Elaborare il piano didattico personalizzato Sandra Matteoli, 9/11/2013
L’inclusione è proprio la capacità di un ambiente educativo di trasformare il proprio modo di essere 8gli spazi, i tempi, le relazioni9 per consentire a tutti di esprimersi nel migliore dei modi, con i propri talenti, le proprie diversità, e di essere aiutati a superare i propri punti deboli. G. Cerini, 2013
Piano didattico personalizzato Strumento in cui vengono Definite Monitorate Documentate Le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti
contiene Progettazione didattico-educativa calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita Strumenti programmatici di carattere didattico, la definizione di eventuali dispense e gli strumenti compensativi da adottare
Si raccomanda di privilegiare le strategie educative più che gli strumenti compensativi e le misure dispensative Esprime la presa in carico del bisogno speciale da parte della scuola e della famiglia Deve essere firmato dai docenti, dal dirigente scolastico e dalla famiglia
In assenza di certificazione o diagnosi clinica i docenti dovranno motivare, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche
Le risorse Organizzazione (orari, spazi, tempi..) Cultura di base Formazione, aggiornamento e documentazione Clima relazionale
Didattica e metodologie inclusive Collaborazioni extra scolastiche Consulenze specialistiche Comunicazione e collaborazione con le famiglie
Indicazioni operative 1.Documentare il percorso svolto evidenziando: Storia personale Evoluzione dei processi di sviluppo Livello scolastico raggiunto Aspetti emotivo – affettivi e socio – relazionali;
2. Effettuare un’osservazione approfondita per delineare il profilo psicopedagogico . Tale profilo deve evidenziare il livello raggiunto in ogni ambito prendendo in considerazione gli aspetti socio- relazionali, le abilità di base e le strumentalità acquisite;
3. Evidenziare le difficoltà rilevate e le motivazioni pedagogico-didattiche in base alle quali si è tenuto opportuna l’adozione di un pdp. 4. Stabilire gli obiettivi minimi in relazione alla programmazione della classe
5.Predisporre un percorso personalizzato, ma legato a quello svolto dalla classe, da portare avanti semplificando le attività a livello quantitativo e qualitativo
6.Stabilire modalità di lavoro Recupero Potenziamento Percorso personalizzato In classe In piccolo gruppo Individualmente
7.Definire attività metodologia Strumenti compensativi e misure dispensative Modalità di verifica Criteri di valutazione
8.Progettare la gestione dei rapporti con la famiglia e il patto formativo
L’effetto insegnante Aspy e Roebuck 1990 L’insegnante efficace contribuisce in maniera sostanziale alla riuscita degli alunni compensando anche un’educazione familiare carente o uno svantaggio sociale
L’insegnante è efficace quando possiede Autenticità Considerazione per l’alunno Empatia Queste caratteristiche creano un clima favorevole all’apprendimento esteso a tutta la classe.
Relazionalità di base Porre molta attenzione al clima emotivo e relazionale ( gratificare, valorizzare…); Coinvolgere l’alunno aiutandolo ad acquisire in maniera graduale e proporzionale all’età di un’adeguta stima di sè;
Concordare le strategie con l’alunno in maniera adeguata e proporzionale alla sua età e alle sue competenze