder di Elbogen & Johnson, 2009, condotto su un campione di 34.653 soggetti, adeguato alla popolazione degli Stati Uniti per regione, età, sesso, razza, e l'origine etnica i fattori di rischio capaci di prevedere il comportamento violento (clinici, storici, contestuali e disposizionali) se gravi disturbi mentali siano determinanti per il futuro comportamento violento; come diversi fattori di rischio possano prevedere diversi tipi di violenza. Il disturbo mentale, anche severo, da solo non è associabile a futuri atti violenti, i quali sono determinati piuttosto dalla storia individuale della persona, dalla condizione sociale ed economica e da altri fattori contestuali come un divorzio, una separazione o la perdita del lavoro CONCLUSIONI Il contributo dei disturbi mentali alla violenza nella società è eccezionalmente basso. Le cause del suo gesto non vanno necessariamente cercate nella sua condizione di malattia.

“The association between common mental disorders and violence: to what extent is it influenced by prior victimization, negative life events and low levels of social support ?” Ten Have M, de Graaf R, van Weeghel J, van Dorsselaer S. Utrecht, 2012 Il rischio di commettere atti di violenza aumenta per i pazienti psichiatrici in presenza di fattori come vittimizzazione eventi di vita negativi basso livello di supporto sociale”.

IL DEGRADO DEI LUOGHI DI VITA LO SBALLO DA SOSTANZE LA SOLITUDINE E LA DISPERAZIONE

(in casi di conclamato disturbo psichico) FATTORI DI PROTEZIONE (in casi di conclamato disturbo psichico) . DIAGNOSI PRECOCE PRESA IN CARICO IMMEDIATA ALLEANZA TERAPEUTICA ADERENZA AL TRATTAMENTO RETE SOCIAOSSISTENZIALE FAMILIARE

COSA DEVE FARE LA RESIDENZA PER LE PERSONE IN MISURA DI SICUREZZA ? COSA FANNO I SERVIZI DI SALUTE MENTALE E LE ATTUALI COMUNITA’ O STRUTTURE RESIDENZIALI TERAPEUTICHE ?

PIANO TERAPEUTICO RIABILITATIVO PERSONALIZZATO (PTRP) Obiettivi dell’intervento • Aree di intervento nelle seguenti categorie: Terapia farmacologica Psicoterapia Interventi psicoeducativi Interventi abilitativi e riabilitativi Interventi di risocializzazione e di rete per l’inclusione socio-lavorativa • Indicazione degli operatori coinvolti negli interventi, ivi compresi, quando presenti, gli operatori di reti informali e del volontariato • Indicazione della durata del programma e delle verifiche periodiche: aggiornamento dell’andamento del PTRP, con indicazione delle date di verifica.

ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PIANO TERAPEUTICO RIABILITATIVO PERSONALIZZATO (PTRP) Il PTRP deve basarsi su una serie di informazioni e criteri comuni, presenti in una Scheda di PTRP, quali: • Dati anagrafici, diagnosi clinica e funzionale, con informazioni sul contesto familiare e sociale • Motivo dell’invio da parte del CSM, tratto dal Piano di trattamento individuale (PTI, che viene allegato) • Osservazione delle problematiche relative a: - area psicopatologica - area della cura di sé / ambiente: - area della competenza relazionale - area della gestione economica - area delle abilità sociali

FINALITA’ DEL PIANO TERAPEUTICO RIABILITATIVO PERSONALIZZATO (PTRP) L’obiettivo è quello di individuare una risposta appropriata ai bisogni specifici del paziente stabilendo una correlazione a due livelli: - il livello di intervento terapeutico riabilitativo richiesto: intensità riabilitativa; il livello assistenziale necessario: intensità assistenziale. Definiti interventi necessari al paziente i quali prevedono durata e prestazioni appropriate. Da ciò scaturisce la scelta della tipologia di struttura residenziale.

Tipologia delle Strutture Residenziali Psichiatriche Documento strutture residenziali psichiatriche approvato dal GISM il 25 marzo 2013 • Struttura residenziale psichiatrica per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere intensivo (SRP1). • Struttura residenziale psichiatrica per trattamenti terapeutico riabilitativi a carattere estensivo (SRP2). SRP1 e SRP2 possono essere articolate su diversi livelli di intensità assistenziale, che configurano differenti sottotipologie. • Struttura residenziale psichiatrica per interventi socioriabilitativi, con differenti livelli di intensità assistenziale, articolata in tre sottotipologie, con personale sociosanitario presente nelle 24 ore, nelle 12 ore, per fasce orarie (SRP3).

LE REMS-D Strutture Residenziali Sanitarie per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza che esplicano funzioni terapeutico-riabilitative e socio riabilitative in favore di persone affette da disturbi mentali, autori di fatti che costituiscono reato, a cui viene applicata dalla Magistratura la misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia. La gestione interna di tali strutture è di esclusiva competenza sanitaria.

DUE SPECIFICHE Per quanto concerne l’attività perimetrale di sicurezza e di vigilanza esterna, che non costituisce competenza del Servizio sanitario nazionale né dell’Amministrazione penitenziaria, l\e Regioni e le Province Autonome, ove necessario, ai sensi dell’articolo 3 ter comma 3, lettera b della legge 17 febbraio 2012, n. 9, attivano specifici accordi con le Prefetture. Con appositi Accordi tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il Ministero della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, sarà regolamentato lo svolgimento delle funzioni di cui alla legge 26 luglio 1975,n. 354 e al D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, anche con riferimento agli aspetti della esecuzione della misura di sicurezza e alle forme dei rapporti con la magistratura.

RAPPORTO TRA PROGETTO TERAPEUTICO FINALIZZATO ALLA DIMISSIONE E VALUTAZIONE PERICOLOSITA’ SOCIALE AI FINI DI MODIFICA CON LICENZA FINALE ESPERIMENTO MISURA DI TRASFORMAZIONE IN LIBERTA’ VIGILATA SICUREZZA REVOCA DELLA MISURA

Footer Text 10/16/13

CHIUDE L’OPG ?