April 24th 2006 “Il catalogo multilingue del patrimonio culturale europeo” MICHAEL TRAINING Venezia 23 maggio 2006 Giuliana De Francesco Coordinatore tecnico.

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April 24th 2006 “Il catalogo multilingue del patrimonio culturale europeo” MICHAEL TRAINING Venezia 23 maggio 2006 Giuliana De Francesco Coordinatore tecnico nazionale MICHAEL

April 24th 2006 Giuliana De Francesco Sommario  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

Lanciare un servizio online che promuova il patrimonio culturale europeo presso un pubblico mondiale Finalità

 Un approccio comune agli inventari del patrimonio culturale digitale in Italia, Francia e Regno Unito  Integrare le iniziative nazionali di digitalizzazione  Censire progetti e collezioni digitali  Dare accesso integrato alle collezioni  Una piattaforma distribuita  Software open source  Accesso multilingue all’informazione Obiettivi

Investimenti nazionali nella digitalizzazione del patrimonio culturale National Representatives Group for Digitisation of Cultural Heritage MINERVA: il progedtto, le sue risorse, I suoi metodi La piattaforma tecnologica del progetto francese di inventario dei fondi digitalizzati Background

Storia 2001eEurope Action Plan Lund Principles - National Representatives Group Lancio del francese Catalogue des fonds culturels numérisés 2002Progetto MINERVA, FP5-IST 2003MINERVA Specifications for inventories of digital cultural content 2004MINERVAplus, NAS, FP6-IST Giugno: parte il progetto MICHAEL (Francia, Italia, Regno Unito) 2005La Francia lancia la Biblioteca Digitale Europea NRG pubblica il Dynamic Action Plan 2006Giugno: MICHAELplus, estensione a 11 paesi. Il coordinamento avviato dal progetto MINERVA prosegue nell’ambito del programma eContentplus

NRG e MINERVA Il National Representatives Group for digitisation:  Una rete di ministeri europei della cultura finalizzata al coordinamento europeo di politiche e programmi di digitalizzazione  Include I 25 stati membri UE + Bulgaria, Romania, Norvegia, Israele e Russia. MINERVA ha una funzione di supporto alle attività del NRG Fra i prodotti:  Linee guida tecniche  Manuale delle buone pratiche  Manuale per la qualità dei siti web culturali  Specifications for inventories of digital cultural content

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

 Dura 36 mesi (giugno 2004-maggio 2007)  + 12 mesi MICHAELplus (giugno 2006 – Maggio 2008)  Finanziato dal programma eTEN della Commissione Europea (DG Information Society and Media)  90% finanziamenti nazionali (investimenti nella digitalizzazione del paètrimonio culturale)  Contributo eTEN 10%), solo per l’integrazione delle iniziative nazionali in un’infrastruttura europea  MICHAEL e MICHALEplus –Finanziamenti nazionali: 86 M€ –Finanziamento europeo: 8,6 M€ Il progetto MICHAEL

Partner In progettazione la struttura permanente che gestirà il servizio garantendone la sostenibilità

 Repubblica Ceca  Finlandia  Germania  Grecia  Ungheria  Malta  Paesi Bassi  Polonia  Portogallo  Spagna  Svezia MICHAELplus Estende la rete e il servizio a 11 paesi: Kick off: Roma, 1° Giugno 2006

Hanno manifestato interesse per il progetto: In Europa  Belgio (Communauté Française)  Austria (Ministero della cultura)  Romania (Ministero della cultura) Nel mondo  Israele, The Jewish Agency for Israel  Canada, CHIN Avviate collaborazioni con altri progetti: –TEL –DELOS –BRICKS In prospettiva

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

WP1 – Initiation and Example (COMPLETO) WP2 – National Rollout and Localisation WP3 – Promotion and Communication WP4 – Trans-European Service WP5 - Planning for Sustainability WP6 - Project and Consortium Management Workpackages

WP Leader: MiBAC Risultati: Le tre istanze nazionali di MICHAEL sono installate ed è avviato il popolamento con dati nazionali. Sono disponibili tutte le informazioni necessarie a replicare il servizio presso i nuovi membri della comunità di MICHAEL. WP2 – Michael nei diversi paesi

WP Leader: MLA (UK) Risultati: Divulgare informazioni sul data model e sui servizi di MICHAEL, al fine di favorire la partecipazione di operatori culturali locali, regionali e nazionali. Lanciare nuove implementazioni di MICHAEL in altri paesi europei. WP3 – Comunicazione e promozione

WP Leader: DEDALE (Francia) Risultati: Creazione del servizio trans-europeo di MICHAEL, che offrirà un punto di accesso unico e multilingue ai vari servizi nazionali. Un primo prototipo del portale europeo è stato realizzato. WP4 – Servizio trans-europeo

WP Leader: MCC (Francia) Risultati: Entro giugno 2007, verrà costituita una nuova struttura ad-hoc, dove ciascun paese partecipante potrà essere rappresentato. La nuova struttura sarà responsabile della gestione e della erogazione dei servizi MICHAEL, sotto il diretto controllo degli enti promotori del progetto. WP5 – Pianificare la sostenibilità

 Data model, piattaforma software e relativa documentazione  Localizzazione istanze nazionali  Avviato il popolamento dei sistemi  Esemplificazione del servizio europeo  Definizione del quadro dei diritti  Piano di comunicazione e marketing A che punto siamo

Prossimamente Agosto 2006 Popolamento istanze nazionali nei tre paesi originali (MICHAEL) Localizzazione nei nuovi undici paesi (MICHAELplus) Dicembre 2006 Popolamento data base nei paesi MICHAELplus Interfacce utente pronte ad essere testate (MICHAELplus) Giugno 2007 Servizi online completamente disponibili in Francia, Italia, UK Portale europeo allestito e funzionante Struttura cooperativa costituita

MICHAEL website

 Francia:  Working group dello “Steering committee per la digitalizzazione del patrimonio culturale” che rappresenta tutti I dipartimenti del MCC: expertise, monitoraggio del catalogo, collegamenti con le istituzioni culturali francesi (400 registrate nel Catalogue)  Collaborazione con il portale Culture.fr  Collaborazione con il Ministero dell’istruzione  UK:  MICHAEL sarà accessibile anche attraverso portali regionali, People’s Network Discovery Service, UK Cultural Information Services  Lingua inglese e gallese  Culture mondo Partenariati

Interfaccia utente

Interfaccia utente

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

 Italia:  MICHAEL procede in stretto coordinamento con il progetto di Portale della cultura italiana (PICO) Il popolamento del sistema avverrà tramite il censimento delle collezioni culturali digitali e il recupero dei dati rilevati in precedenza Previsto l’aggiornamento periodico dei dati  Il MIUR promuoverà l’uso di MICHAEL a fini didattici nelle scuole MICHAEL in Italia

La strategia Massimo coinvolgimento istituzionale e sul territorio Tutti i settori del patrimonio culturale Accordi bilaterali –con le Regioni (17) –con la CRUI e la BEIC per il censimento e la descrizione delle collezioni culturali digitali di biblioteche e musei di 77 Università Censimento MICHAEL inserito fra le attività PICO Partecipazione attiva degli uffici MiBAC Coordinamento sul territorio (Regioni – Direzioni regionali MiBAC) MICHAEL in Italia

Partnership con CASPUR La piattaforma tecnologica italiana è installata presso CASPUR (Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo di Università e Ricerca). CASPUR è responsabile della installazione e manutenzione della piattaforma e collabora ai test

Modalità cooperative Workspace Gruppi di istituzioni che operano in modo coordinato (su base territoriale, amministrativa, di settore etc.) avranno a disposizione un workspace Gestione autonoma dei dati Cartella riservata Possibilità di vedere, ma non modificare, i dati inseriti in tutti gli workspace (anche draft) Possibilità di importare ed esportare i propri dati localmente

A che punto siamo I censimenti sono partiti nel mese di marzo 2006 L’interfaccia utente è in progettazione. Il dominio sarà ( Attivo un servizio di helpdesk e una mailing list (chiedere la registrazione a e

A che punto siamo Attualmente hanno avviato i lavori: CRUI e BEIC Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna Abruzzo e Molise: training 26 maggio Lazio e Veneto stanno per iniziare altre regioni Obiettivo 1 (Campania, Sicilia) inizieranno a breve Ciascuna regione lavorerà di concerto con la rispettiva Direzione Regionale del MiBAC

Per partecipare Predisporre un progetto in cui: Sono individuate le istituzioni da coinvolgere E’ stimato il numero delle collezioni digitali da censire MiBAC offre: Coordinamento generale Assistenza Finanziamento per l’attività di censimento La piattaforma tecnologica e il data model I corsi di formazione

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

MICHAEL data model  Modello per la resource discovery  Incentrato sulla descrizione delle collezioni digitali  Basato su RSLP e Catalogue francese attraverso il set di metadati MINERVA  Mappato con il Dublin Core metadata set (simple)  Allineato all’emergente Dublin Core Collection Level Description AP  Disponibile in schema XML

Cos’è una collezione? Una collezione è un’aggregazione di oggetti fisici e/o elettronici Il gruppo di lavoro sulla Collection Description della Dublin Core Metadata Initiative offre la seguente definizione: “Il termine 'collezione' può riferirsi a qualsiasi aggregazione di oggetti fisici o digitali. Viene tipicamente utilizzato per fare riferimento a collezioni di oggetti fisici, collezioni di surrogati digitali di oggetti fisici, collezioni di oggetti nati digitali e a cataloghi di tutte queste collezioni”. Una collezione può comporsi di un qualunque numero di oggetti, da uno a molti.

Collezioni digitali  Gruppi di oggetti digitali  Descritti come un insieme, le cui parti possono essere descritte e “navigate” indipendentemente  Per MICHAEL: devono essere stati creati per uno scopo e avere un titolo Esempi: –Collezioni di documenti born digital di archivi, musei, biblioteche –Collezioni di riproduzioni digitali di oggetti fisici detenuti da musei, archivi, biblioteche –Cataloghi e inventari digitali di musei, archivi e biblioteche, anche se relativi a collezioni fisiche

Collezioni digitali Un insieme di oggetti digitali (o di record catalografici) Possono essere collezioni digitali: –Aggregazioni di immagini fisse e in movimento, testi, file sonori, modelli di realtà virtuale etc., o tipi di documenti digitali misti –Collezioni di record di metadati (es. versioni digitali di cataloghi o inventari) –Banche dati (database) –Risorse multimediali o interattive –Dataset, software, altri mediai o combinazioni di questi –Archivi digitali –Directory Internet e portali tematici –Web indexes (collezioni di risorse web)

Collezioni digitali Le collezioni digitali possono essere aggregazioni di oggetti nati digitali oppure di riproduzioni di materiali di valore culturale parte di una o più collezioni fisiche MICHAEL consente di descrivere sotto-collezioni e collegarle a collezioni più ampie Flessibilità: l’obiettivo principale è raccogliere informazioni su gruppi di oggetti, in modo tale che esse possano servire al pubblico per accedere alle collezioni. –Criteri: organicità, pubblico accesso, accesso indipendente

La descrizione delle collezioni digitali La descrizione di una collezione digitale è la descrizione di un gruppo di elementi od oggetti digitali di interesse culturale è un processo creativo, il cui obiettivo principale è fornire agli utenti un’immagine attendibile delle collezioni digitali. da standard Obiettivo di MICHAEL è condividere le descrizioni messe a disposizione da organizzazioni di tipo molto diverso tra loro. la struttura della descrizione è definita da uno standard comune, condiviso a livello internazionale, che copre informazioni: –descrittive sulla collezione digitale –sull’organizzazione che ha creato, possiede, conserva, gestisce la collezione –descrittive sulla collezione fisica di cui la collezione digitale sia parziale o totale rappresentazione –sulla collocazione fisica o sul punto di accesso alla collezione

La descrizione delle collezioni digitali Vantaggi: Promuovere l’istituzione/organizzazione –informare le persone sulle collezioni e promuoverne l’accesso è parte della responsabilità pubblica Raggiungere un pubblico più ampio –è una buona strategia di business assicurarsi che le persone trovino cosa possedete e come poterne sapere di più. –è possibile che non tutti gli oggetti di una collezione siano individualmente descritti in maniera integrale. Le descrizioni delle collezioni possono dare all’utente un’idea di cosa contiene una collezione, anche in assenza di informazioni di catalogo dettagliate

La descrizione delle collezioni digitali Vantaggi: Ampliare il profilo in rete –le informazioni a livello di oggetti in una base di dati online rientrano nel 'dark web', cioè non sono di norma ricercate da Google, o dagli altri più diffusi motori di ricerca. –le descrizioni delle collezioni digitali saranno rese disponibili in rete in modo da essere ricomprese all’interno di ricerche più ampie su Internet, quindi possono essere il link tra i servizi di ricerca e le informazioni a livello di oggetti Gestire le collezioni –utili a gestire ampi gruppi di oggetti, in particolare laddove quando questi possono difficilmente essere catalogati individualmente (per esempio, dove vi è un gran numero di articoli molto piccoli o un grande volume di dati).

La descrizione delle collezioni digitali Vantaggi: Gli inventari cross-domain di collezioni digitali aiutano le istituzioni: –ad avere un panorama delle iniziative di digitalizzazione e identificare i risultati di politiche e programmi di digitalizzazione –a fissare priorità per il futuro –a evitare duplicazioni nelle imprese di digitalizzazione –a creare collezioni complementari –a trovare esempi di buone pratiche

La descrizione delle collezioni digitali Esempi: Catalogue des fonds culturels numérisés [ [demo: Cornucopia [ Interfaccia MICHAEL UK [

Modello MINERVA Minerva WP3: Set europeo di metadati per la descrizione di contenuti culturali digitali (2003) Basi: –RSLP Schema for Collection Description (UK) [ –Catalogue des fonds culturels numérisés (FR) [

MINERVA model WP3 Specifications for inventories of digitised content Progetto Collezione digitale Instituzion e makes Servizio / Prodotto n n n n n n creates access Program ma Collezione fisica

MINERVA

MICHAEL Data Model = Struttura dei dati Sviluppato e implementato a partire dal set di metadati MINERVA Tiene conto delle specifiche del gruppo di lavoro Dublin Core Metadata Initiative Collection Level Description [ Rappresentato attraverso lo standard XML Deve essere compreso bene dagli operatori del sistema

MICHAEL data model  Entità-Relazione  Cinque entità (=cinque diverse strutture dei dati, una per ciascun tipo di record che si vuole creare): –Collezione digitale –Servizio/prodotto –Instituzione –Progetto/programma –Collezione fisica  Relazioni Obiettivo: registrare l’informazione una sola volta e riadoperare la descrizione tutte le volte che occorre Evitare duplicazioni Facilità di aggiornamento

MICHAEL Data Model Record Manifestazione di una entità, che rappresenta un oggetto reale Informazione strutturata e registrata nel database Documento XML contenente le informazioni descrittive di una collezione digitale, o una istituzione, o un progetto o programma, o un prodotto o servizio, o una collezione fisica Ogni record è di un determinato tipo Le entità rappresentano dei concetti astratti, mentre i record rappresentano gli oggetti reali all’interno del sistema

MICHAEL Data Model Relazioni I record devono essere collegati fra loro tramite relazioni Una relazione è un link fra due record che ha determinate caratteristiche specifiche: –Un ruolo –Può essere corredata da una descrizione, che illustri agli utenti l’esatta natura del ruolo –Non ha una direzione specifica, è biunivoca Il modello dati di MICHAEL definisce un set di relazioni specifiche fra i record di determinati tipi. Una relazione si definisce obbligatoria quando per validare e pubblicare un record nel sistema è necessario che esso sia collegato da una relazione a un record di tipo diverso

Campi I campi definiscono le caratteristiche dell’entità Una entità è quindi un insieme di campi Il campo può essere: obbligatorio: il campo deve obbligatoriamente essere compilato perché il record sia valido raccomandato: il campo dovrebbe essere compilato, ma in qualche caso può essere omesso se non risulta pertinente facoltativo: il campo può essere compilato MICHAEL Data Model

Liste terminologiche MICHAEL adotta standard terminologici per agevolare la coerenza dei dati e consentire ricerca multilingue –Internazionali (ISO, UNESCO, DCMI) –MINERVA –MICHAEL Talvolta la lista è aperta, cioè è consentito aggiungere termini: tale opportunità va adoperata con estrema cautela. MICHAEL Data Model

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

Open source Basato su: –SDX (implementato dal francese Catalogue des fonds culturels numérisés) –Xdepo –eXist –Apache, Tomcat, Cocoon –Java technologies La piattaforma tecnologica

 Due moduli –Modulo di produzione fondato su un’architettura web: crea e gestisce file XML tramite l’uso di web form; i dati vengono salvati, gestiti, organizzati in un database XML –Modulo di pubblicazione interroga il data base XML  Data base XML La piattaforma tecnologica

 Harvesting dei metadati –Protocollo OAI-PMH –Formato MICHAEL, –mappato Dublin Core simple –DC CD AP E’ possibile raccogliere nell’istanza MICHAEL e pubblicare insieme record provenienti da sorgenti distribuite, purché in formato compatibile. La piattaforma tecnologica

Architettura distribuita

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

Entità Collezione digitale Rappresenta il fulcro del sistema MICHAEL Il tipo di record più lungo e complesso Deve obbligatoriamente essere collegata a una istituzione o a un servizio Si suddivide in cinque sezioni: –Identificazione –Descrizione –Tema –Illustrazioni –Relazioni con altri record e con risorse esterne

Entità Collezione digitale Sezione Identificazione Identificatore [identifier – obbligatorio] E’ l’identificatore della collezione digitale nel sistema. Nel sistema MICHAEL. tutti i record devono avere un identificatore unico (codice alfanumerico) Nell’istanza italiana l’identificatore è apposto automaticamente dal sistema. Titolo [title – obbligatorio] Il titolo della collezione digitale: permetterà agli utenti di individuare la collezione Spesso si basa sull’oggetto della collezione Deve essere breve e descrittivo Dovrebbe essere unico nell’ambito di una istituzione Non si dovrebbero usare acronimi e abbreviazioni. E’ preferibile evitare aggettivi qualificativi nel titolo, soprattutto all’inizio; per esempio ‘Collezione Archeologica’ invece di ‘Straordinaria Collezione Archeologica’

Entità Collezione digitale Sezione Descrizione Descrizione [description – obbligatorio] Una descrizione a testo libero della collezione digitale Dovrebbe fornire informazioni aggiuntive rispetto a quelle contenute nel titolo Deve essere sintetica (max 100 parole) e informativa Deve consentire all’utente di decidere sull’opportunità di consultare la collezione Vanno enfatizzati gli aspetti particolarmente interessanti, unici o innovativi della collezione Va evitato l’uso di termini gergali, tecnici od accademici per quanto possibile Le prime due righe della descrizione serviranno anche per individuare la collezione nei risultati di ricerca Riferimenti utili: –ISO 214:1976, Documentation – Abstracts for publications and documentation –UNI , Documetnazione e riproduzione documentaria. Riassunti

Entità Collezione digitale Sezione Descrizione – segue - Lingua [language – raccomandato] La lingua dei materiali contenuti nella collezione digitale. Lista: ISO 639 Formato digitale [digital-format – raccomandato] I formati dei dati digitali contenuti nella collezione. Più specifico rispetto a Tipo di documento digitale. Lista: MINERVA, integrata –AVI video –Immagine GIF –HTML –JPEG –Macromedia Director –Macromedia Flash –Midi audio –Mpeg audio –Mpeg video –PDF –Testo semplice PNG Quicktime video Real Audio Rich Text Format (RTF) Programma per elaboratore Sun audio (au) Immagine TIFF WAV (audio) XML XHTML SVG VRML PostScript TeX, LaTeX WBMP DXF DWG DGN Altro

Entità Collezione digitale Sezione Descrizione – segue - Tipo di documento digitale [digital-type – raccomandato] Il tipo di oggetti digitali contenuti nella collezione: file di testo, immagini, risorse interattive o file audio. Lista: DC Type –Base di dati –Cartografia (raster) –Catalogo –GIS –Grafica 2D –Grafica 3D –Immagine fissa –Immagine in movimento –Modello Dimensioni [size – facoltativo] Una stima delle dimensioni di una collezione Mostra/galleria virtuale Notazione musicale Programma per elaboratore Repertorio terminologico Risorsa interattiva Suono Sussidio didattico Testo Visita virtuale Altro

Entità Collezione digitale Sezione Descrizione – segue - Incremento [accrual – facoltativo] Informazioni su: politica di incremento della collezione (chiusa, passiva, attiva, parziale/selettiva); metodo di incremento (acquisto, deposito); periodicità di incremento (irregolare, periodico) Standard [standard – facoltativo] Standard descrittivi o terminologici adottati per la creazione dei metadati associati agli oggetti della collezione digitale Diritti [legal-status – obbligatorio] Una dichiarazione della situazione dei diritti sulla collezione digitale (tutti i diritti riservati, dominio pubblico, Creative Commons, etc.)

Entità Collezione digitale Sezione Descrizione – segue - Strategie per la conservazione a lungo termine Lista: ICCU, Linee di indirizzo per i progetti di digitalizzazione del materiale fotografico –Copia periodica dei dati (refreshing) –Migrazione e conversione dei dati. –Conservazione dell’ambiente originario di produzione. –Creare le condizioni per l’emulazione hardware/software. Restrizioni di accesso [access-control – facoltativo] Ogni restrizione dell’accesso alla collezione. Informazione a uso dell’istituzione che gestisce la collezione, non per uso pubblico. Può essere usato quando, ad esempio, l’accesso alla collezione è precluso per un certo periodo di tempo o se l’accesso è ristretto ad una particolare categoria di utenti.

Entità Collezione digitale Sezione Tema Tema [subject – obbligatorio] Il tema o l’idea comune agli oggetti della collezione digitale. Lista: selezione di termini del Thesauro UNESCO Copertura geografica [spatial coverage – raccomandato] Copertura territoriale degli oggetti della collezione digitale. Lista: ISO Ciascuna istanza nazionale offre un elenco più dettagliato di aree amministrative regionali e locali. Periodo [period – obbligatorio] Il periodo o i periodi coperti dai materiali contenuti nella collezione digitale, per esempio Neolitico o Età del bronzo.

Entità Collezione digitale Sezione Tema – segue - Data iniziale [start-date – facoltativo] La datazione approssimativa dell’oggetto più antico riprodotto dalla collezione digitale, espressa convenzionalmente in anni. Per esempio, sarà 1401 per le collezioni datate “ Quindicesimo secolo “ Nell’istanza italiana questo campo è raccomandato. Data finale [end-date – facoltativo] La datazione approssimativa dell’oggetto più recente riprodotto dalla collezione digitale, espressa convenzionalmente in anni. Per esempio, sarà 1500 per collezioni datate “ Quindicesimo secolo “. Nell’istanza italiana questo campo è raccomandato Cultura [culture – facoltativo] Cultura o popolo che costituisce il tema della collezione digitale, per esempio Islamica o Ebraica, Villanoviana o Etrusca.

Entità Collezione digitale Sezione Tema – segue – Personaggi famosi [famous-people – facoltativo] Personaggi famosi o interessanti coinvolti nella collezione digitale. Eventi famosi [famous-event – facoltativo] Eventi famosi o interessanti implicati nella collezione digitale. Luoghi famosi [famous-place – facoltativo] Luoghi famosi o interessanti che riguardano la collezione digitale. Non va confuso con il campo Copertura territoriale. Oggetti famosi [famous-object – facoltativo] Oggetti di particolare notorietà o star items compresi nella collezione digitale. Questi campi non devono essere utilizzati per registrare tutti gli oggetti, i luoghi, gli eventi, i personaggi associati alla collezione!!

Entità Collezione digitale Sezione Illustrazione Le illustrazioni offrono dati campione, di solito immagini, ma si potrebbe allegare qualunque file utile ad offrire un’idea della collezione. Le illustrazioni sono facoltative. Il titolo dell’illustrazione è obbligatorio solo in presenza di una illustrazione. Titolo [title – obbligatorio] Il titolo dell’ illustrazione. Autore [creator – facoltativo] L’autore dell’illustrazione, come ad esempio il fotografo che ha scattato un’immagine. Diritti [legal status – obbligatorio ] Dichiarazione dei diritti associati all’illustrazione.

Entità Collezione digitale Relazioni che coinvolgono le collezioni digitali Una collezione digitale può essere... sotto la responsabilità di una istituzione creata da una istituzione creata nel contesto di un progetto o programma rappresentazione completa o parziale di una collezione fisica accessibile attraverso un servizio o prodotto parte di una maggiore collezione digitale Le collezioni digitali hanno una relazione obbligatoria con una istituzione o con un servizio/prodotto.

Entità Istituzione Una istituzione è un agente che: sviluppa, detiene o gestisce collezioni digitali o fisiche è responsabile di progetti di digitalizzazione, di programmi di finanziamento, è responsabile per lo sviluppo e la gestione di servizi o prodotti informativi istituzioni possono essere musei, biblioteche, archivi uffici di tutela, enti finanziatori, istituti di cultura, enti di ricerca, associazioni … altre organizzazioni che operano nell’ambito del patrimonio culturale digitale.

Entità Istituzione Sezione Identificazione Identificatore [identifier – obbligatorio] Nome [name – obbligatorio] Il nome dell’ istituzione deve essere indicato per esteso. Acronimi e abbreviazioni vanno evitati. Acronimo [acronym – facoltativo] L’acronimo, o la forma altrimenti abbreviata del nome dell’istituzione, comunemente usata per identificarla (es. MiBAC) Gli acronimi devono essere registrati solo quando esistono e sono comunemente utilizzati

Entità Istituzione Sezione Identificazione Giurisdizione [giurisdizione – facoltativo] L’organizzazione da cui una istituzione dipende o dalla quale è finanziata. Per esempio, il ministero da cui dipende una istituzione. Lista MINERVA: Amministrazione statale, Organo costituzionale, Regione, Provincia, Comune, Altro ente territoriale o locale, Ente ecclesiastico, Ente militare, Università, Ente di ricerca, Istituto culturale, Fondazione, Associazione, Impresa o banca, Altri privati, Altro Logo [logo – facoltativo ] Un link ad un file immagine che contiene il logo dell’istituzione

Entità Istituzione Sezione Descrizione Tipo di istituzione [ institution-type – raccomandato] L’attività generale o l’ambito in cui opera una istituzione Lista MINERVA: Archivio, Biblioteca, Museo, pinacoteca, Mediateca, Ente di ricerca, Centro di documentazione, Ufficio di tutela o di catalogo, Altro Settore [administrative-status – raccomandato] Status amministrativo di una istituzione Lista: Pubblico, Privato, Non profit, Misto, Altro

Entità Istituzione Sezione Ubicazione Via [street – raccomandato] utilizzato per indicare il nome di una via, di un edificio, di un dipartimento, numero di stanza etc. Casella postale [pobox – facoltativo] Località [locality – raccomandata] L’area amministrativa più piccola, generalmente un paese, una città, una circoscrizione, un villaggio, un comune, etc. Codice postale [postal-code – raccomandato] Regione [region – raccomandato] Lista delle Regioni italiane Stato [country – obbligatorio] Lista: ISO 3166

Entità Istituzione Sezione Comunicazioni Numero di telefono [telephone – facoltativo] Il numero di telefono generale dell’istituzione, per esempio il numero del centralino, dell’urp o di un ufficio informazioni Il prefisso telefonico internazionale deve essere incluso nel numero, per consentire l’uso del sistema MICHAEL a livello internazionale. Numero di fax [fax – facoltativo] [ – raccomandato] L’indirizzo generale dell’istituzione, per esempio l’indirizzo dell’urp o di un ufficio informazioni. URL [url – raccomandato] La URL della home page di una istituzione

Entità Istituzione Sezione Persona di contatto Nome del referente [agent-name – facoltativo] Il nome della persona o del servizio da contattare (ad esempio un dipartimento all’interno di una organizzazione) Numero di telefono del referente [telephone – facoltativo] Numero di fax del referente [fax – facoltativo] del referente [ – facoltativo]

Relazioni che coinvolgono le istituzioni Una istituzione può… creare una collezione digitale essere responsabile di una (o più) collezioni digitali essere responsabile di una (o più) collezioni fisiche essere la sede di una collezione fisica essere responsabile o può partecipare a un progetto di digitalizzazione finanziare un progetto o un programma sviluppare o gestire servizi o prodotti informativi essere parte di un’altra maggiore istituzione Le istituzioni hanno una relazione obbligatoria con una collezione digitale, o una collezione fisica, un progetto o un servizio o prodotto nel sistema MICHAEL Entità Istituzione

Entità Servizio/prodotto Un servizio o prodotto è il punto di accesso ad una o più collezioni digitali I servizi e i prodotti sono inclusi nel sistema MICHAEL per offrire agli utenti informazioni su come e dove trovare e interagire con le collezioni digitali Può trattarsi di servizi o prodotti online o offline, che diano accesso o presentino per intero o in parte una o più collezioni. Esempi: –siti o portali web che danno accesso a una base dati –prodotti (cd, dvd) educational o e-learning –Un servizio di stampa su richiesta, ad es. una applicazione che permette di selezionare immagini da una collezione e richiederne delle copie a stampa –Un’applicazione in rete che permette agli utenti di navigare in una biblioteca di immagini (image library) –Un’applicazione offline che permette agli utenti di vedere una collezione sull’hard disk di un computer –Un target Z che permette a un’applicazione software di fare ricerche in un catalogo

Entità Servizio/prodotto Sezione Identificazione Identificatore [identifier – obbligatorio] Titolo [title – obbligatorio] Nome del servizio o prodotto. Dovrebbe permettere di individuare il tipo di servizio o prodotto fornito. Può essere composto da: –titolo con cui il servizio è conosciuto, per esempio il titolo di un sito web; –nome della collezione seguito dal tipo di accesso fornito, per esempio: “Le opere di Caravaggio: CD-ROM”; oppure: –Il tipo di accesso, ad esempio un servizio di stampa su richiesta (“print on demand”)

Entità Servizio/prodotto Sezione Descrizione Descrizione [description – raccomandato] Breve descrizione del contenuto del prodotto o del servizio e delle funzioni offerte. Dovrebbe aggiungere ulteriori informazioni a quelle presenti nel titolo. Per esempio: “Questo sito web consente agli utenti di consultare e di eseguire ricerche nel database che descrive le collezioni del museo”. Va evitata la ripetizione della descrizione del contenuto della collezione. Lingua [language – obbligatorio] La lingua/e in cui il prodotto o servizio è disponibile Manutenzione [maintenance – facoltativo] Una indicazione generale delle condizioni di aggiornamento e manutenzione del prodotto o servizio, per esempio corrente o continua, conclusa, aggiornata regolarmente, e così via.

Entità Servizio/prodotto Sezione Descrizione – segue - Pubblico di riferimento [audience – raccomandato] Il pubblico per il quale il prodotto o servizio è stato progettato Lista MINERVA: Formazione permanente, Generico, Infanzia, Professionale, Ricerca, Scuola, Turismo e tempo libero Diritti [legal-status – raccomandato] Dichiarazione della situazione dei diritti sul prodotto o servizio Sezione Condizioni di accesso Tipo di accesso [access-type – obbligatorio] Il tipo generale di servizio o prodotto: per esempio, online, offline, copia a stampa, stampa su richiesta e così via Lista: Alert, Base di dati offline, Base di dati online, CD ROM, Copia su CD o DVD, DVD ROM, Portale, Sito web, Stampa su carta, Sussidio didattico, Terminale interattivo

Entità Servizio/prodotto Sezione Condizioni di accesso –segue - Accessibilità [accessibility – facoltativo] Indicazione delle caratteristiche del servizio o prodotto che lo rendono accessibile agli utenti. Per esempio, la disponibilità di un browser vocale WAI [wai – raccomandato] Livello di conformità alle specifiche WAI (Web Accessibility Initiative) del servizio o prodotto Lista: livello A, AA, AAA. Condizioni di accesso [access-conditions – obbligatorio] Indicazione generale delle condizioni per l’accesso al servizio o prodotto, per esempio gratuito, a pagamento, previa registrazione, riservato a specifiche categorie di utenza, etc. Commento sulle condizioni di accesso [comment-access-conditions – facoltativo] Breve nota che può fornire ulteriori informazioni in merito alle condizioni per l’accesso al servizio o prodotto

Entità Servizio/prodotto Sezione Informazioni tecniche Requisiti tecnici [technical-requirements – facoltativo] Breve descrizione dei requisiti tecnici per l’accesso al servizio o prodotto. Per esempio, i plug-in necessari all’utente per accedere a un servizio. Descrizione tecnica [technical-description – facoltativo] Un link a una risorsa informativa esterna che indica come è configurato il servizio di accesso remoto, come gli input e output disponibili. Per esempio, un link alle specifiche del target Z di una istituzione. Protocollo [protocol – facoltativo] Il protocollo di comunicazione Lista MICHAEL: ftp http, ldap, oai-pmh, opengis, openurl, rss, soap, sru, srw, wap, xml-rpc, Z Formato di output [output – facoltativo] Il formato di output del servizio, per esempio il formato output di un target OAI potrebbe essere XML

Entità Servizio/prodotto Sezione Punto di accesso Descrizione del canale di accesso [access-location/description – facoltativo] Breve descrizione degli strumenti per accedere a un servizio o prodotto Nel caso di un prodotto analogico o di un servizio off-line, si raccomanda di inserire in questo campo tutte le informazioni rilevanti ai fini del reperimento e accesso Localizzatore [access-location/locator – raccomandato] Un localizzatore, come ad esempio una URL, del punto di accesso a un servizio o prodotto.

Relazioni che coinvolgono i servizi o prodotti Un servizio o prodotto... Rende disponibile per intero o in parte una o più collezioni digitali Può essere creato da una istituzione Può essere sotto la responsabilità di una istituzione Può essere creato nel contesto di un progetto Un servizio o prodotto ha una relazione obbligatoria con almeno una collezione digitale o una istituzione nel sistema MICHAEL. Entità Servizio/prodotto

Entità progetto/programma Un progetto o programma : coinvolge una o più istituzioni dà vita direttamente o indirettamente collezioni digitali o servizi/prodotti MICHAEL include le informazioni su Progetti o programmi per fornire informazioni di background su come sono state create le collezioni digitali.

Entità progetto/programma Sezione Identificazione Identificatore [identifier – obbligatorio] Titolo [title – obbligatorio] Va scritto per esteso, evitando acronimi e abbreviazioni, perché lo scopo è fornire un’informazione comprensibile per il grande pubblico Acronimo [acronym – facoltativo] Acronimo o altra forma abbreviata del titolo del progetto o programma L’acronimo va riportato solo se comunemente utilizzato. Logo [logo – facoltativo] Un link ad un’immagine che contiene il logo del progetto o programma

Entità progetto/programma Sezione Descrizione Descrizione [description – raccomandato] Breve descrizione del progetto o programma. Dovrebbe offrire informazioni aggiuntive rispetto a quelle contenute nel titolo Procedimento di digitalizzazione [digitisation-process – facoltativo] Indicazione generale delle caratteristiche tecniche del progetto o programma e dei procedimenti adottati per la digitalizzazione, che può essere diretta, indiretta, etc. Tipo di finanziamento [funding-type – facoltativo] Una indicazione generica del tipo di finanziamento di cui beneficia il progetto o programmi, per esempio interno, esterno e cosi via Lista: Governo, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero università e ricerca, Altro ministero, Regione, Provincia, Comune, Altro ente territoriale o locale, FSE, Progetti europei EC, Sponsor, Interno, Altro

Entità progetto/programma Sezione Comunicazione [ – facoltativo] Indirizzo del progetto o programma, per esempio l’indirizzo di un uffcio informazioni o di un helpdesk URL [url – facoltativo] URL della home page del progetto o programma

Entità progetto/programma Sezione Avanzamento Data di inizio [start-date – raccomandato] Data orientativa di inizio del progetto o programma. Può essere indicata con un anno Data di conclusione [completion-date – facoltativo] Data orientativa o prevista per la conclusione del progetto o programma, quando nota. Può essere espressa con un anno Stato del progetto [project-status – facoltativo] Una indicazione generale dello stato di avanzamento del progetto o programma, per esempio se è stato pianificato, se è in corso o concluso

Entità progetto/programma Sezione Persona di contatto Nome del referente [agent-name – facoltativo] Numero di telefono del referente [telephone – facoltativo] Numero di fax del referente [fax – facoltativo] del referente [ – optional]

Entità progetto/programma Relazioni che coinvolgono i progetti o programmi Un progetto o programma... può essere sotto la responsabilità di una istituzione può ricevere l’apporto di una istituzione un progetto può essere parte di un altro progetto un progetto può essere parte di un programma un programma può finanziare un progetto può creare una collezione digitale può creare un prodotto o servizio Un progetto o programma ha una relazione obbligatoria con almeno una istituzione o una collezione digitale. Si raccomanda comunque di creare una relazione con una istituzione

Entità collezione fisica Una collezione fisica è un insieme di oggetti fisici, per esempio di oggetti museali, o un archivio fisico o un fondo librario Esempi di collezioni fisiche: Raccolte o fondi librari o documentari Collezioni museali Archivi o fondi archivistici Inventari e cataloghi di biblioteche, archivi e musei Aggregazioni di oggetti fisici visibili in mostre permanenti Oggetti fisici che compongono una mostra itinerante Oggetti fisici raggruppati per soggetto o collezionista e conservati in magazzino L’insieme del patrimonio di un museo, una biblioteca o un archivio sotto forma fisica Collezioni di microforme

Entità collezione fisica Lo scopo di MICHAEL non è di realizzare un inventario di collezioni fisiche. Questa entità viene offerta per consentire il riferimento alle collezioni fisiche che hanno dato vita a collezioni digitali, ad esempio tramite un progetto di digitalizzazione. Le raccolte vengono messe in relazione con le collezioni digitali cui hanno dato vita per: -indentificare quali collezioni fisiche sono rappresentate da collezioni digitali -consentire all’utente di identificare la sede presso cui si trovano le collezioni digitalizzate (fini di studio, incentivo al turismo culturale) -identificare l’insieme delle collezioni (fisiche e digitali) gestite da una istituzione

Entità collezione fisica Sezione Identificazione Identificatore [identifier – obbligatorio] Titolo [title – obbigatorio] Il titolo della collezione fisica Il titolo deve fornire un riferimento significativo per la collezione fisica, e preferibilmente deve essere unico, almeno nell’ambito della stessa istituzione. Va evitato in questo campo l’uso di acronimi e abbreviazioni Sezione Descrizione Descrizione [abstract – raccomandato] Una descrizione a testo libero della collezione fisica. Dovrebbe fornire informazioni aggiuntive rispetto a quelle contenute nel titolo Lingua [language – facoltativo] La lingua dei materiali contenuti nella collezione fisica

Entità collezione fisica Sezione Descrizione – segue - Oggetto fisico [physical format – raccomandato] Le caratteristiche fisiche della collezione Lista MINERVA: Annuari, Articoli di giornale, Beni immateriali, Carte geografiche, Carteggi, Cartoline, Centri storici e settori urbani, Ceramica, Chiese Dati numerici o statistici, Dipinti, Disegni, Documenti d’archivio, Film, Fotografie, Gioielli, Giornali, Incisioni, Incunaboli, Installazioni, Iscrizioni, Libri a stampa antichi, Libri a stampa moderni, Manoscritti, Manoscritti miniati, Microforme, Mobili, Monete e medaglie, Monumenti e aree monumentali, Musica a stampa, Musica manoscritta, Opere d’arte contemporanea, Opere e oggetti d’arte, Papiri, Parchi letterari, Parchi storici, Periodici, Registrazioni sonore, Registri, Reperti archeologici, Schede bibliografiche, Sculture, Sigilli e stemmi, Siti e aree archeologiche, Stampe, Strumenti musicali, Strumenti scientifici, Tesi, Tessuti, Vetri, Videoregistrazioni, Ville monumentali Dimensioni [size – facoltativo] Incremento [accrual – facoltativo] Standard [standard – facoltativo] Indicazione degli standard descrittivi e terminologici adottati nella creazione dei metadati catalografici relativi agli oggetti associati nella collezione fisica

Entità collezione fisica Relazioni che coinvolgono le collezioni fisiche Una collezione fisica può... essere sotto la responsabilità di una istituzione trovarsi presso una istituzione essere creata da una istituzione far parte di un’altra collezione fisica più ampia essere la fonte di parte, di una o di più collezioni digitali Una collezione fisica ha una relazione obbligatoria con almeno una istituzione e una collezione digitale o un progetto/programma

April 24th 2006 Giuliana De Francesco  Obiettivi e Background  Il progetto  Piano di lavoro internazionale  Attività nazionale  MICHAEL data model  Piattaforma tecnologica  La descrizione delle collezioni digitali  Per iniziare

Per iniziare Cosa occorre: Una connessione Internet stabile Preparazione –familiarizzare con la struttura dei dati –preparare il materiale e le informazioni che dovrete avere a disposizione Che tipo di informazioni occorre raccogliere per creare le descrizioni? Le informazioni standard su come contattare la vostra organizzazione (anche online) Copie del materiale pubblicitario (anche online) Un profilo delle collezioni che vi accingete a descrivere Un profilo di ogni prodotto o servizio fornito dall’istituzione Una selezione di immagini che illustrano le collezioni Informazioni e comprensione dei diritti sulle collezioni può essere utile svolgere ricerche sul Web per trovare informazioni aggiuntive sulle proprie collezioni, o per sapere come collezioni simili sono state descritte altrove Informazioni di prima mano!

Per iniziare Diventare utenti registrati to: c/c: Dati: Nome e Cognome Indirizzo valido Numero di fax Istituzione per conto della quale si svolge la catalogazione Contratto: si/no A ogni utente registrato verranno assegnati uno username e una password.

Per iniziare Connettersi al modulo di produzione Per creare o editare i dati è anzitutto necessario connettersi al modulo di produzione via web, utilizzando la username e la password forniti dall’amministratore di sistema. Per accedere alle funzionalità del modulo di produzione vi occorrono quindi: –la URL del modulo di produzione: –il vostro username –la vostra password –Il vostro workspace Riferimento utile: MICHAEL Getting Started

Per iniziare Disconnessione Desktop: le cartelle –Struttura gerarchica La finestra di navigazione –Contesto –Lista sotto-cartelle –Documenti nella cartella corrente

Creare un record Prima: verificare che l’istituzione-collezione-progetto-servizio non sia già stato descritto stabilire in quale cartella si intende collocarlo Alternativamente: –navigare nel database fino a raggiungere la giusta collocazione (cartella) per poi crearvi il record, oppure: –creare il record nella cartella di default e poi spostarlo nel punto desiderato

Descrizione di una collezione digitale: esempio di un flusso di lavoro Maria Clara Peira – CSI Piemonte

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