Matematica L'infinito.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Metodo di Calcolo Numerico per Equazioni differenziali Ordinarie
Advertisements

Geometria Euclidea e Geometria non Euclidea
Corsi di allenamento 2013 Congetturare e dimostrare.
Il V postulato di Euclide e la nascita delle geometrie non euclidee
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
Equazioni differenziali
Appunti di analisi matematica: Integrale Definito
Lo schema IS-LM.
del calcolo infinitesimale
A spasso per la storia tra infiniti e infinitesimi.
Zenone a sostegno delle tesi di Parmenide
Matematica Derivate Baluta Gabriel SCHEDA PRESENTAZIONE Matematica
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
I PARADOSSI di Bernardo Cicchetti
ODE PROBLEMA DI CAUCHY IN 1-D Sia f : I x RR, I  R.
Meccanica 8 31 marzo 2011 Teorema del momento angolare. 2° eq. Cardinale Conservazione del momento angolare Sistema del centro di massa. Teoremi di Koenig.
Meccanica 2 1 marzo 2011 Cinematica in una dimensione
LE DERIVATE APPROCCIO INTUITIVO.
Il concetto di velocità istantanea e… il suo calcolo.
Dinamica del punto Argomenti della lezione
Gli Integrali.
Differenziale di una funzione
Studio funzioni by Mario Varalta Studio funzioni by Mario Varalta.
Scuola di Elea fondatore = Parmenide di Elea (costa della Campania a sud di Paestum (Velia) visse tra il 550 e 450 a.C. Opera in versi “Intorno alla natura”
TEOREMI CLASSICI DELL’ANALISI
CONCETTO DI DERIVATA COS’E’ UNA TANGENTE?
L’infinito potenziale
Velocità media Abbiamo definito la velocità vettoriale media.
Studente Claudia Puzzo
1 Esempio : Utile per considerare limportanza delle ALTE FREQUENZE nella ricostruzione del segnale, in particolare dei FRONTI di SALITA e di DISCESA (trailing.
Perché Achille la Tartaruga la raggiunge, eccome!
Differenziale di una funzione
5 febbraio 2010 Prof Fabio Bonoli
Dall'osservazione del fenomeno . . .
Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009.
Studio funzioni Premesse Campo esistenza Derivate Limiti Definizione di funzione Considerazioni preliminari Funzioni crescenti, decrescenti Massimi,
SCHEMA A BLOCCHI DEL CALCOLO INTEGRALE
CLASSE 5^ LICEO SCIENTIFICO PROGRAMMA DI MATEMATICA DOCENTE: PROF
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Proiezioni per sviluppo modificate matematicamente Carta di Mercatore
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
La matematica non è un’opinione!
PREMESSE DELL’ANALISI INFINETISIMALE
A cura di Maria Angela Varone
Errori casuali Si dicono casuali tutti quegli errori che possono avvenire, con la stessa probabilità, sia in difetto che in eccesso. Data questa caratteristica,
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Zenone di Elea.
L’infinito l’infinito in matematica Il numerabile  o Il continuo C.
Intuizione e rigore nella nascita e nello sviluppo del calcolo infinitesimale Come storicamente sono nati il concetto di limite e il concetto di derivata.
I FRATTALI Frattale di Mandebrot
Prof Riccardi Agostino - ITC "Da Vinci"
Infinito, scienza, e paradosso
PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI:
TEOREMI CLASSICI DELL’ANALISI
IL PROBLEMA DELL’AREA Nella matematica greca calcolare l’area di una figura (ovvero quadrarla) significa costruire con riga e compasso un quadrato equivalente.
Zenone di Elea (Ζήνων, 495 a.C. – 430 a.C.)
Problema retta tangente:
INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA EUCLIDEA
(descrizione quantitativa del moto dei corpi)
INTEGRALI INTRODUZIONE STORICA
LA LOGICA MATEMATICA Ing. Francesco Scarcella.
Aspetto metodologico: L'ARTE DELLA CONFUTAZIONE
Integrali definiti I parte
6. LIMITI Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti
V. Durante – M. Mari – C. Ternullo Liceo Scientifico "Morgagni"
Analisi matematica Introduzione ai limiti
La derivata Docente Grazia Cotroni classi V A e V B.
Il Moto. Partendo da una quesito assegnato nei test di ingresso alla facoltà di medicina, si analizza il moto di un oggetto.
Isaac Newton (di Elisa Montaguti) Con lui la rivoluzione iniziata da Copernico e Keplero giunge a compimento, per il metodo e i contenuti (fisica classica)
INSIEMI E LOGICA PARTE QUARTA.
Transcript della presentazione:

Matematica L'infinito

“Da tempo immemorabile l'infinito ha suscitato le passioni umane più di ogni altra questione. E' difficile trovare un'idea che abbia stimolato la mente in modo altrettanto fruttuoso, tuttavia nessun altro concetto ha più bisogno di chiarificazione" (D. Hilbert). 

L’infinito nella storia: dal mondo classico fino al 1900

tali ragionamenti o tesi vengono per questo motivo chiamati paradossi. Il concetto di infinito ha ispirato teorie diverse tra i matematici di tutte le epoche e li ha costretti a costruire ragionamenti che portavano a conclusioni talvolta contrastanti con proprietà chiaramente intuitive; tali ragionamenti o tesi vengono per questo motivo chiamati paradossi.

Ma c'è qualcosa di sbagliato nel ragionamento svolto... IL PARADOSSO DI ZENONE ACHILLE E LA TARTARUGA Achille deve fare una gara di velocità con una tartaruga, ma, poichè è nettamente più veloce, decide di darle un po' di vantaggio. Achille impiegherà un po' di tempo per raggiungere il punto da dove è partita la tartaruga, che nel frattempo avrà percorso un tratto di strada; Achille raggiungerà allora il punto dove è arrivata la tartaruga, ma essa avrà di nuovo fatto un altro tratto di strada. Quindi, dato che questo ragionamento si può ripetere all'infinito, Achille non raggiungerà mai la tartaruga... Ma c'è qualcosa di sbagliato nel ragionamento svolto...

Il ragionamento di Zenone Achille non raggiunge la tartaruga. Supponiamo che la velocità di Achille sia di 10 m/s e quella della tartaruga sia di 1 m/s . In 1/10 di secondo Achille raggiunge il punto in cui si trovava inizialmente la tartaruga: ma intanto essa si è mossa ed ha percorso uno spazio uguale ad 1/10 (in metri). Per raggiungere la nuova posizione della tartaruga, Achille dovrà impiegare un altro tempo, uguale a 1/10*1/10=0.01quindi, in tutto, avrà impiegato un tempo t2=1/10+1/100=0.11 (in secondi). Ma Achille non ha ancora raggiunto la tartaruga, perché nel tempo di 1/10 di secondo essa ha percorso 1/100 di metro. Achille arriverà a questa nuova posizione, ma impiegherà 1/1000 di secondo, e quindi un tempo complessivo t3=1/10+1/100+1/1000=0.111 e così si procede all'infinito. Ciò che accade nella realtà Achille raggiunge la tartaruga (e la supera...).. Indichiamo con t il tempo necessario ad Achille per raggiungere la tartaruga; lo spazio percorso da Achille, dato da 10t, deve risultare uguale alla somma del vantaggio iniziale della tartaruga con lo spazio che essa percorre. Si ottiene così l’equazione : 10t=1+t che sappiamo risolvere senza difficoltà : 10t-t=1 cioè 9t=1 e, infine, t=1/9 (in secondi).

L'errore nel paradosso di Zenone consiste nell'idea che In Achille e la tartaruga si tratta di sommare una serie infinita di quantità sempre più piccole L'errore nel paradosso di Zenone consiste nell'idea che la somma di un numero infinito di intervalli finiti di spazio e di tempo debba essere infinita.

ARISTOTELE infinito in atto , entità infinita concepita nella sua interezza infinito potenziale , qualcosa che è sempre accrescibile, a cui ci si va avvicinando indefinitamente; in questa accezione si può pensare ad un processo infinito, ma non ad oggetti infiniti     L'infinito non è un Assoluto: è qualcosa che per la sua illimitatezza non può essere concepito dal nostro pensiero nella sua totalità; esiste solo l’infinito potenziale

per Aristotele dire che i numeri sono infiniti significa solo che, qualunque numero si pensi, se ne può trovare uno maggiore, ma solo i singoli numeri finiti sono pensabili, anche se non ne esiste  " il più grande".     Aristotele respinge completamente la possibilità che l'infinito in atto possa essere utilizzato in matematica "L'infinito  non è ciò al di fuori di cui non c'è nulla, ma ciò al di fuori di cui c' è sempre qualcosa".

nel pensiero occidentale sarà l'idea aristotelica Per duemila anni, l'idea dominante nel pensiero occidentale sarà l'idea aristotelica di un infinito potenziale

“1600” E’ il secolo dell’analisi infinita (detta analisi infinitesimale), cioè del calcolo di grandezze infinitamente grandi ed infinitamente piccole. G Leibniz I. Newton Leibniz e Newton introducono l´infinitesimale nella definizione di derivata, come limite, e l´infinito, in quella dell´integrale, come somma continua.

La fama di Leibniz come matematico è legata soprattutto alla prima sistemazione organica del «calcolo infinitesimale». Di essa egli diede notizia in due articoli pubblicati negli Acta Eruditorum . Tale pubblicazione diede origine ad una violenta polemica a distanza con Isaac Newton, il quale rivendicò la priorità della scoperta e giunse praticamente ad accusare Leibniz di plagio. I documenti storici sembrano far capire che entrambi giunsero indipendentemente alla stessa scoperta (formulata solo in termini differenti)! In Newton l’invenzione fu dettata da preoccupazioni essenzialmente tecniche, in Leibniz essa scaturì da considerazioni di carattere filosofico.

“1800” L’ottocento è il secolo della revisione logica e rigorosa di quanto detto in precedenza. Con Cauchy (1789 – 1857) il calcolo infinitesimale trova la sua sistemazione poggiandosi sulla definizione di limite di una funzione. Cauchy Egli formulò una definizione, relativamente precisa, di limite: "Quando i valori successivi attribuiti a una variabile si avvicinano indefinitamente a un valore fissato così che finiscono con il differire da questo per una differenza piccola quanto si vuole, quest'ultimo viene detto il limite di tutti gli altri". .

L’ultima parola nell’opera di consolidamento delle fondamenta dell’analisi matematica la scrissero il matematico tedesco Karl Weierstrass (1815 -1897) e i suoi allievi. Weierstrass Il matematico Weierstrass formalizza,con il concetto di limite, il fatto che: una serie infinita di termini può “tendere” a un numero finito. Su queste fondamenta , Weierstrass costruì l’edificio dell’analisi matematica che resiste ancora ai nostri giorni.

GRANDE RIVOLUZIONE NEL MONDO MATEMATICO TEORIA DEGLI INSIEMI CANTOR e DEDEKIND TEORIA DEGLI INSIEMI G. Cantor L’ infinito attuale viene concepito R. Dedekind come una grandezza sui generis e quindi definibile chiaramente. Un insieme è infinito quando è in corrispondenza biunivoca con una sua parte propria.

L'insieme N dei numeri interi, ad esempio, è infinito L'insieme N dei numeri interi, ad esempio, è infinito. Infatti è possibile stabilire una corrispondenza biunivoca tra l'insieme N di tutti i numeri interi e l'insieme P dei numeri interi pari, che è certamente una parte propria di N ; Questo infinito viene detto numerabile e indicato con il simbolo ; Cantor dimostra che l'infinito numerabile non è l'unico infinito; il secondo, quello di R, viene chiamato continuo.

di quello del sapere deduttivo Il dibattito sul ruolo dell'infinito nella matematica non può dirsi concluso …. l'ambito della verità è più ampio di quello del sapere deduttivo

Il calcolo infinitesimale di Leibniz

Leibniz fonda il suo calcolo sugli infinitesimi. Sembra oscillare tra Una concezione attuale Una concezione potenziale gli infinitesimi sono enti matematici effettivi gli infinitesimi esprimono semplicemente un avvicinamento infinito allo zero

Problemi risolti da Leibniz Qual è il coefficiente angolare della retta tangente in un punto di ascissa x1 ad una curva y = f(x) ? Qual è l'area del trapezoide delimitato dai due assi, dalla retta x = x' e dalla curva y = f(x)?

Il problema della tangente venne risolto con quello che Leibniz chiamò «calcolo differenziale». Esso permette di ricavare dalla funzione data una funzione dy/dx , «rapporto differenziale» La d è un operatore che indica il «differenziale» ovvero l'«incremento infinitesimo» delle variabili. Tale funzione esprime dunque il coefficiente angolare della retta tangente al punto di ascissa x1 della funzione originaria. TERMINI USATI DA LEIBNIZ TERMINI MODERNI rapporto differenziale y' derivata differenziare derivare

PROBLEMA DELL'AREA Il procedimento introdotto venne chiamato da Leibniz «calcolo integrale». Il simbolo ∫ rappresenta la somma degli infiniti prodotti degli infinitesimi incrementi dell'ascissa per le ordinate corrispondenti. Esso permette di ricavare dalla funzione data f(x) una funzione ∫ f(x) dx , «integrale»

La scoperta forse più importante di Leibniz I due problemi considerati sono strettamente legati differenziazione e integrazione sono operazioni inverse Questo venne chiamato il «teorema fondamentale del calcolo integrale”. Menù