I mosaici di Ravenna Testimonianze bizantine:Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano
Basilica di San Vitale
Un po’ di storia Celebre per i mosaici commissionati dall’arcivescovo MASSIMIANO e realizzati dal 546 al 556 d.C. All’esterno è di semplici mattoni che contrastano con la ricchezza delle decorazioni interne. La pianta è ottagonale.
TEOFANIA (= apparizione di Dio) – nell’abside Cristo sul Globo, con gli Arcangeli Michele e Gabriele porge la corona di gloria a San Vitale. Il Santo la riceve con mani velate, rispettosamente: il gesto di Cristo innalza San Vitale a difensore della chiesa cattolica. Intanto, il vescovo Ecclesio offre a Cristo la basilica della prossima vittoria imperiale.
Giustiniano – nell’abside Giustiniano, cinto col nimbo di gloria (segno di sacralità del potere imperiale), incede con la patena d’oro, simbolo del pane eucaristico. Tra L’Imperatore e Massimiano spicca Giuliano Argentario. Nella sacralità di questa azione, la Chiesa di Ravenna è esaltata da Giustiniano. Massimiano apre la processione con la croce, il libro decorato e l’incensiere: simboli sacri, imperiali ed ecclesiastici.
Teodora – nell’abside Lo sfarzo di corte, rappresentato con cubetti policromi e un uso sapiente di madreperle, esalta Teodora. L’Imperatrice, col nimbo di gloria, regge il calice del vino.
Volta del presbiterio Nell’arco dell’abside gli arcangeli Michele e Gabriele reggono il simbolo di centri concentrici e raggi iridati con al centro l’alfa, simbolo della creazione. I ritratti dei dodici Apostoli nei cerchi dell’arco trionfale sono divisi da quello di Cristo.
Mausoleo di Galla Placidia
Un po’ di storia Il mausoleo di Galla Placidia (386-452), sorella dell’imperatore romano Onorio, è un monumento cristiano funerario. La pianta è a croce latina. I mosaici che decorano l’interno si sono perfettamente conservati.
La volta: un cielo stellato Tra le 570 stelle d’oro e il blu intenso del cielo emerge la Croce gloriosa, segno cristiano della Resurrezione. Tutti i temi iconografici (dai quattro animali dell’Apocalisse agli Apostoli) rappresentano la vittoria della vita sulla morte. L’effetto è una diffusa atmosfera di quiete, consona per un sepolcro e per il suo messaggio di Vita dopo la vita.
Il Buon Pastore – nella lunetta Verso la porta d’ingresso il Redentore, il Cristo-Signore, ha per scettro la croce. Ritratto con sei pecorelle in un paesaggio quieto di campagna, Cristo è ritratto nella sua piena regalità, giovane e imberbe, Signore sul tempo e sulla storia.
Battistero Neoniano
Un po’ di storia Fondato dal vescovo Orso, quindi prima dell’anno 396, fu costruito prima del trasferimento della capitale da Milano a Ravenna. Famoso per i mosaici della cupola commissionati dal Vescovo Neone. Tra le finestre, dei rilievi a stucco con 16 profeti.
La cupola Primo registro (medaglione): Battesimo di Cristo Secondo registro: i dodici Apostoli guidati da Pietro e Paolo, maestri e testimoni della fede battesimale, procedono con incedere maestoso con le trionfali corone della vittoria. Terzo registro: Il Giardino celeste, riservato solo ai battezzati in questo Battistero.
Il Battesimo di Cristo San Giovanni Battista (sinistra) versa l’acqua del fiume Giordano (personificato a destra come un anziano barbuto) sul capo di Cristo (centro, immerso nell’acqua). In quel momento appare lo Spirito Santo sotto forma di Colomba.
PER REALIZZARE UN MOSAICO Ci vogliono PAZIENZA, PRECISIONE, GUSTO PER I COLORI
Pazienza
Precisione
Gusto per il colore