Il linguaggio
Imparare a parlare è una abilità complessa Ma come fanno i bambini a imparare a parlare?
QUALCOSA SULLE TEORIE SULL’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO…
Teorie classiche Piaget: il linguaggio è una conquista della transizione dall’intelligenza sensomotoria a quella rappresentativa.
Per piaget il primo linguaggio è quello dell’egocentrismo intellettuale: Il bambino non riesce ad immaginarsi che la realtà possa rappresentarsi ad altri in modo diverso da come si presenta a lui
Vygotskij Pensiero e Linguaggio Il linguaggio nasce come mezzo di relazione sociale solo successivamente da esterno diventa interno ossia pensiero verbale Diventa cosi strumento per pensare
Empiristi Gli empiristi ritengono che il linguaggio si sviluppi grazie agli stimoli ambientali che il bambino riceve. In particolare, Skinner riteneva che l’apprendimento del linguaggio non fosse diverso da qualunque altro tipo di apprendimento e che, di conseguenza, si sviluppasse per associazioni di stimoli e risposte opportunamente rinforzate.
Innatisti Questa posizione è stata fortemente criticata da Chomsky, a partire dagli anni 50. Chomsky affermava che l’apprendimento linguistico non poteva avvenire secondo le modalità descritte da Skinner, perché in questo caso avrebbe richiesto degli anni per potersi sviluppare.
Chomsky ipotizza un dispositivo centrale innato per l’acquisizione del linguaggio. Una sorta di programma biologico per imparare a parlare che corrisponde alla grammatica universale (GU) che contiene tutti gli aspetti strutturali condivisi in tutte le lingue naturali.
Chomskj sostiene che all’inizio gli adulti offrono ai propri figli un linguaggio poco adatto e sgrammaticato privo di correzione degli errori Chomskj sostiene che il bambino nasca già con un sistema deputato all’acquisizione del linguaggio (LAD) Il linguaggio è cosi considerato una facoltà innata universale specie-specifica
Tuttavia, la posizione chomskiana è una posizione “forte”, che assegna un ruolo determinante agli aspetti innati e trascura l’influenza dell’ambiente sullo sviluppo linguistico e, in parte, il suo significato comunicativo pregnante. Per Chomsky, l’ambiente ha solo il ruolo di attivatore del processo di sviluppo linguistico che di per sé è innato.
A partire dagli anni ’70, la posizione di Chomsky sull’ambiente è stata in parte criticata dai costruttivisti; secondo questa corrente esiste una predisposizione al linguaggio, ma non si può trascurare l’importanza dell’ambiente nello sviluppo linguistico.
Bruner riprende il concetto di zona prossimale di sviluppo di Vygotskij e sostiene che il bambino acquisisce il linguaggio all’interno di questa zona, grazie all’aiuto dell’adulto. Parafrasando Chomsky, Bruner afferma che se è vero che esiste un LAD, allora deve esistere anche un LASS (sistema di supporto per l’acquisizione della lingua) negli adulti; a testimonianza del ruolo chiave dell’ambiente in cui è inserito il bambino, ai fini dello sviluppo linguistico.
Teorie contemporanee: innatiste e ambientaliste Visione innatista Chomsky, Pinker sostengono l’esistenza di una grammatica universale innata applicabile a tutte le lingue Visone ambientalista Skinner, il linguaggio è un comportamento che può essere appreso attraverso una serie di condizionamenti provenienti dall’esterno
Fase prelinguistica Primi suoni Sono di natura vegetativa (sbadigli, ruttini, ecc.) O compaiono legati al pianto (pianto di fame, di dolore, di irritazione, di richiamo di attenzione)
Vocalizzazioni 2-6 mesi suoni vocalici (protonversazioni) 6-7 mesi lallazione canonica (“da”, “ma” diventano “mamama”) 10-12 mesi sequenze sillabiche (“dadu”) lallazione variata. Compaiono le proto-parole (papa)
GESTI COMUNICATIVI 9-12 MESI Il bambino inizia ad usare i gesti per indicare, mostrare, offrire, dare (estensione braccio e mano aperta). Gesti preformativi che esprimono l’intenzione comunicativa e si riferiscono a un oggetto che si individua nel contesto. Gesti distali
11-12 mesi gesti referenziali o rappresentativi Non solo esprimono un’intenzione comunicativa ma anche un referente specifico, il loro significato non varia a seconda del contesto Es. agitare le mani può significare uccello Aprire chiudere la mano ciao Scuotere la testa no
Prime parole I bambini producono protoparole, rievocano suoni di oggetti o rumori naturali “Bum” “am am” Il bambino usa una parola vera e propria quando: 1- ha una forma fonetica simile a quella adulta 2- la usa in modo stabile per denotare uno stesso referente (categorizzazione della realtà)
La comprensione anticipa la capacità di produzione Sovraestensione cappello qualsiasi oggetto in testa Sottoestensione animale al quadrupede ma non ai pesci, insetti.
Tre categorie di parole Nomi di persone e oggetti familiariù Parole sociali che servono a regolare le interazioni (ciao, no, ancora) Parole che servono a rimarcare la mancanza o ricomparsa o successo o insuccesso di azioni intenzionali
Tempi Età (mesi) Lallazione canonica 7-9 Prima comprensione di parole 8-10 Gesti deittici 9-12 Gesti referenziali 12-15 Produzione prime parole Vocabolario 50 parole 18-20 Prime frasi 20-24 Efficienza lessicale, morfologica e sintattica 24-30 24-36