COOPERATIVE E SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ GRUPPO DI RICERCA: SALVATORE MONNI - COORDINATORE SCIENTIFICO CLAUDIA BENISIO GIULIA NOVELLI LAURA PERA DIPARTIMENTO.

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COOPERATIVE E SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ GRUPPO DI RICERCA: SALVATORE MONNI - COORDINATORE SCIENTIFICO CLAUDIA BENISIO GIULIA NOVELLI LAURA PERA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA UNIVERSITÀ ROMA TRE

OBIETTIVO Dimostrare le Potenzialità dell’Impresa Cooperativa nei servizi di Pubblica Utilità OBIETTIVO

OUTLINE  I servizi di pubblica utilità  Crisi della finanza pubblica e privatizzazione  Dibattito: i nuovi attori  La Cooperazione di utenza  Analisi delle esperienze cooperative: Best practices europee ed extraeuropee  Il territorio laziale: alcune policy idea

I SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Servizi di interesse economico generale: definizione data dal protocollo di Lisbona sui servizi di interesse generale (2007) Categoria che comprende un’ampia gamma di attività Approvvigionamento idrico ed energetico Gestione dei rifiuti Telecomunicazioni Trasporti

CRISI DELLA FINANZA PUBBLICA In Europa si assiste ad una contrazione delle risorse finanziarie pubbliche disponibili Cambiamento del ruolo dello Stato: dallo Stato proprietario allo Stato regolatore Richiesta di servizi sempre più qualificati

PRIVATIZZAZIONE Si assiste al disimpegno da parte della Pubblica Amministrazione della fornitura diretta dei servizi Transizione da un modello di gestione monopolistica ad una liberalizzazione Binomio Pubblico - Privato (Giovanni Montemartini 1902, economista e assessore del Comune di Roma)

I NUOVI ATTORI  Fuori dal binomio pubblico ˗ privato esiste un terzo soggetto la Cooperativa assente nel dibattito letterario ma presente sul mercato  Proporre la cooperativa come risposta innovativa capace di conciliare efficacia economica e sociale  Focus sulla Cooperativa di Utenza

LA COOPERATIVA DI UTENZA Modello presente nei servizi di pubblica utilità e principalmente nel settore dell’energia Questa tipologia di cooperative è più presente laddove nel mercato dal lato dell’offerta ci sono soggetti dotati di rilevanti poteri di monopolio E’ una cooperativa in cui i soci sono gli utenti di un servizio che si associano per soddisfare in modo mutualistico i propri bisogni

ANALISI DEI CONTRIBUTI TEORICI Henry Hansmann 2005 (Professore di diritto presso la Yale Law School) «Le cooperative nell’erogazione dei servizi pubblici possono ridurre i costi transattivi legati alla produzione allineando gli interessi dell’impresa a quelli degli utenti»

ANALISI DEI CONTRIBUTI TEORICI Carlo Borzaga, Ermanno Tortia 2005 (Professore dell’Università di Trento e Presidente Euricse, Professore dell’Università di Trento) «L’analisi dell’efficienza delle cooperative sottende a giudizi di valore e deve considerare le innegabili esternalità positive prodotte dall’agire cooperativo»

ANALISI DELLE ESPERIENZE COOPERATIVE I progetti sulle energie rinnovabili che hanno avuto successo, sono tipicamente gestiti da imprese cooperative (S.Subbarao, B. Lloyd G.Walker, N.Simcock 2012) Nascita della Federazione dei gruppi e delle cooperative di cittadini per l’energia rinnovabile, REScoop Renewable Energy Sources Cooperative, dicembre 2013 Evento Bruxelles “Sistemi energetici decentrati: i cittadini si impegnano nel futuro energetico dell’Europa”, Giugno 2014

ANALISI DELLE ESPERIENZE COOPERATIVE All’interno del panorama dei servizi di pubblica utilità, il settore nel quale vi è la maggiore presenza cooperativa è quello dell’approvvigionamento di energia elettrica Analisi mirata di alcuni casi di best practice: Usa Inghilterra Germania Italia

U.S.A.  Le cooperative hanno rappresentato la soluzione al problema dell’elettrificazione delle aree rurali  Più di 900 cooperative  40% delle linee di distribuzione di energia  Fornisce elettricità a 42 mln di persone in 47 paesi

U.S.A. ENERGY PRICE (FONTE:EIA ENERGY INFORMATION ADMINISTRATION)

U.S.A. Il grafico analizza il mercato elettrico, illustra come l’energia fornita dalle cooperative sia più conveniente Per i clienti residenziali le cooperative permettono un risparmio del 7% sulla bolletta NRECA: National Rural Electric Cooperative Association

INGHILTERRA  Le cooperative si impegnano per dare vita a progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili  15 cooperative  Più soci  Più di clienti

INGHILTERRA ENERGY PRICE (COOPERATIVE ENERGY - GOV.UK) Cents Il grafico analizza il posizionamento di prezzo di Cooperative Energy, cooperativa simbolo secondo Cooperative UK che conta soci

INGHILTERRA Numerose iniziative delle comunità riguardo la produzione di energia da fonti rinnovabili, secondo l’Università di Lancaster circa 500 Community Energy Cooperative UK (Associazione di categoria inglese) promuove politiche a favore delle Community Energy Cooperatives ed ha realizzato un Manifesto in collaborazione con le maggiori realtà cooperative e il Ministero Energia e Ambiente

GERMANIA  Nascita di cooperative che producono energia da fonti rinnovabili  Più di 750 cooperative – studio dell’Università di Leuphana - dal 2011 al 2012 sono nate più di 150 nuove cooperative  Soci di cooperative energetiche

GERMANIA ENERGY PRICE (GREENPEACE ENERGY – FEDERAL ASSOCIATION OF ENERGY AND WATER INDUSTRIES) Cents

GERMANIA Il grafico analizza il posizionamento di prezzo di Greenpeace Energy, cooperativa simbolo con soci e clienti Nel 2000 la Germania ha ratificato il Renewable Energy Act, in cui l’elemento chiave è la feed-in-tariff, introdotta per chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili aumentandone così la competitività

ITALIA Due tipologie di cooperative presenti: Le cooperative sopravvissute alla nazionalizzazione del 1962 Le cooperative nate dopo la nazionalizzazione e presenti principalmente in una zona geografica circoscritta all’arco alpino  77 cooperative  utenze più di utenti  soci

ITALIA ENERGY PRICE (RAIFFEISEN VERBAND FEDERATION – AEEG) Cents

ITALIA Il grafico analizza il posizionamento di prezzo delle cooperative della Raiffeisen Verband Federation, con 60 cooperative energetiche associate e soci Siamo di fronte a una sorta di business di comunità, di cui il servizio è una componente ma non meno importante è la produzione per il mercato, con la conseguente creazione di valore per la comunità stessa Nel sud del Paese assistiamo a casi differenti, come la realtà della cooperativa di comunità di Melpignano che ha realizzato 33 impianti fotovoltaici, per un totale 179,67 kW installati

IN SINTESI  Le realtà delle cooperative analizzate dimostrano la presenza attiva e non marginale delle stesse nel mercato dell’energia elettrica  Le cooperative sono presenti in modo economicamente efficiente, come i dati delle realtà cooperative dei paesi analizzati evidenziano  Il potenziale delle cooperative non è ancora del tutto sfruttato

COME INTERVENIRE A ROMA E NEL LAZIO Il mondo Cooperativo, favorendo la cultura cooperativa tra gli utenti- cittadini per soddisfare in modo mutualistico i propri bisogni Le Istituzioni, incentivando la nascita di cooperative di produzione e distribuzione di energia e altri servizi nel Lazio attraverso politiche di sviluppo

POLICY IDEA: ACEA Ipotesi debole: la creazione di un “Enercoop”, dall’accordo tra Movimento Cooperativo e ACEA, per l’acquisizione di energia “all’ingrosso”, sul modello di CoopVoce Ipotesi forte: l’ingresso del modello cooperativo (di utenza-comunità) nella governance di ACEA, senza alterare la presenza di soggetti privati nella compagine sociale

CASO ACEA

CASO ACEA (DATI AL )  Capitale sociale: € ,00  Numero azioni: ,00  Valore nominale: € 5,16  Ipotesi: acquisizione da parte di una cooperativa di utenti del 7% del capitale per un investimento totale di € ,88 e un numero di azioni pari a ,00  Utenti di ACEA Energia

CASO ACEA 1° ipotesi: cooperativa di utenti composta dal 49,69% degli utenti di ACEA Numero utenti: Investimento pro-capite: €103,20 2° ipotesi: cooperativa di utenti composta dal 70,99% degli utenti di ACEA Numero utenti: Investimento pro-capite: € 72,24

CASO ACEA : CONCLUSIONI Gli utenti della cooperativa potrebbero così influenzare direttamente la Governance di ACEA La cooperativa di cittadini riuscirebbe ad ottenere un utile annuo di € ,41 (secondo i dati di bilancio del 2013) che si potrebbe tradurre in un risparmio di pari importo per i propri utenti o meglio in un investimento nei confronti della comunità di riferimento E’ corretto ipotizzare che l’influenza nell’operato del Cda porterebbe ad ulteriori vantaggi per gli utenti-soci

POLICY IDEA: COOPERATIVE DI COMUNITÀ Sono cooperative caratterizzate dalla propria finalità: produrre vantaggi a favore di una comunità. Deve essere un’iniziativa collettiva, promossa cioè da un gruppo di cittadini che lavorano insieme per creare e gestire servizi comuni e investire per il bene di tutti I cittadini-utenti, sensibilizzati ad una cultura partecipativa, possono assumere la qualità di soci e La comunità in cui l’attività della cooperativa si rivolge deve essere ben identificata (territorio laziale - municipi)

OPPORTUNITÀ PER LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ Strumento efficace a disposizione dei cittadini per reagire positivamente a problematiche economiche e sociali Per i cittadini Strumento per le Istituzioni, per rispondere alle difficoltà dell’intervento pubblico e ai “fallimenti del mercato” realizzando interventi con la partecipazione diretta del territorio Per le Istituzioni Strumento per le comunità con più difficoltà sociali e di isolamento come le periferie Per le periferie

OPPORTUNITÀ PER LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ ART.118 Costituzione: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà E’ un’opportunità per la Pubblica Amministrazione di collaborare con i cittadini stessi Ipotesi di attività: - Recupero di edifici ed aree urbane dismesse - Servizi socio assistenziali - Gestione di spazi verdi e parchi pubblici

GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE Salvatore Monni: Claudia Benisio: Giulia Novelli: Laura Pera: