PLATONE.

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Il mito della Caverna Realtà Intelliggibile Idea del Bene Seconda Realtà Verità delle cose Sguardo intellettuale Dialettica Via alla Verità Educazione.
Il mito della caverna Letizia Calderoni Miriam Grandi &
Aspetti Epistemologici dell’Informatica Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Gianluca Colombo Dott. Luca Mizar Federici Dipartimento di Informatica, Sistemistica.
Transcript della presentazione:

PLATONE

La vita Gli eventi che portano alla ingiusta condanna di Socrate e alla sua morte segnano in maniera indelebile la vita, l’esperienza e il pensiero di Platone. 2

Le forme della comunicazione Gli scritti di Platone testimoniano l’evoluzione concettuale del suo pensiero, a partire dalla posizioni etiche di Socrate fino alla elaborazione di una propria visione metafisica e gnoseologica. Gli scritti giovanili sono direttamente ispirati alla figura del Socrate storico, mentre nei dialoghi della maturità e della vecchiaia il pensiero di Platone si evolve verso posizioni più originali. Anche la forma comunicativa utilizzata è riconducibile al metodo socratico: negli scritti prevale il dialogo, un nuovo genere letterario, mentre una parte del suo insegnamento rimane legato all’oralità (le cosiddette dottrine non scritte).

La formazione: filosofia e politica Attraverso il dialogo, Socrate aveva smascherato la falsa sapienza dei sofisti. Aveva potuto così individuare il loro relativismo gnoseologico come causa fondamentale del disordine politico. Se non si sa cosa è buono e cosa no, come è possibile agire per il bene della città? 4

Il progetto: la ricerca della verità Alla retorica dei sofisti si deve opporre la FILOSOFIA Solo la filosofia può costruire un discorso ch va oltre la variabilità delle opinioni Un discorso UNIVERSALE in quanto fondato sulla VERITÀ 5

La dottrina delle idee La verità eterna e immutabile è rappresentata dalle idee. Le idee rispondono alla domanda “cos’è?”. Rappresentano dunque l’essenza di una cosa. Sono i paradigmi, i modelli perfetti delle cose particolari e possono essere comprese solo con l’intelletto. 6

Il dualismo ontologico In questo modo si determina una duplicazione della realtà: al nostro mondo sensibile fa da contraltare la realtà perfetta del mondo delle idee. Realtà intellegibile Idee: essenze universali in sé e per sè immutabili eterne modelli perfetti principi di conoscibilità Realtà sensibile Mondo dell’esperienza copia mutevole temporale imperfetto Imitazione Partecipazione 7

La classificazione delle idee Le idee si trovano in un luogo intellegibile e possono essere classificate secondo un preciso ordine gerarchico. Idee valori Idee matematico-geometriche Idee delle cose sensibili IPERURANIO 8

L’idea suprema: il bene Il BENE illumina le idee rendendole intellegibili e determina quindi la loro conoscibilità. Il bene, l’idea suprema causa di tutte le altre e principio assoluto e trascendente della realtà, è illustrato analogicamente attraverso l’immagine del sole. 9

I gradi della conoscenza La conoscenza delle idee si raggiunge per gradi, a partire dal mondo sensibile per arrivare fino al mondo intellegibile. Dualismo gnoseologico Doxa: opinione che ha per oggetto il mondo sensibile Ignoranza: mancanza di conoscenza La DIALETTICA fa cogliere la pura forma Episteme: scienza che ha per oggetto le idee

Le vie della conoscenza: il mito della caverna Nella Repubblica, attraverso il mito, Platone esemplifica le diverse modalità della conoscenza umana e il percorso educativo da compiere. Gli uomini imprigionati all’interno della caverna vedono solo le ombre della verità. Solo alla fine del percorso vede il sole e conosce la vera realtà. Il prigioniero che si libera deve abituare il suo sguardo alla luce della verità soprasensibile. Avvicinatosi all’uscita della caverna, può scorgere la luce del sole, seppure indirettamente.

La reminescenza ANAMNESI L’anima può così conoscere le idee che aveva dimenticato a causa della sua caduta nel corpo. Conoscere vuol dire ricordare la verità attraverso un percorso che parte dall’esperienza. ANAMNESI Il patrimonio conoscitivo umano è dunque INNATO. 12

Il discorso di Aristofane L’eros Se l’esperienza costituisce la causa occasionale della conoscenza, l’eros è quella forza ascendente che indirizza l’uomo verso l’intellegibile. Nel Simposio Eros è presentato da Platone come intermediario tra la natura umana e la natura divina, è insieme mancanza e desiderio di conoscenza. Il discorso di Aristofane Attraverso il mito degli uomini-palla, Aristofane sottolinea come ogni uomo ricerchi l’unità originaria: l’amore è una aspirazione al completamento. Il discorso di Socrate Socrate sottolinea come il desiderio, mosso inizialmente dall’amore fisico, debba condurre alla bellezza spirituale. 13

L’anima e il rapporto con il corpo Nonostante la sua tensione verso l’intellegibile, l’uomo rischia di rimanere legato al mondo sensibile a causa della sua corporeità. Uomo anima corpo È la vera realtà che deve sottrarsi ai condizionamenti del corpo. È il “carcere” dell’anima, sottoposto agli impulsi sensibili. La FILOSOFIA è dunque una attività spirituale che consente di distaccarsi dal corpo, è un “esercizio di morte”. 14

L’anima e la sua immortalità Ma la filosofia è anche “esercizio di vera vita” perché anticipa la condizione dell’anima liberata dal corpo. Si può mostrare che l’anima è immortale… per la sua natura affine alle idee. per la continuità tra la vita e morte. per la capacità di ricordare quanto ha appreso. per l’impossibilità che il principio della vita accolga il suo contrario. per la sua preesistenza rispetto al corpo. Il guerriero Er racconta ciò che ha visto nell’aldilà: prima di reincarnarsi, le anime sono libere di scegliere il proprio modello di vita, dunque il proprio destino. … e che è responsabile delle proprie scelte: il mito di Er

Il mito del carro alato Come può l’anima elevarsi verso le idee e rapportarsi correttamente con il suo corpo? Platone utilizza il mito del carro alato per spiegare la discesa dell’anima nel corpo e il modo in cui deve dirigere e tenere a freno le passioni. Auriga: anima razionale Cavallo bianco: anima irascibile Cavallo nero: anima concupiscibile

L’anima e le classi sociali La prevalenza di una parte dell’anima sull’altra determina l’appartenenza di ogni cittadino a una classe sociale, contraddistinta da una specifica virtù: la divisione dell’anima assume anche una funzione politica. Anima razionale Razionalità Filosofi governanti Anima irascibile Coraggio Guerrieri Anima concupiscibile Temperanza Lavoratori 17

Il progetto politico Nella Repubblica Platone affronta la questione politica cruciale: quale organizzazione deve avere lo Stato affinché la pòlis sia giusta? Nella città deve esserci una rigida suddivisione sociale tra i filosofi, i guerrieri e i produttori. L’istituzione familiare va abolita, così come la proprietà privata. L’affetto per i propri cari e il l’attaccamento per i beni personali potrebbero portare a favorire i figli. I governanti devono guidare i cittadini attraverso un percorso di formazione educativa che preveda anche lo studio della matematica e della musica.

Le degenerazioni della pòlis La città perfetta può tuttavia degenerare in diverse forme In una TIMOCRAZIA i governanti , spinti dall’ambizione, si preoccupano soltanto del proprio onore. In una OLIGARCHIA i governanti, privi di ogni valore morale, cercano di accumulare ricchezze. In una DEMOCRAZIA i poveri si ribellano e si impadroniscono del potere ma, non essendo in grado di governare, generano solo disordine. In una TIRANNIA, infine, uno dei capi del popolo si impadronisce a sua volta del potere e lo esercita unicamente per il proprio interesse.

La revisione del pensiero: la dottrina delle idee Nell’ultima fase del suo pensiero Platone ripensa la teoria delle idee alla luce delle difficoltà che essa pone. Nel Parmenide: ripropone i problemi connessi al rapporto cose-idee: a) le idee di cose “ignobili”; b) la partecipazione; c) il rapporto unità/molteplicità. Nel Teeteto: critica le teorie empiriste che riducono la conoscenza alla sensazione. Nel Sofista: ripensa il non essere come “essere diverso” e articola l’essere attraverso i generi sommi Essere Identico Diverso Movimento Quiete

La dialettica Grazie ai generi sommi, che consentono di connettere le idee tra loro, l’essere viene conosciuto in maniera più approfondita. La DIALETTICA studia le relazioni tra le idee e la loro unificazione o divisione. Attraverso successive dicotomie consente di arrivare alla corretta definizione.

La revisione del pensiero: il cosmo Insieme alla teoria delle idee, in questa ultima fase del suo pensiero Platone ripensa anche il rapporto tra mondo intellegibile e mondo sensibile. Timeo Il filosofo sente la necessità di inserire un elemento mediatore, il demiurgo, “divino artefice” che plasma il mondo a partire da una materia originaria e avendo come modello le idee Il cosmo è ordinato dal demiurgo secondo una struttura matematica, poiché i quattro elementi fondamentali hanno una diretta corrispondenza nei quattro poliedri regolari Fuoco Terra Acqua Aria Filebo L’ordine matematico del cosmo deriva dal rapporto tra limite e illimitato Dottrine non scritte L’Uno è il principio supremo, che dà ordine alla molteplicità, mentre la Diade rappresenta il principio della frammentazione

Qual è la vita buona per l’uomo? La revisione del pensiero: i temi etico-politici Platone orienta in modo nuovo anche la riflessione sulla città ideale e sul ruolo dei governanti, ricercando dei modelli effettivamente realizzabili e articolando una nuova analisi dell’idea di BENE. Filebo Qual è la vita buona per l’uomo? Il bene è nella giusta proporzione tra piacere e intelligenza. Politico La fine dell’età dell’oro, nella quale la scienza orientava la politica, rende ora necessari i politici e le leggi. Leggi La natura umana è debole e ha bisogno di leggi per regolamentare la pòlis attraverso gli istituti della famiglia, della proprietà e della religione.

Il lascito filosofico di Platone “Arrivai alla conclusione che solo una autentica filosofia rende possibile agire con giustizia, sia nella politica che nella vita privata, e che solo questa autentica filosofia doveva essere lodata” (VII Lettera). “Coloro che contemplano la molteplicità delle cose belle, ma non vedono il bello in sé e non sono capaci di seguire chi li guidi fin là, e contemplano la molteplicità delle cose giuste, ma non il giusto in sé, e così via, diremo che su tutto hanno opinioni, senza però conoscere niente di quello che opinano” (Repubblica). Alcuni aspetti della filosofia platonica influenzeranno in maniera decisiva la storia della filosofia occidentale: la cura dell’anima l’attenzione alla gnoseologia e al ruolo della matematica l’importanza delle tematiche etico-politiche